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Argomento presente: « Cantieristica »
ID: 6085  Discussione: Cantieristica

Autore: salvatore argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: sabato 23 giugno 2007 Ore: 19:11


ID:6080Redazione

INTERVENTI STRUTTURALI CUI SONO STATI RITIRATI I FINANZIAMENTI PER GRAVI IRRESPONSABILITA'

Interventi infrastrutturali per il miglioramento della ricettività diportistica e dell’attività cantieristica del porto di Torre del Greco 1.700.000.

Per quale ragione succede ciò?
Incapacità di gestione dei progetti o progetti fantastici e infattibili?
Chi me lo può spiegare?
Salvatore

 
 

ID: 6125  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 23 giugno 2007 Ore: 19:11

Torre del Greco: bloccato il progetto porto turistico
sabato 23 giugno 2007

Giù al porto di Torre del Greco sembrava davvero che stesse per cambiare qualcosa.

I lavori di rifacimento del molo di ponente avrebbero rappresentato la nascita di un nuovo lungomare con servizi annessi e un florido sviluppo economico: 1 milione e 700 mila euro stanziati dalla Regione per il miglioramento della ricettività diportistica e dell’attività cantieristica”.

Invece…ancora una volta è tutto sfumato!

Lo hanno decretato gli addetti ai lavori della Regione Campania che in questi giorni hanno revocato i finanziamenti stanziati allo scopo di allargare la banchina del molo.

Alla Regione però non vogliono sentir parlare di responsabilità. Sembra infatti che le cause della revoca siano dovute ad una fase di empasse amministrativa in cui si è trovato il comune di Torre del Greco negli ultimi due anni. A quanto pare, durante tutto il periodo in cui il Comune è stato commissariato, le gare di appalto non sono mai state espletate; di conseguenza i fondi, rimasti bloccati per circa 24 mesi, sono scaduti senza mai essere utilizzati.

Tutta colpa del vecchio commissario, allora?

Come è noto, è sempre molto facile prenderla con le “passate amministrazioni” e del resto è probabile che con un pizzico di impegno in più si sarebbe potuto evitare questo smacco. Anche perché già la giunta Ciavolino aveva avviato un piano urbanistico attuativo per agevolare l’erogazione dei finanziamenti destinati al progetto.

Certo, con i “se” e con i “ma” non si è mai andati molto lontani. Del resto, il comune di Torre del Greco era e rimane fino ad ora uno dei pochi comuni con il bilancio in attivo, per cui i fondi per un progetto così ambizioso potrebbero comunque trovarsi. Staremo a vedere se la nuova giunta, oltre a litigare per le poltrone, sarà capace di dare al mare di Torre del Greco il valore che merita.

Alessio Arpaia


Fonte: Comunicato stampa


ID: 6117  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: sabato 23 giugno 2007 Ore: 11:28

Cari amici,
il discorso di Gianni Raiola non fa una grinza. Aggiungo che:

Ettore Imparato conclude così la sua «Piccola storia di Napoli»:

«I Romani vennero per liberare Napoli dai Sanniti, i Goti dai Romani, i Bizantini dai Goti, gli Svevi dai Bizantini, gli Angioini dagli Svevi, gli Aragonesi dagli Angioini, Carlo VIII dagli Aragonesi, gli Spagnoli dai Francesi, gli Austriaci dagli Spagnoli, i Borboni dagli Austriaci, i Francesi dai Borboni, i Borboni nuovamente dai Francesi, Garibaldi dai Borboni, gli Alleati dai Fascisti. (...) Meno male che il napoletano, quando e come può, sa liberarsi da solo! In mancanza sa vivere libero anche sotto l’oppressione. (...)
Egli ha preso pregi e difetti di tante razze, dalla cui fusione ha tratto una vivida intelligenza, invidiata da altri popoli».

Pregi e difetti da altre razze, il torrese ne ha presi ancora di più, per secoli lungo le rotte oceaniche in tutto il mondo.
Ma sono i difetti l'unica cosa che si imparano senza maestri. E i difetti sono liberatori, facili da espletare. I pregi sono faticosi a mettere in atto.

Tuttavia non si vuole penalizzare il popolo torrese facendo tutt'erba un fascio. Sono convinta che la grande maggioranza del popolo torrese e di buoni sentimenti, ma forse mal guidata da fattori esternii ed interni il campanile; sarebbe recuperata se liberata da canoni ambientali ed epocali disastrosi.
Purtroppo, d'altra parte, in tutto il mondo, coloro che detengono il potere hanno quasi sempre geni difettosi.
Vuol dire che nei paesi campani dove va avanti lo sviluppo, il turismo, quindi l'occupazione, vi è dirigenza più incline al bene comune.

Sery


ID: 6116  Intervento da: Giovanni Raiola  - Email: raiolagiovanni@virgilio.it  - Data: sabato 23 giugno 2007 Ore: 10:22

Cari compaesani,
il mio non è un discorso politico, non mi compete, è solo una mera osservazione. Le ideologie, il colore politico non c'entrano sono sfumature, etichette; è l'uomo che è guasto. Qualsiasi vittima se riesce ad afferrare il potere diventa carnefice.
A Torre non accade mai nulla di pubblico perché tutta l'economia è privatizzata da secoli.
La stessa cosa sta accadendo oggi con il governo centrale. Ad esempio migliaia di strutture pubbliche vengono vendute per poi riaffittarle dallo stato.
Gli interessi privati affossano quelli pubblici.
Per le città questo accade quando manca il campanilismo.
Per gli stati questo accade quando manca il patriottismo.
Figuriamoci l'altruismo. Altro che carità come si predica nel messaggio di Franco Penza. Id. 6104.
L'unità d'Italia è avvenuta appena cento anni fa. C'è rimasta nelle ossa la precarietà e il si salvi chi può.

