Rispondo: Appena appena superato un po' lo sgomento, l' indignazione , la collera, mi permetto di dirti, caro oli, che cio' che scrivi mi interessa e merita la mia riflessione.
Gli errori giudiziari (parlo della "giustizia umana") sono innumerevoli. I media, a volte (dico a volte) danno in pasto notizie orrende per "vendere". -Che cosa, poi? Non c'è niente da vendere!-

E invece si, purtroppo! Lo scalpore, lo scandalo, la violenza, descritto con parole ed immagini a volte terrificanti. Che provocano il disgusto morale. Provocano, perdonatemi il termine poco pulito, il vomito della "notizia". Perché non è digerita affatto da chi la recepisce. Perché certi termini disgustosi andrebbero moralmente e civilmente moderati (nel senso di essere rispettosi della sensibilità  altrui).

Nel nome della sacrosanta libertà  di espressione, che dovrebbe essere sempre rispettosa di sè stessi e degli altri, ci sono "specialisti" che alimentano il sentimento dell' immoralità  comune che sta prendendo piede sempre più.

Perché ci sono coloro che "comprano" questo genere di notizia.

Ciccio e Tore...Perdonateci!

E' la tendenza attuale.

Allora ecco "la collera, la ricerca assoluta del colpevole, per fargliela pagare a questo rifiuto della società  civile! Per dare l' esempio! Essenno' dove si va a finire?"

Io dico che certe cose sono sempre accadute.

O non se ne parlava (e questo era ancora più sbagliato), perché censurate, oppure se ne parlava con pudore...(e questo è quello che preferisco, anche se è più complicato).

Giustamente per non alimentare la reazione collerica, indignata, e forse un pochino isterica e frustrante di noi piccoli costituenti di quello che viene ancora definito come "popolo".

Che cosa vuole il "popolo"?

Pane (inteso come: tutto cio' di cui abbiamo bisogno) e INFORMAZIONE.

Non pane e VELENO!

Perdonate il mio piccolo sfogo, ma quando ci vuole, ci vuole!


Cosimo Canfora torrese dalla Francia