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RICORDI Dl TORRE           a cura di Peppe D'Urzo

Michele Betrò

Era nato a Torre del Greco il 24/11/1934 (ed ivi è deceduto l’8 agosto 2011) da Stanislao e Alfreda Stera. È da annoverare tra gli storici personaggi della storia della Turris. Celibe, di professione salumiere con locale in via Curtoli;grande appassionato e trascinatore della compagine corallina. Il suo entusiasmo non aveva limiti. Uomo
di immensa bontà, onestà e cordialità. Un gaio sorriso non gli mancava mai… Tutti lo rimembrano come “don Michele ‘u salumiere”, con robusta costituzione e mani calde e grandi che applaudivano gli eroi torresi al grido di “Turris, Turris...”. Il suo posto allo stadio era a bordo rete, ha sempre prediletto questo "place" per meglio seguire le fasi della gara; la sua voce arrivava direttamente ai “suoi” calciatori per meglio incitarli, col dovuto impegno, ad onorare la casacca corallina. Un articolo di Antonio De Ponte su “Il Corallino” (periodico delle attività ricreative, culturali, sportive, del tempo libero e del turismo torrese) di Il… 13 gennaio 1982 così Io descrive: “È da sempre innamorato dela Turris. Non ha altri hobbies. Sgobba per tutta la settimana nela sua salumeria di via Curtoli, contando le pre in attesa di vedere la 'sua' Turris al “Liguori”. Michele Betrò, 46 anni, maturo negli anni ma con l’aria di eterno giovincello, specialmente quando parla della Turris che segue da tempo immemorabile con l'etichetta di socio sosbnitone. I suoi occhi brillano, luccicano ed assumono uno sguardo dolce ed affettuoso quando, nei rari momenti di relax. può concedersi miche pansa per conoscere, dal primo che capita, le ultime novità su' …. A Michele Betrò mi legano vincoli di sincera ed affettuosa micizia. Discreto, rispettoso. affidabile e galantuomo nel commercioelmri: ispira subitofiducia e simpatia. È come me un “gavettaro' della Turris.
A volte ci tuffiamo nel passato, ci lasciamo andare ad un 'revival" di piacevoli ricordi e sensazioni di una Turris che allora era considerata la “regina” dei dilettanti. Tante trasferte insieme. Viaggi brevi ma piacevoli ed esaltanti. Tante gioie ma anche

tante delusioni. Una vita spesa colori sanguigni che ha contrbuito a rendere meno arcigna e più disinvolta una esistenza sempre più aspra e tormentata per via di certi valori bistrattati e calpestati. Michele Betrò ha la tessera di socio sostenitore, odia la tribuna che definisce “tiepida” e il suo posto è lì nel “parterre” dei distinti lato mare, pronto ad incitare i giocatori chiamandoli per nome, a imbeccare l'arbitro quando le cose non vanno per il verso giusto. Le sue mani poderose racchiudono insieme applausi di una intera "claque“. Se la Turris perde ci può scappare anche qualche “moccolo' nei confronti dei clienti e fornitori (si fa per dire) ma se vince ci sono garofani rossi sul suo
banco e sorrisi per tutti”.