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Argomento presente: « RACCOLTA DIFFERENZIATA DUE?!??! »
ID: 9306  Discussione: RACCOLTA DIFFERENZIATA DUE?!??!

Autore: Camillo Scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 7 novembre 2008 Ore: 21:24

C’è anche chi col problema della mondezza ci gioca:
Iervolino pac-man. Usa le freccette direzionali sulla tastiera, ma attenzione ai bidoni di monnezza.



 
 

ID: 9699  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: venerdì 7 novembre 2008 Ore: 21:24




Ecco il dossier di Bertolaso

Una lista nera di 125 comuni. E, all´interno di questi, un cerchio più ristretto di amministrazioni recidive o sorde: ovvero, 86 sindaci (in gran parte tra le province di Napoli e Caserta) che hanno ricevuto già uno, due o tre richiami formali da parte del vertice di Palazzo Salerno.A carico di 9 comuni - Afragola, Aversa, Casalnuovo, Castel Volturno, Giugliano, Pompei, Qualiano, San Marcellino, Trentola Ducenta - lo staff del Sottosegretario ai rifiuti è andato anche oltre: e ha provveduto alla rimozione di estesi cumuli di rifiuti "in danno", cioè addebitando i relativi costi alle casse di quel palazzo comunale.
Un dossier di poche pagine. Ma fitte di numeri, e schede. Si tratta di dati aggiornati al periodo settembre-ottobre 2008. Dati che rivelano, controluce, anche i nodi (tra territori difficili e condotte illegali) che restano da sciogliere sul tavolo di Bertolaso. Uno riguarda l´«assoluta incuria» che avvolge periferie e strade provinciali: sulle quali è in corso un vero e proprio duello con le amministrazioni.
Le "bestie nere" di Bertolaso, del generale Franco Giannini, del capomissione Marcello Fiori hanno quattro indirizzi scritti nero su bianco nel dossier: i cumuli dell´Asse Mediano, lungo 5 paesi; le discariche della Circumvallazione, che coinvolge 5 comuni; gli sversamenti dell´Asse di supporto Nola-Villa Literno, che riguarda le inefficienze di 18 comuni; e sacchetti e ingombranti che inquinano la Statale vesuviana 268, lungo 8 comuni.Senza contare un altro conto in sospeso: della lista delle 152 megadiscariche abusive censite dall´esercito, ben 112 restano ancora da liberare. Traguardo cui punta la nuova norma del decreto che autorizza a rimuovere subito, senza selezione in loco, anche i rifiuti pericolosi misti a quelli urbani.
Tra le amministrazioni su cui pende la scure del governo, compaiono grossi centri come Acerra, Giugliano, Casoria, Casavatore, Casandrino, Castellammare di Stabia, Ercolano, Torre Annunziata, Torre del Greco. E ancora: Marano, Marcianise, Ottaviano, Parete, Poggiomarino, Pozzuoli, Procida. E poi Avellino, Caserta, Aversa, Marcianise, Casal di Principe, Villa Literno. Persino piccole perle turistiche come Pompei e Vico Equense. Tutti raggiunti da una o due diffide ufficiali, l´ultima risale al 31 ottobre. Una spada che non fa eccezioni, così nell´elenco scivola anche Sant´Anastasia, poco importa che a giugno avesse concesso la cittadinanza onoraria (con inno, bandiere e pasticcini) all´inflessibile generale Giannini.
È lo stesso elenco con il quale Bertolaso ha convinto il premier Berlusconi della necessità di «provvedere ai commissariamenti». E il pugno di ferro è passato: la modalità adottata nel decreto per giungere alla defenestrazione del sindaco ripercorre, salvo alcuni dettagli, la stessa che già regola la procedura di scioglimento per i condizionamenti mafiosi dei comuni. Unico distinguo: mentre nella bozza di decreto, poi saltata nella seduta dell´esecutivo del 10 ottobre a Napoli, era previsto che fosse lo stesso Bertolaso a proporre la drastica misura, nel testo approvato tale facoltà torna al ministro dell´Interno. Al quale, tuttavia, dovranno affluire le segnalazioni del sottosegretario. (Conchita Sannino di Repubblica)



A cura di Scala Camillo della redazione


ID: 9308  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: sabato 30 agosto 2008 Ore: 02:27

La canzone della monnezza che ha fatto tendenza
Linkata Youtube - Clicca la freccetta per per ascoltare o spegnere - Se si interrompe la musica riclicca la freccetta
e aspetta un po' il caricamento - Per vedere il video clicca l'ultimo pulsante a destra

Le promesse mancate

L'amministrazione ha annunciato guerra a chi deposita rifiuti fuori orario e a chi non porta il casco.Ma la realtà è ben diversa
Controlli contro i trasgressori Per ora solo degli slogan Il sindaco Borriello,si sa è sempre stato attratto dalla comunicazione-slogan e dal modo di usarla per evidenziare i risultati ottenuti.
Ne è riprova quella adottata per enfatizzare il lavoro svolto nel contrasto delle due emergenze del momento:la raccolta rifiuti e l’uso del casco.Come si può evincere dal comunicato stampa diramato lo sorso 16 luglio”… invito i cittadini soprattutto ad intensificare la raccolta differenziata che ha raggiunto quasi il 30%..... ”e ancora,a riguardo dell’utilizzo del casco,in una nota del 28 luglio che affermava : ” Una task force di uomini e mezzi, senza interruzione sta dando esiti concreti,comminando multe contro i trasgressori …”
........
Quindi non paghi delle sole parole e curiosi di verificare sul campo armati di macchina digitale abbiamo girato per una decina di giorni per le strade della città a controllare se quanto enunciato rifletteva il vero.Quello che abbiamo visto è stata una situazione ben lontana da quella descritta dal primo cittadino.Per quanto riguarda la situazione casco le maglie dei controlli risultano essere ancora troppo larghe e sono ancora in troppi a non farne uso.

