Comunicato Stampa, 12.09.2009
(intervento del Sindaco all’incontro della “Prima festa Cgil
Campania” a Torre del Greco, palco centrale, Molini
Meridionali Marzoli letto dal Portavoce Antonio Borriello).
Guglielmo Epifani
"Un cordiale saluto a voi tutti e un benvenuto agli
autorevoli ospiti. Un saluto particolare al segretario
generale della Cgil, Guglielmo Epifani. La sua presenza è
testimonianza di particolare attenzione nell’affrontare le
molteplici e complesse problematiche in programma in questa
Prima festa della Cgil Campania a Torre del Greco.
E la
venuta a Torre in questi giorni di tante personalità di
spicco sia del mondo del lavoro che della politica e del
sindacato per noi torresi è motivo di profondo orgoglio. E’
noto che tematiche come lavoro, diritti, immigrazione e
multiculturalità sono le questioni che maggiormente toccano
il Mezzogiorno. Nel bene e nel male.
In un’ottica positiva
di certo è vista la multiculturalità e l’immigrazione. Dalle
nostre parti, nel sud, la differenza è ben accolta. Anzi, si
traduce in calorosa e sincera accoglienza. E’ motivo di
arricchimento culturale e non solo. Per contro, purtroppo,
gli altri due temi: lavoro e diritti. Quest’ultimi rivelano
che la famosa questione meridionale è ancora e più
profondamente acuita.
Il sud forse mai come oggi paga un
mancato decollo sotto ogni profilo lavorativo,
occupazionale, infrastrutturale e così di seguito. Per
davvero sembra che il tempo da queste parti si sia fermato.
Eppure deve esserci una possibilità di rilancio. Una
condizione per consentire quel salto di qualità per Napoli,
la Campania, il sud. Basta con gli assistenzialismi, basta
con le solite promesse. Solo se c’è ripresa nel sud e se
preferite nel mediterraneo, si otterrà una autentica ripresa
nazionale ed internazionale.
Non a caso per il sud, il
presidente Giorgio Napolitano chiede dal governo, dai
politici un maggiore sostegno. Sono assolutamente necessari
quei sacrosanti diritti volti ad una sicura opportunità
lavorativa e civile. Questo innanzitutto bisogna costruire.
Devono esserci strategie favorevoli sotto ogni profilo per
far sì che il pubblico e i privati possano cooperare ed
investire, attraverso favorevoli circostanze, come gli
sgravi fiscali ed altre iniziative per creare lavoro ed
infrastrutture.
Al sud servono le infrastrutture e maggiori
servizi sociali. In questo particolare momento difficile,
eppure con accenni di ripresa, le istituzioni, dalle
territoriali alle centrali a quelle europee devono produrre
una forte sinergia di intenti. Devono assolutamente
consentire di operare, di produrre e, come accennato, di
mettere in condizioni agevolate tutti quegli imprenditori
che desiderano seriamente investire nel sud. In proposito,
mi siano consentite due riflessioni, concrete e
assolutamente oggettive.
Le presento da sindaco, da
cittadino e soprattutto da politico. La prima è quella
dell’inquinamento del golfo di Napoli. Altro che emergenza
rifiuti. Questo è un dramma trentennale e oltre che non
permette quel decisivo e radicale salto di qualità alla
regione Campania e non solo. Una triste storia, quella
dell’inquinamento del golfo, che mortifica tante città di
mare e ferisce enormemente l’economia locale, in particolare
il turismo, le specifiche attività marinare afferenti
all’area portuale, i tantissimi ristoratori, gli
albergatori, i gestori dei lidi, nonché le molteplici e
diverse attività commerciali presenti lungo la costa
vesuviana.
È inaudito che ancora oggi le istituzioni sovracomunali competenti persistano nel non offrire un
adeguato interesse ad una così grave questione. Ebbene, un
autorevolissimo tecnico della regione recentemente ha detto:
la questione di Foce Sarno è l’emblema del cosa si sa fare
in regione Campania. La risposta è molto semplice e la
affido a voi. Visto l’attuale stato del golfo di Napoli.
Intanto, il mare resta inquinato, l’economia sempre più si
affossa e sempre di più risulta penalizzato il lavoro, i
giovani. Mai una vera determinazione per arginare un così
grave ed atavico problema che nel tempo si è sempre più
incancrenito. È adesso il momento di essere concreti:
necessitano interventi immediati per voltare pagina, ridare
vita all’economia, ad un mare e a un litorale che sono tra i
più belli e i più estesi dell’intera costa vesuviana.
È
indispensabile recuperare il tempo perduto. Ciò
significherebbe soprattutto occupazione. La seconda
questione è quella del patto di stabilità per gli enti
comunali. E mi spiego. Il nostro Comune, come altri, ha in
attivo fondi e possibilità economiche che potrebbero, senza
dubbio alcuno, tradursi in investimenti, in benessere
sociale, insomma fare economia buona. Eppure, di questi
fondi non ci è consentito spendere un solo centesimo di
euro. Ditemi voi se questa non è follia pura. Allora
concludo questo mio breve intervento di saluto auspicando
che le forze sociali come il sindacato e le istituzioni
pubbliche concorrano nel liberare quegli assurdi percorsi
burocratici e normativi, affinché gli organi pubblici ed
enti privati possano investire e produrre per il sud, per i
lavoratori, per tutte quelle persone che vogliono lavorare e
vivere nel sud.
In Campania e di sicuro a Torre del Greco,
una città che ha tante potenzialità, per esempio, sono tanti
gli imprenditori, i giovani che desiderano investire e
lavorare, ma puntualmente sfiduciati e bloccati da laccioli
che non consentono sviluppo e miglioramento sociale e
culturale. Anzi, spesso sono costretti ad andare altrove.
Noi amministratori, politici, siamo responsabili del futuro
dei nostri giovani e dobbiamo necessariamente mettere in
campo ogni possibile strategia e sforzo per consentire una
vita ed un futuro migliore alla nostra gente, ai nostri
figli. E prima di chiudere, esprimo e rinnovo sincera
gratitudine ai vertici territoriali e centrali della Cgil
per aver scelto Torre del Greco come sede di così importanti
incontri e confronti a favore dei lavoratori e non solo”.
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