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Argomento presente: « RASSEGNA STAMPA TORRE 4-10-07 »
ID: 7261  Discussione: RASSEGNA STAMPA TORRE 4-10-07

Autore: la redazione  - Email: serimari@hotmail.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 4 ottobre 2007 Ore: 01:41

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UNA STORIA TORRESE TRISTE E MERAVI- GLIOSA

La bimba adottata da una coppia di tifosi dopo la tragica morte di una figlia.La vicenda su RaiUno con l’appello di Maradona: aiutate questa famiglia.

DALL’INVIATO ROSA PALOMBA Torre del Greco. «Mi sento come uno strumento scordato in un’orchestra perfetta»: con un salto dal balcone sei anni fa la vita di Stefania si spezza per sempre.
Per i suoi genitori è il baratro; dall’altra parte della Campania finisce invece l’inferno per Manjola, albanese, cinque anni di età e dieci chili di peso. È una intreccio d’amore e dolore quello che si consuma nell’abitazione di Alfonso e Rosa D’Aniello, al terzo piano di una palazzina a ridosso del porto di Torre del Greco. Qui, nel rione-simbolo della malavita locale, questa famiglia è la prova che l’onestà non conosce quartieri.
L’altra sera, la coppia è stata invitata al Treno dei Desideri, la trasmissione in onda il sabato in prima serata su Rai Uno. A sorpresa ha incontrato Diego Armando Maradona, che dopo aver letto la loro storia ha personalmente invitato Ciro Borriello, il sindaco di Torre del Greco, a fare qualcosa per i disabili. Un appello che nasce da un caso di provincia, che apre un altro spiraglio nel futuro della piccola a cui la Rai ristrutturerà l’abitazione, e che rimanda a una questione nazionale: abbattimento delle barriere architettoniche, spiagge negate, musei sbarrati, parchi giochi inaccessibili, scuole inadeguate.
Alfonso e Rosa avevano scritto al Treno dei Desideri perché, appunto, li aiutasse a rendere la loro casa a misura della piccola che hanno adottato. Emerge così una vicenda umana tanto forte quanto dignitosa, una di quelle che inchioda ognuno al muro delle proprie responsabilità.
A vent’anni di età, la figlia minore di Alfonso se ne va per sempre. Era bella, fidanzata, e lanciatissima nella carriera universitaria all’accademia di Belle Arti di Napoli. Un mese di depressione, qualche colloquio con gli psichiatri del centro di Igiene mentale della città, il Bottazzi, e poi l’addio alla vita.
Continuare è difficile. La zona delle Cento Fontane si stringe intorno ad Alfonso, alla moglie Rosa, all’altra figlia della coppia, Rita, che intanto è diventata avvocato.
Gli amici, i parenti, il lavoro da incisore di cammei, la chiesa: non basta nulla per superare il dolore.
È il caso che un giorno porta i coniugi dalle suore della Provvidenza che gestiscono una casa famiglia alle falde del Vesuvio. Alfonso e la moglie si occupano di bambini abusati, abbandonati, denutriti. Un anno di volontariato che li aiuta a sopravvivere. «Fino all’arrivo di questa bambina albanse», racconta Alfonso nella cucina della sua abitazione mentre Manjola gli sta sulle ginocchia e gli chiede un bacetto.
«Io e mia moglie eravamo disperati, avvelenati da un “perché”», perché Stefania si è tolta la vita?
«Poi, una sera le suore ci chiesero di andare subito da loro: era arrivata una bambina in condizioni da brivido e avevano bisogno di aiuto». La bambina era Manjola. In una località della Campania qualcuno aveva segnalato qualcosa ai carabinieri. Furono loro a sfondare la porta del tugurio dove la piccola, giunta in Italia come clandestina, e con un «grave ritardo neuromotorio e tetraparesi mista», veniva lasciata dalla mattina alla sera. I carabinieri la trovarono su un materasso zuppo di pipì, la piccola non diceva una parola in nessuna lingua. Il suo modo di esprimersi erano le urla, di dolore, di terrore, di fame. Quasi cinque anni fa, dopo le suore, Alfonso e Rosa D’Aniello sono i primi che si occupano di Manjola.
«È un amore a prima vista - continua Alfonso - E durante una funzione religiosa la bambina pronuncia le sue prime due parole in italiano “mamma e papà”». Scatta la procedura per l’adozione. «Ho scritto al Treno dei Desideri - conclude D’Aniello - perché Manjola possa muoversi liberamente almeno nella propria casa. Quando usciamo guardo le giostrine, nessuna fa al caso di mia figlia».

