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Argomento presente: « Riapertura del Forum »
ID: 5605  Discussione: Riapertura del Forum

Autore: francesco raimondo  - Email: ciccioraimondo@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: domenica 29 aprile 2007 Ore: 10:59

Caro Giggino,
hai riaperto le porte del Forum dopo un periodo abbastanza lungo di silenzio.
Spero che questa riapertura non segni l'inizio di nuove guerre telematiche con inutili ostentazioni di muscoli per vedere chi è più bravo a fare e a dire cose.
Soprattutto mi auguro che quando si propone un argomento di discussione chi si immette nella discussione stia al tema proposto rimanendo nel suo ambito e mantenendo un correttoed educato atteggiamento per rispettare prima se stesso e per conseguenza anche gli altri.
Questo è tutto ti abbraccio e mi pongo in attesa di intervenire in qualche interessante discussione Ciao Ciccio
 
 

ID: 5613  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 29 aprile 2007 Ore: 10:59

I giovani della redazione ringraziano Ciccio Raimondo, Vito D'Adamo, Ciro Adrian Ciavolino, Luca Merlino, Angelo Guarino, Antonio Collaro e quanti si sono dichiarati favorevoli alla riapertura del forum.

Veronique Mari


ID: 5608  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 28 aprile 2007 Ore: 21:45

Carissimo,

stessa scuola elementare, stessa chiesa da chierichetti e stessa Associazione Cattolica, la cui ampia sezione è stata pubblicata proprio oggi in Torreomnia; non sono questi, però, i nostri punti in comune, Ciccio, rispetto agli altri partecipanti al forum, ma il fatto che siamo gli unici utenti di Torreomnia che molto spesso abbiamo la possibilità di comunicare guardandoci negli occhi.
E ti pare niente!
Quando fecero capolino i primi screzi in questo forum qualcuno disse che c'è una differenza abissale tra la comunicazione verbale diretta e quella epistolare: un tono apparentemente acerbo, un frainteso si risolvono all'istante con un ammiccamento, con la bozza di un sorriso. A distanza le frasi rimangono tronche, asettiche, dubbie, fastidiose. E' vero.
Fino a 15 giorni fa il mio occhio destro non vedeva più nulla. Il mio oculista assiso con me sul "trespolo" elettronico mi disse: "Ecco, non riesco più a vedere nemmeno più il tuo fondo oculare. Come tu non vedi all'esterno, così io non vedo all'interno".
Dopo asportato il cristallino opaco è come visivamente ririvenire alla luce. Non solo rivedo benissimo, ma l'esaminatore rivede chiaramente ciò che sta al di qua della mia cornea.
Bisogna vedere all'interno. L'epistolario è spesso una sorta di cataratta della ragione. Le frasi scritte non riescono a penetrare nel tepore dell'animo, nel sentimento quando è docile e arrendevole nel ripensamento, nel perdono. Già una calda voce a telefono ne costituisce la differenza, come una schioccata di nocche sullo zigomo dell'interlocutore, come una pacchetta leggera sulla sua spalla.

Tuo amico
Luigi




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