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Argomento presente: « ELEZIONI commenti a caldo »
ID: 5818  Discussione: ELEZIONI commenti a caldo

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: martedì 29 maggio 2007 Ore: 14:39

Comunali 2007: Torre del Greco, Italia dei valori chiede spazio

Il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, interviene nel dibattito interno all'Unione, sulla scelta dei candidati a sindaco nei comuni campani, in vista della prossima tornata amministrativa.

In particolare Di Pietro chiede trasparenza sulla scelta del candidato nel comune di Torre del Greco, e sottolinea: “Abbiamo raggiunto degli ottimi risultati elettorali, ma gli alleati non accettano la nostra candidatura, né tantomeno le primarie”. In Campania, secondo il ministro “c’è un comportamento ondivago e contraddittorio tra i partiti della coalizione di centro sinistra. Forse perché siamo un partito scomodo, che si batte per la legalità, utile solo ai fini elettorali”. Di Pietro rivendica spazio, rimarcando la sua attenzione per la Campania: “Sto facendo molto per le infrastrutture e per le politiche abitative in Campania, ma a fronte di ciò, vedo molto tesa la mano del prendere e molto ritratta la mano del dare. Abbiamo un consenso crescente e un impegno verso i cittadini che intendiamo mantenere”.


Fonte www.elezioninews.it
 
 

ID: 5822  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 29 maggio 2007 Ore: 14:39

Torre del Greco. Ciavolino “Ora non resta che guardare al programma politico degli altri”
martedì 29 maggio 2007

Torre del Greco va al ballottaggio. Il primo turno elettorale ha disatteso le speranze dei tre candidati alla poltrona di sindaco, tutti convinti della propria vittoria alla prima tornata. A trionfare invece solo una sentita sfiducia dei cittadini espressa in un considerevole calo dell’affluenza alle urne.
Ancora troppo presto per pensare a strategie eppure i fatti sono questi: le sorti di uno dei due candidati, Ciro Borriello per il centro-destra e Alfonso Ascione per il centro-sinistra, sono nelle mani del sindaco uscente Valerio Ciavolino, che sostenuto da un solo partito, l’Udc, è riuscito a portare a casa 9007 voti, il 17% delle preferenze.
Dati alla mano, ci si rende conto di ciò che questa candidatura ha rappresentato nella scena politica torrese: i voti personali di Valerio Ciavolino sono 9007, contro i 4082 dell’UDC che appoggiava la sua candidatura.
E di conseguenza leggendo i dati di Alfonso Ascione e Ciro Borriello ci si accorge che in entrambi i casi i voti di lista superano di gran lunga quelli personali. In particolare i voti di Ciro Borriello sono circa 3000 in meno di quelli della sua coalizione, mentre circa un migliaio di voti separano Alfonso Ascione dallo schieramento di centro sinistra.
Cosa vuol dire tutto ciò? Semplice, Valerio Ciavolino da elemento di disturbo è diventato un elemento determinante per l’esito della prossima tornata elettorale. Se circa 4000 persone hanno deciso di esprimere un voto disgiunto a Suo favore, c’è da credere a ragione che le indicazioni dello stesso ex sindaco di Torre del Greco saranno fondamentali per l’elezione dell’uno o dell’altro aspirante primo cittadino.
“Ora non resta che guardare al programma politico degli altri – dichiara Valerio Ciavolino – e alle cronache degli ultimi momenti. Poi incontreremo la lista e il segretario provinciale e decideremo il da farsi, per ora è ancora tutto in gioco”.
Si dava Borriello vincitore già al primo turno, ma qualcosa non è andato. Forse i suoi passaggi da un partito all’altro non hanno convinto i fedelissimi di Ciavolino.
“Chiedo all’area moderata che ha votato Ciavolino di votare l’altro candidato moderato, e cioè me”. Così intende procedere Ciro Borriello (Idv), all’indomani dell’appuntamento elettorale.
“Potrei recuperare quel 7% - continua Borriello – che mi permetterebbe di vincere le elezioni. Per il resto continuo con le mie proposte che mi pare siano state bene accettate dagli elettori, riconoscendomi il 43% delle preferenze”.
Ma una vittoria sembra sia stata già riconosciuta al candidato della Margherita Alfonso Ascione, che si dichiara contento per il risultato e di aver lasciato Ciro Borriello, il favorito, sotto il 43% e portarlo al secondo turno.
“Ora bisogna lavorare per portare al voto gli indecisi – dichiara Ascione - e recuperare quei voti di confine che possono confluire sul centro-sinistra. Apprezzo anche l’ottimo risultato riportato da Valerio Ciavolino”.
E quando si parla di possibili apparentamenti con il rappresentante dell’Udc afferma: “siamo ancora agli inizi dei giochi e probabilmente da domani prenderanno piede le trattative”.
Non resta che attendere che i tempi maturino per quelle scelte che porteranno un nuovo sindaco a Torre del Greco.

Barbara Falanga

Alessio Arpaia

Fonte www.capitoloprimo.it


ID: 5821  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 29 maggio 2007 Ore: 14:32

Torre del Greco, al ballottaggio Borriello (CD) e Ascione (CS)

Torre del Greco non ha ancora un nuovo sindaco. Al ballottaggio vanno il candidato del centrodestra Ciro Borriello (42,9%) e il candidato dell'Unione Alfonso Ascione (39,2%). Resta fuori dai giochi l'ex primo cittadino Valerio Ciavolino, che correva da solo con l'Udc e che comunque ha totalizzato un lusinghiero 17,8%. Ora sarà importante capire se ci sarà o meno un apparentamento tra Ciavolino e Borriello, ai danni di Ascione. Tra i candidati al Consiglio comunale, il più votato è stato Antonio Donadio, della Margherita, con 1.116 preferenze.


