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Argomento presente: « Come monitorare il VESUVIO »
ID: 5864  Discussione: Come monitorare il VESUVIO

Autore: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: martedì 5 giugno 2007 Ore: 10:40

Come monitorare da satellite i principali e più pericolosi Vulcani del nostro pianeta.

Già da qualche anno sono disponibili in orbita vari satelliti in grado di monitorare il comportamento dei vulcani e di rilevarne tempestivamente le eventuali eruzioni.

Eruzione dell'Etna vista dal sat MODIS-AQUA

Tra i vulcani più pericolosi in attività vi sono il Vesuvio, Merapi in Indonesia, Il Volcan de Fuego in Guatemala, il Popocatepetl in Messico, il Monte Manaro in Oceania, il Nyiragongo in Congo.

In media si verificano all'anno 30-40 eruzioni sparse per tutta la Terra, vi sono tuttavia dei periodi di maggiore attività vulcanica dove le eruzioni annuali possono superare i 60-70 eventi. Oltre all'aspetto distruttivo che in genere accompagna eventi di questo genere, bisogna considerare pure gli effetti vulcanici secondari quali l'emissione nell'atmosfera di ingenti quantità di polveri, vapori e gas di varia natura.

La disposizione geografica dei vulcani segue solitamente le grosse fratture tra le placche litosferiche terrestri ove appunto il magma può fuoriuscire con maggiore facilità, per questo motivo vi sono alcune zone completamente costellate da vulcani in attività (Sud Est Asiatico, Giappone, Africa Centro-Orientale, Carabi ecc.) e altre letteralmente prive. Tra i vulcani più pericolosi in attività vi sono il Vesuvio, Merapi in Indonesia, Il Volcan de Fuego in Guatemala, il Popocatepetl in Messico, il Monte Manaro in Oceania, il Nyiragongo in Congo.

Frequentemente poi i vulcani sorgono in aree densamente popolate, come nel caso del Vesuvio aumentando il rischio per la popolazione. L'Italia è infatti tra i paesi europei quella che possiede il maggior numero di vulcani in attività, circa una decina, a causa della sua posizione fra la placca africana, della quale fa parzialmente parte, e quella eurasiatica.

Per quanto riguarda il monitoraggio dei vulcani, esso è solitamente garantito da una rete di sismografi che registrano gli spostamenti e i piccoli terremoti che in genere preannunciano un'attività di tipo esplosivo-effusivo del vulcano. Accanto a questo sistema, sono installate, nelle maggiori aree vulcaniche, delle termo-camere (telecamere a infrarossi) che garantiscono il monitoraggio di eventuali eruzioni. Da qualche anno è possibile seguire il comportamento dei vulcani pure da satellite.

In sensori radiometrici montati a bordo dei principali satelliti (NOAA-EOS-ENVISAT-METOP-MSG) garantiscono grazie ad opportuni algoritmi applicati alle immagini rilevate, il monitoraggio praticamente continuo delle zone più a rischio di eruzione. In particolare dallo spazio è possibile rilevare l'anomalia termica dovuta all'eruzione e quindi seguire sia la potenza effusiva dell'evento, che è indice della quantità di lava che sta eruttando il vulcano, che tracciare le polveri e le ceneri emesse durante l'eruzione.
Tali polveri possono persistere in sospensione per diverse settimane e raggiungere località distanti migliaia di chilometri dal vulcano, con notevoli ripercussioni sulla sicurezza del traffico aereo. Molto più pericolose sono le nubi di biossidi di zolfo, durante un'eruzione possono liberarsi in aria tonnellate di questi composti nocivi che poi possono ricadere al suolo sotto forma di piogge acide. Da satellite è possibile tracciare eventualmente questo genere di aerosoli, intuendone la direzione e gli effetti sulle aree colpite.

