Nota Esplicativa sulla Politerapia Farmacologica

Mentre seguo il Festival di San Remo, leggo che Bonolis per il suo varietà (con Laurenti brutta copia del duo Totò-Sordi) percepisce un milione di € e Benigni con i compensi arretrati della RAI 350.000 €. Ma i calciatori, i cantanti, i proprietari di più appartamenti, i parlamentari, si chiedono se i pensionati, i disoccupati, gli inoccupati possono comprare il pane? Parliamo di cose serie.
Una mia nota esplicativa sulle interazioni tra farmaci, che si potenziano o si annullano a vicenda. Premesso che farmaco dal greco è il veleno, bisognerebbe innanzitutto applicare il motto di Ippocrate sempre: Primum non nocére, prima cosa non danneggaire. In generale l'Italia è un popolo di mediconzoli, un popolo di calciofili, un popolo di tuttologi.
Tutti sanno tutto e tutti sanno niente. Ma a noi non interessa la presunzione e diciamo la nostra. L'interazione nasce nel momento che si accoppiano vari tipi di farmaci, che creano il più delle volte altra malattia. Il caso dell'aspirina, che viene data nei casi di malattia reumatica, nella prevenzione della trombosi coronarica dopo infarto del miocardio, nei pazienti con angina instabile e stabile, ma crea la malattia gastrointestinale, l'ulcera gastrica, l'esofagite da reflusso, per cui occorre un tampone, che elimina un danno e ne crea un altro.
L'attenzione va posta nel momento che dopo aver chiesto al paziente quali altri farmaci ingurgita, bisogna evitare di accoppiarli agli anticoagulanti, agli uricosurici, sulfaniluree, corticosteroidi, metotrexato, spironolattone, furosemide, naalgesici e antireumatici non steroidei.
Come chiudere questa breve parentesi tra medico e paziente? Ragionando in modo più semplice. Accostandosi al mwedico con umiltà e non credendo di sapere già come sta il male di cui si soffre ed avendo già terapia, diagnosi, prognosi. E cominciando a capire come si accoppiano i farmaci e qual è il danno che può aversi su una accoppiata fasulla. Pensate che il succoso pompelmo non va bene anche con il viagra o levitra o altro per la disfunzione erettile. Per chi usa nitrito di amile (cerotto), eritromicina, antibiotico, alfa bloccanti (farmaco per l'ipertrofia prostatica). Il Nimesulide, il famoso Aulin, che tratta il dolore acuto nelle osteoartrosi dolorose e nella dismenorrea, all'aspirina, o i fans, interagisce con gli anticoagulanti, litio, sulfamidici. Spero che abbia indotto a pensare sul problema e ad essere più attenti nell'accostamento dei farmaci, discutendone con i medici, soprattutto quando siamo davanti ad una politerapia.

