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       Mario Carotenuto,  
		"the radio voice" 
		
		 
		di Peppe D'Urzo
		
		   
		
		
		
		Nato a Napoli il 22/12/1945 da Salvatore, nativo delle terre abruzzesi, 
		autista di taxi, deceduto nel 1955, e da Lucia Stinaci, casalinga. 
		Figlio unico di madre vedova. Originario di Mergellina quartiere "'A turretta"). In età fanciullesca viene inviato in collegio - E.n.a.o.l.i. 
		(Ente nazionale assistenza orfani lavoratori italiani). A 15 anni ottiene 
		la licenza media, poi inizia a lavorare presso un negozio  ("Giuvanni 
		'u pulizza stivali'), tubista (impiantì di riscaldamento), imparando il 
		mestiere fino a 17 anni. Deceduta la madre, conobbe la sua futura moglie 
		a Torre del Greco, in virtù di un lavoro in loco, via G De Bottis; 
		milite esente; coniugato con Giuseppa Marrazzo; quattro figli maschi e 
		quattro nipoti.  
		Sin da ragazzo si è ritrovato una grande passione per il giornalismo 
		sportivo, e, quand'era in collegio comprava tutti giorni il "Corriere dello 
		Sport"; il suo primo "flirt" fu il basket; giocò nel ruolo di pivot con 
		i suoi 1,84 mt. di altezza nella squadra collegiale, disputando vari 
		tornei fra gli istituti; ebbe dei contatti coi dirigenti della Partenope 
		che lo volevano nelle giovanili, ma non se ne fece nulla; la passione 
		gli è sempre rimasta dentro.  
		Il nostro Mario comincia con alcune radio torresi fra cui: Radio Antenna 
		Torre, con sede in via G. Beneduce (villa Bottiglieri) con un programma 
		mattutino dal titolo "Aperitivo liscio" dai trattenimenti musicali, col 
		"Liscio" ed altri generi, anticipando i dovuti tempi in voga: altri 
		collaboratori: Pierino Vitiello, Costantino D'Urzo (" 'U barbiere"), 
		Teresa Massa (deceduta), ecc. Radio Turris prima con sede in via Marche 
		(ex sede di Tele Torre con trasmissione di canzoni napoletane a 
		richiesta.  
		Radio Pinkerton, i cui studi si trovavano al Il Vico Trotti; musica e 
		sport news, musica in genere e qualche programma serale. Tele Due di A. 
		Vîtiello, ex titolare di negozio di componenti elettronici in P.zza L. 
		Palomba, e Luigi Pinto; essendo essi i soli due soci, intesero chiamare 
		la TV, appunto Tele Due, varie le sedi, fra cui  una piccola stanza in 
		via Roma (ex sede della Democrazia Cristiana), adibita a studio 
		televisivo. Mario faceva un po' di tutto: dalle riprese esterne socio 
		culturali sportive, alle cronache ed interviste per strada: qui iniziò 
		il rapporto con Ciro Venerato, attuale cronista TV del calcio nazionale.
		 
		In seguito alla scomparsa di Tele Due per gli ingenti costi, passò a 
		Tele Golfo, in via S. Noto; qui vi collaborò Aniello Sammarco 
		(giornalista e conduttore televisivo) con servizi sportivi in genere, 
		Tele Capri a livello regionale e oltre, con sede Napoli (p.zza 
		Municipio) e a Capri (proprietario: Costantino, dott. Federico, ex sindaco caprese); sport e calcio in genere con collegamenti e 
		riprese dallo 
		stadio comunale "Amerigo Liguori" nella trasmissione domenicale "Studio e 
		Stadio". 
		Ha inizio in questo frangente la "flamme" della lunga storia intorno 
		alla Turris, dall'era Mammì (Angelo Mammì, nato a Reggio Calabria nel 
		1942; allenatore) e Zurlino (Mario Zurlino, nato a Parma nel 1942; 
		allenatore) della stagione calcistica 1981/82, fino al triste epilogo 
		dello spareggio di Tricase (LE) con la retrocessione dei "corallini" in 
		serie D (2000/01); è stato il trampolino di lancio per cimentarsi come 
		commentatore ed opinionista per le gare interne della Turris. Con Tele 
		Torre è stato conduttore di "Giovedì sport", inizialmente creata da Ciro 
		Venerato, Enzo Palomba e da qualche tempo dalla sempre in gamba 
		Raffaella ("Lella") Ascione.  
		Mario, l'anno scorso, vi curò un attento 
		programma sportivo dal titolo "Vietato ai "Minori", dedicata agli sport 
		minori cittadini; era riuscito a trovare il giusto spazio, da anni 
		sopito e non concesso, a varie attività sportive, fucine di talenti a 
		volte nascosti, sia a livello di atleti che di dirigenti. 
		Il solito "C'è ma non si vede..."; un microcosmo dissimulato e latente 
		per la solita ed atavica carenza di comunicazione esterna... Per Mario, 
		napoletano di nascita ma torrese d'adozione, l'amore per la Turris è 
		sempre aumentato nel tempo. Ricorda le sue prime interviste ai 
		protagonisti in casacca "corallina": Lunerti, Alampi, Prestileo, Canino, 
		Mammì, Di Battista, Martin, Silvestri, Orlando, Giacalone, Strino (la 
		bandiera della Turris), Carlà, i mister Cucchi, Villa, Amarildo; inoltre 
		Fida (dai tifosi chiamato affettuosamente "Marchetiello") e Vivarini, 
		bravi attaccanti e ragazzi in gamba, Della Monica, Diodicibus, Spinosa, 
		Stimpli, Sassanelli,   | 
    
	  
	  
	  
	  
	
	 
	Sullo; la Turris di Antonio Merolla, di "Ciccio" 
		Esposito (nella due stagioni 95-96 e 98/99), il centrocampista 
		Dell'Oglio (ragazzo
	eccezionale), De Carolis, l'estroso Rizzioli; i presidenti Vecchietti, i 
	f/Ili Acampora,  F. Ferraro (D.S.), profondo conoscitore degli ambienti di 
	sede C; l'allenatore Lombardi, Apuzzo, Geretto e tantissimi altri fra 
	giocatori ed addetti ai lavori... "La Turris - afferma la nostra"voice" - è 
	stata ed è una vera amica... una valvola di sfogo. Ho sentito da parte dei 
		tifosi ed appassionati i più svariati commenti; il pubblico torrese è 
		competente ed esigente; la piazza ha sempre avuto la sua rilevanza e facilmente condiziona... Il troppo amore non sempre riesce ad ottenere ciò che vuole...". 
	"La Turris di oggi, pur tra mille difficoltà, 
	una squadra da seguire sempre, è il grande patrimonio della città, non deve 
	morire!".  
	Fra le formazioni a lui care: edizione 93-94, allenata da Antonio Mirolla, in cui lo spettacolo era garantito; un girone di andata alla 
	grande, quello di ritorno un po' meno, e, 95/96 allenata da "Ciccio" 
	Esposito, con promozione in C/1, dopo gli spareggi al "Partenio" di 
	Avellino, ove Mario non voile andare per la forte emozione che gli sarebbe 
	costata cara...  
	Egli, dipendente comunale dal 1982 come operatore all'Ufficio 
	tecnico, poi al deposito comunale, all' ufficio Personale e dal 1994 all'ex O.n.p.i., rivolge un fraterno saluto a "Ciccio" Di Franco (al presente in 
	pensione), Matteo, Aniello e Tonino Lopez, coi quali ha  condiviso 
	tantissime "batailles'" dentro e fuori il glorioso e vetusto "Amerigo 
	Liguori".
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