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Argomento presente: « NEWS TORRE 17 06 2007 »
ID: 6030  Discussione: NEWS TORRE 17 06 2007

Autore: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Scritto o aggiornato: domenica 17 giugno 2007 Ore: 22:45

Rompete le righe. Sta arrivando il federalismo fiscale.

I presidenti regionali del nord sono i nuovi moschettieri: uno per tutti e ognuno per sé. La Bresso vuole il modello catalano per il Piemonte. Galan lo vuole serenissimo e con gli schei. Formigoni vuole alleggerire il peso fiscale lombardo. Lo psiconano è sempre avanti a tutti. I soldi non li darebbe a nessuno: lui vuole lo sciopero fiscale. Alla fine il discorso è sempre quello. E’ il famoso articolo quinto: chi si tiene i soldi ha vinto.

La pubblica amministrazione è la prima fonte di occupazione in molte regioni del sud, primissima in Roma città. Il sud e parte del centro Italia vivono di pubblico e di pensioni. Una regione come la Sicilia dovrebbe avere il pil del Belgio o della Grecia. Invece è la patria degli inceneritori e dei rigassificatori. Di Scapagnini e di Totò Cuffaro.
I Savoia quando arrivarono a Napoli si portarono via subito la Cassa dello Stato. Da qui è nato il mito della Cassa del Mezzogiorno. Che è diventata un trasferimento delle tasse ai non migranti meridionali. Un modo per non spopolare il Sud. Una forma di risarcimento a uno Stato sovrano occupato.

Un Sud assistito e abbandonato alle mafie. Un Nord senza industrie di livello europeo. Il federalismo fiscale è un detonatore, se passa l’Italia non c’è più. Lo sanno tutti, anche la sinistra ambidestra. Se il Nord diventa federalista, con solo qualche piccola enclave diessina con termovalorizzatore incorporato, il gioco è fatto.

Il federalismo fiscale, comunque, esiste già. E’ applicato con rigore e professionalità dagli evasori. I numeri che vengono esclamati, con lo stupore dell’indignato, dai politici sono sempre più grandi. Enormi. Equivalgono a dieci, venti, trenta finanziarie. Riusciamo a evadere più di quello che produciamo. Chi evade di solito produce e chi produce di solito sta al Nord. O mi sbaglio? E allora di che si lamenta il Nord?

L’Italia sta in piedi con l’evasione del Nord, con le rimesse fiscali al Sud e con la pubblica amministrazione al Centro. Un equilibrio da circo, ma chi ci crede più?

Fonte www.beppegrillo.it
 
 

ID: 6036  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 17 giugno 2007 Ore: 11:37

Anno 2100, svaniscono otto metropoli

di FRANCESCO SEMPRINI

Chissà se un giorno, non troppo lontano, gli archeologi, scavando o immergendosi nei mari, trovassero i resti di San Francisco, Città del Messico o Napoli?

Un’ipotesi non troppo remota, affermano gli studiosi, convinti che i cambiamenti climatici, così come gli accadimenti storico-culturali e le dinamiche demografiche, potrebbero causare la scomparsa di alcuni importanti centri, tra cui proprio Napoli e anche Venezia, che rientrano nel gruppo delle

«otto città fantasma del 2100»,

raccontate nella classifica del settimanale Usa «Forbes».

Il pericolo per Napoli viene dal Vesuvio, che già nel 79 d.C. distrusse la città romana di Pompei: il vulcano ha un’attività latente che si manifesta in eruzioni una volta ogni 100 anni, e l’ultima è stata nel 1944. Venezia è invece in balia delle acque, che nello scorso secolo hanno accelerato il ritmo di innalzamento a 24 centimetri in 100 anni, e i progetti di contenimento potrebbero essere tardivi. Banjul, capitale del Gambia, rischia invece di essere completamente sommersa per un fenomeno congiunto di erosione e allagamento, mentre dall’altra parte del pianeta Città del Messico affonda nella falda acquifera su cui poggia e che rappresenta la maggiore fonte di approvvigionamento di una metropoli in crescita. All’aumento dei consumi d’acqua corrisponde pertanto un abbassamento del livello del territorio, che in 100 anni è sceso di nove metri.

Se per alcuni il rischio è l’acqua, per altri lo è la sua mancanza, come Timbuktu in Mali, vittima della desertificazione, che sta facendo scomparire uno dei grandi centri della civiltà islamica del Medioevo. Nella classifica c’è anche San Francisco che, secondo l’Università della California, rischia la distruzione del 75% del territorio entro il 2086 a causa dei terremoti. Dove poi non agisce la natura agisce l’uomo: Detroit deve fare i conti con la fuga dei suoi abitanti, condizionati da un’economia debole e dall’elevata disoccupazione: dal 1950 la popolazione è diminuita di un terzo, fino a 950 mila abitanti. Nel 2100 la città del Michigan potrebbe essere quasi vuota.