Sebbene la maggior parte delle eruzioni vulcaniche non sia prevedibile al 100%, da satellite e possibile dare l'allarme in breve tempo, soprattutto in quelle zone dove non sono presenti a terra altri strumenti di rilevamento. A questo proposito esistono alcuni progetti che sfruttano i satelliti geostazionari (GOES-MSG-MTSAT) come rete di osservazione globale per fornire una risposta immediata in caso di eruzione. Analogamente la possibilità di garantire un monitoraggio in tempo reale è un ottimo strumento per gli organismi decisionali che devono far fronte a emergenze di questo tipo.

Enrico Cadau

Fonte www.meteogiornale.it

 
 

ID: 5868  Intervento da: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 5 giugno 2007 Ore: 10:40

SECONDA PUNTATA del MAGMA FESTIVAL E MISS MAGMA VESUVIO
martedì 05 giugno 2007

GIA' SUPERATI GLI OTTOMILA SMS DI TELEVOTO

Grande successo per la prima serata di Magma Festival e Miss Magma Vesuvio 2007 svoltasi giovedì 31 maggio al Palakery.

In poco meno di una settimana già sono stati raggiunti gli ottomila sms di televoto per i concorrenti che partecipano alla doppia kermesse organizzata dall'associazione Nuova Arcadia.

Per quanto riguarda Magma Festival, la più televotata è stata Antonella Spera di Rocca D'Aspide in provincia di Salerno che ha cantato “Musica” di Paolo Meneguzzi.

La vincitrice della prima puntata, quindi, si esibirà giovedì 7 giugno alle 21 durante la seconda puntata che andrà in onda su Tele Akery.

Il concorso proseguirà con altri concorrenti che si sfideranno a colpi di note.

Si tratta di Giovanni Sabatino, Alessandra Torrese, Rossella Di Donna per gli editi e per gli inediti Jo Vaccaro.

La miss più votata invece è stata Marika Candeloro, tallonata a stretta distanza da Matilde Iacomino.

Divertenti i siparietti messi in piedi dagli opinionisti tra cui il Conte Max e Nunzia Mammalella con Luigia Celentano e Marika Costabile che hanno regalato tante risate con i loro singolari personaggi.

Intanto, già fervono i preparativi per la prossima puntata, quella di giovedì 7 giugno alle 21.

Questi i numeri per scegliere il proprio artista preferito: 3936768136 e 3392993503. Il sito da consultare per curiosità ed informazioni è: www.nuovarcadia.it.

A commentare la prima puntata e l'alto spessore degli artisti in gara, soprattutto di quelli che si esibiscono nella categoria inediti, è proprio il direttore artistico Liborio D'Urzo: “Si, effettivamente, abbiamo avuto un grosso riscontro di pubblico e critica per quanto riguarda i cantanti che hanno portato in gara brani inediti. Questo non può che farci piacere perché vuol dire che abbiamo lavorato al meglio. Anche gli altri artisti, comunque, non sono da meno”.

(fonte: comunicato stampa)





ID: 5867  Intervento da: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 5 giugno 2007 Ore: 10:39

CITY SIGHTSEEING NAPOLI, RIPRENDE IL TOUR DEL VESUVIO

Grande ritorno in casa City SightSeeing per l’estate 2007. Riparte, da domenica 3 giugno, la linea D del Vesuvio. Tutte le domeniche, alle ore 10.00, da Largo Castello, i turisti potranno raggiungere da Napoli uno dei siti archeologici più famosi e visitati al mondo. L’escursione, della durata di circa 5 ore, si snoda lungo un percorso suggestivo che coniuga magistralmente arte, storia, archeologia e natura. Un itinerario alla scoperta del Miglio d'Oro, con le magnifiche ville "d'otium" dell'aristocrazia napoletana, dell’antica Ercolano sepolta dall'eruzione del 79 d.C. e del maestoso vulcano di cui si raggiunge quota 1000. Proprio sul Vesuvio è prevista una sosta di due ore per consentire di visitare il cratere accompagnati dalle guide vulcanologiche dell’Ente Parco. “Il tour del Vesuvio torna a grande richiesta - spiega l’ing. Antonietta Sannino, Amministratore Delegato di City SightSeeing Napoli – Tanti turisti, infatti, ci hanno sollecitato affinché ripristinassimo il servizio che rappresenta uno strumento di immediata fruibilità delle straordinarie bellezze dell’area vesuviana. Con i nostri bus realizziamo una sorta di viaggio nel tempo, alla riscoperta dei fasti di un territorio che fu meta ambita di re ed aristocratici ma anche teatro di grandi tragedie, come la distruzione di Ercolano. Il fascino del Vesuvio è un fascino senza tempo che, da sempre, attrae turisti da ogni parte del mondo. Con City SightSeeing, ogni domenica, sarà possibile immergersi in questo magnifico scenario, ascoltando, grazie al nostro commentario multilingue, la storia millenaria di questo angolo di territorio.”

