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Argomento presente: « CARITAS TORRESE »
ID: 5587  Discussione: CARITAS TORRESE

Autore: Guglielmo Di Luca  - Email: guglielmodiluca@libero.it  - Scritto o aggiornato: giovedì 26 aprile 2007 Ore: 23:59

CARISSIMI AMICI,
C'INCAMMINIAMO NELLA SETTIMANA PIU' CRISTIANA DI UN CRISTIANO..
E MENTRE IL FRASTORNATO MONDO CORRE VERSO UN MICIDIALE CONSUMISMO, UN RELATIVISMO DA OFFERTE D'IPERMERCATO, OSCURANDO IL BENE DELLA FAMIGLIA, DELLA UMILTA', DELLA PUREZZA, DELLA GIUSTIZIA, DELLA MISERICORDA, DELLA CARITA', DELL'AMORE.
INCORAGGIAMOCI AD ESSERE PIU' FORTI ED OPEROSI MODELLI D'AMORE.
GRAZIE GESU' DEI DONI CHE OGNI GIORNO CI FAI,
E GRAZIE PER ESSERE SEMPRE CON NOI.
UN GRAZIE PER I TANTI AMICI/CHE CHE MI HAI DONATO E CHE MI AIUTANO A CRESCERE IMPARANDO AD AMARE.
GRAZIE MARIA E DEI TUOI MATERNI E SAPIENTI MESSAGGI E INCORAGGIAMENTI DI CONVERSIONE E SANTITA'.

BUONA SETTIMANA SANTA.
CON STIMA ED AFFETTO,
GUGLIELMO

E TUTTI GLI AMICI
DEL CENTRO STUDI E PROGETTI CARITAS
VIA DEL SANTUARIO,2 - TORRE DEL GRECO NAPOLI

Padre, rendici degni
di servire i tuoi figli e nostri fratelli,
che in mezzo al mondo vivono e muoiono
nella povertà e nella fame.

Da’ loro, attraverso
le nostre mani e il nostro cuore,
il pane quotidiano, la pace e la gioia.

Padre, donaci oggi e sempre
la fede che sa vedere e servire
Gesù, tuo Figlio, nei poveri.

Fa’, o Padre, che diventiamo un tralcio
genuino e fruttuoso di Gesù, vera vite,
accettandolo in noi
come la verità che dobbiamo annunciare,
come la vita che dobbiamo vivere,
come la luce che dobbiamo accendere,
come l’amore che dobbiamo comunicare,
come la via che dobbiamo percorrere,
come la gioia che dobbiamo donare,
come la pace, che dobbiamo diffondere,
come il sacrificio che dobbiamo offrire
per la salvezza del mondo.

L’uomo è irragionevole, egocentrico: non importa, amalo! Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici: non importa, fa’ il bene! Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici: non importa, realizzali! Il bene che fai verrà domani dimenticato: non importa, fa’ il bene! L’onestà e la sincerità ti rendono in qualche modo vulnerabile: non importa, sii sempre e comunque franco e onesto! Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo: non importa, costruisci! Se aiuti la gente, se ne risentirà: non importa, aiutala! Dai al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci: non importa, continua!

Per poter amare abbiamo bisogno di avere un cuore puro.
Abbiamo un cuore puro se preghiamo.
La preghiera è un contatto e una relazione con
Dio. Ascoltiamo Dio nei nostri cuori e poi parliamo con lui dai nostri cuori. Sentire e parlare dal cuore: questo è la preghiera. Ma dove nascono quest'amore e questa preghiera?

Nascono nella famiglia.
La famiglia che prega unita resta unita.

E se i membri della famiglia restano uniti, si ameranno reciprocamente come Dio li ama individualmente.

Dedicate almeno mezz'ora al giorno alla preghiera personale con Dio.
La preghiera purificherà i vostri cuori e al tempo stesso vi darà luce e mezzi per trattare chiunque con amore e con rispetto.
Frutto della preghiera è sempre un amore profondo e una generosità ugualmente profonda. E questo ci avvicina molto gli uni agli altri.
Sappiamo che Cristo Gesù venne nel mondo con il preciso obiettivo di mostrarci siffatto amore.
Quanto ci amò!
Conosciamo la croce.
Quando la guardiamo o pensiamo a essa, ci rendiamo conto che fu il suo amore per noi che lo mosse ad accettarla.
Per questo, amiamo fin tanto che ci costa!

