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Argomento presente: « LA CNN: IL VESUVIO E' PRONTO »
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ID: 7296  Discussione: LA CNN: IL VESUVIO E' PRONTO

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 17 ottobre 2014 Ore: 02:39

……

IL VESUVIO E’ PRONTO DICE LA CNN


Pigia la freccia per l'ascolto, regola il volume.
Registrazione di repertorio del 2001. Speaker: Virna Mari


Rischio Vesuvio: la CNN denuncia pericoli e scelte politiche


Nell'arco di tre giorni, dal 29 settembre al primo ottobre, la CNN ha trasmesso, in tutto il mondo, per ben sei volte, un documentario denuncia sul rischio Vesuvio. Il servizio fa parte della serie "World's Untold Stories" (storie non raccontate del mondo).
di ANTHONY M. QUATTRONE

Il documentario raccoglie testimonianze di scienziati, politici, e anche semplici cittadini, sul rischio Vesuvio, e parte dall'opinione di Benedetto De Vivo, Professore Ordinario di Geochimica Ambientale, dell'Università degli Studi di Napoli "Federico II", per il quale un eventuale eruzione del Vesuvio comporterebbe un preavviso che potrebbe non superare le 24 ore. La reporter della CNN, Anne Maria Nicholson, denuncia non solo la pericolosità del Vesuvio, richiamando la sua storia d'eruzioni impreviste ed esplosive, ma anche il comportamento della classe politica locale, la quale, secondo le testimonianze degli scienziati intervenuti nel documentario, starebbe completamente sottovalutando il rischio Vesuvio per motivi puramente politici ed economici.

Nel programma, è interessante notare le affermazioni del professor Franco Barberi, dell'Università Roma III, e consulente della Regione Campania, il quale prima parla di un preavviso di almeno sette giorni, per poi, a fine intervista, ammettere che è stato necessario cambiare il piano della protezione civile, riducendo il probabile avviso da parte del vulcano a soli tre giorni. La Nicholson spiega che la popolazione alle pendici del Vesuvio non è stata ancora informata da parte delle autorità che il preavviso non è più calcolato in sette giorni, ma sarà probabilmente inferiore ai tre.

Nel documentario, la Nicholson raccoglie denuncie contro l'abusivismo edilizio, contro la creazione di una zona rossa basata solo su confini municipali piuttosto che su dati scientifici, e contro la decisione di costruire, in una zona ad altissimo rischio, il più grande ospedale del sud dell'Italia, l'Ospedale del Mare, proprio sulla colata lavica dell'ultima eruzione del vulcano, avvenuta nel marzo 1944.

Luigi Nocera, l'assessore regionale per l'ambiente e la difesa del suolo, conta su di un preavviso di almeno sette giorni, e si augura che gli scienziati che prevedono un solo giorno di preavviso si sbaglino, perchè con un preavviso di un solo giorno "non c'è nessuna possibilità per quanto riguarda gli abitanti sia alle falde del Vesuvio, sia nelle zone limitrofe."

La città di Napoli è stata oggetto dell'attenzione negativa dei media lo scorso maggio, quando le immagini della città, totalmente sommersa dai rifiuti, furono diffuse in tutto il mondo. Pochi giorni fa, il 26 settembre, il TG24 ha trasmesso un programma sulla pericolosità delle discariche abusive gestite dalla camorra, le quali avrebbero causato un innalzamento dei tassi di diossina nel sangue degli abitanti partenopei. Ed ora, come se non bastasse, arriva il documentario della CNN, trasmesso in tutto il mondo, che denuncia che le autorità locali stanno sottovalutando completamente la pericolosità del Vesuvio, mettendo a rischio la vita di oltre 500 mila persone che vivono nei 15 comuni situati nella zona a ridosso del vulcano.

Il documentario della Cnn è ora disponibile anche in rete, in due parti ai seguenti link:
www.agenziaradicale.com/index.php?option=com_content&task=view&id=1075&Itemid=51

edition.cnn.com/video/

 

 
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ID: 7318  Intervento da: Salvatore Vitiello  - Email: iello@hotmail.com  - Data: lunedì 8 ottobre 2007 Ore: 01:50

Mio nonno dall'America mi ha confermato questa notizia, anzi lui si meraviglia perché quello che dice la CNN è vangelo.
Noi abbiamo fiducioa degli scienziati che controllano il Vesuvio e pure se dovesse eruttare avremo tutto il tempo per metterci in salvo. Salvatore