Fonte www.ilmattino.it



A cura della redazione


 

 

ID: 7266  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 4 ottobre 2007 Ore: 01:41



A Torre del Greco svendesi: case, terreni, attività commerciali, "futuro" - CAUSA DEPURATORE
Depuratore: il valore delle vostre case crollerà

Non ci seppellirà il Vesuvio, ma il "depuratore".

Odori insopportabili, sversamento di liquidi chimici tossici, e un tran tran di camion speciali - circa 60 al giorno - per il trasporto dei liquami. Ecco lo scenario che diventerà realtà quando si costruirà il depuratore industriale in zona "Leopardi". Attenzione: "unico in Italia", costruito in una città, con una linea costa a forte vocazione turistica, Bella parola: "turismo!". Non si possono costruire marciapiedi, non si può cambiare look alla litoranea, niente strade, non si raccoglie l'immondizia, niente porto, non si può costruire la cittadella dello sport, non si può costruire Corallium (il polo orafo, che avrebbe dato tantissimi posti di lavoro), la lista è lunga, "NON" ci dilunghiamo.
Ma… da dicembre 2004 ad oggi si è riuscito a far avere le autorizzazioni per la costruzione di un depuratore industriale, su una superfice di circa 8.000 metri quadrati. Quando si dice volere è potere!!!
Autorizzazioni ottenute in tempo record, nell'ultima campagna elettorale, quella del maggio scorso, non si è capito chi lo ha voluto, cosa fosse, di chi le responsabilità.
Con certezza si sa che: ad avallare la pratica e a firmare l'autorizzazione paesaggistica è stato l'ex Sindaco Valerio Ciavolino (che ha sempre lasciato intendere che ne sapeva poco a riguardo), la società che vuol costruire l'impianto è la WISCO Srl (di proprietà delle FS e Enel), la gestione dell'impianto potrebbe andare alla VAPA Depurazione Srl, responsabile tecnico Celeste Passaro.
Non crediamo che l'ex Primo cittadino abbia fatto tutto da solo: stiamo ricostruendo i collegamenti e le persone che sono interessate nell'affare direttamente ed indirettamente. Anche chi sapeva ed ha taciuto è complice. Complice è anche l'attuale amministrazione con a capo Ciro Borriello, che a nostro giudizio sta facendo davvero poco per risolvere il problema!
I danni - per noi cittadini tanti, sia in termini di salute sia economici, gli odori si sentiranno fino a 6 km di distanza, compromettendo definitivamente lo sviluppo turistico del nostro territorio, bene prezioso di tutti. Seguirà un conseguente abbattimento del valore degli immobili, della zona leopardi, S.M La bruna Litoranea e limitrofe.
I Vantaggi - solo per chi costruisce e gestisce.
Le Conclusioni - Le vere colpe sono di noi cittadini che votiamo sempre le stesse persone, oramai incapaci di governarci. Il depuratore per il bene della collettività non si deve fare, come c'è stata volontà politica nel far approvare il progetto ci dev'essere la stessa volontà nel bloccarlo. Altrimenti come ha detto qualche consigliere comunale: "indaghi la magistratura". Per adesso ricostruiamo noi i fatti e ci chiediamo come mai del depuratore se ne è parlato solo in campagna elettorale? Quante e chi sono le persone coinvolte? E' davvero utile e non è un danno per la città? Allora si faccia avanti chi ha avallato il progetto!
Antonio Civitillo

Fonte: www.latorre1905.it


ID: 7265  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 4 ottobre 2007 Ore: 01:39