Fonte www.iniziativameridionale.it


ID: 5866  Intervento da: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 5 giugno 2007 Ore: 10:37

Vesuvio: recuperati i 12 copertoni

Pulizie di primavera nel Vesuvio. Sono stati recuperati ieri mattina i 12 copertoni gettati nel vulcano campano più di 20 anni fa.

Nonostante si tratti di pattumiera, sembra che per una volta l'emergenza rifiuti non centri niente. Secondo Roberto Addeo, guida vulcanologica del Vesuvio, le gomme sarebbero state posizionate lungo i 600 metri di circonferenza del cratere nel 1980 per realizzare le riprese di un film.

L'idea era venuta a un regista cinematografico, che voleva incendiarli per riprendere l'immagine di cenere e lapilli di fuoco nell'aria. Ma il progetto non si era potuto concretizzare, perchè la notte precedente le riprese, qualcuno aveva buttato le gomme dentro al vulcano. E da allora erano rimaste lì.

Ieri mattina finalmente si è svolto l'intervento di pulitura. I soccorritori alpini della forestale dell'Aquila, le guide vulcanologiche e i volontari della Protezione civile si sono calati per 200 metri nel cratere (profondo 300 metri in tutto) e li hanno recuperati uno a uno.

Si è trattato di un'operazione altamente rischiosa. "C'è solo roccia, senti la precarietà del momento, il vulcano è esplosivo, sempre attivo" - lo ha detto Andrea Laganà, responsabile delle operazioni della protezione civile sui crepacci del Gran Sasso. "La lava è friabile, scivoli sui lapilli...Un'esperienza da non ripetere".

Fonte www.montagna.tv


ID: 5865  Intervento da: Mari virna  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 5 giugno 2007 Ore: 10:20

CHIUSI TUTTI I PARCHEGGI A TORRE DEL GRECO

Si propone e ripropone.
E’ l’emergenza rifiuti a Napoli. Per un po’ di tempo rimane nell’ombra e poi torna sotto i riflettori.
Ma in realtà non abbandona mai la città partenopea.
Come una palla al piede, i napoletani fanno tutti i giorni i conti con la cattiva gestione della “monnezza”.
Così come quotidianamente combattono contro la mancanza di parcheggio.

Un’ennesima questione divenuta emergenza all’ombra del Vesuvio, tanto da muovere il Governo a conferire poteri speciali in materia di traffico al primo cittadino Jervolino.
Un segno inequivocabile della necessità impellente di trovare soluzioni e decidere, abbandonando i tempi a volte “elefantiaci” della normale amministrazione.

Ecco perché situazioni come quella del parcheggio del S. Paolo, inutilizzato, o dell’area Brin, congestionata da auto e moto sequestrate, non hanno più motivo d’essere.
Sull’argomento, Fabio Chiosi, presidente I Municipalità, è pronto al confronto con il sindaco, avvalendosi anche della consulenza dei tecnici, per ribadire l’opportunità di realizzare nuove strutture di sosta sotterranee.

In ballo c’è la vivibilità della città per i cittadini.
Se non si riesce a liberare le strade dalle montagne di rifiuti, almeno dalle auto in doppia fila.

A.T.

Fonte www.parcheggi.it


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