Un sito non è un libro
è un oceano di ipertesti


Caro Franco Penza,
le potenzialità di un blog-forum si sfruttano al 30 per cento, specie da parte degli anta. In Torreomnia, ad esempio, indici analitici e ricerche analiitiche in tempo reale che scandagliano i 2 milioni di collegamenti vengono tralasciati e poi "andiamo trovando" Nostro signore Gesù nei lupini, come si suol dire. I personaggi che Tu lagni non sufficientemente ricordati a stento ti salutano per la strada, sarà perché la senilità e l'arteriosclerosi pesano.

1) Il curatore analitico dello sport in Torreomnia è Paolo Di Luca, e non Peppe d'Urzo.

2) A peppe d'Urzo viene dato "quando piombo vuole" (= tutto lo spazio) perché Egli, per dirla con con Wilde, scrive tutto, tranne la parola IO. Anche se non è un letterato fino è il maggiore ricercatore di storie e aneddoti domestici e privati relazionati però all'ambiente cittadino e alla storia torrese pre-anteguerra di Torre del Greco.

3) A Peppe D'Urzo non è venuto il delirio narcisistico di avere il sito tutto proprio, ma riempie gli spazi dei media locali come Tuttoè, Torreomnia, ecc.

Magari lo facessero tutta l'intellighentzia o la pseudo intellighentzia locale, cioè non l'autarchia dispersiva, ma la stretta collaborazione e lo scambio più attivo.

Luigi Mari