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Pensierino della notte
Ricordo che un
po’ di tempo fa non era infrequente imbattersi in
qualcheduno con un libro in mano. E a volte erano anche tomi
difficilmente digeribili, romanzi che oggi farebbero venire
attacchi di fibrillazione atriale. Chi oggi oserebbe piu’inerpicarsi
nella lettura del Don Chisciotte, o dell’Ulisse,o dei
Fratelli Karamazov? Forse solo qualche esagitato
masochista,ma comunque pochi ,pochissimi. E cosi’ al tempo
di Face book tutti ostentano in mano uno smartphone invece
di un libro. E cosi’ bellissimi romanzi marciscono nei
reparti polverosi di librerie sull’orlo del tracollo, o gia’
drammaticamente chiuse.
E la societa’ delle immagini,bambola, e non puoi farci
niente! E cosi nessuno riesce piu’ a concentrarsi per piu’
di un paio di frasi di un racconto. Con internet , si e’
operato silenziosamente una regressione, si e’ tornati un
po’ tutti al mondo incantato delle favole,
all’annichilimento della coscienza critica. Povero Kant,
senza piu’ stelle ne morale! Si e’ tornati tutti sui banchi
di scuola elementare con i testi con a fianco la “figurella”
come amo ingannevole per invogliare alla lettura. Alla fine
si sta avverando una vera e propria metamorfosi cognitiva
con tutti i pericoli che ne possono scaturire, e con i
vecchi e logori demoni che possono balzare fuori dai
meandri della Storia.
Rimango sempre un po’ basito,stupito , a volte , di fronte a
certune affermazioni. E poi la sicumera di chi le sostiene
che quasi non ammette repliche. Stasera, con alcuni
conoscenti, si parlava del piu’ e del meno, quando ecco
spuntar fuori “l’uomo forte”.Intendo il concetto dell’uomo
cosiddetto della provvidenza.
Quello che arriva e, come un novello Robin Hood, toglie a
chi ha per darlo a chi non ha. Ma benedetto Iddio, siamo in
questo paese , ancora a questo punto?Occorre ancora
bruciarsi la mano per appurare che la fiamma scotta. E
l’esperienza indiretta, si’, intendo la storia non serve ad
alcunche’.
Noi l’uomo forte l’abbiamo gia’ sperimentato, anzi forse
anche piu’ di uno. E cosa ne abbiamo ricavato? Rovine su
rovine. Si insisteva ancora sulle virtu’ evangeliche di chi
sarebbe dovuto assurgere a capo carismatico di un potere
assoluto. Che candore! Che innocenza!
Ma se gia’ nel settecento il filosofo Montesquieu
teorizzava la separazione dei poteri e del controllo
reciproco , appunto per prevenire gli abusi di poteri. Gia’
allora si aveva scarsa fiducia nelle virtu’ dell’animo
umano. Niente! Loro non lo conoscono. Ed io di rimando:
sarebbe forse piu’ opportuno parlare di pasta e fagioli. E
vado via.
Pensiero nero seppia
E se
per un macabro scherzo un giorno la Morte facesse
sciopero,secondo voi, sarebbe un bene o piuttosto una
catastrofe per l'umanita'?
Non abbiate a rallegrarvene, essa sarebbe una
ben triste felicita'. |
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Immaginatevi in un letto,moribondo, con gli
umori nauseabondi che vi colano dal corpo,intriso di dolori,
quale miglior balsamo per lenire queste atroci sofferenze se
non l'abbraccio
funereo e gelido della morte.Rimanere sospesi,tra mille
spasmi, a un flebile filo con la vita e non poter morire.
Corsie di ospedali stracolmi di moribondi che non possono
esalare l'ultimo respiro, famiglie alle prese con malati
terminali che non riescono a terminare quel briciolo di vita
che loro rimane. E su tutto un atroce odore di
putrescenza.La Sanita' e lo Stato stesso allo sfascio,alla
bancarotta per le spese atte a sostenere questo esercito di
zombi.Quindi un plauso alla Morte, questo convitato di
pietra che prima non si aveva timore di mostrare e che oggi
si occulta come se fosse un qualcosa di cui vergognarsi,
come se essa, la Morte, non fosse essa stessa fonte di vita.
Strategia
di un vecchio professore
Enrico e’ un
mio amico,di lunga data. Anzi ,diciamo, che ci conosciamo da
una vita. E’ stato professore di Lettere e Filosofia. Adesso
e’ in pensione e,morta l’amata moglie,vive praticamente
solo,in una casa grande, piena, anzi stracolma di libri.
Conosce tutti i classici,scrive poesie e qualche racconto.
Ha,come si dice in questi casi, una cultura enciclopedica.
Sembra ,infatti,che non ci sia nulla che non abbia divorato:
la Recerche di Proust,il Don Chisciotte,la Commedia umana di
Balzac…..insomma tutto.
Eppure a vederlo,non gli si darebbe una cicca in mano.
D’estate con la solita maglietta a strisce,pantaloncini
corti e sandali. D’inverno, invece , un vestito grigio liso
e un cappotto nero che sembra un pastrano.
Per strada passa completamente inosservato, e alle donne non
dice piu’ nulla. Insomma ,dopo una vita spesa ad insegnare
con passione,oggi da l’impressione quasi di essere un
idiota. Come mai e’possibile?
Almeno,ci si aspetterebbe da lui un parlare forbito, un
discorrere intriso di dotte citazioni ed invece..niente.
Parla male,e praticamente non adopera mai i congiuntivi.
Insomma e’di una banalita’ disarmante.
Ma un giorno non ce l’ho fatta piu’ e cosi’,a muso duro: ma
,insomma,uno come te,che ha letto tutto,come e’ possibile
che si esprima in un modo cosi’ …cosi’male,maledettamente
male.
E lui,malgrado la mia foga, non si e’ scomposto affatto:lo
faccio per umilta’,lo faccio per non mettere in difficolta’
gli interlocutori,in definitiva lo faccio per non rimanere
solo. A chi vuoi che, a Torre, interessi di
Pasolini,Calvino,Moravia…..? A nessuno! Cosi’ parlo un po’
come loro,ovvero male .Discuto,ad alta voce, di calcio e di
cazzate varie e cosi’….ho tanti,tanti amici. |