Puoi anche Tu inserire qui
un nuovo
argomento

  Torna all'indice
Comunità

Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

Argomento presente: « Le cappelle campestri di Torre »
ID: 5980  Discussione: Le cappelle campestri di Torre

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 13 giugno 2007 Ore: 16:25

Disegni delle cappelle campestri di Torre del Greco dislocate nel territorio cittadino. L'autore è il Prof. Carlo Ciavolino già presentato nella pagina Istituto d'arte, sotto la sezione "Istituti" della seconda argomentazione: "CULTURA" della lista generale dopo l'home page.

www.torreomnia.com/Pittori_scultori/cappelle_campestri/cappelle_disegni.htm

Gli istituti di Torre

www.torreomnia.com/istituti_scolastici.htm

www.torreomnia.com/Istituto_d'Arte/set_frame_istit%20.htm
 
 

ID: 5984  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 13 giugno 2007 Ore: 16:25

LA SCUOLA D'ARTE

www.torreomnia.com/Pittori_scultori/mostra2000/set_frame_istituto%20.htm


ID: 5983  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 13 giugno 2007 Ore: 16:22

LA SCUOLA MARITTIMA

AMPIA SEZIONE

www.torreomnia.com/servizi/scuola_marittima/set_fra_scuola_maritt.htm


ID: 5982  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 13 giugno 2007 Ore: 16:20

Scuola Artigiana Torrese Emiddio Mele (SATEM)

Una breve presentazione dei Mele va fatta: essi, nel'800, furono gli antesignani della grande distribuzione, i primi cioè ad allestire Grandi Magazzini, cosi che il cliente potesse trovarvi di tutto; loro caratteristica era che ogni prodotto provenisse da artigiani campani. La signorina Anna Maria Mele, scomparsa nel 1986, figlia ed unica erede di Emiddio, volle costituire la ”Fondazione” affinché il cospicuo patrimonio di cui l’ha dotata venisse utilizzato a favore dell’artigianato partenopeo, così da tenere in vita i nostri vecchi ”mestieri”.
Quando nel 1990, su designazione della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli, entrai a far parte del Consiglio di Amministrazione della predetta Fondazione, feci presente che il nostro secolare artigianato, era carente di una scuola per assicurare il futuro della nostra arte con la relativa preparazione dei nostri giovani.
Il suggerimento venne apprezzato dall’intero Consiglio, che si disse disposto a sostenere 1’onere economico della futura istituzione. Così Comune e Fondazione, cioè il pubblico ed il privato, hanno realizzato 1’attuale Scuola che, nel settembre 1996, ha iniziato 1’attività.
I corsi sono a numero chiuso e gratuiti; vi si accede dopo una selezione di giovani di età compresa tra i 14 ed i 16 anni, nati in Campania, che abbiano conseguito la licenza media. Ogni corso attualmente è triennale, ma e in studio la possibilità di ulteriori 2 anni per la specializzazione. Vi si insegnano anche materie culturali (gruppo lettere, inglese, matematica, storia dell’arte, ecc.); quelle propedeutiche per le lavorazioni sono: disegno professionale, modellato, tecnologia per il corallo e per il cammeo, laboratorio di incisione sul corallo e sulle conchiglie, laboratorio di liscio, per complessive 20 ore settimanali.
La Scuola si avvale di un corpo insegnante di buon livello; 1’incisione sul corallo e affidata al ”maestro” Franco Battiloro, mentre il ”maestro” Gennaro Garofalo cura l’incisione su conchiglie (cammei).
Per desiderio del Presidente della ”Fondazione E. Mele”, Dr. Alfonso Mele, e dell’intero Consiglio, il sottoscritto assolve (a titolo gratuito) ai compiti di Preside ed insegna la teoria del corallo; vi e un segretario e due fattorini. Le ore di insegnamento settimanale sono 36 compreso il sabato. Attualmente gli allievi sono 31, e si e già provveduto alla selezione di altri 16 per il prossimo anno scolastico (1998/1999).
L’interesse dimostrato finora dai nostri giovani e notevole, per cui siamo certi che alcuni di loro, una volta diplomati, potranno aprire un laboratorio proprio con 1’aiuto economico della ”Fondazione E. Mele”. Vediamo ora quali innovazioni tecnologiche ha introdotto Torre nella lavorazione del corallo, premettendo che molto non e stato fatto. Infatti, mentre la Ditta Costa di Genova, gia ai primi di questo secolo si interessava a bucatrici automatiche di fabbricazione tedesca, da noi se ne e conosciuta la possibilità solo nel 1963. Fu durante uno dei primi viaggi in Giappone che, vedendo delle piccole macchine usate per forare le perle coltivate, ci venne l’idea di portarne le operazioni necessarie a rendere finito il grezzo hanno un costo piuttosto pesante: il calo di lavorazione, infatti, nel caso di corallo mediterraneo, varia dal 60 al 75%; quantificando tali percentuali, vediamo che da 100 kg. di grezzo otteniamo solo 25-40 kg. di finito.
Questo sfrido, gia molto elevato, nella più esigente lavorazione del «Moro» e del «Boke » aumenta sensibilmente.
La nostra attuale produzione è, prevalentemente, costituita da pallini, la maggior parte dei quali di diametro 3-8 mm. oltre a limitate quantità di diametro 9-13 mm.; vengono poi barilotti, cannettine, bottoni, spole, cupolini, frange, spezzati, ecc. La fretta con cui oggi viviamo ed operiamo ha, purtroppo, portato alla eliminazione di molti altri bellissimi articoli, che richiedevano maggior tempo di lavorazione.