Concerto d'Organo a Torre del Greco nella Basilica di S. Croce

Concerti d'Organo 2007 - Direttore Artistico Giovanni Cipriano - Basilica di Santa Croce. Torre del Greco. Sabato 13 Ottobre, ore 19.30 - Organista, Andres Uibo (Estonia).
Andres Uibo è nato nel 1956. Nel 1981 si è laureato al conservatorio di Tallinn conseguendo il diploma di organista, direttore e insegnante di musica. Ha studiato organo con il professor H. Lepnurm e Direzione con il professor L. Verlin. Ha partecipato ai corsi di perfezionamento condotti da M. Slechta, L. Kramer, H. Haselback, J. L. G. Uriol, L. Celeghin e T. Koopman.
Dal 1980 ha intrapreso una intensa carriera concertistica in Estonia, Lettonia e in Lituania e in quasi tutte le città dell'ex Unione Sovietica, Italia, Germania, Austria, Olanda, Polonia, Finlandia, Svezia e Norvegia.
Dal 1992 al 1996 ha partecipato al Festival internazionale dell'organo di Tokyo. Andres Uibo svolge una intensa attività di divulgazione della musica estone all'estero. Ha revisionato e pubblicato tutte le opere per l'organo dal compositore Artur Kapp, recentemente pubblicate dalla ERES. Il suo libro Gli organi estoni ha riscosso un notevole successo.
Attualmente Andres Uibo è organista alla chiesa di San Nicola in Tallinn. Ha inciso quattro CD. Dal 1992 al 1994 si è perfezionato presso l'accademia di musica di Labeck con il professor Hans Gebhard, ricevendo anche una borsa di studio dalla città di Labeck. Dal 1994 Andres Uibo è professore allèAccademia estone di musica di Tallin.

Fonte: www.aoc.it


ID: 7264  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 4 ottobre 2007 Ore: 01:37


IL VESUVIO E' ARTE NELL'ARTE

Un viaggio immaginario alle pendici del Vesuvio. Un volo di esplorazione al di sopra del suo cratere. Contemporaneamente, un cammino della memoria nella nostalgia di un vecchio documentario. Il Vesuvio è arte nell’arte, simbolo nel simbolo, caposaldo iconografico da sempre a cavallo fra storia, leggenda e turismo. Quella che Deborah Ligorio (Brindisi, 1972) propone allo spettatore è un’affascinante esperienza sinestetica, che conduce al vulcano più celebre al mondo attraverso la presa di coscienza di ciò che lo circonda: luoghi, persone, sensazioni visive e sonore. Tornando in questo modo sulle sue precedenti esperienze di attenzione al paesaggio naturale, al viaggio e allo studio di particolari zone del mondo, viste con occhi attenti al microcosmo che essi ricreano.
In mostra da Francesca Minini, l’artista pugliese schiude lo scrigno della memoria collettiva, attinge a piene mani dall’immaginario comune, unisce l’occhio del documentario storico-turistico con quello dell’arte, per proporre una video-installazione preceduta da una serie di fotomontaggi-collage che ne sono corollario e preparazione. Nella prima sala della galleria si viene accolti da un vecchio e ironico proiettore, che rilancia sulla parete forme geometriche allusive. Un triangolo, un quadrato, un cerchio possono essere rimandi alle forme del vulcano e al modo di rappresentarlo. Accanto, i collage offrono squarci di immagini, inframmezzate da forme geometriche al limite dell’astrazione, alludendo agli scenari e alla popolazione delle zone circostanti il Vesuvio nell’Italia degli anni Sessanta.

Fonte www.exibart.com


ID: 7263  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 4 ottobre 2007 Ore: 01:31