Gli eventi storici, infine, sono la causa della scomparsa di alcune città europee: dopo la caduta del muro di Berlino, interi centri del blocco orientale sono stati abbandonati. Il caso più evidente è Ivanovo in Russia, un tempo centro tessile e oggi alle prese con la fuga della popolazione, che emigra in massa verso Mosca.

Fonte www.lastampa.it


ID: 6035  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 17 giugno 2007 Ore: 11:20

Il Parco nazionale del Vesuvio

E' stato istituito con l'obiettivo di salvaguardare i valori del territorio, permettere una corretta integrazione tra uomo e ambiente, promuovere attività di ricerca scientifica e difendere uno dei vulcani più famosi del mondo. Stiamo parlando del Parco nazionale del Vesuvio, creato nel 1991, che si estende su una superficie di circa 8.500 ettari nella provincia di Napoli, in Campania.

Il Vesuvio è un vulcano a recinto costituito da un cono esterno tronco, il Monte Somma, oggi spento, con una cinta craterica inparte demolita, entro la quale si trova un cono più piccolo rappresentato dal Vesuvio, ancora attivo.

Il territorio del Vesuvio e del Monte Somma si differenziano per vari apsetti. L'ambiente vesuviano è arido e assolato, caratterizzato da una vegetazione spontanea di tipo mediterraneo. Il territorio sommano, invece, è più umido e presenta una vegetazione boschiva, tipica dell'Appennino.

Pinete artificiali e boschi di leccio caratterizzano il territorio del Vesuvio, mentre boschi di castagno, querce e aceri sono tipici del territorio sommano.

Per quanto riguarda la fauna del parco, troviamo un ambiente ricco e vario. Tra i mammiferi, si segnala la presenza del topo quercino, del moscardino, della faina, della volpe, del coniglio selvatico e della lepre.

Gli uccelli sono tantissimi, più di cento specie, tra cui la poiana, il gheppio, il passero solitario, il picchio muratore e il corvo imperiale. E ancora, il codirossone, la cincia mora, il pellegrino, l'upupa e la tortora.

Tra i rettili, invece, ci sono il ramarro, il serpente biacco e l'emidattilo verrucoso. Tra gli anfibi è presente il rospo smeraldino. Inoltre, splendide farafalle contribuiscono a colorare l'ambiente.

Il parco del Vesuvio è percorribile a piedi, ma sono stati attivati anche due percorsi ciclabili: uno che attraversa la Riserva forestale Tirone - Alto Vesuvio e costeggia il versante vesuviano, e un altro che dal versante penetra nei boschi di castagno del Monte Somma.

Per maggiori informazioni www.vesuviopark.it


ID: 6034  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 17 giugno 2007 Ore: 11:18

Rischio Vesuvio, dieci punti per rilanciare la legge
di Attilio Iannuzzo

Il rilancio della legge regionale sul rischio Vesuvio passa attraverso 10 punti programmatici. La pensano così i Democratici di sinistra della Campania, che, in una lettera, chiedono un incontro all’assessore all’Urbanistica della Regione, Gabriella Cundari, per verificare l’attuazione della legge regionale sul rischio Vesuvio.
“Non si può non rilevare — dicono gli uomini della Quercia - come le scelte della Regione siano vissute, nei comuni, unicamente come vincoli e non come possibilità di nuove opportunità di sviluppo e di diversa qualità urbana”.

Secondo la Quercia campana, è inapplicata la norma che prevede una quota nelle assegnazioni di alloggi pubblici e di alloggi di edilizia convenzionata per le famiglie, è in ritardo l’approvazione del piano strategico, non vi sono misure di sostegno all’acquisto prima casa e ai fitti.

Tra le proposte dei Ds compaiono il rilancio della sede di confronto della conferenza dei sindaci; un provvedimento amministrativo per applicare la norma che riserva una quota di alloggi di edilizia pubblica e convenzionata alle famiglie vesuviane; la necessità di un provvedimento amministrativo per dare annualmente un contributo per l'acquisto prima casa alle giovani coppie dei 18 comuni della zona rossa e ai residenti in alloggi impropri; un censimento accurato degli alloggi pubblici per rilevare eventuali alloggi vuoti, avere una ‘mappatura’ dell'abusivismo e mettere in campo una strategia di efficace di contrasto.

