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Argomento presente: « TORRE NEWS 20-01-2007 » | |||||
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ID: 5585 Intervento
da:
gennaro francione
- Email:
adramelek@tin.it
- Data:
domenica 25 marzo 2007 Ore: 13:58
ASSOCIAZIONE CULTURALE EMPIDE - TEATRO CINEMA PITTURA ANIMAZIONE Comunicato stampa rassegna “Il Teatro in Tribunale” L’associazione Empide, in collaborazione con il giudice Gennaro Francione e l’Adramelek Theater, presenta dal 30 marzo al 1 aprile 2007 la prima maratona di spettacoli, monologhi, letture, canzoni e performance scritti presentati e interpretati da: giudici, avvocati, ex detenuti e penitenziaristi che si svolgerà al TEATRO DELLA DODICESIMA in Via Carlo Avolio 60(zona Spinacelo; tel. 06-5073074) a Roma. Programma della rassegna (a cui interverrà Dario D’Ambrosi): venerdì 30 marzo SANTA TECLA di Gennaro Francione con Chiara Pavoni ore 20,45 (monologo di Tecla la brigatista nanista) APOXIOMENOS(IL DOPATO DI OLIMPIA) di Gennaro Francione Regia di Filippo Bubbico Supervisione alla regia Simona Cirelli con Filippo Bubbico, Giuseppe Alagna, Sandro Scarpelli (Un campione olimpionico dell’antica Grecia è tragicamente afferrato dalla droga, dal lusso e dagli eccessi pur di primeggiare). sabato 31 marzo IL PROCESSO DI NORIMBERGA di Lucia Nardi e Annalisa Scafi regia Luigi Di Majo con il gruppo “Avvocati alla ribalta”: Ferdinando Abbate, Bruno Andreozzi, Antonio Buttazzo, Filippo Chiricozzi, Alessandro Coccoli, Giuseppe Dante, Marco Di Lotti, Luigi Di Majo, Daniele Di Porto, Andrea Manasse, Roberto Manfredi, Aldo Minghelli, Fabio Moneta, Mario Orsini, Fabio Risi, Giuseppe Rombolà, Corrado Sabellico, Simone Silviani, Paolo Tarantola, Rosario Tarantola, Maurizio Zanchetti, Paolo De Santis Mangelli; coordinamento Marina Binda (Il famoso processo ai criminali nazisti che si svolse negli anni 1945/46) ore 20,45 domenica 1 aprile LETTERA A UN GIOVANE DETENUTO(Pino Pelosi) di Luigi Giannelli ore 17,45 con: Umberto Canino, Nunzio Petriconi, Ivan Lindiner e Luigi Giannelli; tecnico Simone Magario (Dal rapporto avuto dell’ispettore superiore di Polizia penitenziaria Luigi Giannelli con Pino Pelosi, l’uomo imputato del delitto Pasolini, durante il periodo di detenzione scontato nel carcere di Rebibbia). CELLA LISCIA di e con Paolo D’Agostino ore 18,45 (Due uomini da anni vivono rinchiusi dentro una cella liscia: un posto inaccessibile dove lo Stato gioca al gatto e al topo con i più duri). DELINQUENTI di Salvatore Ferraro ore 19,45 con: Stefano Adami, Pino Forcina, Aldo Osmani, Pietro Ferracci, Roberto Celestino, Gianfranco Palma, Giampiero Pellegrini, Barbara Marzoli e la band “I PRESI PER CASO” ( Armando Bassani, Claudio Bracci, Stefano Bracci, Salvatore Ferraro, Arnaldo Giuseppetti, Marco Nasini). (Si può insegnare a una persona a risocializzare reclutandola? La risposta di questo spettacolo è “politically assai scorrect”) Sarano presenti nel foyer la Herald editore di Roma (http://www.heraldeditore.it/) e la coop. sociale Infocarcere attivamente impegnate nell’opera di recupero delle persone recluse e degli ex detenuti. ASS. CULTURALE EMPIDE, Via Bartolomeo Bossi 9 00154 Roma t. 5755662 - 346 -6477226 mail: renzo213@interfree.it sito web: http://www.antiarte.it/adramelekteatro/empide.htm ADRAMELEK THEATER: http://www.antiarte.it/adramelekteatro EUGIUS: UNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI: http://www.antiarte.it/eugius |
ID: 5582 Intervento
da:
gennaro francione
- Email:
adramelek@tin.it
- Data:
domenica 18 marzo 2007 Ore: 21:01