Gianni


ID: 6110  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 22 giugno 2007 Ore: 23:51

COSA HA FATTO DI MALE TORRE PERCHE' QUALCUNO LA VUOLE LA CENERENTOLA DEL GOLFO? QUALE POTERE OCCULTO SI OSTINA CONTRO QUESTE MARTORIATE PIETRE?
E NON CI VENITE A DIRE CHE A TORRE DEL GRECO NON CI SONO MEZZI!
COSA AVRANNO, Ad ESEMPIO, I SORRENTINI, GLI STABIESI CHE NOI NON ABBIAMO?

Salvatore Scala
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Porti turistici: a Castellammare l’inaugurazione di Marina di Stabia

Nel cuore del Mediterraneo l’approdo ideale per i maxi yacht come per i natanti
A poco più di quattro anni dall’inizio effettivo dei lavori (novembre 2002), il nuovo porto turtistico di Marina di Stabia è una realtà. I lavori hanno avuto effettivo inizio nel novembre 2002 dopo che in precedenza il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino insieme alle principali autorità locali avevano avviato simbolicamente i lavori di quello che venerdì mattina sarà presentato al mondo della nautica come la più grande marina del Mezzogiorno.

Ad inaugurare il porto turistico di Marina di Stabia, sabato 23 giugno a partire dalle ore 11.00, interverranno quindi, introdotti dal giornalista Carlo Franco: il presidente della Marina di Stabia Spa Giovanni Battista La Mura, il sindaco di Castellammare di Stabia Salvatore Vozza, l’amministratore delegato della Tess – Costa del Vesuvio Spa Leopoldo Spedaliere, gli assessori regionali ai trasporti Ennio Cascetta ed alle attività produttive Andrea Cozzolino.

Concluderà l’inaugurazione il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino.
Assicurerà la Sua presenza anche l’Arcivescovo della Diocesi di Cast.re e Sorrento S.E. Felice Ceci.

Forte dei suoi oltre 1000 posti barca in mare, cui vanno aggiunti quelli disponibili a secco, realizzati su aree demaniali e private di circa 450.000 mq contornati - per la prima volta tra le infrastrutture di questo genere - da un vasto parterre di alberi e prati tra cui trovano spazio persino le palme Washingtonia, le Phoenix, i cespugli di eleagni, atriplex, pittospori ed oleandri nonché una vasta selezione di cycas, palme di San Pietro, agaviu, yucche, dracene e phormium.

Accolti in darsena da un lungo murales di gouache napoletane, i diportisti di tutto il mondo che faranno sosta a Marina di Stabia potranno inoltre contare su servizi di prim’ordine per qualsiasi esigenza collegata all’imbarcazione, grandi spazi per interventi di rimessaggio, attrezzature in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi tipo di imbarcazione nonché servizi di sicurezza e torre con personale attivo ventiquattr’ore al giorno e bunkeraggio assicurato per ogni posto barca dei quali una parte pensati per ospitare navi fino a 80 metri di lunghezza, con un fondale mai inferiore ai 3,5 metri.

COMUNICATO STAMPA




ID: 6090  Intervento da: Salvatore De luca  - Email: toredeluca_1981@libero.it  - Data: giovedì 21 giugno 2007 Ore: 00:20

Errori strutturali in campania ne sono stati commessi a migliaia, parola di geometra. La Litoranea di Torre del Greco in se stessa è un gigantesco erroreco. Centinaia di palazzi costruiti a sei metri dal bagnasciuga con scarichi fognari a mare. Di tanto in tanto qualcuno si accorge prima di iniziare i lavori. Il senno del poi.

Salvatore della redazione

BRUTTA ITALIA

Alla fine degli anni '70, tra il mare e la Torre è comparso un residence grande come un transatlantico, spiaggiato sulla costa e mai terminato. Questa struttura di cemento armato di circa 80.000 metri cubi, lunga 150 metri e alta 20, è cresciuta - ed è stata poi abbandonata - in seguito a una sfinente sequenza di nulla osta del Comune di Torre del Greco per la costruzione, di revoche della giunta regionale e di ricorsi al Tar della società costruttrice "Torre di Bassano spa".

Poi, dal 1986 al 1999, la struttura di cemento armato del residence venne dimenticata, anche se era difficile non vederla. Nessuno diede più un colpo di cazzuola, in assenza di un condono edilizio per le struttura già presente sul demanio marittimo che non venne mai rilasciato.

Il "mostro" sta sempre lì. Vedi testo e foto dei disastri:

www.corriere.it/speciali/bruttaitalia/greco/greco.shtml


ID: 6089  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 21 giugno 2007 Ore: 00:02

INTERVENTI STRUTTURALI CUI SONO STATI RITIRATI I FINANZIAMENTI PER GRAVI IRRESPONSABILITA'. Sito da dove è stata ricavata la notizia. LINK COMPLETO:

www.iniziativameridionale.it/agenzia.asp?Id=6148

In Campania sono stati commessi molti errori e sono state intraprese azioni di irresponsabilità progettuali in rapporto ai rischi gravi per l'ambiente in maniera che invece di sanare parte di territorio si correva il rischio di danneggiarlo. Una Commissione di inchiesta capeggiata da esperti ha determinato il blocco o il tiyiro dei fondi.

Comunicato stampa


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