Lettera aperta al Giudice torrese Francione scrittore europeo

 

 Ho letto e seguito con attenzione la Cyberarte che lei propone! Non so se Lei vive a Torre , in Campania o altrove, non so se segue i nostri operatori dell’arte (teatro, pittura, letteratura). Le anticipo che  i nostri locali esponenti nazionali dell’arte si contano sulle punte delle dita della mano sinistra. L’altro 99% è rimasto alla favola ab ovo.
E’ un po’ il male della provincia meridionale, diversa dalla provincia settentrionale. Negli anni 60-70 con il teatro, rispolverando testi greci ed europei, attuali, con la pittura, arenata alla visione   della Scuola di Posillipo, alla letteratura giornalistica locale, sfornando rappresentazioni e giornali (con il buon Mari con IL MALEDETTO INCASTRO, IL PENZATORE, L’INFINITO). .
Vista la sua disponibilità e dopo la sentenza sul copyright, Le chiedo se ha in progetto un ismo per il futuro dell’arte napoletana, che non sia, come l’arte d’avanguardia napoletana un affare commerciale (montagne di sale, teste di morto) con un linguaggio popolare, non aulico, per pochi Ermetici. 
La ringrazio

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Dr. Franco Penza