……………
Se tra padre e madre c'è tanto affetto reciproco, i figli lo apprenderanno e lo stesso affetto si stabilirà in loro.
E se giunge anche per loro il momento di essere genitori, sapranno bene cosa fare e come farlo.

Per questo è realmente molto importante che in seno alla famiglia regni questo amore profondo degli uni per gli altri.

Insegnatelo ai vostri figli, perché oggi giorno molte scuole non insegnano loro queste cose.

Voi, padri e madri, siete gli unici in grado di aiutare i vostri figli a realizzare l'obiettivo fondamentale
- amare ed essere amati - per il quale sono stati creati.

Insegnate ai vostri figli a condividere:
è qualcosa di molto buono e vantaggioso.

Sapete che anche qui, nel vostro paese, proprio a fianco dove vivete, ci sono molte persone che non sono amate, che si sentono indesiderate, trascurate ?

Quotidianamente sono più di trecento quelli che si rivolgono a noi in cerca di un po' di cibo, magari per sentire un po' di calore umano, un sorriso, una stretta di mano, niente di più...

Lo sapete veramente?

Venite e ve ne renderete conto!
È possibile che nella vostra stessa famiglia ci sia qualcuno che si sente solo, non amato, malato ...

Signore, insegnami a non parlare
come un bronzo risonante
o un cembalo squillante, ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l’amore.

Insegnami quell’amore
che è sempre paziente e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso, egoista o permaloso;
l’amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.

Infine, quando tutte le cose finite si dissolveranno
e tutto sarà chiaro,
che io possa essere stato il debole ma costante
riflesso del tuo amore perfetto.


Preghiera di Madre Teresa per la famiglia

Padre del Cielo, ci hai dato un modello di vita
nella Santa famiglia di Nazareth.

Aiutaci, Padre amabile, a fare della nostra famiglia
un’altra Nazareth, dove amore, pace e gioia regnino;
che sia profondamente contemplativa,
totalmente eucaristica e vibrante di gioia.

Aiutaci a rimanere insieme nella gioia e nel dolore
attraverso la preghiera in famiglia.

Insegnaci a vedere Gesù nei membri
della nostra famiglia,
specialmente a scoprire il Tuo Volto
nascosto nella loro povertà.

Che il Cuore Eucaristico di Gesù renda i nostri cuori
miti e umili come il Suo e aiutaci a fare
i nostri doveri nella famiglia in santità.

Fa che possiamo amarci l’un l’altro
come Dio ama ognuno di noi di più ogni giorno,
perdonarci scambievolmente
come Tu perdoni i nostri peccati.

Aiutaci, o Padre amabile, ad accettare tutto quello
che Tu ci dai e a donare tutto quello che Tu ci prendi,
con un grande sorriso.

Cuore Immacolato di Maria, causa della nostra gioia, prega per noi.

San Giuseppe, prega per noi.

Santi Angeli Custodi, siate sempre con noi, guidateci e proteggeteci. Amen


Madre Teresa di Calcutta
preghiera composta nel 1994, anno mondiale della famiglia

Madre Teresa di Calcutta

«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati» (Mt 5, 6)
Parola di Vita di Novembre 2006
Nel linguaggio comune la parola "giustizia" richiama il rispetto dei diritti umani, l'esigenza di uguaglianza, l'equa distribuzione delle risorse umane, gli organismi chiamati a fare rispettare le leggi.
E' questa la giustizia di cui parla Gesù nel "discorso della montagna", da cui è tratta la beatitudine? Anche, ma essa viene come conseguenza di una giustizia più ampia che implica l'armonia dei rapporti, la concordia, la pace.
La fame e la sete richiamano i bisogni elementari di ogni individuo, simbolo di un anelito profondo del cuore umano mai pienamente appagato. Secondo il Vangelo di Luca, Gesù avrebbe detto semplicemente: "Beati gli affamati" . Matteo spiega che la fame dell'uomo è fame di Dio, il solo che può saziarlo pienamente, come ha ben capito sant'Agostino che, all'inizio delle Confessioni, scrive la famosa frase: "Ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te" .
Gesù stesso ha detto: "Chi ha sete venga a me e beva" . Lui, a sua volta, si è cibato della volontà di Dio .
Giustizia, nel senso biblico, significa dunque vivere in conformità al progetto di Dio sull'umanità: l'ha pensata e voluta come una famiglia unita nell'amore.

