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Argomento presente: « COMITATO QUARTIERE PURGATORIO »
ID: 7603  Discussione: COMITATO QUARTIERE PURGATORIO

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: lunedì 14 aprile 2014 Ore: 15:57


IL GIOVANE COMITATO DI QUARTIERE "PURGATORIO"


Torre del Greco è zeppa di associazioni e comitati di quartiere. L'ultimo comitato nato è quello di Via Purgatorio. Ma come sono nati e perché i comitati di quartiere in Italia?
La fine degli anni sessanta aveva portato con sé una grande sete di rappresentatività a tutti i livelli. La gente voleva essere sempre più partecipe delle scelte che gli organismi istituzionali, pur eletti democraticamente, andavano a compiere.
Questa ventata di nuovo aveva interessato anzitutto la scuola e proprio lì, infatti, avevano cominciato a nascere i primi nuclei di riferimento che facevano capo ai genitori ed agli studenti. Poi la voglia di democratizzazione allargata aveva contagiato anche i semplici cittadini che si riconoscevano in entità ben circoscritte quali erano per l’appunto i quartieri.
Ecco allora formarsi i primi consigli di circoscrizione, nelle città più grandi della penisola, e, conseguentemente, quelli di quartiere.

Le Amministrazioni si prodigarono a dar voce alla richiesta di rappresentatività delocalizzata è stata quella retta dall’allora dai sindaci, dopo ampi dibattiti in Consiglio comunale, partì la prima esperienza e fu varati un regolamenti allora molto restrittivi, trattandosi di innovazioni tutte da verificare.
Nacquero, come funghi, i primi comitati di quartiere ed il bilancio della loro attività, fatto nell'80, dette i primi soddisfacenti risultati.
Poi venne lanciata la proposta di dividere il territorio in diversi quartieri. Ci si rese però conto, con il passare degli anni, che quel regolamento era difficile da rispettare ed andò a finire nel dimenticatoio. Si arrivò negli anni 90 e le Amministrazioni stesero regolamenti da porre all’approvazione dei vari Consigli di quartiere. Quei regolamenti sono stati modificati, solo di recente, dalle attuali Amministrazioni comunale e ratificati in via definitiva.
È a quelle norme che fanno ora riferimento i consigli di quartiere attuali e futuri.


L’uniformità delle regole alle quali attenersi ed il riconoscimento ufficiale da parte dei Consigli comunali di questi organismi, ha fatto sì che, finalmente,
i Comitati di quartiere possano godere della fiducia e della considerazione dei pubblici amministratori, pur agendo in perfetta autonomia ed indipendenza, con l’obiettivo di migliorare sempre di più i servizi e di risolvere le problematiche che interessano le diverse comunità del territorio comunale.
Nei mesi scorsi è stato approvato un apposito Regolamento che definisce e valorizza il ruolo dei Consigli di quartiere.
Nel documento si legge che “il Comune favorisce l’effettiva partecipazione democratica di tutti i cittadini all’attività politica, amministrativa, economica e sociale della comunità (Art. 1, comma 1)”.

“Lo Statuto comunale riconosce i Consigli di quartiere quali organismi di partecipazione della comunità locale alla vita amministrativa; essi sono organismi rappresentativi, a base volontaristica, degli interessi delle singole comunità e non hanno scopo di lucro
(Art. 1, comma 2)”. E ancora, a proposito delle funzioni dei Consigli di quartiere, nell’atto si dice che “la partecipazione del Consiglio di quartiere alle scelte amministrative avviene mediante l’esercizio della funzione consultiva e mediante l’esercizio dei poteri di iniziativa
(Art. 16)”. Riguardo alla funzione consultiva, si precisa che “il Consiglio di quartiere può esprimere il proprio parere, che l’Amministrazione comunale può preventivamente richiedere, su: bilanci preventivi e consuntivi annuali e bilanci previsionali pluriennali; piano regolatore e varianti generali al P.R.G.; piani di viabilità e piani commerciali.

In Torreomnia i Presidenti delle contrade torresi
Presidenti delle contrade torresi
In Torreomnia le contrade torresi
Le contrade torresi
In Torreomnia il Palio delle contrade torresi
Palio delle contrade torresi







A CURA DELLA REDAZIONE

 
 

ID: 8151  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 2 febbraio 2008 Ore: 12:17




CLICCA SULLA FOTO A SINISTRA PER VISITARE IL RICOVERO ANZIANI DI VIA PURGATORIO A TORRE DEL GRECO


ID: 7611  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: martedì 13 novembre 2007 Ore: 14:37

UN CALOROSO "BENVENUTO" Al nuovo comitato di quartiere "Purgatorio"! Auguriamo a tutti i benevoli di ritrovarsi sempre bene insieme. Il loro ruolo di prossimità dei Servizi Comunali è fondamentale per la riuscita della buona comunicazione fra TUTTI gli abitanti del settore Purgatorio e gli organismi preposti al buon funzionamento del COMUNE DI TORRE DEL GRECO. Grazie!

ID: 7606  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: lunedì 12 novembre 2007 Ore: 00:39


LA FESTA DI S. GIUSEPPE INSIEME AL COMITATO PURGATORIO


CELEBRATA NEL RICOVERO DELLA PROVVIDENZA
Nella tradizione popolare, San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, è il santo protettore dei poveri e dei derelitti, poiché i più indifesi hanno diritto al più potente dei Santi.
In questo giorno, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi, in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino, che si videro rifiutata alla richiesta di un riparo per il parto. Questo atto, che viola due sacri sentimenti: l'ospitalità e l'amore familiare, viene ricordato in molte regioni con l'allestimento di un banchetto speciale. Così in alcuni paesi della Sicilia, il 19 marzo di ogni anno, si usava invitare i poveri al banchetto di san Giuseppe. In questa occasione, un sacerdote benediva la tavola, ed i poveri erano serviti dal padrone di casa.

In alcune città, il banchetto veniva allestito in chiesa, e, mentre due sacerdoti servivano i poveri, un terzo predicava per nove volte, tante quante le pietanze che venivano servite.
San Giuseppe è anche il simbolo della castità, e quindi tutore delle ragazze da marito. Molti proverbi e poesie polari contengono raccomandazioni a San Giuseppe, per trovare marito. Questo santo è una delle figure più care alle famiglie, ed è uno dei beati ritenuti più potenti per la concessione delle grazie.
Oltre a proteggere i poveri e le ragazze, San Giuseppe, in virtù della sua professione, è anche il protettore dei falegnami, che da sempre sono i principali promotori della sua festa.


I COMITATI DI QUARTIERE TORRESI E LE AZIONI SOCIALI

I comitati di quartiere e le associazioni di volontariato - si legge ancora - gia' nell'ottobre del 1999 furono impegnati sulla problematica con l'amministrazione guidata dal sindaco Del Giudice, con il direttore generale dell'Asl napoli 5 e il direttore sanitario del Maresca. Tutto appariva in via di risoluzione. Invece ci ritroviamo a ridiscutere della possibile chiusura dell'ospedale. Anche dalla conferenza dei sindaci dei comuni interessati, tenutasi nei primi giorni di ottobre, non sono emerse rassicurazioni attendibili sul futuro del Maresca, ospedale al servizio di circa 300mila utenti'.
La preoccupazione passa dunque agli imminenti lavori di ristrutturazione: 'Perche' - dicono i manifestanti - porteranno allo svuotamento della struttura.

Ben venga il potenziamento del pronto soccorso, ma i reparti collegati dovranno avere funzionalita' operativa e professionalita' adeguata. Appare evidente che durante la prevista ristrutturazione debba essere garantito l'esercizio di tutti i reparti. Si chiedono garanzie sulla durata dei lavori e la tipologia di servizi che l'opera ristrutturata sara' in grado di fornire alla popolazione'. 'In definitiva, quindi - concludono - e' auspicabile che la promessa della non chiusura dell'ospedale Maresca, gia' fatta dalla dirigenza dell'Asl napoli 5 in altre sedi, sia reiterata in una pubblica assemblea e faccia riferimento al ripristino dell'originaria efficienza sia dei reparti tuttora trasferiti in altre strutture ospedaliere, sia di quelli ancora presenti in via Montedoro ma purtroppo ridimensionati del 50%'.


ID: 7605  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: lunedì 12 novembre 2007 Ore: 00:38

TORRE DEL GRECO; CORTEO PER IL "NO" ALLA CHIUSURA DEL 'MARESCA'

Un corteo per le strade del centro per dire no alla paventata chiusura dell'ospedale Maresca di Torre del Greco (napoli). Associazioni e cittadini sono scesi in piazza oggi per fare sentire la loro voce a favore del presidio di via Montedoro, gia' interessato dal trasferimento di alcuni importanti reparti in altre strutture della provincia di napoli e nel quale a breve dovrebbero iniziare importanti lavori di ristrutturazione. Interventi che porteranno via altre divisioni: in via temporanea secondo l'Asl napoli 5,in maniera definitiva secondo le voci raccolte dalle associazioni torresi. Le associazioni hanno organizzato il corteo che, partito dalla villa comunale, si e' snodato per le strade del centro (via Diego Colamarino, via Salvator Noto, via roma) prima della conclusione sempre all'altezza della villa di corso Vittorio Emanuele, dove e' stata data lettura del testo di una lettera aperta sottoscritta dai manifestanti e indirizzata tra gli altri al ministro della Salute, Livia Turco, al prefetto di napoli, Alessandro Pansa, al presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, all'assessore alla Sanita' della Regione, Angelo Montemarano, al direttore generale dell'Asl napoli 5, Gennaro D'Auria.
'Il motivo che ci ha indotto a manifestare - spiegano gli organizzatori del corteo - e' dettato dalla necessita' di salvaguardare il diritto alla salute. Si tratta dell'ennesimo tentativo di privarci dell'unica struttura ospedaliera pubblica del territorio: l'ospedale Maresca, che soddisfa il fabbisogno sanitario della nostra citta' ma anche di Ercolano, Portici e San Giorgio a Cremano'.
'I comitati di quartiere e le associazioni di volontariato - si legge ancora - gia' nell'ottobre del 1999 furono impegnati sulla problematica con l'amministrazione guidata dal sindaco Del Giudice, con il direttore generale dell'Asl napoli 5 e il direttore sanitario del Maresca.
Tutto appariva in via di risoluzione. Invece ci ritroviamo a ridiscutere della possibile chiusura dell'ospedale. Anche dalla conferenza dei sindaci dei comuni interessati, tenutasi nei primi giorni di ottobre, non sono emerse rassicurazioni attendibili sul futuro del Maresca, ospedale al servizio di circa 300mila utenti'.

Fonte www.campaniasanita.it


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