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Argomento presente: « Ma Beppe Grillo è un comico? »
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ID: 7065  Discussione: Ma Beppe Grillo è un comico?

Autore: francesco raimondo  - Email: ciccioraimondo@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 22:46

MA BEPPE GRILLO E’ UN COMICO ?

La risposta italiana alla cattiva politica.

Sia da Destra che da Sinistra Beppe Grillo sta ricevendo le “dovute” critiche alla sua “plateale” iniziativa. Il commento suo è stato: “I partiti non hanno capito”.
Eh, no, caro Beppe, i partiti (lettera minuscola voluta) hanno capito fin troppo bene! Se mai i cittadini sono quelli che non hanno capito e tra questi io includerei anche Te, valente promotore.
Sono anni ormai che con lodevole caparbia stai tentando di seguire una via “civile” contro lo strapotere di una politica che ha fatto della sua “debolezza” un’arma formidabile.
Caro amico, tu che sei uomo di teatro, come a me sembra di ricordare, sai bene che con lo sberleffo e con la pernacchia non è che si possa ottenere gran che specie in tempo di pace e contro degli italiani che da altri italiani sono stati istallati nel Palazzo e posti ai vertici del “Sistema”.
Solo un politico “anomalo, che si è trovato ad abbracciare questa “carriera” dopo essere stato “accantonato” da quella Magistratura di cui faceva parte quando “Mani pulite”, per necessità “dovette tramontare”, è sceso in piazza perché forse attratto dal richiamo di quella parola magica:“Pulito” che ha fatto la sua fortuna e che per i più evoca soltanto i detersivi nostrani come Dash, Dixan e sapone di Marsiglia.
Beppe Grillo e i Trecentomila firmatari della sacrosanta richiesta di una legge che interdica a pregiudicati, a qualsivoglia titolo, l’accesso al Palazzo e quindi al “Potere” non vanno assolutamente ignorati.
Non mi pare che il Dott. Casini o qualche altro politico abbiano fatto un solo cenno nel criticare l’iniziativa circa la giustezza della causa. Essi si sono limitati a porre l’accento sul “modo” di procedere del comico genovese tentando così di sminuirne il valore. Avrebbero, però, dovuto per prima dire che non erano giuste le richieste dei Trecentomila e motivare la loro opinione e non attardarsi pretestuosamente sulla legittimità dei modi della protesta.
Stiano bene in guardia i cosiddetti “giovani nuovi politici” che si affacciarono sui ruderi di un sistema politico che cadde oltre che per la sua fracidezza soprattutto per lo spostamento d’aria conseguente all’abbattimento del famigerato “muro di Berlino” ed in ritardo rispetto alla società civile allora come oggi.
Questo è, infatti, un sistema politico che arranca dietro alla società civile e che è lungi dall’essere davanti a tirare come fa la locomotiva. Esso sembra piuttosto rappresentare la classica “palla al piede”.
Dopo “mani pulite” si sarebbe dovuto e potuto porre in essere un sistema elettorale all’inglese con l’ ”uninominale secco” che però si è preferito, non si sa perché, lasciare in - applicato in tutte le sue parti. Le teste d’uovo adesso propongono per noi italiani il sistema elettorale “tedesco”.
Prego, non si potrebbe crearne, invece, uno tutto italiano? Siamo o non siamo un popolo di creativi!!!
Ogni nazione ha le sue particolarità, le sue caratteristiche per cui, come per gli abiti ci vuole un buon sarto che ne confezioni uno che per misura, per stile, per forma, per colore ecc.. sia adeguato alla persona così, per le nostre italiche caratteristiche, se ne dovrà creare uno “all’italiana”: Esso dovrà essere sobrio, semplice, intelligibile, senza orpelli, senza possibilità di essere frainteso, efficace come la pietra che Davide scagliò sulla fronte di Golia, come il sasso lanciato da Balilla. Lo si pensi con queste caratteristiche e l’Italia avrà il motore adatto per partire e magari guadagnare il tempo perduto.
Quando Beppe Grillo ed i Trecentomila firmano il documento di “Parlamento Pulito” esprimono sì una necessità, ripeto sacrosanta, ma spero che siano anche consapevoli che si può essere “incensurati” formalmente, ma inclini, non per natura, ma per cultura a seguire la via della sopraffazione verso l’altro per utile di parte (leggi di partito) o personale. Come a tutti è noto non si può fare il processo all’intenzione, ma si possono e si devono valutare con il bilancino dell’orefice le persone a cui affidare l’Amministrazione della cosa pubblica.
Le persone che inclinano “nella maniera di cui sopra”, purtroppo, sono i più.
Eletti con un sistema balordo si mostrano da subito per quelli che realmente sono a partire dai Consigli Comunali, Provinciali e Regionali per finire poi sui dorati scranni di Camera e di Senato Il vigente sistema elettorale ha sì dato ossigeno e vitalità ai “partiti politici” ma questi non sono più quelli di una volta avendo assunto nel frattempo un carattere quasi privato, di clan, di paranza dove i più intraprendenti e spregiudicati, a partire sempre dagli Enti locali, riescono ad occupare i posti di potere in barba a qualsiasi principio di democrazia così come noi vorremmo che fosse. E per questo poi sia a Sinistra che a Destra si cerca di correre ai ripari con proposte varie di unificazioni e matrimoni di interesse tra consanguinei pensando che in questo modo si possa rimediare in qualche modo alla ingovernabilità della Nazione. Essi vogliono curare l’estetica della pianta e non si accorgono che la malattia sta nelle radici. E con questo si costringe Beppe Grillo a scendere in piazza a fare il “Pulcinella” e a scomodare Don Pippo “Calogero” Baudo che si vanta di averlo scoperto e che si preoccupa, ora, perché quest’ultimo nella sua intrapresa “si potrebbe far male”.