Fonte www.denaro.it


ID: 6033  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 17 giugno 2007 Ore: 11:07

Tess-Area Nolana, alleanze all’estero: strategia comune
di Basilio Puoti

E’ stato siglato ad Ercolano il protocollo di collaborazione tra l’Agenzia Locale di Sviluppo Tess Costa del Vesuvio e l’Agenzia Locale di Sviluppo del Comuni dell’Area Nolana.

Le parti, rappresentate da Leopoldo Spedaliere, amministratore delegato della società Tess e da Ciro Cimmino, presidente dell’Agenzia Area Nolana, si impegnano, con tale accordo, a mettere in atto ogni utile iniziativa di collaborazione, concorrendo, così, agli obiettivi del Progetto di internazionalizzazione dei Sistemi Territoriali Locali (Stl), da inserire nel Parco Progetti della Regione Campania - Osservatorio Itenets.

Attraverso la creazione di un progetto ponte con le business community di italiani residenti all’estero e un’intensa attività di ricerca e di supporto alla realizzazione di partnership locali e transnazionali, il protocollo siglato esprime la volontà delle parti di perseguire lo sviluppo del territorio stabilendo un rapporto saldo con i più ampi processi socio-economici di globalizzazione.

L’Agenzia Area Nolana e la Tess, del resto, stabiliscono di allargare l’intesa a tematiche di comune interesse, in relazione alla programmazione degli investimenti pubblici per il periodo 2007-2013.
Un segnale politico forte: due territori differenti per storia e tradizione, che, in una piena integrazione di intenti e di azioni, scelgono di inserirsi nel contesto regionale, nazionale e internazionale con un progetto unitario di sviluppo.

Fonte www.denaro.it


ID: 6032  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 17 giugno 2007 Ore: 11:04

Il giorno 15-06-2007 a Torre del Greco presso il Teatro Multisala Corallo, alle ore 20 è andato in scena

"E in...fine l'inizio".

Un corto teatrale stato ideato, scritto ed interpretato dagli alunni del Gruppo Teatro dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "E. Pantaleo", sotto la guida dei docenti e di esperti esterni.

I personaggi sono tutti giovani che vivono "il rischio Vesuvio". Angosce e speranze s'intrecciano in una quotidianità di luoghi e situazioni al limite, sotto la costante minaccia della catastrofe. Sullo sfondo una società malata e corrotta.

Un modo per concentrarsi sui luoghi natii, guardare ai problemi che li affliggono, con la consapevolezza di non poterli risolvere, ma con la certezza che parlarne, affrontarli e rendersi anche in tal modo cittadini attivi è necessario.

Fonte www.capitoloprimo.it


ID: 6031  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 17 giugno 2007 Ore: 10:58

IN PRIMO PIANO

AL VIA LE DOMENICHE DELLA LINEA 'D', CINQUE ORE ATTORNO AL VESUVIO

Una escursione della durata di circa cinque ore, che si snoda lungo un percorso che coniuga arte, storia, archeologia e natura: di nuovo al via le corse verso il Vesuvio della linea 'D' del City SightSeeing, la societa' che a Napoli e in provincia gestisce servizi di trasporto turistico.

Tutte le domeniche, partenza da Largo Castello alle ore 10, i turisti potranno raggiungere da Napoli uno dei siti archeologici piu' famosi e visitati al mondo, viaggiando lungo un itinerario che porta alla scoperta del Miglio d'Oro, con le sue famose ville dell'aristocrazia napoletana, dell'antica Ercolano sepolta dall'eruzione del 79 d.C. e del vulcano piu' famoso del mondo.

La linea 'D' prevede proprio sul Vesuvio una sosta di due ore concepita per consentire ai turisti di visitare il cratere accompagnati dalle guide vulcanologiche dell'Ente Parco.

''Il tour del Vesuvio torna a grande richiesta - spiega Antonietta Sannino, amministratore delegato di City SightSeeing Napoli - sono tanti i turisti che ci hanno sollecitato affinche' ripristinassimo il servizio. Con i nostri bus realizziamo una sorta di viaggio nel tempo, alla riscoperta dei fasti di un territorio che fu meta ambita di re ed aristocratici, ma anche teatro di grandi tragedie, come la distruzione di Ercolano''.

Cosi' come per le altre linee del City SightSeeing anche la 'D' consente di fruire a pieno delle bellezze paesaggistiche e della storia di quei luoghi attraverso un commentario multilingue.

Fonte www.ansa.it


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