ID: 7299  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 02:36

AERONAUTICA MILITARE ITALIANA
SOCCORSO AEREO SUL VESUVIO


Nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 settembre un elicottero HH-3F del 15° Stormo di Pratica di Mare (Roma) ha recuperato due turisti caduti in un dirupo alle falde del Vesuvio
Cap. Diego Sismondini - 15° Stormo CSAR - Pratica di Mare (Roma)
del 29/09/2007
Nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 settembre un elicottero HH-3F dell’85° Gruppo C/SAR (Combat Search and Rescue) del 15° Stormo di Pratica di Mare (Roma), dopo aver ricevuto l’ordine da parte del Comando Operativo delle Forze Aeree (COFA) di Poggio Renatico (FE), è decollato alle ore 03,25 alla volta di Napoli per soccorrere due turisti precipitati in un dirupo sulle falde del Vesuvio. L’HH-3F “Pelican” pilotato dal maggiore Andrea Palermo ha raggiunto il luogo dell’accaduto ed ha effettuato il soccorso intorno alle 05.50. I due turisti sono stati poi trasportati all’Aeroporto di Capodichino dove li attendeva una ambulanza per il successivo trasferimento in ospedale.

Il 15° Stormo, che ha come compito primario la ricerca ed il soccorso (Search and Rescue – SAR), opera attraverso 5 centri dipendenti, l’85° Gruppo CSAR di Pratica di Mare ,dove ha anche sede il Comando di Stormo, l’82° Centro CSAR di Trapani, l’83° Centro CSAR di Rimini ed infine l’84° Centro CSAR di Brindisi. La particolare ed ottimale dislocazione dei Centri di soccorso rende possibile agli elicotteri HH-3F ‘Pelican’, in dotazione allo Stormo, di poter raggiungere qualsiasi punto del territorio Nazionale in meno di 60 minuti. Il 15° Stormo ha in ogni suo centro un elicottero dedicato al SAR pronto al decollo in 30 minuti di giorno ed in 120 minuti di notte, 365 giorni all’anno.

Il 15° Stormo ha preso parte alle operazioni di soccorso di tutti i maggiori cataclismi nazionali (Terremoto in Irpinia – 1980, alluvioni del Piemonte – 1994 e 2000, alluvione in Versilia – 1996, alluvione in Campania – 2001, emergenza vulcanica a Stromboli – 2003) ed ha operato all’estero in missioni umanitarie quali l’operazione “Restore Hope” in Somalia (1991), operazioni “Alba” ed “Arcobaleno” (1997-1997) e la più recente operazione “Antica Babilonia” in Iraq dal 2003 al 2006. Dal 1965, anno di Fondazione, ad oggi il 15° Stormo ha salvato quasi 7.000 persone in imminente pericolo di vita ed effettuato oltre 260 mila ore di volo.

Fonte www.aeronautica.difesa.it


ID: 7298  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 02:24

Assise della città su revisione del piano di emergenza

INTERVENTI PER IL VESUVIO



Domenica 7 ottobre 2007 alle ore 10.30 in Palazzo Marigliano alla via S. Biagio dei Librai 39, presso il Teatro Tinta di Rosso, si riuniranno le Assise della Città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia per affrontare il seguente tema: “Il rischio vulcanico al Somma-Vesuvio: un'analisi vulcanologica per la revisione del piano di emergenza”. Relazionerà il Prof. Giuseppe Rolandi, ordinario di Vulcanologia dell'Università Federico II. Interverrà il Prof. Benedetto De Vivo, ordinario di Geochimica dell'Università Federico II ed il dott. Gennaro Auriemma, rappresentante dell’associazione ProVesuvio. In apertura dei lavori sarà proiettato il programma “Vesuvius” di Anne Maria Nicholson, che contiene un’intervista al prof. De Vivo, realizzato e trasmesso dalla TV Australiana ABC il 24 Luglio 2007 e riproposto dalla CNN International il 28 Settembre
“L’articolo sul Vesuvio pubblicato da National Geographic ha suscitato notevoli polemiche sulla stampa in merito al rischio Vesuvio per il territorio di Napoli. La ricostruzione scientifica di Mastrolorenzo e colleghi sulla prestigiosa rivista e le conseguenti, logiche considerazioni relativamente al rischio ed ai Piani predisposti dalla Protezione Civile, sono pienamente giustificate dal punto di vista scientifico. Non si può che rimanere sconcertati in particolare per le posizioni dogmatiche dei responsabili scientifici che sono alla base del Piano della Protezione Civile. Secondo costoro l’ipotesi di una eruzione attesa come potenzialità massima possibile tipo quella del 1631 é una verità assoluta, mentre quella supportata dal Prof. Mike Sheridan, vulcanologo di indiscusso prestigio e valore mondiale, sarebbe completamente sbagliata!” Tratto dall’articolo allegato del prof. Benedetto De Vivo Ordinario di Geochimica dell'Università Federico

Fonte www.casertanews.it/


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