«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati»
Il desiderio e la ricerca della giustizia sono da sempre inscritti nella coscienza dell'uomo, glieli ha messi in cuore Dio stesso. Ma nonostante le conquiste e i progressi compiuti lungo la storia, quanto è ancora lontana la piena realizzazione del progetto di Dio. Le guerre che anche oggi si combattono, così come il terrorismo e i conflitti etnici, sono il segno delle disuguaglianze sociali ed economiche, delle ingiustizie, degli odi.
Gli ostacoli all'armonia umana non sono soltanto di ordine giuridico, ossia per la mancanza di leggi che regolano la convivenza; essi dipendono da atteggiamenti più profondi, morali, spirituali, dal valore che diamo alla persona umana, da come consideriamo l'altro.
Lo stesso nell'ordine economico: il crescente sottosviluppo e divario tra ricchi e poveri, con l'iniqua distribuzione dei beni, non sono frutto soltanto di certi sistemi produttivi, ma anche e soprattutto di scelte culturali e politiche: sono un fatto umano.
Quando Gesù invita a dare anche il mantello a chi chiede la tunica, o a fare due miglia a chi chiede di farne una con lui , indica un "di più", una "giustizia più grande", che supera quella della pratica legale, una giustizia che è espressione dell'amore.
Senza amore, rispetto per la persona, attenzione alle sue esigenze, i rapporti personali possono essere corretti, ma possono anche diventare burocratici, incapaci di dare risposte risolutive alle esigenze umane. Senza l'amore non ci sarà mai giustizia vera, condivisione di beni tra ricchi e poveri, attenzione alla singolarità di ogni uomo e donna e alla concreta situazione in cui essi si trovano. I beni non camminano da soli; sono i cuori che devono muoversi e far muovere i beni.

«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati»
Come vivere questa Parola di vita?
Guardando il prossimo per quello che realmente è: non soltanto un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale uguaglianza davanti a tutti, ma come la viva immagine di Gesù.
Amarlo, anche se nemico, con lo stesso amore con cui lo ama il Padre, e per lui essere disposti al sacrificio, anche supremo: "Dare la vita per i propri fratelli" .
Vivendo con lui nella reciprocità del dono, nella condivisione di beni spirituali e materiali, così da diventare tutti una sola famiglia.
Allora il nostro anelito ad un mondo fraterno e giusto, così come Dio lo ha pensato, diventerà realtà. Lui stesso verrà a vivere in mezzo a noi e ci sazierà della sua presenza.

«Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati»
Ecco come un lavoratore raccontò la sue dimissioni: "La ditta dove lavoro si è da poco unita con un'altra ditta della stesso settore. Dopo questa fusione, mi hanno chiesto di rivedere l'elenco degli impiegati, perché nella nuova sistemazione del lavoro tre di loro dovevano essere licenziati.
Tale disposizione, però, non mi è sembrata fondata, ma al contrario piuttosto affrettata, sbrigativa, presa senza alcuna considerazione delle conseguenze di ordine umano che essa avrebbe comportato per gli interessati e le loro famiglie. Cosa fare? Mi sono ricordato della Parola di vita. L'unico modo era fare come Gesù: amare per primo. Ho presentato le mie dimissioni e ho detto che non avrei firmato i tre licenziamenti.
Le dimissioni non le hanno accettate, e anzi mi hanno chiesto in che modo pensavo di inserire gli impiegati nella nuova organizzazione. Io avevo già pronto il nuovo piano del personale, che rendeva agile e molto utile l'inserimento di tutti nei vari settori. Hanno accettato, e siamo rimasti tutti a lavorare."

Chiara Lubich


 
 

ID: 5589  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: giovedì 26 aprile 2007 Ore: 23:59

Preghiamo Zio Angelo dall'America di inviarci notizie relative al suo 80* Compleanno

La redazione



ID: 5588  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: sabato 7 aprile 2007 Ore: 14:56

All' intera famiglia Torreomnia

Che il Nostro Signore Gesu' Cristo sia con voi
non solo questa Santa Settimana di Pasqua
ma PER IL resto DELLA VOSTRA VITA

Da New York, come prima e piu' di prima, vogliamoci bene,

zio Angelo, Jo, Maria, Gioia e Frank


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