ID: 5820  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 29 maggio 2007 Ore: 14:16

Amministrative: commenti ai risultati elettorali
Villetti: nessuna rivincita per Berlusconi

“Non sembra proprio – afferma il presidente del gruppo della Rosa nel Pugno alla Camera, Roberto Villetti - che Berlusconi sia riuscito a trasformare questa tornata di elezioni in un’occasione per una poderosa rivincita. Si è inventato una partita di ritorno rispetto al voto politico che non esisteva, andando incontro ad un risultato che per lui non è certo entusiasmante. Tuttavia il centrosinistra ha motivi per riflettere anche se è riuscito ad allargare di molto la base del suo consenso elettorale. Molte delle nostre difficoltà sono dovute soprattutto alla mancata chiarezza su un tema fondamentale come quello delle tasse. Ora – conclude l’esponente socialista - spetta a Prodi fare chiarezza e dare un forte impulso riformatore al suo governo”.

Capezzone: Berlusconi ha di che riflettere

“Ma Unione rifletta, nodi politici restano sul tappeto”. "Se venissero confermati questi dati, e sottolineo il se, Berlusconi avrebbe di che riflettere". Lo ha detto intervenendo a Sky Tg24 Daniele Capezzone della Rosa nel pugno commentando i primi risultati della Sicilia e gli house poll dell'Istituto Piepoli. “E' vero - ha aggiunto - c'è una netta vittoria in Sicilia ma non a valanga come si aspettavano, e poi c'è un vantaggio di un incollatura a Milano su cui avevano puntato molto e si profilano grandi sconfitte a Napoli, Torino e Milano”. Capezzone, tuttavia, chiede all'Unione “di cui pure facciamo parte" di non cantare vittoria perché "i nodi politici restano”. “Il dato su cui tutti dobbiamo riflettere - insiste - è comunque quello sull'affluenza, su questa repulsione, noia e stanchezza degli italiani che emerge dopo questi quaranta giorni”.

Fonte www.rosanelpugno.it


ID: 5819  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 29 maggio 2007 Ore: 14:06

Comunali 2007: Torre del Greco, l’ex ministro degli Interni: il governo non dà garanzie

Il caffè al posto dello spumante per un cin cin al bar di via Vittorio Veneto, tra simpatizzanti e fedelissimi di Forza Italia. Ma per l’ex ministro Claudio Scajola, arrivato ieri in città per sostenere il candidato di Italia dei Valori e della Casa delle Libertà, Ciro Borriello, non ci sono stati solo abbracci e baci

Anzi, il presidente del comitato di controllo sui servizi segreti italiani che ha visitato i negozi del centro, la basilica pontifica di Santa Croce attraversando via Falanga al fianco di Borriello, dell’onorevole Paolo Russo e del vice coordinatore regionale Gennaro Cirillo, ha dovuto ingoiare anche la rabbia di qualche cittadino inferocito dai miasmi della spazzatura che da giorni marcisce sui marciapiedi.
Un automobilista impreca per la puzza, un passante diretto alle Poste di via Veneto strilla contro «i politici che dovrebbero vergognarsi».
Roberta Rosano, commerciante di via Salvator Noto, aggiunge: «Siamo indignati per quello che sta succedendo in questa città. La spazzatura impedisce anche di entrare nei negozi. Stamattina (ieri, ndr) hanno iniziato a togliere qualche sacchetto forse perché sapevano che sarebbe arrivato un ex ministro».
«Se avessi questo potere – ironizza Scajola – sarei qui tutti i giorni. Ma la vergogna è di Bassolino che ha scaricato sul governo un problema che la sinistra non riuscirà a risolvere». «Spazzatura, ma anche criminalità e illegalità», dice la gente.
È una città degradata, abbandonata e scontenta quella che sta per andare alle urne. In via Roma due poliziotti di quartiere si avvicinano a Scajola: «Indossiamo scarpe che non sono a norma e la divisa è vecchia», gli dicono. «Il governo di sinistra – ribatte l’ex ministro degli Interni – ha dimostrato che tra un poliziotto e un No glabal sceglie quest’ultimo».
In via Nazionale, intanto, il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Fioroni, arrivato in tarda serata per sostenere il candidato a sindaco dell’Unione, Alfonso Ascione, incontra a villa Maria (ex palazzo Pellecchia) presidi e direttori scolastici del territorio e racconta che il suo governo sta lavorando per «costruire la scuola delle certezze». Al tavolo della discussione, insieme con il ministro anche il segretario provinciale della Margherita, Salvatore Piccolo, i dirigenti locali del partito di Rutelli, Velia Matarrese e Luigi Mennella, il preside Gennaro Di Cristo e il direttore scolastico Bottino.
«Stiamo offrendo – dice Fioroni – risposte concrete ai docenti precari e per garantire l’incolumità dei nostri figli diciamo no alle proroghe che servono solo a rinviare gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici. La scuola ha bisogno di ristabilire le regole affinché la cultura della legalità non si infranga con l’impunibilità». Un ruolo da protagonista, secondo Fioroni, deve svolgere la scuola anche nella lotta alla criminalità:
«Per combattere la dispersione scolastica e la violenza nelle scuole – conclude il ministro – abbiamo avviato un percorso con la Regione che prevede grandi investimenti al Sud».

Il Mattino di Napoli



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