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Argomento presente: « A TORRE C'E' CHI ODIA L'ESTATE »
ID: 6751  Discussione: A TORRE C'E' CHI ODIA L'ESTATE

Autore: Pasquale Zuccarini  - Email: pakopaz@alice.it  - Scritto o aggiornato: sabato 2 agosto 2014 Ore: 15:17

TORRE DEL GRECO, RISPETTO A MOLTE ALTRE CITTA' DEL SUD CON CARATTERISTICHE METROPOLITANE, E QUELLA CHE REGISTRA IN ESTATE UN ESODO MASSICCIO. EPPURE, ANCHE A TORRE, C'E' CHI ODIA L'ESTATE?:
COSI' DICE PURE BEPPE GRILLO:

Odio agosto
con i suoi culi abbronzati, le cremine, l’ombrellone
Odio le città vuote. Gli amici lontani. I figli all’estero
Odio i giornali di agosto, le interviste dei calciatori, i quiz, i sudoku e le previsioni per l’autunno

Nel disegno a lato: La partenza ossessiva

Odio il caldo delle autostrade, i caselli di Bologna e di Roma al telegiornale con il commento sul traffico
Odio i lavori stradali, gli incidenti, i camion, i restringimenti delle corsie
Odio il solleone al sud e le prime nevicate al nord
Odio i vecchi soli con il cane, la panetteria con la serranda, le macchine ferme da settimane con la polvere
Odio le persiane chiuse delle case, gli antifurti che suonano per ore
Odio i pensieri fermi di agosto, il riposo forzato, i giardini bruciati dal sole, le solitudini, così dure, di ferragosto
Odio gli autogrill, le persone sudate, le bibite ghiacciate, la coda ai cessi, il gratta e vinci e l’ultima compilation
Odio i rinvii a settembre, l’aria calma e umida, le piante secche di fronte ai ristoranti in ferie

Nel disegno a lato: Una indovinata dimora estiva...

Odio la ripetitività, il consumismo, gli sprechi di agosto
Odio la finta gioia, le finte vacanze e i finti soldi di agosto
Odio le fritture di pesce al mare, il sorbetto in piazzetta, la polenta e funghi in montagna
Odio la riscoperta della natura in agosto, le capre, i cavalli, le mucche, le galline visti come per la prima volta
Ma ciò che più odio di agosto è il suo senso di vuoto, la sua indolenza, il suo rimandare, il suo farci girare a vuoto, il chiuso per quattro settimane
Odio il calendario di dodici mesi. Undici, senza agosto, sono più che sufficienti
E odio anche me che scrivo queste cose

Fonte: www.beppegrillo.it

In estate in Italia non succede niente
meglio la Germania
Tornato dalla Germania, rimpiango di non essere stato abbastanza isolato dal mio pianet… pardon, Paese natale.

Nel disegno a lato: Non ce la faccio più...

Un Paese che ho ritrovato in ginocchio, stretto nella micidiale morsa del caldo: il caldo che uccide, il caldo che manda via di testa e magari incita a reagire, sparare, ammazzare. Il caldo che bisogna bere tanta acqua, darsi la cremina giusta e naturalmente non uscire in quelle ore lì ché è pericoloso assai. Il caldo degli uomini e degli animali, dei cani che bevono gassosa, degli elefanti che mangiano angurie.
Ogni giorno, i principali tg italiani dedicano metà della loro durata al fatto che fa caldo. Arrivano nutrizionisti, geriatri, dermatologi (che poi ogni anno sono sempre gli stessi, gente paraculata all’ennesima potenza) a metterci in guardia con tono bonario sui rischi di questo e di quello, e a registrare il loro pezzettino di medicina da spiaggia sullo sfondo di uno stabilimento della Versilia o di Fregene, anch’esso -ci si può scommettere- pronto a contribuire alla causa pagando di tasca quei pochi secondi di visibilità. E gli infiniti echi della parola record, svuotata di ogni significato, piegata alle esigenze televisive perché ogni giorno la si possa usare, perché ogni giorno qualcosa senza precedenti debba essere registrato in modo da giustificare la notizia.

Nella foto a lato: Giusy, Paolo e Nency alla Litoranea di Torre

Ora, io telegiornali così con li sopporto. In Germania, credetemi, c’era lo stesso caldo e loro, poveretti, manco hanno un mare a portata di mano in cui tuffarsi. Eppure non mi pare di aver visto prime pagine di quotidiani o programmi di informazione dedicarsi per la maggior parte del loro tempo alle bizzarrie del clima estivo. Nessuno dei tg che ho seguito ha puntato l’indice sul fatto che, chissà come mai, da giugno ad agosto temperatura e umidità hanno il brutto vizio di alzarsi fino a livelli fastidiosi. Sarà che i tedeschi non concepiscono un organo fondamentale come l’ordine dei giornalisti, e quindi la loro informazione dev’essere per forza peggiore. Non c’è altra spiegazione.

I VERSI DI “ODIO L’ESTATE”
Estate
sei calda come i baci che ho perduto
Sei piena di un amore che è passato
E il cuore mio vorrebbe cancellare
Odio l'estate
Il sole che ogni giorno ci scaldava
Che splendidi tramonti dipingeva
Adesso brucia solo con furor

Tornerà un altro inverno
Cadranno mille petali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po' di pace tornerà

Odio l'estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L'estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolore
Odio l'estate



A cura di Pasquale Zuccarini della redazione

In Torreomnia:
economia\mare_vetrina\prima_pagina.htm
 
 

ID: 16526  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 2 agosto 2014 Ore: 15:17

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ID: 6764  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: lunedì 6 agosto 2007 Ore: 08:11

Fra un piccolo sforzo al quotidiano accontentandosi delle poccole cose, che in fondo non sono MAI acquisite completamente. Sapersi rinnovare tutte le mattine e andarte incontro alla vita con le piccole soddisfazioni. E' forse questa la chiave per aprire la porta dell' ESTATE TUTTO L' ANNO?