DIALOGO COI GIOVANI SULLE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA M. "CAP. D. MAROCCO" SUPINO Indirizzo : VIALE REGINA MARGHERITA, 136 Località : SUPINO C.A.P. : 03019 Comune : SUPINO Provincia : Frosinone Numero di telefono : 0775226010 DIALOGO COI GIOVANI SULLE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA Il giorno 24 marzo ore 9,30 presso la palestra comunale annessa alla Scuola media di Supino Il convegno multimediale, diretto dal giudice drammaturgo Gennaro Francione, tende a creare un dialogo tra operatori professionali(giudici, avvocati, professori, poeti, psicologi, penitenziaristi, direttori di SERT etc.) e i giovani sul problema dilagante della droga per offrire una via solutoria basata su arte, comunicazione, solidarietà e cultura. Verrano presentati due testi editi dalla casa editrice Herald(Roma): LE NUOVE FRONTIERE DELLA DROGA: LA VIA MEDICINALE di Gennaro Francione Francione, in questo testo ispirato, sottolinea l'inutilità della repressione penalistica nell'uso di droghe, proponendo la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. Come artista, Francione propone il teatro come terapia alla droga raccontando la sua esperienza col testo "'A Scigna", http://www.antiarte.it/adramelekteatro/a_scigna.htm http://www.antiarte.it/adramelekteatro/nuova.htm LA STANZA MORTA(Raccolta di poesie): di Maria Grazia Coombo Un'idea geniale quella di Maria Grazia Colombo di trasformare sterili archivi di un SERT in materia da cui attingere per descrivere le vicende tragiche, grottesche, sempre doloranti di persone che sono passate in quella struttura alla ricerca di una salvezza dallo stupefacente, il più delle volte rivelatasi vana chimera. Dal dolore della poesia del mondo come è alla speranza di un mondo come sarà di giovani liberati dallo stupefacente con l'aiuto dell'arte e della cultura. Saranno presenti tra gli altri, oltre agli autori, la preside professoressa Marcella Maria Petricca, l'editore Roberto Boiardi, l'avvocato Maria Antonietta Corsetti, la psichiatra Carmela Carrieri, l'attore Alberto Rocco. UNIONE EUROPEA GIUDICI SCRITTORI(EUGIUS): LA NUOVA UNIONE DEI GIUDICI UMANISTI D'EUROPA: http://www.antiarte.it/eugius |
ID: 5560 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
venerdì 19 gennaio 2007 Ore: 16:16
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ID: 5494 Intervento
da:
la redazione
- Email:
info@torreomnia.it
- Data:
venerdì 5 gennaio 2007 Ore: 15:07
Il Vesuvio è tranquillo L’allarme provocato dalle dichiarazioni del Prof. Michael Sheridan dell’Università di Buffalo negli Stati Uniti, secondo cui ci sarebbe più del 50% di probabilità che il prossimo anno si verifichi una eruzione violenta al Vesuvio (“... there is more than 50% chance that a violent eruption will happen at Vesuvius next year...”: tratto dall’agenzia Newswise del 3/3/2006) è assolutamente privo di basi scientifiche. L’affermazione si basa sui risultati emersi da un articolo della rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”, che peraltro non è ancora disponibile. Le novità ivi raccolte, a quanto è dato sapere, dettagliano meglio la cronologia della cosiddetta “eruzione di Avellino” e la copertura geografica dei suoi effetti. Tali novità quindi non modificano il quadro dei possibili effetti socio-economici di eventuali future eruzioni. In particolare, la possibile periodicità di circa 2000 anni per una eruzione maggiore, che porterebbe a immaginare un evento a breve, non ha alcun fondamento statistico. Ne consegue che gli scenari elaborati a suo tempo dalla Protezione Civile non verranno modificati. Cogliamo l’occasione per ricordare che oggi il Vesuvio è uno dei vulcani del mondo osservati con maggiore sistematicità. Il monitoraggio avviene attraverso numerose reti di sorveglianza 24 ore su 24 gestite dalla Sezione di Napoli “Osservatorio Vesuviano” dell’INGV. Tali reti non mostrano alcun segnale di imminente riattivazione del vulcano. In conclusione, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) smentisce categoricamente le affermazioni allarmistiche e irresponsabili che si sono succedute in queste ore relativamente all’attività futura del Vesuvio. Prof. Enzo Boschi Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Fonte: www.vesuvionline.net |
