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Argomento presente: « ALLE ZOCCOLE DEL PIANETA » | |||||
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ID: 6182 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
mercoledì 27 giugno 2007 Ore: 14:29
Mio caro Franco, a prescintere dal Tuo atto unico "Il maledetto incastro" che scopriva la grettezza ed il provincialismo delle donne vesuviane rurali e incolte, confuse tra cabala, paraninfi e dee bendate, nello squallore dell'offerta della fisicità come assicurazione alla sopravvivenza e all'agio di un avvenire tollerabile, lontane anni luce dal concetto amore propriamente detto. A prescindere da questo status quo oramai incrinato e dissolto in quelle che stanno al di qua del mezzo secolo, v'è una realtà molto più incresciosa, squallida e gretta, quella del maschilismo che fa perno sul potere del benessere economico che sotto il Vesuvio è rimasto immutato. Il benestante che con il sostegno materno pretende ogni sopraffazione e angheria regressa e progressa che nel dopoguerra penalizzava la donna povera come oggetto;: soprusi suffragati dalle connivenze e concessioni di potere per seminare figli illegittimi qua e la in piena vanagloria e sedicenza. Come le lotte operaie così i movimenti femministi hanno dato dignità proprio al sesso femminile in se, scardinato i "commendatori" e i "cavalieri" benestanti che hanno duvuto ripiegare con le donne dell'est, extra-comunitarie ecc. tenendo, non più ben saldo il loro potere economico, e comunque mai paghi del concetto regolare di amore-famiglia. La cattiveria, la sopraffazione, la prevaricazione non sono maschili o femminili, sono umane. I soggetti eliocentrici sentono girare tutto intorno a loro. Non sprecano parole buone o consigli utili, non offrono neppure mentine o caffe, non consumano benzina per accompagnarti, se hai bisogno. Prima di inviarti in questa sezione per conoscere l'esperienza di un vecchio tirchio e avaro che moriva solo, senza famiglia intorno, ma solo avvoltoi per l'eredità, mi viene da solo Aulo Cellio che diceva: L'uomo non vive altro tempo che il presente, cioè un attimo, il resto o lo ha già vissuto o non sa se lo vivrà. Piccola cosa pertanto è il tempo che l'uomo vive, piccola cosa è il luogo dove egli vive, piccola cosa è la fama, anche più lunga che egli lascerà dietro di se. www.torreomnia.com/personaggi_anonimi/personaggi/rantolo_morte/set_fra_rantolo.htm www.torreomnia.com/personaggi_anonimi/indice.html
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ID: 6177 Intervento
da:
Mario Fusco
- Email:
fuscotono2@virgilio.it
- Data:
mercoledì 27 giugno 2007 Ore: 00:40
Caro Dott. Penza, Oggi sono i maschi il vero sesso debole Gli uomini, nel senso di mammiferi maschi, sono oramai arnesi superflui, sopravvissuti. Da che mondo è uomo, scrittori, poeti, rimatori, imbrattatori di carta e di muri, da Dante a Breton, passando per Gigi della Magliana, Nino D'Angelo e Baglioni hanno beatificato donne che non esistono. Donne immacolate, fatali, crudeli, ma sempre molto necessarie. Persino i più efferati misogini, da Tertulliano al marchese De Sade, da Jacopone da Todi a Pappalardo, hanno scritto, detto e cantato le loro cose migliori esaltando la donna con la scusa di denigrarla. Un'epoca che si è chiusa per sempre. Dalle licenze poetiche ai poeti licenziati. Come si fa a rendere omaggio e consegnare fiori a chi auspica la tua fine? Il declino del maschio in Occidente arriva da più fronti e da più generazioni del femminile. Mario |
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