Dott. Francesco Raimondo
 
 
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ID: 7315  Intervento da: francesco raimondo  - Email: ciccioraimondo@fastwebnet.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 22:46

Quando ci si accorge di un errore viene spontaneo correggerlo. Non c'entra niente la masturbazione, nè il tabù.
Devi convenire che nella tua risposta vi è stata solo una presa di posizione circa la trasgressione o l'essere trasgressivo . Per quanto riguarda il fatto che non l'avessi con me è un poco dubbio oppure ci troviamo di fronte alla solita storia che si parla a qualcuno per riferirsi o parlare a qualcun altro. O stai parlando con me o rivolgiti direttamente e chiaramente ad altre persone che tu ritieni essere affette da protagonismo, di voler essere a tutti i costi primi della classe ecc.
E non c'entrano niente nèmmeno i cavilli. Non soffro di questa malattia. Non sono un cavilloso ma mi piace ragionare, dialogare e farlo anche in maniera chiara, sincera e perciò onesta. Come sempre o meglio spesso avviene quando si dialoga ci siamo parlati addosso e questo mi dà fastidio e mi dispiace non tanto per me ma per gli altri che credo siano interessati a trattare il tema che si propone. Non ho detto nulla di sbagliato nè di falso quando ho riflettuto che l'argomento Grillo l'ho inserito per prima io ma che altri poi eccetto te che mi hai risposto sono andati altrove a parlare dello stesso argomento. Le cose che ho scritto su Grillo sono interessanti e abbastanza concrete tuttavia: silenzio, salvo qualche osservazione apparentemente innocua come quella dell'amico Argenziano che, mantenendosi in superficie circa l'argomento, parlò di "neopolitologi".
A chi si riferisse non saprei proprio dire ma io però avevo fatto delle riflessioni di carattere politico che guarda caso giorni dopo troveranno conferma nelle parole dei “nostri politici”.
Bisognerebbe stare un poco più attenti quando si scrive e altrettanto quanto si legge. E non vedere sempre l'altro come antagonista. Feci, anzi facemmo, l'esperienza amara con la sedicente dott.ssa Monica Falanga, poi ancora con altre persone che volevano sfruculiare la mazza di San Giuseppe ed ora sembra di essere tornati allo stesso punto.
Poi te ne vieni che uno non scrive sul Forum. Pur non piacendomi quell’ ”uno a uno” in quanto non si è disputata fra noi alcuna partita ti abbraccio pure io in ottemperanza all'insegnamento del Cristo con cui hai terminato la tua risposta e riconfermandoti il mio affetto ma rimanendo della mia opinione. Ciccio


