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Argomento presente: « UNA DOVEROSA AGGIUNTA » | ||||||
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ID: 6178 Intervento
da:
salvatore argenziano
- Email:
salvatore.argenziano@fastwebnet.it
- Data:
mercoledì 27 giugno 2007 Ore: 10:26
In ricordo di un caro amico. www.vesuvioweb.com/new/IMG/pdf/EnzoAprea.pdf Salvatore |
ID: 6173 Intervento
da:
Penza Francesco
- Email:
francopenza@interfree.it
- Data:
martedì 26 giugno 2007 Ore: 23:14
Ringrazio Vito d'Adamo che ha ricordato gli amici e colleghi Longobardi e Aprea, che hanno accompagnato la mia infanzia, insegnandomi molte cose. Enzo Aprea ha collaborato con il mio giornale "l'Infinito" ed è stato amico di mio padre Giuseppe e di Michele Sorrentino al Cinema Oriente. Dott. Franco Penza |
ID: 6171 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
martedì 26 giugno 2007 Ore: 14:11
LA RISTRUTTURATA VILLA MACRINA DI TORRE DEL GRECO DOVE RISIEDE LA BIBLIOTECA TORRESE DEDICATA AL GRANDE GIORNALISTA TORRESE SCOMPARSO ENZO APREA. >CLICCA SULLA FRECCIA AL CENTERO DEL FILMATO PER NON USCIRE DAL FORUM |
ID: 6170 Intervento
da:
Mari virna
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
martedì 26 giugno 2007 Ore: 14:01
UN ONORE AL GRANDE TORRESE ENZO APREA NON MANTENUTO LA BIBLIOTECA E' GIA' CHIUSA Torre del Greco il 15 ottobre è stata inaugurata a Villa Macrina la nuova biblioteca comunale intitolata algiornalista torrese Enzo Aprea, morto nel1991 e mai dimenticato specie fra i giovani. Difatti il nome è stato scelto dagli studenti quasi in forma lebiscitaria, frauna lista di 18 concittadini illustri propostidall'Assessorato alla Pubblica Istruzione. E' stato l'Assessore alla Cultura Flavio Russo, che ha tenacemente voluto la struttura a tagliare il nastro per un patrimonio librario con una dotazione iniziale di circa 12000 volumi, dei quali 2000 rappresentano pregiatissime opere storiche stampate fra il 1500 e il 1800. Ilpatrimonio librario, corredato da una ricca documentazione storica sulla città, occupa il pianterreno e il 2° piano della villa ed in gran parte è proveniente da donazioni. Così si aggiunge un altro tassello alla destinazione ad uso culturale della suggestiva villa, che è anche sede di un attrezzato Punto Informagiovani ed ospita soventemente manifestazioni artistiche. Villa Macrina Chi era Enzo Aprea Il guerriero delle barriere burocratiche Giornalista come pochi, nato a Pola in Istria nel 1932, ma cresciuto e formatosi a Torre del Greco. Uomo di grande cultura lavora per la BBC poi per la Rai come inviato speciale, occupandosi principalmente di problematiche sociali. Nel 1976 ha inizio il suo doloroso percorso quando viene colpito da una grave e rara malattia, il morbo di Buerger, per il quale subisce progressivamente le amputazioni delle mani e delle gambe. Da uomo di temperamento e persona eccezionale qual'era non si lascia abbattere dalla malattia, ma diviene un attivo testimonial dell'handicap e della lotta alla discriminazione, che subisce in prima persona con ll licenziamento dalla Rai nel1987. Scrive libri, lavora alla radio, partecipa con la sua grinta usuale a trasmissioni TV e spesso è ospite del Maurizio Costanzo show, continuando a denunciare con forza diversità e barriere frapposte ai portatori di handicap. Si spegne nella sua casa di Roma il 29uglio 1991. |
ID: 6169 Intervento
da:
Luigi Mari
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
martedì 26 giugno 2007 Ore: 13:49
Caro Nonno Vito, al di là della sua malattia Enzo Aprea fu un grande intellettuale, un giornalista di valore, altro che gli scribacchini dei giornaletti locali di sempre. Io lo definisco l'Enzo Biagi corallino. Non ne abbiamo avuti mai così nella storia di Torre. Luigi Enzo Aprea un grande torrese Cito una nota di Chiacchierino Giuseppe: "Vorrei condividere con tutti voi questa poesia di Enzo Aprea, per chi non lo conoscesse, giornalista a cui, nel '76, vengono tagliate le mani e le gambe a causa di una malattia, il morbo di Buerger. Quando si sveglia dall'ultima operazione dopo la quale gli è rimasto solo il tronco cosa vede: fuori dalla finestra è tutto bianco perchè è nevicato, dentro l'ospedale è tutto bianco, i muri sono bianchi, lenzuola e coperte sono bianche, i dottori sono vestiti con i camici bianchi... e quindi identifica il bianco con il colore della morte perchè lui vuol morire ma non può darsi la morte perchè non ha braccia e gambe per andare alla finestra, aprirla e gettarsi di sotto o per fare un nodo ad una corda e impiccarsi o per prendere una pistola e spararsi.. Dopo un lungo lavoro su se stesso riacqisterà il desiderio di vivere e si dedicherà alla lotta a favore degli handicappati, dei malati mentali e degli emarginati in generale... Questa poesia di Enzo descrive come lui vorrebbe l'ospedale e secondo me noi tutti stiamo realizzando il desiderio di Enzo Aprea e io ve la dedico in suo onore": Vorrei una corsia di letti rossi, verdi e gialli azzurri e rosa per far festa alla morte come sposa. E dottori sorridenti curvi sul corpo rotto di un uomo con camici variopinti di voile, di chiffon, di seta pura per far festa alla morte senza paura. E muri disegnati dai pittori più grandi da Giotto, Raffaello da Pier della Francesca dal Giorgione e cancellare il bianco del dolore. Muoia la morte per una sola volta senza il suo colore. Enzo Aprea Fonte www.scannavino.it |
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