| 
		
		Ciro Capano Una vita spesa bene
 
		  
		
		SECONDA PARTE
 Di Peppe Durzo
 
 
		Ciro Capano 
		ha avuto per tutta la vita un altro grande amore: la passione e il tifo 
		per la Turris; inclinazione 
		in parte e 
		per anni condivisa anche dalla moglie Biondina che negli anni ’70 non 
		mancava mai di seguire il marito negli incontri casalinghi dei 
		corallini. Non è stato solo tifoso ma dalla fine degli anni ’60 e per 
		circa 
		un 
		ventennio è stato dirigente e collaboratore fidato di vari presidenti 
		che si sono susseguiti; gli piaceva ricordare gli amici inseparabili 
		dello staff dirigenziale di una volta: Raimondo Borriello, Vittorio 
		Liverino, 
		A. nio 
		Borrelli M. le Di Luca; i dottori S. re Gaglione e Tommaso Della Gatta, 
		Livio, Auciello,Carlo Pagliarulo ed altri. Quante storie e aneddoti 
		riguardanti i ritiri precampionato, la campagna acquisti e cessioni, le 
		trasferte della sua amatissima Turris 1944 e gli amici nell’ambiente del 
		calcio, fra cui Montanari (D.S. del Bologna), Luciano Moggi (D.S. della 
		Roma), Carmine v. Longo (D.S. del Cagliari) e Gianni Di Marzio che 
		conosceva sin dai banchi di scuola,avendo entrambi frequentato 
		l'Istituto nautico. Una volta uscito dai quadri dirigenziali della 
		Società corallina ha continuato da tifoso a frequentare le gradinate 
		dell’ “A. Liguori”. Noi lo ricordiamo nella parte alta della tribuna, 
		mentre seguiva le vicende della Turris, sempre in piedi passeggiare 
		nervosamente, senza mai lasciare la sigaretta. A tal proposito voglio 
		qui rimembrare un simpatico episodio di domenica: 15-06-1997 in cui la 
		nostra beneamata compagine corallina deve disputare la finale 
		play-off 
		contro il quotato Benevento per il passaggio in C/l... Risultato finale: 
		Turris-Benevento: 2-0 (74‘ Dell’Oglio, 76’ Barrucci); arb. Paparesta 
		(figlio) di Bari; Spett.: 13.000; stadio “Partenio” di Avellino. Eravamo 
		in auto sulla via del ritorno in un tripudio di bandiere bianco/rosse e 
		clacson impazziti di gioia per la 
		vittoria 
		conquistata meritamente sul campo contro tutto e tutti... L’atmosfera si 
		riscaldò ancora di più in quel caldo pomeriggio di inizio estate... Nel 
		mentre si discuteva della grande e maiuscola prova dei nostri eroi in 
		maglia rosso/blu (tipo Barcellona), una sorpresa per tutti i supporter 
		torresi, Ciro che era seduto accanto a me in auto, preso da un’intima e 
		interiore felicità, cominciò a spiattellare delle strofe canore (a mo’ 
		di “fronne ‘i limone”) intrise di fantasiose note di agrumeti sorrentini, 
		in ricordo di quello spareggio perso al Flaminio di Roma contro il 
		Sorrento per 0-1 in quel 02.06.1969 per approdare in serie C; furono 
		simpatiche 
		chiose 
		rivolte ironicamente al Comandante Achille Lauro, allora presidente dei 
		rossoneri del Sorrento. Ci guardammo tutti e dopo un attimo di 
		sorpresa,scoppiammo tutti in sonore risate... Gli amici in quella Twingo 
		di color verde erano oltre a Ciro e allo scrivente:R/le Di Paola ed il 
		compianto Enzo Di Luca, due grandi cuori corallini... Fu una bellissima e toccante esperienza che porterò  sempre dentro di 
		me; d’altronde la Turris, dopo tanti anni di alti e bassi, era riuscita 
		a vincere qualcosa di importanza che rimarrà negli annali della nostra 
		storia, iniziata in quel lontano settembre del 1944 con i rimbombi della 
		guerra ormai finita al centro-sud ma che continuava al nord del nostro 
		italico stivale. Ciro ha abbandonato il suo posto di spettatore in 
		tribuna qualche anno fa, quando il medico gli ha imposto il divieto 
		assoluto di fumare; egli ha preferito lasciare il campo ma non ha mai 
		smesso di seguire la squadra del cuore. Il 21 dicembre del 2012 è venuto 
		a mancare improvvisamente,
 | 
	
    LE FOTO: CIRO 
	CAPANO;1958-59 IL PRESIDENTE RENATO AUCIELLO CON DELLE GIOVANISPERANZE 
	CORALLINE (IL PRIMO DA SN. E CIRO CAPANO);LA TESSERA N. 33 DELLA 
	POLISPORTIVA TURRIS, TORRE DEL GRECO (ANNO: 1959),- GRUPPO DI DIRIGENTI E 
	COLLABORATORI DELLA TURRIS NELLA STAGIONE CALCISTICA: 1970-71 (SERIE D 
	-”G”); E IL TERZO DA DX ACCOSCIATO COL PALLONE.
   
	lasciando in 
	tutti un grande vuoto. Ha vissuto con l’affetto e l’amore ricambiato di 
	tutti i suoi cari. Gli amici e i conoscenti lo portano nel cuore, riconoscendogli bontà, 
	altruismo, correttezza e classe,tutte qualità che facevano di Lui un signore 
	d’altri tempi, .. la sua dipartita ci ha lasciato nel dolore;ci accompagni 
	il ricordo del suo sorriso radioso. Ringraziamo il carissimo amico Ciro 
	Antonio
 
	Altiero (cugino 
	del compianto Ciro) per la collaborazione e la disponibilità che hanno 
	permesso la realizzazione di questo commemorativo “article”. Da ricordare 
	che l’Altiero è coautore con chi scrive del libro “F. C. Turris 1944” 
	un’opera completa dalle origini alla stagione 2010/2011. Un libro che non 
	può mancare, per chi ama la nostra Turris.Concludiamo con una frase del 
	regista (cinema, teatro, prosa, lirica) Luca Ranconi che sintetizza la 
	perdita di una persona cara che prima aveva accanto: “Una persona che 
	sparisce, semplicemente non c’è più. Si sta malissimo prima, ma dopo giunge 
	la serena accettazione. Con la persona che 
	non c’è più se 
	ne va anche il pieno che faceva. Il vuoto entra a far parte della tua vita. 
	Non credo sia possibile riempirlo. Solo in minima parte l’elaborazione 
	simbolica, i ricordi, le tracce surrogano, sostituiscono, riempiono. Quel 
	vuoto ci deve stare, fa parte del come devono essere le cose”.FINE +  |