Dott. Francesco Raimondo


ID: 7314  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 21:35

Nel mio intervento 7309 qui sotto ho detto alle ore 17,07:

Allora, sempre senza fare discorsi mirati, evitando eventuale coda di paglia, cos'è che incrina l'afflato campanilistico? Possibile che un timore di sfigurare estetico o di contenuti vince il campanilismo, il solidarismo, l'amore per il prossimo? I primati culturali andavano bene nel dopoguerra quando si contavano i laureati sulla punta del naso e non oggi che sono a migliaia.>

Ebbene, per tutta risposta Ciccio alle 20,31 con il 7312 ha apposto in calce al suo messaggio l'errata corrige: (qualcun'altro in qualcun altro).
Possibile che gli errori ortografici e sia pure grammaticali siano da noi un tabù come la flagranza della masturbazione?

E' l'umiltà, la solidarietà, la benevolenza che fanno grande una persona e non le pedanterie didattiche. Ah benedetto Gadda e Pasolini, e lo stesso antesignano Joyce. Benedetto Leopardi che scriveva più licenze poetiche che che versi didattici.

Nulla del post 7309 si riferiva alla Tua persona, Ciccio, è la nostra insicurezza che ci fa divenire talvolta permalosi.
Facciamo uno a uno e non se ne parla più. Il passare appresso è più utile dei cavilli.

LA METODOLOGIA SPONTANEA DI ALCUNI POST PROVOCATORI DELLA REDAZIONE RIENTRANO IN UN CONTESTO DI STRAVAGANZA E NON DI TRASGRESSIONE, MA QUANDO IN ALCUNI UTENTI C'E' A FIOR DI PELLE IL SENSO CRITICO PUNTO E STOP, ALLORA SCATTA LA MOLLA CONTESTATRICE DI ORIENTAMENTO: "PELO NELL'UOVO", CHE NON E' PER NULLA COSTRUTTRICE E RICONCILIANTE.

Noi abbiamo una missione con lo strumento della comunicazione, non serve esibirsi in passerella, non creiamo distanze con la nostra presunta bravura. Cristo non ha mai insegnato lettere, ma solo Amore!

Ti abbraccio
Giggino


ID: 7312  Intervento da: francesco raimondo  - Email: ciccioraimondo@fastwebnet.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 20:31

errata corrige: qualcun'altro in qualcun altro grazie !

ID: 7311  Intervento da: francesco raimondo  - Email: ciccioraimondo@fastwebnet.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 20:21


Rispondo al mio fratello Giggino che ha immediatamente risposto al mio ultimo interventocome una saetta, un fulmine.
E come un fulmine voglio rispondere anch’io “senza nessunissimo risentimento personale” ma per visione del mondo, perché malgrado (i suoi pregi) i suoi difetti molto di meno rispetto ai moltissimi miei proprio per questo lo ammiro e gli voglio un sacco di bene.

Tu dici: Non siamo capaci di divenire Fratelli in Torre, figurati di nuovo "Fratelli d'Italia;
E non sono queste le ragioni per cui Grillo agisce e il sottoscritto e tu stesso stiamo scrivendo?
Circa il secondo punto, nervo scoperto che inavvertitamente ho toccato, mi pregio significare che resto tuttavia ancorato alle mie convinzioni continuando a vomitare alla vista di trasgressioni ingiustificate. Io sono convinto infatti che ci sono tempi e modi per essere trasgressivi e qualcun' altro in questo Forum mi sembra ne abbia fatto cenno anche se in maniera defilata, soft. Non si possono affastellare, dicevo, in un discorso concetti ed immagini che fanno a cazzotti. E’ solo questione di buon gusto e c’entra poco, anzi pochissimo, il fatto che uno sia bacchettone, provinciale, invidioso, malato di protagonismo, primo della classe o con qualche scheletro nell’armadio. Nel mio caso poi, e credo che tu ti sia rivolto a me, i miei scheletri camminano liberamente per strada e per Torre tutti li conoscono perché io stesso imprudentemente ho aperto l’armadietto, come il vaso di Pandora, e ne pago il prezzo.
Non do molta importanza ai peccati veniali nè a quelli mortali. In questo campo ognuno, se credente, dovrà al momento “personalmente” rendere conto a Domineddio.
Per parte mia, in conclusione, sorvolando su altri punti in cui ti doli giustamente e di cui sono incolpevole, dico che mi piacerebbe veramente, civilmente, poter dialogare con qualcuno ma sempre, come anche in questo caso, mi devo sorbire una coperta cazziata con l’accusa di essere affetto da protagonismo e di voler fare il primo della classe. Sai benissimo, caro Giggino, e lo sanno anche i moltissimi lettori di cui parli che il sottoscritto nei suoi interventi ha sempre avuto un atteggiamento di umile e pacifica disponibilità senza peraltro essere disposto a subire ma pronto sempre ad affilare il “pennino” per dare risposte adeguate soprattutto chiare come in questo caso. Un saluto affettuoso a te e a tutti gli astanti telematici.



Dott. Francesco Raimondo


ID: 7309  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 17:07

Rispondo a Ciccio ID 7302 di questa argomentazione, su due punti del suo post, chiaramente senza nessun risentimento personale, ma per punto di vista, perché malgrado i suoi pregi e i suoi difetti, bilanciabili con i miei, gli voglio bene:

1) Non siamo capaci di divenire Fratelli in Torre, figurati di nuovo "Fratelli d'Italia;

2) A me non fa venire il voltastomaco la trasgressione ingiustificata, è quasi sempre una goliardia innocua, e simile al gioco del dottore che fanno i bambini toccandosi i genitali per esibirsi col partner diverso da se, ma trasgressione come nessun metodo malizioso, che mira sì all'accattivare, ma per unire e non disgregare. Una maniera ingenua di liberarsi dalle contraddizioni esistenziali. Un esorcismo contro la seriosità e il perbenismo bigotto.
Io credo che chi si scandalizza al metodo antitetico e ai "peccati veniali", per così dire, ha qualche scheletro nell'armadio.

Ma mi fa vomitare, invece,l'ipocrisia e l'ingiustizia sociale, il parlare bene e razzolare male. L'invidia degli incapaci per i capaci. Il criticare la pagliuzza e nascondere la propria trave. Altro che voltastomaco e commiserazione. Eppure di ciò, chi più e chi meno ne siamo tutti detentori in determinate circostanze proprio per la natura umana di imperfetti.
Il mettersi sempre e comunque sul filo della bravura e soffrire della sindrome del primo della classe. Questo è il motivo per cui si vuole tenere le redini delle discussioni e non si vuole essere gregari con le risposte.

Questo forum ne è la riprova. Migliaia e migliaia di lettori al mese, mai visto per un forum locale, pochi si espongono in prima persona e con la cautela di un artificiere, e per conto proprio; quasi nessuno risponde e solidarizza con un altro, nemmeno in caso di neclologio.

Per finire, in tutto il contesto Torreomnia, oramai oceanico, con un forum divenuto multimediale di gradevolezza visiva e di grande utilità sociale, nessuna minuscola, mirmicolante, microscopica parolina di apprezzamento (a parte D'Adamo purificato dalla distanza dalla torresaggine) per le migliaia di ore di lavoro dietro le quinte, senza compenso di sorta. Si riportano, pescandoli con la "lanternella", solo e nient'altro che qualche "ortografico" o qualche pelo nell'uovo (secondo il proprio modo di vedere).
Allora, sempre senza fare discorsi mirati, evitando eventuale coda di paglia, cos'è che incrina l'afflato campanilistico? Possibile che un timore di sfigurare estetico o di contenuti vince il campanilismo, il solidarismo, l'amore per il prossimo? I primati culturali andavano bene nel dopoguerra quando si contavano i laureati sulla punta del naso e non oggi che sono a migliaia.
Non si primeggia più con le proprietà nozionistiche, o con le pedanterie ortografiche, o con le stampelle del danaro, tuttalpiù con la creatività, ma senza senso associativo ed altruismo essa è acerba e infertile.


