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Argomento presente: « VANTAGGIO ANCHE PER TORRE » | |||||
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ID: 5543 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
sabato 13 gennaio 2007 Ore: 19:20
Gemellaggio Italia-Grecia al Santuario del Buon Consiglio di Barbara Falanga Altre di Cronaca Commenta Invia Articolo Ascolta Articolo Stampa Text Size Incontro di culture al Teatro del Santuario Buon Consiglio, giovedì 4 gennaio 2007. L’evento “Dall’Europa dei popoli all’Europa unita”, organizzato dall’associazione culturale “Prometeo” di Torre del Greco, aderente all’U.N.I.A.C., con il suo vulcanico presidente Francesco Manca, e la “Lega ItaloEllenica” presieduta da Evangelos Alexandris, si è trasformato in un crogiuolo di musiche e danze, al di là di ogni differenza etnica. “In questa occasione di gioia e felicità – dichiara Evalgelos Alexandris – è evidente a tutti che ogni differenza e quanto mai fittizia. Non riusciamo a distinguere i volti italiani da quelli greci, siamo una sola famiglia”. La manifestazione si è fatta forte della collaborazione di importanti realtà associative dislocate sul territorio come l’associazione culturale “Arcobaleno” di Somma Vesuviana, l’associazione nazionale “Amici dell’Arte” Onlus – Gruppo Pidierre e “Anema e Core”di Torre del Greco. Ma la vera protagonista della serata è stata la musica: note della classicità napoletana e suoni della tradizione ellenica hanno accompagnato la leggiadria delle ragazze della Scuola di danza “Le Ballet” di Torre del Greco, diretta da Arianna Nocerino, e del gruppo di giovani dell’Associazione culturale “IRIA”di Zante (Grecia), presieduta da Maria Tsouraki, esibito in danze del Mar Egeo e dell’isola Icaria. Non solo. Le voci di Lina Nappo e Natalino Rocco accompagnati dalla chitarra del maestro Federico Luongo, hanno trasportato gli amici greci in un viaggio nelle tradizioni napoletane, con una perfetta interpretazione di quel sound noto in tutto il mondo, a partire da “ ‘O surdato ‘nnammurato” fino a “ ‘O sol mio”. Padrino d’eccezione della serata, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ermanno Corsi, che ancora una volta ha dimostrato la sua attenzione verso eventi culturali di ampio respiro. Presente accanto al padrone di casa, Monsignor Nicola Longobardo e Luigi Colucci, Commissario Straordinario del Comune di San Gennaro Vesuviano. Ha seguito la manifestazione una piccola degustazione di dolci tipici dell’isola di Zante e lo scambio di doni a ricordare questo gemellaggio italo-greco. Fonte: Fonte: www.napoli.com |
ID: 5540 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
martedì 9 gennaio 2007 Ore: 14:38
Nella Città Eterna dell’indulto Gianluigi Barbieri ha dimostrato di non aver capito nulla della vita. Gianluigi è un disabile. Ha preso un autobus alla casbah di Roma Termini. Il jumbo bus 40 dell’Atac. Un nordafricano stava verificando la presenza di contanti in una borsetta. La borsetta non era sua. Gianluigi ha gridato “Signora, attenta”. L’ispettore della borsetta ha reagito Fare passare qualcuno per ladro non è politically correct. E ha colpito con un pugno in faccia Gianluigi. Spalleggiato da due suoi amici. Tre contro uno. Gli ha spiegato cosa pensava di lui: “Sporco down, malato di mente”. I passeggeri hanno prima fatto finto di nulla. Loro non c’entravano. Non erano né disabili, né borseggiati. Poi hanno manifestato la loro indignazione. Nei confronti del disabile. Che li ha messi in condizioni di pericolo. Una sola persona è intervenuta chiedendo all’autista di chiamare le forze dell’ordine e di bloccare la vettura. L’autista ha raggiunto diligentemente la fermata più vicina e ha aperto le porte dell’autobus. Il sindaco della Città Eterna dell’indulto ha voluto rimarcare: “L’eccezionale coraggio dimostrato da Gianluca fa parte dell'anima di Roma, che ogni giorno riesce a dare prove concrete di quel senso di solidarietà e responsabilità in grado di contribuire a garantire la migliore qualità della convivenza civile e della sicurezza nella nostra città”. Veltroni allude, senza dirlo, all’ anima di Roma espressa a piene mani dal gregge di persone stipate nel jumbo bus. Gianluigi non ha capito nulla. Il padre carabiniere gli ha dato una educazione repressiva. I ladri sono persone che sbagliano. Non si turba l’indifferenza pubblica senza pagarne le conseguenze. La stessa signora che stava per essere derubata non l’ha ringraziato. Gli serva da lezione. I derubati non vogliono fastidi. E quanti sono i derubati in Italia? Dovessero gridare tutti: “Al ladro!” cosa ne sarebbe del nostro futuro? Tacere, sopire, sedare, indultare, parlamentare. Fonte: www.beppegrillo.it |
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