....
Ad onor del vero, è giusto dire che passi avanti ”dall’anno zero” ne sono stati fatti,ma è altrettanto vero che per la stessa ragione peggio non si poteva proprio fare.La situazione rifiuti, invece si presenta alquanto sconcertante usando un eufemismo: cumuli di spazzatura ovunque. Sacchetti di immondizia che giacciono,non raccolte,per terra in orari diurni,quando è massima l'esposizione solare che accelera il processo di decomposizione e, con esso,i maggiori rischi per la salute. Nonchè materassi lasciati in bella mostra sui marciapiedi per diversi giorni con tanto di permesso comunale.Alla luce di questo ,nasce un quesito:non sarebbe preferibile,sempre,far seguire le parole ai fatti e non viceversa? E' inutile parlare di comminare multe ai trasgressori,quando i controlli non risultano abbastanza efficaci.Una "minaccia" di verifiche serrate, se non attuata interamente, porta solo ad una perdita di credibilità delle istituzioni.

"Tuttoè" cartaceo torrese 28/8/08

Alfonso Ancona


A cura di
Camillo Scala (doncamillo)


ID: 9307  Intervento da: camillo scala  - Email: doncamillo57@libero.it  - Data: sabato 30 agosto 2008 Ore: 00:30

L'Eterno dilemma

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Le isole ecologiche colorate volute dalla amministrazione e presenti sopratutto in periferia sono state spesso individuate in posti poco consoni.
La fermata del bus? E' in mezzo ai rifiuti ...
Qualche mese fà, quando i rifiuti ci arrivavano all'altezza delle orecchie, non avremmo mai pensato che quello che stiamo per presentarvi poteva essere un problema degno di nota. Ma, visti i sacrifici economici della collettività e la piccola rivoluzione culturale che i torresi stanno portando avanti con encomiabile impegno, bisognava approfittare dell'occasione per "ripartire da zero". Invece con la differenziata,siamo ricaduti nei soliti errori di valutazione,di distrazione, di leggerezza.
Errori meramente "tecnici" che, purtroppo irritano chi si trova a doverli subire, senza suscitare la dovuta indignazione.

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Le famose piazzole per il deposito dei sacchetti della differenziata sono state realizzate, in molti casi, in posti poco consoni al deposito della spazzatura:in Via Alcide De Gasperi, ad esempio, sono state "dipinte" in modo da circondare la fermata del trasporto pubblico. Una fermata (il cui paletto di segnalazione, peraltro, è stato praticamente distrutto) che risulta anche tra le più affollate, sopratutto quando tra alcune settimane, riapriranno le scuole.
Infatti è situata di fronte al Liceo Scientifico Nobel. Insomma studenti torresi, le cui famiglie accuratamente differenziano i rifiuti, la mattina scenderanno dal bus trovandosi, nella migliore delle circostanze,a mettere i piedi dove fino a poche ore prima c'erano i rifiuti.
Questo senza dimenticare che troppe volte i rifiuti, in tarda mattinata sono lasciati a "prendere il sole" per le strade di Torre, e non tutti raccolti durante la notte,come vorrebbe la regola e il buon senso.


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Ci viene in mente una citazione colta da "Il Gattopardo"..."E' necessario che tutto cambi, perchè tutto resti com'era". Stessa sorte toccherà anche ai pendolari di Via Nazionale: pure la fermata all'altezza di Villa Macrina ha avuto la "sfortuna" di capitare in mezzo ai quadrati multicolore, probabilmente un'esclusiva della nostra città.
In un altro caso, ad essere fuori posto è un cassonetto per il vetro, proprio davanti al posto riservato ad una farmacia.Ma se per i viaggiatori torresi sarà dura, sicuramente andrà peggio per i disabili: tornando in via De Gasperi, notiamo che un altra isola per i rifiuti è stata predisposta proprio sul posto auto riservato ai portatori di handicap, o peggio ancora in via Circumvallazione di fronte negozio pitture, la rientraza per il cassonetto ha fatto sparire il marciapiede. Noi ovviamente ci auguriamo che i politici torresi non debbano mai trovarsi ad affrontare una traversata di sacchetti in sedia a rotelle, o che i loro figli debbano attendere il pullman in mezzo ai rifiuti in fermentazione:ma siccome nella vita "non si può mai sapere", sarebbe il caso che chi di dovere prendesse i dovuti provvedimenti per risolvere tali incresciose situazioni.

"Tuttoè" cartaceo torrese 28/8/08
Giuseppe Mennella


A cura di
Camillo Scala (doncamillo)


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