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Argomento presente: « NEWS TORRE 06_01_2007 » | |||||
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ID: 5514 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
domenica 7 gennaio 2007 Ore: 11:35
LIGURIA, FINANZIAMENTO PER L'ISTITUTO DI FLORICOLTURA DI SANREMO E LA FLORICOLTURA TORRESE CHE POTREBBE DARE POSTI DI LAVORO? Investire su nuove varietà di fiori per migliorare le performance della produzione floricola ligure e nella ricerca e innovazione per aiutare la crescita economica del comparto e sostenere la domanda dei mercati nazionali ed esteri. Sono gli obiettivi della Regione Liguria che, con una delibera approvata l'altro ieri dalla giunta Burlando, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giancarlo Cassini, ha finanziato con 780 mila euro un progetto di ricerca dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo. L’istituto, ente strumentale di ricerca della Regione Liguria con 15 dipendenti e diversi collaboratori, opera su sei mila metri quadrati di serre, altri 4 mila metri di terreno coltivato in pien’aria e in diversi laboratori che si occupano di genetica, patologia vegetale entomologia e di svariate tecniche di coltivazione dei fiori. Spiega l’assessore Giancarlo Cassini: “Oltre alla produzione di nuovi fiori che comprenderà nuove varietà di elleboro, l’impegno varato oggi dalla giunta punta ad allargare le specie e le varietà delle produzioni estive. E’ curioso, ma il momento di maggiore debolezza del mercato floricolo ligure coincide con i mesi caldi, quando la Liguria ha a disposizione pochi fiori da commercializzare. Da qui l’esigenza di lavorare su quattro nuovi prodotti,a cominciare dalla dalia”. Altro punto di criticità che, grazie a questo nuovo finanziamento, l’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo dovrà superare, riguarda il miglioramento delle tecniche di conservazione dei fiori di ginestra, il prodotto più importante delle coltivazioni liguri. Fonte: www.genovapress.com/index.php/content/view/8924/115/ |
ID: 5513 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
domenica 7 gennaio 2007 Ore: 11:31
Bed & Breakfast Vesuvio Suite Categoria Hotel, alberghi e strutture ricettive Descrizione attività DESCRIZIONE: Il Bed e Breakfast “ VESUVIO SUITE “, è stato finemente ristrutturato nel 2006, offre agli ospiti una piacevole ed esclusiva sistemazione nelle due camere con bagno dotate di tutti i comfort ed arredate con gusto classico partenopeo. La mattina potranno gustare una ricca colazione con i prodotti tipici Napoletani nell’ampia sala breakfast allestita per l’occasione ( oppure in camera ). POSIZIONE: La nostra struttura è ubicata al terzo piano con ascensore, in uno dei palazzi inizio 900 adiacenti la Stazione Centrale delle Ferrovie dello Stato da dove, i nostri ospiti, usufruendo delle due linee della Metropolitana o degli autobus, possono raggiungere qualsiasi punto della città e soprattutto il Porto Turistico (Molo Beverello). www.a-zeta.it |
ID: 5506 Intervento
da:
la redazione
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- Data:
sabato 6 gennaio 2007 Ore: 13:23
Grande successo della mostra torrese “Il corallo dei Nativi d’America” Sesto itinerario di un viaggio inaugurato nel 1996 che dalla Mongolia all’India, all’Uzbekistan, allo Yemen, al Marocco e all’Algeria ha tracciato la mappa di un’ideale geografia del corallo , riscoprendo i collegamenti e le similitudini culturali, i rapporti storici sia commerciali che umani, tra la nostra tradizione mediterranea e quella di paesi e civiltà che hanno utilizzato il corallo negli ornamenti, nell’arte e negli oggetti legati al rito. Nel bicentenario delle attività artigianali legate al corallo a Torre del Greco, la mostra ricostruisce l’intricata trama di rapporti, scambi e contatti intessuti da alcuni dei principali gruppi indigeni americani prima con i commercianti spagnoli al seguito dei Conquistadores e poi con produttori di corallo italiani e torresi. L’edizione 2006 è un nuovo capitolo di un progetto della Banca di Credito Popolare che punta a mettere in luce i legami tra la patria del corallo e le popolazioni che lo hanno utilizzato come ornamento dotato dei suoi stessi significati apotropaici oltre che strettamente decorativi. Anche questa esposizione – patrocinata da Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Torre del Greco e dalle Ambasciate d’America e d’Italia – si è avvalsa della collaborazione delle sedi delle ambasciate e dei consolati italiani all’estero per i lavori di ricerca sul campo e del contributo di musei storici nazionali. L’appuntamento biennale è parte integrante dell’impegno culturale della BCP per la promozione e la valorizzazione del territorio, e rappresenta una vetrina importante per l’intera area costiera vesuviana e le sue produzioni orafe. Il catalogo della mostra è di Electa - Napoli. Ingresso libero Orari: feriali 10.00-13.00 e 16.00-19.00; festivi 10.00-13.00 Info: Loredana Loffredo, Ufficio Relazioni Esterne e Attività Istituzionali Tel n.: 081-3581562 / 563 Fax n.: 081-8811817 Mob. n.: 3473707425 e-mail: relazioniesterne@bcp.it leviedelcorallo@bcp.it Fonte: www.salernocity.com |
ID: 5505 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
sabato 6 gennaio 2007 Ore: 13:21
Dalla manifattura partenopea anche la croce pettorale di Giovanni Paolo II Pietre dure, Ascione fa scuola dal 1820 La famiglia napoletana che lavora coralli, cammei, turchesi, onici e lapislazzuli nel 2005 ha registrato un fatturato di 2,5 milioni di euro Napoli, 5 gen. (Adnkronos/Labitalia) - Non solo pizza e mandolino. Napoli è famosa anche per le preziose gemme che nella città partenopea vengono tagliate e lavorate, prendendo poi le vie del mondo. ''La lavorazione delle pietre dure è una passione che nasce dal nostro Dna'', parola di Mauro Ascione, quinta generazione dell'omonima famiglia napoletana che dal 1820 lavora coralli, cammei, turchesi, onici e lapislazzuli. ''Con i miei 7 fratelli - racconta a Labitalia - proseguiamo l'attività cominciata con Domenico Ascione armatore di coralline, le tipiche barche che andavano a pesca del corallo. Poi, nel 1880, i primi negozi alla Riviera di Chiaia, dove le creazioni catturavano l'attenzione di eleganti signore della Napoli bene. Poi arriva il successo oltre confine, con la prima filiale a New York. Attualmente l'azienda ha sede nel centro storico di Torre del Greco e a Napoli nell'angiporto della Galleria Umberto I''. ''Lavoriamo il gioiello a ciclo completo - spiega - partendo dalla progettazione, passando per il disegno fino ad arrivare al prodotto finito. Ovviamente alcune lavorazioni sono uniche. Le cose in serie non appartengono certo alla tradizione''. Con un fatturato nel 2005 di 2,5 milioni di euro, quindici artigiani ai quali si aggiungono cinque laboratori che lavorano in conto terzi, più la parte amministrativa, Ascione si conferma leader nella manifattura del corallo e nella lavorazione del cammeo, delle pietre dure e della madreperla. ''Oltre allo showroom - ricorda Mauro Ascione - abbiamo un vero e proprio museo, un tempio dell'arte orafa e della lavorazione del corallo, dove è possibile ripercorrere le tappe del viaggio della nostra storia''. Fonte: www.adnkronos.com |
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