Franco Penza

Piango sulle macerie di quest'umanità

Il mondo crede che il suo padrone sia Obama. Ma a che titolo e a che possibilità? Io piango sulle macerie di quest’umanità sofferente. Vorrei aver detto al mio genitore di non mettermi al mondo, perché io non c’entro proprio nulla con la gente di niente, che mi circonda. Il colore della pelle vorrebbe avere un significato profondo, ma l’America è al buio, e non propongo battute, tanto vero che si vogliono inventare altri disastri tipo le due torri gemelle. La bolla in economia è vasta, la guerra in Iraq langue, il mondo piange miseria. Finito il razzismo? A Napoli si dice:”All’anima d’’a palla!” Sono giochi, in cui non possiamo entrare, perché gli stupidi millantatori maniacali non hanno capito che i giochi vengono effettuati in luoghi così lontani da noi (massoneria, mafia, camorra) che non conosceremo mai perché i cinquanta conflitti nel mondo devono essere sempre accesi per l’industria della morte, che non ha mai fine. Il maniaco percepisce la realtà a forti tinte, esaltanti, inebrianti, gratificanti e non si accorge che subisce una sodomizzazione morale continua! Il delirio è un errore morboso di giudizio verso la realtà esterna fermamente sostenuto malgrado prove incontrovertibili e ovvie o chiara evidenza del contrario, e il delirio può essere lucido e confuso. Siamo nella confusione totale.
Quindi, a piacimento ognuno invade il campo dell’altro del quale non è edotto. Abbozzando tutto a frittura di olio riciclato!
Il poeta, senza metrica, non è poeta, lo scrittore ignora la grammatica, il pittore non ha capito che la pittura con i pennelli è seppellita, sebbene dicano il contrario gli imbianchini. L’uomo è l’espressione dello stato dell’arte contemporanea, quando si trucca indecentemente, si reimpianta i capelli, inserisce le protesi peniene e al seno, s’inventa una laurea e una specializzazione di medicina, non ha soldi per vivere equilibratamente, crede che tutto sia calcio-pallone, veline, attricette, ipocrisia, auto, pistole, coltelli e violenza. Io volevo andare a vivere in un paesino, dove cinguettano ancora gli uccelli, il gallo annuncia il nuovo giorno, la pasta e il pane sono di grano. In città tra poco anche i generi di prima necessità saranno di plastica. E non ci lamentiamo delle malattie, che nasceranno.
Ma le mogli megalomani non intendono arrendersi all’evidenza. Lo Stato, dopo quarant’anni di attività lavorativa, ci mette in mano quattro soldi a fine mese. Io mi ritengo fortunato che abbia capito come stanno le cose: il mio burattinaio è inafferrabile!

di Franco Penza

La vita non è un Grande Fratello

Non ho niente contro i grandi, i piccoli e i medi fratelli, i famosi, isolani o continentali, che prima del cimento televisivo nessuno conosceva. Niente contro le veline, le letterine, le vallette.. Niente contro il Festival di Sanremo. Niente contro le talpe. Niente contro nessuno.
Ho solo voglia di prendermela con i morti di chi infligge spettacoli indecorosi, triviali, inutili, salvando i lavoratori onesti. La televisione avrebbe il dovere di offrire una produzione seria e educativa e non sconcezze, turpiloquio da persone, che guadagnano senza alzarsi dalla sedia centinaia di migliaia di euro! Banditi tirocinio, dedizione, studio, sacrifici, umiltà, che permettevano di raggiungere mete lontane. In alto con la televisione privata e pubblica si afferma che i figli d'Italia sono tutti attori e buffoni di corte, per cui si lotta per la vetta a suon di tette, letto e potenza sessuale. Capovolto il canestro, le guide del paese sono rappresentate dai mediocri, che accettano compromessi nauseanti.
Senza togliere i meriti a nessuno, con l’emigrazione selvaggia, la disoccupazione nazionale, i pensionati al minimo gridano per il massacro di una politica forsennata, a cui sono sottoposti. Altro che recuperare i poveri e condurli sulle strade dei borghesi, dove trovano pensionati da capogiro. Il pensionato generale dei carabinieri, non avendo che fare dei soldi di una pensione astronomica, sovvenziona l’azienda per disinquinare il fiume Sarno, avendo dimenticato che poteva aiutare i vicini di casa abbandonati, nulla togliendo al fiume, che continua ad essere inquinato e avvelenato, lasciando allo Stato il compito.
Sono sempre dell’avviso che bisognerebbe tornare nella selva, ma essendo impossibile per la tecnologia che ci ha alienati più che aiutarci, annullando la umanità, si potrebbe tentare di cercare gli equilibri in tutti i campi. Evidentemente sto dormendo da molti anni. Su L’infinito dal 1965 dico ‘ste cose.
Per gli stupri, le colpe vanno addebitate ai Parlamentari, che fingono di non sapere che gli stranieri in Italia, venduti dalle loro nazioni, hanno bisogno di cibo, vestiario, case e amore.
Si deve prendere atto che la società è cambiata. Negli anni ’60 si studiava per il posto al sole, oggi il sole e l’uomo sono malati. Si vive di calcio, di svilimento, di violenza morale e fisica. Continuamente io mi chiedo, quando sono davanti al televisore per un programma decente: ”Ma di che stiamo parlando?”, se cerchiamo tutti la narcosi per il vivere da nababbi, mentre la fame nel mondo supera limiti di decenza e la chiesa avverte che i poveri sono suoi, anche se affamati.