ID: 6763  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: lunedì 6 agosto 2007 Ore: 08:07

Vivere fiduciosi, entusiasti, sorridenti...Col sentimento che opgni istante puo' essere l' ultimo. Andare incontro all' "altro". IMPARARE ad amare...

ID: 6762  Intervento da: Cosimo CANFORA  - Email: cosimoblanc@hotmail.fr  - Data: lunedì 6 agosto 2007 Ore: 08:05

Forse la vera estate si trova nelle nostra testa... Forse le vere vacanze le viviamo tutti i giorni, se riusciamo, e non è sempre facile, a vivere al quotidiano come se fossimo ogni giorno in vacanza!

ID: 6755  Intervento da: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Data: domenica 5 agosto 2007 Ore: 22:26

ESTATE CHE FOLLIA!

Aspettiamo con ansia l’estate per uscire dal solito tran tran, per rilassarci, distenderci; invece, ahimé!, in agosto siamo in piena follia.
Anche in giugno, luglio tutti, o quasi sulle spiagge. Gli uni addosso alle altre. No, non è un postribolo. Senza un po’ di spazio per godersi il sole, il sale, l’aria pura. Solo sudore di corpi stanchi. La vacanza, così attuata, è acre. E’ un frutto acre, che t’allappa le labbra e ti allega i denti.
Prima di allontanarti dalla tua abitazione, devi chiedere il permesso ai signori ladri della tua zona, compensarli, naturalmente, poi avviarti all’alba alla biglietteria del treno, del traghetto, dell’aereo per evitare la ressa. Un vero agone. Ti presenti vestito e torni spogliato.
Una ragazza per acquistare un biglietto per un’isola napoletana, smarrisce gli indumenti intimi (sic!) Nella calca glieli strappa di dosso un feticista, che ne fa tesoro per dimostrare agli amici la diabolica possessione. Diabolica, perché solo il diavolo sarebbe capace di possesso in simili condizioni ambientali. Con la parola tutto è realizzabile.
Dunque, battaglia l’acquisto del biglietto. Raggiunta la spiaggia, lotta per la conquista dell’angolino di sabbia dietro lo spogliatoio. Nel mare, se non sai nuotare e resti sul bagnasciuga, sei costretto a torture indicibili: calci, spruzzi d’acqua e sabbia sul viso, mozziconi, bottigliette. Se decidi di stare sulla sabbia, stessa sorte.

(La lettura continua sotto l'animazione)

ATTENZIONE: PER FERMARE L'ANIMAZIONE PRIMA CHE FINISCA TUTTA BASTA RESETTARE LA PAGINA CON IL TASTO A DUE FRECCETTE "AGGIORNA" NELLA BARRA DEI COMANDI QUI ALTO A TUTTO DI QUESTA PAGINA



(continuazione del testo di Franco Penza):
Mostra di seni flaccidi e sodi, fianchi stretti e larghi, pancia, pancetta e panciaccia. Esibizione generale, ché si dice che l’elioterapia preserva da malanni invernali. Di tranquillità neanche l’ombra. Passerella di corpi femminili, sui quali la pezzuola triangolare, che i più chiamano costume, diventa inutile. Tanto vero che sarebbe preferibile eliminarla, se si tratti di cosa di pregevole fattura.
Problemi riguardanti il Parlamento. D’accordo. Ma l’uso e l’abuso costringono spesso il legislatore ad emanare norme ormai consuetudine nel popolo. Gli esempi non mancherebbero. Veniamo al nodo della questione. Tutti al mare? Se volete, ma non tutti ad agosto. Gli italiani affollano i litorali come gregge assetato. Già siamo distribuiti male sul territorio nazionale. Per fortuna le zone interne sono ancora abitabili. Costretti negli stessi tempi e negli stessi spazi, tendiamo tutti a un eguale benessere, ormai mito del XX° secolo. Almeno dividiamo a scaglioni le vacanze tra giugno, luglio, agosto. Non preoccupatevi: alla signora accanto anche dopo o prima possiamo raccontare le vacanze trascorse.
Con un pizzico di immaginazione la spiaggia libera di Mergellina diventa Honolulu, la ragazza di Vico Equense la valchiria della Costa Azzurra, il mezzo milione di spesa cinquanta. Il tutto condito di accenti forestieri e espressioni napoletane: “Che gioi(a) (l)a vit(a), ch(e) pazzia l’estat(e), il mio uom(o) è limitat(o), un tedesc(o) parlav(a) spagnol(o), (l)e mutandin(e) da bagno ingles(i) son (o) eccezional(i). Commenti sino alla prossima estate. E’ chiarissimo che dormiamo tutti e sogniamo agitatamente da molti anni automobili, case di montagna, di città, di mare, di soldi, e non ci accorgiamo di correre verso il nulla, poiché a questo conduce la civiltà dei consumi. Anche l’uomo, per l’industria, è un prodotto dei prodotti di consumo. Non abbiamo che fare. Poveri noi.



Dott. Franco Penza





ID: 6752  Intervento da: Pasquale Zuccarini  - Email: pakopaz@alice.it  - Data: domenica 5 agosto 2007 Ore: 14:03

UN PO’ DI CONTORNO MULTIMEDIALE DI REPERETORIO PER RAVVIVARE L’ARGOMENTO


ESTATE CANZONE


LIDO LA CONCHIGLIA TORRE DEL GRECO – ESTATE 2007



A cura di Pasquale Zuccarini della redazione




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