www.torreomnia.com/corallarte/liverino/set_frame_scuola.htm


ID: 5981  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 13 giugno 2007 Ore: 16:19

L'Istituto d'Arte
Il contenuto di questa sezione è tratto dalle opere cartacee del Prof. Carlo Ciavolino: "La Scuola del Corallo" - Marimar Editrice Napoli 1988. "Ist. Statale D'Arte" e Museo del Corallo" Ediz. ISA - Torre del Greco 1985 (Per gentile con- cessione dell'autore).

A Torre del Creco, per far fronte alle continue richieste di riscatto provenienti dai corsari si dovette addirittura costituire un Piccolo Monte ed un Grande Monte di mutualità utilizzati rispettivamente per riscattare gli equipaggi sequestrati e tratti in schiavitù e le imbarcazioni ed i beni caduti in mani saracene. Ecco raccolta nei versi composti nel 1840 da Achille De Lauzieres - musicati da Francesco Florimo - tutta l'ansietà e la disperazione della bella corallara, che da quattro anni attende invano il ritorno del suo innamorato, scrutando ancora speranzosa il mare, in una fantastica visione di collane,braccialetti, orecchini, anelli, tutti in corallo: magica, struggente e vana promessa d'amore:

"So quatt'anne che partiste,
so quatt'anne che t'aspetto, me lassaste,
me diciste: nfra se' mise torno cca.
E da tanno, co chist'uocchie
io spercianno sto lo mare
e addimanno ai marenare
Ninno mio chi sa addo' sta.
Me diciste chillo juorno:
vaco a ppesca a li coralle,
de coralle, quannno torno,
t'aggia tutta commiglia'.
Che sciucquaglie, e che manizze;
che lazziette e che collane,
vedarraie quanta sovrane
che t'avranno a mmedia'.
Ah pecché non si restato.
Era ricca assaie d'ammore,
non c'è preta de valore
che sto core po appassa'.
Mo si tuorne, e ch'io so morta,
fa 'na croce de coralle,
e ala fossa de la morta
chella croce aie da posa".

La Scuola per la lavorazione del corallo è istituita col R. Decreto 23 giugno 1878 n. 4428 a firma di Re Umberto I (sul trono d'Italia da appena cinque mesi) e dal ministro dell'Istruzione Francesco De Sanctis che agisce sulla scorta di precedenti deliberati degli Enti che si propongono come finan- ziatori e gestori insieme con lo Stato: Deputazione Provinciale di Napoli, Comune di Torre del Greco, Camera di Commercio ed arti di Napoli.


www.torreomnia.com/Istituto_d'Arte/set_frame_istit%20.htm


Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

 Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE