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Argomento presente: « Libri gratis da tutto il mondo »
ID: 5958  Discussione: Libri gratis da tutto il mondo

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: martedì 12 giugno 2007 Ore: 00:20

I SERVIZI DI GOOGLE SONO INFINITI LIBRI DA TUTTO IL MONDO.

books.google.it

GUIDA

www.google.it/intl/it/googlebooks/help.html

La notizia è stata accolta con l'enfasi che merita, anche sui media non di settore. L'iniziativa con cui Google intende rendere disponibile al mondo intero il contenuto di milioni di volumi custoditi in alcune tra le più prestigiose biblioteche del mondo, ha certamente il sapore dei grandi progetti culturali (e tecnologici). La rievocazione di imprese dello stesso tenore come la leggendaria Biblioteca di Alessandria, è quasi ovvia. Il ruolo che fu dei filologi e degli scienziati ellenistici, è ora assunto dal principe dei motori di ricerca. Certo, è da rimarcare un fatto. È forse con eccessivo semplicismo che si parla di 'diffusione dell'intero patrimonio di conoscenze del mondo' (una frase letta più volte nei report sulla notizia provenienti dal mondo anglosassone). In realtà si tratta di un patrimonio di stampo per lo più anglosassone, in lingua inglese e fruibile da chi sa quella lingua. Un fatto che nulla toglie alla rilevanza del progetto, ma che culturalmente pesa.
I dettagli dell'iniziativa sono ormai noti. Google ha stretto accordi con le università di Harvard, Michigan, Stanford, Oxford e con la New York Public Library per digitalizzare e rendere disponibili attraverso Google Print i libri contenuti in quelle biblioteche. Il contributo delle singole istituzioni in questa prima fase del progetto è variabile. Se per Stanford e per l'università del Michigan l'operazione riguarderà tutti i volumi in archivio, per le altre sarà limitata a qualche migliaio di esemplari. I tempi previsti per completare il progetto sono di diversi anni.
Quando tutto sarà concluso, la fruizione delle opere avverrà secondo un doppio standard. I libri non più protetti da copyright potranno essere consultati per intero e senza restrizioni. Per quelli ancora in regime di diritto d'autore, il motore di ricerca fornirà un semplice estratto contenente la parola chiave ricercata. Google ha anche messo a disposizione questa pagina per fornire un'idea di come si concretizzerà il processo di ricerca e visualizzazione.
C'è un aspetto interessante che emerge osservando con attenzione le tre viste proposte. La pubblicità, che è al momento il principale strumento di ricavi per Google, compare solo nella prima, in quella dei risultati provenienti da libri degli editori che hanno stretto accordi con Google. Non compare nelle pagine in cui sono visualizzati i libri che proverranno dalle biblioteche. La questione, insomma, è quella del modello di business legato a questo progetto. Per le biblioteche il 'guadagno' immediato è enorme, visto che avranno a disposizione il loro patrimonio in versione digitale praticamente senza costi, potendolo riutilizzare per scopi interni. Ma Google, cosa ci guadagna? Visti i link proposti in calce alla pagina, si può pensare ad accordi con chi i libri li vende, sul modello dei programmi di affiliazione di Amazon. Ma John Battelle, grande esperto di motori di ricerca e autore dello scoop sul 'progetto biblioteche', offre sul suo blog altre prospettive Avendo in mano un enorme patrimonio di libri in formato digitale, Google potrebbe pensare, ad esempio, alla distribuzione diretta di e-book, specie per opere non protette da copyright e di difficile reperimento.
C'è un altro elemento interessante. Qualche giorno fa, il sito InternetNews ha reso noto il deposito da parte di Larry Page del brevetto n° 20040122811. Riguarda un generico metodo per 'effettuare ricerche sui media'. Ma contiene ulteriori dettagli. Per esempio lo sviluppo di un protocollo con cui gli editori potrebbero concedere a Google l'autorizzazione a mostrare parti di documenti e pagine in formato digitale o scannerizzate non diffuse sulla rete. I commentatori hanno subito pensato ad una possibile integrazione con Google News e ad un modello di business basato su una sorta di pay-per-view o di sottoscrizione. Alla luce dell'accordo con le biblioteche, si può pensare che un meccanismo simile potrebbe essere applicato benissimo ai libri protetti da copyright. Non ti basta l'estratto? Dammi 10 dollari al mese, e ti faccio vedere 200 pagine intere. Fantascienza? Vedremo

 
 

ID: 5967  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 12 giugno 2007 Ore: 00:20

LIBRI DA TUTTO IL MONDO

books.google.it

LIBRI SU TORRE DEL GRECO

books.google.it/books?q=torre+del+greco


ID: 5961  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: lunedì 11 giugno 2007 Ore: 22:44

NON SOLO GOOGLE

TUTTO SCARICABILE GRATIS

Liber Liber è il nome di un'associazione culturale no-profit, che ha per scopo quello di promuovere l'accesso libero alla cultura. Tra i suoi progetti più noti:

progetto Manuzio: biblioteca digitale ad accesso gratuito, che prende il nome dal tipografo rinascimentale Aldo Manuzio. Contiene numerosi classici della letteratura e alcune opere contemporanee in lingua italiana.

LiberMusica: audioteca, con migliaia di file musicali, gratuitamente prelevabili, contenente per lo più i grandi classici (Chopin, Puccini, Verdi, ecc.).

Liber Liber è stata fondata nel 1993 da Marco Calvo (presidente), Gino Roncaglia, Paolo Barberi, Fabio Ciotti e Marco Zela. Ad oggi conta più di mille volontari.

www.liberliber.it/biblioteca/index.htm


ID: 5960  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: lunedì 11 giugno 2007 Ore: 22:38

Libri di dominio pubblico disponibili su Google Print
atampabili e scaricabili

Google Print rende disponibile la prima parte dei volumi di pubblico dominio, liberi da diritti d’autore, digitalizzati dalle biblioteche americane. Un primo importante passo per un nuovo sapere disponibile a tutti, ovunque.

Gli editori italiani raccolti nell’AIE restano scettici e guardinghi nei confronti delle mosse di Google e non sono i soli.

La nuova fase di Google Print apre nuovi spazi al sapere. I libri di pubblico dominio già digitalizzati e archiviati possono essere letti, a differenza degli altri, dalla prima all’ultima pagina, stampati e ricercati senza alcun limite.

L’operatore date: permette di restringere la ricerca in base all’anno di pubblicazione. Sembra funzionare soltanto nell’arco di tempo dei libri di pubblico dominio, negli USA e a livello internazionale. L’intervallo 1500-1923 può comunque essere ristretto. Si nota quindi che i libri liberi da diritti in tutto questo arco di tempo, presenti all’interno di Google Print, sono già 11.700.000 su circa 25.000.000 di libri stimati già digitalizzati.

Link: Google Print spiegato sul blog di Google.



ID: 5959  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: lunedì 11 giugno 2007 Ore: 22:28

IL FENOMENO GOOGLE

IL MOTORE di ricerca più utilizzato del mondo,

con 6 miliardi di pagine web

e più di 200 milioni di richieste soddisfatte ogni giorno in 88 lingue,

oggi è anche un verbo: to google,

ovvero valutare qualcosa in base alle occorrenze che produce una ricerca sul motore. Hai solo 10 risultati? Vali poco. Ne hai decine di migliaia? Beh, allora bisogna stare attenti a come si parla con te.
Un libro uscito da poco ripercorre la storia dell’azienda fondata sette anni fa da due studenti americani, Larry Page e Sergey Brin, e che è diventata in breve un successo planetario. Quella raccontata da David Vise e Mark Malseed è certamente la vicenda di un successo imprenditoriale ma anche un manuale di management creativo e un libro di morale, scorrevole e ben scritto.
Partendo sul finire della prima grande ondata della New Economy, Google ha messo in piedi una straordinaria macchina per la conquista della cyber-frontiera. Il duo Page-Brin, ha capito che con il nuovo millennio si sarebbe entrati in una nuovissima e sconfinata prateria della conoscenza che cercava solo qualcuno che la colonizzasse.
E così, a partire la search engine migliore su piazza, ha iniziato a creare un business dietro l'altro che, fino al tonfo in Borsa di qualche giorno fa, sembrava perfetto. Il 2005 è stato l’anno delle mappe satellitari in Rete, della digitalizzazione di intere biblioteche, della posta Gmail, del nuovo sistema per la pubblicità on line e di molto molto altro. Certo, qualche defaillance c'è stata, come il tonfo finanziario di gennaio e lo sbandamento sulla censura in Cina. Eppure, anche per il 2006, il ritmo delle novità che escono dal pensatoio di Mountain View è impressionante.

Tutto sta ad aspettare.


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