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Argomento presente: « OMOSESSUALITA' NATURALE? »
ID: 6900  Discussione: OMOSESSUALITA' NATURALE?

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: sabato 25 agosto 2007 Ore: 00:17

Caro Gigi, la rete è sotto sopra, milioni i siti che trattano l'argomento del giorno.

L'OMOSESSUALITA' E' NATURALE? In un'area ricca di pregiudizi e perbenismi e perfezionismi come quella versuviana qual'è la reazione?

E' chiaro che la cosa viene vista da tutti dal punto di vista scientifico e non sarà avvallo di parte di diverse categorie pro e contro, tanto meno una strumentalizzazione politica.
Il Museo di storia naturale di Oslo ospita dal 13 ottobre all'8 agosto la mostra "Contro natura", dedicata all'omosessualità nel regno animale. Inaugurata nonostante la condanna da parte di alcuni gruppi cristiani, è la prima al mondo su questo argomento.
"Si possono avere opinioni su diverse questioni ma una cosa deve essere chiara: l'omosessualità fa parte del regno animale e quindi non può essere considerata contro natura" spiega Geir Soeli, responsabile della mostra.
Molte specie animali hanno dimostrato di avere tendenze gay. E queste loro inclinazioni sono state catturate dagli obiettivi e trasformate in un percorso fotografico alla scoperta di un mondo tutto sommato sconosciuto.
"L'omosessualità è stata osservata in più di 1.500 specie animali ed è stata documentata per almeno 500 di esse. Lo stimolo sessuale è molto forte in tutti gli animali - spiega ancora Soeli sottolineando come tra gli animali non siano rari i casi di bisessualità - è una parte della vita, è divertente fare sesso".



Dott. Franco Penza


 
 

ID: 6902  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 24 agosto 2007 Ore: 23:55

FOTO GALLERY PER USO SCIENTIFICO vietata la visione ai minori:

www.tuttogratis.it/attualita/animali_gay/fotogallery.html

Settimanale PANORAMA:

Avete ancora tempo fino al 19 agosto per vedere la prima mostra sugli animali omosessuali. Non si tratta di fotografia, né di fumetto underground, ma piuttosto di etologia, la scienza del comportamento animale. L'esposizione è al Museo di Storia naturale di Oslo, che non cela le sue motivazioni per aver scelto una materia così controversa.

I curatori devono avere diversi amici e parenti "gay-scettici" che sfoderano ogni volta il loro argomento preferito, ovvero la convinzione che l'omosessualità sia contro natura. Tanto che hanno pensato di confutarlo, una volta per tutte, con una mostra apposita. Si dicono infatti fiduciosi che una maggiore conoscenza di quanto le tendenze gay siano comuni tra gli animali (guarda il video di di National Geographic) dovrebbe aiutare a fare piazza pulita dei luoghi comuni sull'omosessualità tra persone.
Quali sono gli animali gay? L'omosessualità è stata osservata in 1500 specie, dal più piccolo insetto fino all'enorme capodoglio. Negli zoo una coppia su cinque di pinguini reali è omosessuale. Il record, però, lo detengono i pappagalli arancioni in cattività: una coppia su due è dello stesso sesso.
Il primo corollario che si deduce da queste osservazioni è che l'evoluzione non ne risente. Insomma, il mondo non finirà mai perché maschi e femmine smettono di copulare tra loro. Ad esempio, ci sono coppie stabili di fenicotteri rosa maschi che si "tradiscono" una sola volta pur di avere un piccolo da allevare. Il secondo corollario è che gli animali fanno sesso anche senza scopi riproduttivi, al di fuori della stagione dell'accoppiamento: per puro piacere, insomma. O addirittura, come le affascinanti scimmie bonobo, che sembrano aver adottato lo slogan "fate l'amore, non fate la guerra": non appena si presenta il rischio di una competizione, ad esempio per il cibo, scatta un invito sessuale. E una volta assecondate le pulsioni erotico- aggressive, condividono volentieri anche il pranzo.

Fonte del settimanale PANORAMA: blog.panorama.it



ID: 6901  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 24 agosto 2007 Ore: 23:48

Caro Franco,
La reazione dei vesuviani è l'indifferenza ed una sorta di "omertà".
- "Non mi interessa", dicono tutti, come direbbe chi non ha il diabete che è il 20 per cento della popolazione. E probabilmente il 20 per cento della popolazione è esclusa da quell'ottanta per cento che direttamente o indirettamente (parentela, amicizie, ecc) è coinvolto nella disputa.

Mi hai preso di contropiede, non è facile prendere posizioni subito per non esprimersi avventatamente. Posso dire subito che gli anti-omosessuali, per così dire, al di là del fatto religioso, etico-morale, politico, ecc., indubbiamente peccano di razzismo.

Io per il momento farei rispondere all'autorevole Nino Fricano:
www.90011.it/rubrica.asp?idRubrica=138


Natura? Animali e omosessualità
Arriva dalla lontana Norvegia e, nello specifico, dalla capitale Oslo, una bella replica per chi si arroga il diritto di sputare verità assolute del tipo "l'omossessualità è contro natura", o cose del genere. Inaugurata nell'ottobre 2006, si concluderà a fine agosto una mostra fotografica dal titolo - appunto - "Contro Natura?", organizzata dal Museo di Storia Naturale di Oslo. Tema della mostra: l'omosessualità nel mondo animale, illustrata con centinaia di foto che ritraggono tantissime specie animali in cui esemplari dello stesso sesso sono colti in atteggiamenti inequivocabili. La mostra - è chiaro - ha un netto significato politico, oltre che scientifico e sociale: le foto sono infatti picconate nei confronti della categoria del "contro natura" che spesso si applica agli atteggiamenti omosessuali negli uomini. E, se si pensa che il termine "contro natura" è utilizzato, oltre che da numerosi politici, anche da alcuni testi legislativi di alcune nazioni dove ancora l'omosessualità è reato, la cosa diventa ancor più provocatoria, significativa, illuminante.

"Si possono avere opinioni su diverse questioni, ma una cosa deve essere chiara: l´omosessualità fa parte del regno animale (guarda video di National Geographic)


(VISIONE PER USO SCIENTIFICO VIETATA AI MINORI)





e quindi non può essere considerata contro natura - spiega Geir Soeli, responsabile della mostra - L´omosessualità è stata osservata in più di 1.500 specie animali ed è stata documentata per almeno 500 di esse". Il tabù dell'omosessualità animale, però, è caduto ufficialmente soltanto nel 1995, quando nel corso della XXIV Conferenza Etologica Internazionale le diverse tendenze sessuali degli animali sono state dichiarate campo di ricerca. Da quel punto in poi, numerose ricerche hanno avvalorato la tesi secondo cui l'omosessualità non è né un comportamento "deviato", né una patologia, ma rientra a pieno titolo nel comportamento animale. "Lo stimolo sessuale è molto forte in tutti gli animali - spiega ancora Soeli - Anche per loro è una parte importante della vita, anche per loro è divertente fare sesso". Altre ricerche, infatti, inaugurate dopo il 1995, hanno provato definitivamente una tesi che già da tempo circolava negli ambienti scientifici, ovvero che gli animali facessero sesso anche soltanto per puro piacere, senza alcun scopo riproduttivo. Questa tesi, spesso criticata dagli ambienti religiosi e conservatori, è ormai una solida acquisizione della scienza contemporanea.

Ma l'omossessualità animale è ormai anch'essa una conoscenza acquisita, e si narra che addirittura Aristotele la osservò tra le iene circa 2.300 anni fa. Nonostante questo, però, "per secoli gli scienziati hanno fatto finta che l´omosessualità animale non esistesse. Non se ne sono occupati per paura di essere considerati gay, o per pregiudizi omofobici" come spiega Bruce Bagemihl, biologo della British Columbia university e autore del fondamentale "Biological Exuberance (Animal Homosexuality and Natural Diversity)", il testo che raccoglie tutte le prove e le argomentazioni scientifiche per sostenere la "rivoluzionaria" tesi.
Anche se, a ben vedere, di "rivoluzionario" c'è ben poco. Comportamenti omosessuali sono stati registrati in quasi 500 specie: dai gorilla agli orangutan, dagli elefanti ai cervi, dagli struzzi alle balene e ai koala, fino agli scarafaggi ed a molte specie di insetti. Ha fatto scalpore scoprire che anche il maschio del bisonte americano, simbolo di certa "virilità" da far-west, spesso si lascia andare in comportamenti non proprio da "macho" con gli altri maschi. Il maschio adulto del tricheco invece è rigorosamente bisex: durante la stagione degli amori si accoppia come da copione con l´altro sesso, mentre nel resto dell´anno si "diverte" con esemplari più giovani dello stesso sesso.

Ci sono specie, poi, in cui il rapporto omosessuale è perfino più frequente di quello eterosessuale, spesso utilizzato per il semplice scopo riproduttivo. In alcuni tipi di gabbiani le femmine stabiliscono rapporti stabili con altre femmine, mentre si accoppiano con i maschi soltanto durante la stagione riproduttiva. Il maschio del gabbiano non è altro, quindi, che un semplice "donatore di sperma", destinato ad essere abbandonato dopo l'amplesso. Ma anche i primati, i parenti più prossimi dell'uomo, non sono da meno. "Se stai cercando sesso omosessuale in gran quantità pensa ai bonobo, o scimpanzè nani - dichiara il primatologo Robin Dunbar di Liverpool - Lo fanno con chiunque, giovane o vecchio, maschio o femmina che sia, in ogni momento". I "Bonobo" (nella foto), quando percepiscono il rischio di una lotta con un altro esemplare, offrono automaticamente una prestazione sessuale, che quasi sempre viene accettata di buon grado. Tale pratica è diffusa praticamente nel 100% dei maschi Bonobo, e probabilmente costituisce l'applicazione più riuscita del vecchio inno sessantottino "fate l'amore, non fate la guerra".

Nino Fricano

www.90011.it/rubrica.asp?idRubrica=138



Luigi Mari



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