ID: 5493 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
venerdì 5 gennaio 2007 Ore: 14:50
Mostra "VESUVIUS 1906" 5 dicembre 2006 - 15 Aprile 2007 ANTIQUARIUM DI BOSCOREALE Via Settetermini, 15 - Boscoreale (Na) Orario apertura al pubblico: 8.30-17.00 Infoline: 081/5368796 In occasione del centenario dell'eruzione vesuviana del 10 aprile 1906, la Soprintendenza Archeologica di Pompei, il Comune di Boscoreale, e l'Assessorato al Turismo della Provincia di Napoli ha organizzato questa mostra che propone, oltre alle testimonianze di quanti (giornalisti, fotoreporters, cronisti, illustratori, produttori di cartoline, scrittori, e scienziati) accorsero da tutto il mondo per osservare l'evento catastrofico, anche reperti (intonaci con graffiti, un ceppo per schiavi, un modio, un sigillo) provenienti dalla Villa di Tiberius Claudius Eutychus di Boscotrecase, in corso di scavo nel 1906 e che la lava ricoprì nuovamente. All'inaugurazione sarà distribuito il catalogo della Mostra curato da Angelo Pesce e Angelandrea Casale (parte storico-vulcanologica dell'eruzione), Grete Stefani e Lorenzo Fergola (parte archeologica - villa rustica detta di Agrippa Postumo, a Boscotrecase, scavata nel 1903 e risepolta dall'eruzione del 1906). Fonte: www.vesuvionline.net |
ID: 5490 Intervento
da:
la redazione
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info@torreomnia.it
- Data:
venerdì 5 gennaio 2007 Ore: 10:42
LA VERA STORIA DELLA BEFANA Ma chi è la Befana? L'enciclopedia Treccani ne dà la seguente definizione: è per il popolo un mitico personaggio in forma di orribile vecchia, che passa sulla terra dall'1 al 6 gennaio. Nell'ultima notte della sua dimora il mondo è pieno di prodigi: gli alberi si coprono di frutti, gli animali parlano, le acque dei fiumi e delle fonti si tramutano in oro. I bambini attendono regali; le fanciulle traggono al focolare gli oroscopi sulle future nozze, ponendo foglie di ulivo sulla cenere calda; ragazzi e adulti, in comitiva, vanno per il villaggio cantando...in alcuni luoghi si prepara con cenci e stoppa un fantoccio e lo si espone alle finestre...I contadini della Romagna toscana sogliono invece portarlo in giro sopra un carretto, con urli e fischi, fino alla piazzetta del villaggio, ove accendono i falò destinati a bruciare la Befana...Gli studiosi vedono nel bruciamento del fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po' da per tutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della befana a tradizioni magiche precristiane... Per meglio capire la figura di questa vecchia, dobbiamo così andare indietro nel tempo fino al periodo dell'antica Roma. Già gli antichi Romani celebravano l'inizio d'anno con feste in onore al dio Giano (e di qui il nome Januarius al primo mese dell'anno) e alla dea Strenia (e di qui la parola strenna come sinonimo di regalo). Queste feste erano chiamate le Sigillaria; ci si scambiavano auguri e doni in forma di statuette d'argilla, o di bronzo e perfino d'oro e d'argento. Queste statuette erano dette "sigilla", dal latino "sigillum", diminutivo di "signum", statua. Le Sigillaria erano attese soprattutto dai bambini che ricevevano in dono i loro sigilla (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti. Questa tradizione di doni e auguri si radicò così profondamente nella gente, che persino la Chiesa dovette tollerarla e adattarla alla sua dottrina. digilander.libero.it/acqua67/storiabefana.htm |
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