 Franco Penza

Vergogna ai Politici, agli Sportivi, agli Attori, ai Giornalisti, alla Chiesa,
agli Stati Occidentali per i Massacri che avvengono nel Mondo!

 La tragedia di milioni di bambini in Sudan, in Liberia, in Malawi, per le atroci sofferenze, per le guerre civili e per i genocidi, devasta l’Africa!
I bambini, ridotti a scheletri che camminano, la vita dei neonati appesa ad un filo, è uno scempio per centinaia di migliaia di esseri umani che non si vedeva dai campi di sterminio e di concentramento nazisti di Dachau e di Auschwitz ai tempi della guerra seconda mondiale. Le fotografie dei bambini sono paralizzanti, ma non danno fino in fondo l’idea dell’orrore che si prova nel vederli morire. Il Sudan è teatro di una delle più lunghe guerre civili di tutti i tempi, che ha scosso l’opinione pubblica internazionale. Gli anni di conflitti hanno distrutto molte infrastrutture esistenti. Le malattie come la diarrea, infezioni di pelle e occhi, il verme di Guinea straziano i fragili corpi dei bambini ridotti a scheletri. Da noi sarebbe più facile curarli, perché abbiamo acqua e fogne. Pensando al Darfur, mi viene in mente una poesia di Marotta che dice, prima di cominciare il pasto:”Ma simmo degni ‘e stu rraù?”
Offriamo ciò che dobbiamo buttare e salveremo il popolo che muore per la fame.

 Franco Penza

Testamento Biologico

Riflessioni

Pensate davvero che una persona in coma irreversibile possa accettare di vivere una vita intera su un letto?
E farsi toccare anche nelle parti intime della sua persona, per amore o neccessità, da mani non sempre familiari, senza risentire di quel pudore che é innato in ogni persona? A maggior ragione, se per un paradosso della vita, dovesse rendersi conto della situazione in cui è destinata a passare il resto della sua vita.
La dignità non consiste solo nel saper accettare la sofferenza, perché essa ha un termine, DEVE AVERE UN TERMINE. Anche Nostro Signore, dopo tanta sofferenza, sulla croce disse: "PADRE, PERCHE' HI HAI ABBANDONATO. E la sofferenza finì.
Ecco, per me un malato in coma irreversibile, a maggior ragione se cosciente (spero che non accada mai), dirà non solo al Signore, ma a suo padre: "PERCHE' MI HAI ABBANDONATO!".
La dignità consiste, infatti, anche nel viverla la vita.(E scusate la cacofonia). La dignità al lavoro, alla libertà di parola, alla libertà dì scelta, al dialogo, al confronto.
Vivere la vita non è solo avere gli occhi aperti e un cuore che batte. Vivere la vita é avere gli occhi aperti, un cuore che batte, muoversi, correre, gioire, soffrire, ridere, piangere, emozionarsi, gridare, lavorare, crearsi una famiglia, darsi una meta, scalare la montagna, mettersi in gioco, confrontarsi con gli altri, contribuire alla vita in comune; e se non sei ateo, pregare e ringraziare il Signore per aver contribuito a realizzare tutto questo.
Purtroppo in alcuni casi, per un bizzarro destino, questo non può avvenre, e si diventa un vegetale. Umano e dignitoso con gli occhi aperti e un cuore che batte, ma comunque un vegetale.
E io non credo che il Signore voglia questo, perché dovrebbe volerlo?! Non credo che per dimostrargli amore voglia sofferenza. Un padre non vuole che un figlio soffra per sentirsi amato. Al contrario, se necessario, soffrirà per lui senza chiedergli niente se non la sua spontanea e sincera benevolenza.
Credo che Nostro Signore abbia finalizzato la sofferenza.

di Alessandro Aldi