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Portosalvo accoglie il Card. Crescenzio Sepe L’arcivescovo di Napoli visita la comunità parrocchiale della zona mare. Centinai di fedeli salutano l’arrivo di Sua Eminenza sulla banchina torrese Con un accoglienza degna dei grandi eventi ed in un atmosfera di sommo gaudio, la comunità parrocchiale della zona mare ha accolto lo scorso sabato il Card. Crescenzio Sepe. L’Arcivescovo di Napoli ha visitato per la prima volta l’antica chiesa parrocchiale edificata dal ricco commerciante napoletano Antonio Lavagna dopo l’eruzione vesuviana del 16 giugno 1794. Tanti i fedeli, ma in particolar modo i bambini che, sabato sera hanno sfidato il freddo per salutare l’arrivo del cardinale sulla banchina di levante. Sono le ore 17.30 quando l’auto scura, scortata dalle forze dell’ordine, giunge sul porto corallino. Picchetto d’onore dei marinari della Capitaneria di Porto e saluto del comandante Gaetano Angora che consegna tra le mani del porporato una targa per ricordare l’evento. Dal saluto dei marinai a quello dei carabinieri della stazione portuale agli ordini del comandante Vincenzo Amitrano. Ad accogliere il cardinale Sepe anche l’amministrazione comunale torrese nella persona del vice sindaco Antonio Spierto e gli uomini della Polizia di Stato. Dopo la benedizione del porto ed una breve passeggiata sulla locale banchina, l’ingresso del cardinale in Vico Portosalvo è accolto a suon di tamburi dai giovani “sbandieratori” dell’Istituto I.P.A.M. Cristoforo Colombo. Il Cardinale accoglie così, l'invito del parroco di Portosalvo don Francesco Rivieccio di presiedere una celebrazione in occasione della solennità della Madonna di Portosalvo (nono sabato di preparazione alla festa) che si terrà domenica 1 Febbraio 2009. Lo stesso evento, trova spazio nella volontà espressa del cardinale ai sacerdoti della diocesi napoletana di voler conoscere le realtà delle varie comunità parrocchiali per far sentire la vicinanza della chiesa nei tessuti sociali. “Questa realtà così particolare, che è la chiesa di S. M. di Portosalvo, rimane il faro di tutta la pietà popolare, di tutta la devozione, di tutta la fede di Torre del Greco che dopo una delle più brutte eruzioni del Vesuvio volle rialzarsi dalle avversità della natura, commenta il Cardinale all’inizio della sua omelia. Far nascere dalla distruzione, dalle rovine, questa chiesa in segno di speranza, come faro, affinché la fede dei torresi non fosse mai spenta nonostante tutte le eruzioni. La Madonna è la luce, la stella che da questo faro si irraggia non solo per questa bella città di Torre ma, un po’ per tutto il territorio che si apre agli orizzonti di un mare aperto. Un mare di speranza, un mare di salvezza”. Un messaggio di speranza quello lanciato dall’Arcivescovo napoletano ai fedeli presenti, una speranza tenuta sempre salda e viva fin dal primo giorno del suo mandato pastorale per la diocesi di Napoli. “L’uomo non deve mai arrendersi e disperarsi difronte le difficoltà della vita. In Maria deve trovare aiuto, perché la Madonna ci indica la strada della salvezza, la strada della sicurezza, la strada dell’amore di Dio” ha continuato sua eminenza ricordando il tenero amore della gloriosa Madre di Dio e Madre nostra Maria. Ed ancora un breve saluto ai marinai, anche quelli in pensione, ai marittimi, agli operatori del porto e alle tante famiglie che del mare ne traggono il sostegno giornaliero prima di congedarsi salutando i fedeli con “A’Maronna v’accompagn”. A fine celebrazione eucaristica il cardinale ha sostato d’innanzi al presepe dedicato al parroco santo della città corallina, il Beato Vincenzo Romano, per poi intrattenersi con i bambini dell’oratorio nei saloni parrocchiali. Un tenero ed allegro momento animato con musiche e quesiti rivolti “all’influenzato” Card. Sepe che in pochi minuti è diventato un “bambinone” tra i bambini. Una personalità ed un modo di fare che tanto piace ai napoletani tanto da farlo diventare, probabilmente, il porporato più amato dell’ultimo ventennio. Entusiasta della presenza del cardinale tra la gente della sua comunità parrocchiale, si è espresso il parroco don Franco Rivieccio rinnovando l’invito a Sepe di tornare presto fra la gente della zona mare.

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