FINALE MAGMA FESTIVAL DEL VESUVIO

Si chiama Marika Candeloro, ha 16 anni, è di Torre del Greco ed è stata eletta miss Magma Vesuvio 2007 durante la finalissima del concorso di bellezza organizzato dal centro artistico Nuova Arcadia, svoltasi nella splendida cornice di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano.
Mediterranea, capelli nero corvino, carnagione scura, Marika è stata investita dell’ambito titolo di reginetta, aggiudicandosi una collana di corallo di Filippo Gioie, dalla giuria, presieduta da Giuseppe Farina, consigliere comunale di San Giorgio a Cremano, di cui hanno fatto parte Margherita e Vincenzo Sannino della Ci.fe.gi Immobiliare, Giovanna Iuliano, titolare dell’hotel Sakura, Ignazio Celentano della compagnia di navigazione Deiulemar e Salvatore Izzo della Izzo Sinergy.
Si tinge di rosa, invece, il Magma Festival che vede trionfare due donne.
A volare dritta dritta a Parigi per il viaggio offerto da Vittorino Tour, infatti, sarà Carmen Di Donna, vincitrice della categoria editi con “Greatest of all”.
Per gli inediti, è stata Veronica Pironti a sbaragliare l’agguerrita concorrenza con il brano “Everyone for all” vincendo un televisore al plasma da 32 pollici offerto da Izzo Sinergy.
Per le miss, medaglia d’argento alla bellezza eterea di Anna Cirillo che ha vinto la fascia di miss “Sorriso Ci.Fe.gi immobiliare”, e gradino più basso del podio per Claudia Rinaldi miss “Loveboat Deiulemar”.
Al quarto posto, Ida Cecere miss “Izzo Sinergy”, al quinto posto miss “Blu Elegance Sakura Hotel” Emanuela Scognamiglio, al sesto posto Anna De Carlo miss “Confetto Acquamare”, al settimo posto Eva Parmentola miss “Electric Love Battiloro”, all’ottavo posto Valentina Berno, miss “Gambissima Timber Trade”, al nono posto Luisa Cinque miss “On the road Quality Car”, al decimo posto Marilena Esposito, miss “Cinema Climatek”.
Questi il resto del podio per quanto riguarda il Magma Festival categoria inediti: secondo posto a Luana e terzo ad Annamaria La Mesta, mentre per gli editi secondo posto a Valentina Cerqua e terza piazza per Mara e Pako.
Ospiti della serata, Luigia Celentano, Chiara Politelli, Laura Vinaccia, Alessandra Borriello.
Ottima anche la performance di Patrizia Auricchio, presentatrice della finale insieme a Paquito Catanzaro, che si è esibita in uno stupendo balletto di salsa.
Al secondo piazzato fra gli inediti è andata un autoradio offerto da Ronchi Multimedia Car.
Alla seconda tra le miss una parete attrezzata offerta da Menù Arredamenti.
Alla terza, un condizionatore offerto da Climatex.
Quarta e quinta classificata si sono aggiudicate un paio di occhiali da sole offerti da Poliottica.
Le prime dieci, inoltre, hanno vinto un corso di dizione della durata di sei mesi offerto dal centro artistico Nuova Arcadia mentre le miss finaliste saranno protagoniste del calendario realizzato dal centro torrese.
A commentare la finalissima è il direttore artistico nonché ideatore dei due concorsi, Liborio D’Urzo: “Sono stati quattro mesi proficui durante i quali cantanti e miss in gara hanno acquisito un bel bagaglio di esperienze che potranno utilizzare per il loro, spero roseo, futuro artistico”.

Fonte: www.capitoloprimo.it


ID: 7262  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 4 ottobre 2007 Ore: 01:25


SALVATI GLI ESCURSIONISTI
SUL VESUVIO

Erano finiti in fondo ad un dirupo, feriti e spaventati. Due escursionisti dispersi sul Vesuvio sono stati salvati sabato notte da un elicottero dell'Aeronautica Militare del 15esimo Stormo di Pratica di Mare.
L'incidente, avvenuto sabato nel tardo pomeriggio, è stato risolto nel giro di poche decine di minuti da quando l'allarme è giunto negli uffici dell'Aeronautica.
Il Comando Operativo delle Forze Aeree di Poggio Renatico (Ferrara), che aveva ricevuto la segnalazione, ha ordinato alla base di Pratica di Mare di intervenire immediatamente.
L'elicottero - un HH-3F 'Pelican' dell'85esimo Gruppo C/SAR (Combat Search and Rescue) - è decollato alle 3.25 di notte, diretto a Napoli. Alle 5.50 aveva già recuperato i due escursionisti. Dopodichè li ha trasportati all'Aeroporto di Capodichino, dove un'ambulanza li ha caricati e portati in ospedale per i dovuti controlli.
Il 15esimo Stormo ha come compito primario la ricerca ed il soccorso: dal 1965 ad oggi, ha salvato quasi 7.000 persone in pericolo di vita ed è intervenuto in tutte le maggiori emergenze nazionali, come il terremoto in Irpinia, le alluvioni in Piemonte, l'eruzione dello Stromboli.
Opera attraverso diversi centri "Combat Search and Rescue" dislocati a Pratica di Mare, Trapani, Rimini, Brindisi: un'organizzazione che gli permette di essere su qualsiasi luogo d'emergenza del territorio nazionale in meno di 60 minuti.

Fonte www.montagna.tv



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