Luigi Mari



ID: 7302  Intervento da: francesco raimondo  - Email: ciccioraimondo@fastwebnet.it  - Data: domenica 7 ottobre 2007 Ore: 14:50

Ho dato uno sguardo, come sempre faccio alle ultime comunicazioni del caro giudice Gennaro Francione che nella sua ultima ci informa delle iniziative dei “grillisti” a Roma. Si sta tentando di promuovere delle iniziative politiche partendo dal basso, cioè dalla massa popolare. A mio avviso è un tentativo e tale rimarrà. Dico questo, e spero di sbagliare, perché sono convinto che sarebbe una cosa molto bella, vedere tutto un popolo prendere consapevolezza di essere arrivati ad un punto in cui ci si deve rimboccare le maniche e provvedere a che il “Sistema” sia rettificato in parecchi punti onde evitare che scoppi come una bomba, un vulcano. Proprio così, come un vulcano e noi ne sappiamo qualcosa se non per esperienza diretta, avendone uno vicinissimo, per una sensibilità innata, atavica. Nel presente argomento di discussione: Ma Grillo è un comico? Da subito capii che questa persona, questo cittadino italiano di Genova, non è solo un comico. “Essere un comico “ indica solo un’attività che si svolge per campare. Poi si è tante altre cose tra le quali anche “essere cittadini” “persona politica”. E questo vale per tutti noi, anche per te, caro Giggino,che da dietro al banchetto mobile della tua Boutique evochi tanto ma tanto i fratelli Ferraioli. E tu nemmeno sei un “comico”di professione tuttavia nella circostanza tale appari, a volte, ai miei occhi.
Tornando però all’argomento ribadisco che sarebbe molto bello anzi bellissimo che noi tutti, fratelli italiani, dalle Alpi a Lampedusa fossimo in grado di riorganizzarci, pur nelle differenti ideologie, e pacificamente, democraticamente, riuscire a fare quelle rettifiche di cui ho parlato a lungo precedentemente nei miei primi interventi nell’argomento di discussione.
Come è solito avvenire in questo Forum oltre a Giggino nessuno si è presentato per parlare con me circa l’argomento proposto attuale e di qualche importanza, anzi ciascuno a modo suo poi ha parlato di Grillo proponendo “altro” argomento di discussione. E’ questa operazione non priva di comicità. Infatti è come se qualcuno in un salotto ben seduti in poltrona pigliasse a parlare che so di uova e di galline e qualcun altro presente alla discussione invitasse gli astanti in un altro angolo dello stesso salotto per parlare di uova e di galline. E’ veramente una condizione comicissima, o no?
I motivi nascosti di questi modi di fare io non saprei trovarli e per quanto mi sia soffermato a soppesare i vari aspetti anche di quelli psicologici, per quanto mi consente la mia preparazione scarsa e superficiale, non ho saputo trovarne e mi sono accontentato di vedere solo l’aspetto ludico della faccenda.
Colgo l’occasione per salutare l’amico Vito D’Adamo che “invidio” in qualche modo per il fatto che può godere, credo, di una natura rispettata e amata da quei “mancia patate” di tedeschi al contrario di noi “magna…..greci” che gli orsi li vogliamo vedere stecchiti col cianuro e le pinete le vogliamo bruciate seguendo l’esempio di quel grandissimo figlio di ..... Agrippina Minore e di Gneo Domizio Enobarbo, cioè: di Nerone.
Questo, cioè rispettare la Natura e averne a cuore le sorti, significa essere conservatori? Allora sono conservatore e lo sono ancora per i modi di rappresentare le cose. La “trasgressione” deve avere dei motivi validi, quasi vitali, per essere giustificata. Quando è gratuita fa venire solo il voltastomaco, o un senso di viva commiserazione. Grillo per esempio è trasgressivo ma lo è a ragione. Il suo Vaffa e un modo pacifico, “civile” paradossalmente, di stuzzicare, di pungolare, di svegliare le coscienze intorpidite o distratte. La sua trasgressione è giustificata e la si può accettare. Non si accettano le trasgressioni strumentali o “tanto per fare qualcosa”
Potrei proseguire ma mi fermo qui anche perché non vorrei tediare più a lungo colui o colei che per caso sia entrata nel Forum.
Un saluto a tutti e in maniera speciale all’amico D’Adamo. Ciao, Ciccio



Dott. Francesco Raimondo


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