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Argomento presente: « Parte: Le vie del corallo 2006 »
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ID: 5315  Discussione: Parte: Le vie del corallo 2006

Autore: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Scritto o aggiornato: lunedì 1 gennaio 2007 Ore: 16:20

BANCA DI CREDITO POPOLARE - PALAZZO VALLELONGA
Corso Vittorio Emanuele 92 (80059)
+39 0813581111 (info), +39 0818491487 (fax)
marketing@bcp.it
www.bcp.it

sesta esposizione del progetto biennale Le vie del corallo
orario: 10.00-13.00 e 16.00-19.00
feriali; 10.00-13.00 festivi.
Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Ingresso libero
vernissage: 16 dicembre 2006
editore: ELECTA NAPOLI
ufficio stampa: SERGIO MARRA
genere: arti decorative e industriali, arte etnica.

Gioielli, collane, acconciature, costumi, manufatti, monili, simboli di prestigio sociale e di benessere, beneauguranti e scaramantici, in tutto o in parte realizzati con il corallo, provenienti dalle etnie Navajo, Zuni, Hopi e Pueblo del Nuovo Messico e Arizona, sono al centro dell'esposizione Il corallo dei Nativi d'America, per il biennale appuntamento Le vie del corallo, promosso dalla Banca di Credito Popolare di Torre del Greco (Napoli), dedicato all'arte e alle culture del corallo.

Sesto itinerario di un viaggio inaugurato nel 1996 che dalla Mongolia all'India, all'Uzbekistan, allo Yemen, al Marocco e all'Algeria ha tracciato la mappa di un'ideale geografia del corallo, riscoprendo i collegamenti e le similitudini culturali, i rapporti storici sia commerciali che umani, tra la nostra tradizione mediterranea e quella di paesi e civiltà che hanno utilizzato il corallo negli ornamenti, nell'arte e negli oggetti legati al rito. Un cammino ricco di storie intrecciate, di scambi di idee e di consuetudini, di senso e di tecniche culturali legate al prezioso, da sempre e ovunque sospeso tra mito e magia.

A dieci anni dalla prima mostra - e nel bicentenario delle attività artigianali legate al corallo a Torre del Greco - la rotta corallina da Oriente punta ora verso Occidente e approda tra i nativi americani di Nuovo Messico e Arizona. Sono infatti gli straordinari ornamenti, manufatti e gioielli di etnie così lontane come i Navajo, gli Zuni, gli Hopi e i Pueblo d'America il sorprendente itinerario della nuova esposizione che si inaugurerà il prossimo 16 dicembre nelle sale di Palazzo Vallelonga, settecentesca costruzione sede della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, dove resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio 2007.

Curata dall'etnologa Cristina Del Mare, che ha seguito l'intero ciclo espositivo, la mostra ricostruisce, come le precedenti edizioni, l'intricata trama di rapporti, scambi e contatti intessuti da alcuni dei principali gruppi indigeni americani prima con i commercianti spagnoli al seguito dei Conquistadores e poi con produttori di corallo italiani e torresi. Nell'attenta restituzione delle modalità e delle tappe salienti del commercio, della lavorazione e dell'utilizzo del “corallo mediterraneo” nei manufatti e nell'artigianato dei nativi Americani del Nuovo Messico e Arizona, la mostra realizza un ulteriore passaggio - stavolta verso Occidente - del percorso di ricostruzione storica delle Vie del corallo, ovvero dei collegamenti culturali e dei rapporti storici sviluppatisi attraverso l'oro rosso tra il Mediteranno e zone del mondo lontane come l'Asia e, appunto, le Americhe.

L'edizione 2006 è un nuovo capitolo di un progetto, ideato e fortemente voluto dal Presidente dell'istituto bancario torrese Antonino De Simone, che punta a mettere in luce i legami tra la patria del corallo e le popolazioni che lo hanno utilizzato come ornamento dotato dei suoi stessi significati apotropaici oltre che strettamente decorativi.

Anche questa esposizione - patrocinata da Regione Campania, Provincia di Napoli, Comune di Torre del Greco e dalle Ambasciate d'America e d'Italia - si è avvalsa della collaborazione delle sedi delle ambasciate e dei consolati italiani all'estero per i lavori di ricerca sul campo e del contributo di musei storici nazionali.

L'appuntamento biennale è parte integrante dell'impegno culturale della BCP per la promozione e la valorizzazione del territorio, e rappresenta una vetrina importante per l'intera area costiera vesuviana e le sue produzioni orafe. Il catalogo della mostra è di Electa-Napoli.
www.exibart.com
 
 
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ID: 5463  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: lunedì 1 gennaio 2007 Ore: 16:20

CHI NON AVESSE LA POSSIBILITA' DI VISITARE LA MOSTRA DI CORALLI ALLA BANCA DI CREDITO POPOLARE PERCHE' IMPOSSIBILITATO O PERCHE' ABITI FUORI LE MURA A MOLTI CHILOMETRI DI DISTANZA VADA NELLA SEZIONE PERMANENTE COMPLETA:

www.torreomnia.com/corallarte/banca_corallo2006/set_fra_banca2006.htm

LA REDAZIONE


ID: 5397  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 dicembre 2006 Ore: 18:16

E' stata inserita la sezione completa permanente "Le Vie del corallo" sesto itinerario dicembre-gennaio 2006

IL CORALLO DEI NATIVI D'AMERICA

Mostra internazionale nella sede della Banca di Credito Popolare

www.torreomnia.com/corallarte/banca_corallo2006/set_fra_banca2006.htm

La redazione


ID: 5393  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 26 dicembre 2006 Ore: 12:30

Il corallo dei Nativi d’America

Torre del Greco – Sta riscuotendo grande successo di pubblico la mostra di gioielli, collane, acconciature, costumi, manufatti e monili provenienti dalle etnie native americane dei Navajo, Zuni, Hopi e Pueblo del Nuovo Messico e Arizona, dal titolo Il corallo dei Nativi d’America. Sesto appuntamento del progetto Le vie del corallo promosso dalla Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, da dieci anni dedicato all’arte, alla lavorazione e agli usi del corallo nei paesi del mondo.
Un viaggio inaugurato nel 1996 che, a scdenza biennale, dalla Mongolia è proseguito in India, Uzbekistan, Yemen, Marocco e Algeria, tracciando i percorsi e le rotte di una geografia del corallo, e ricostruendo i collegamenti e le similitudini culturali, i rapporti storici e commerciali di questi paesi con la grande tradizione “corallina” mediterranea, e in particolare con quella bicentenaria di Torre del Greco.
A dieci anni dalla prima esposizione, la rotta de Le vie del corallo da oriente punta verso occidente, approdando tra le culture e i costumi di popoli lontani dei quali la mostra, curata da Cristina Del Mare, ricostruisce la trama di rapporti, scambi e contatti da loro intessuti prima con i commercianti spagnoli al seguito dei Conquistadores, poi con i produttori di corallo italiani e torresi.

Ingresso libero
Informazioni: 081.3581562/563 | Visite guidate: 081.3581501 Orari: 10.00 > 13.00 e 16.00 > 19.00 feriali |10.00 > 13.00 festivi. Chiuso il 25 dicembre e il 1 gennaio. Immagini e altro su: www.bcp.it | e.mail: leviedelcorallo@bcp.it

Fonte : comunicato stampa



ID: 5391  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: lunedì 25 dicembre 2006 Ore: 20:59

INTRODUZIONE

II corallo: un materiale tra mito e magia. II suo colore scarlatto ha affascinato genti d’Oriente e d’Occidente. La sua origine misteriosa, la sua natura ambigua tra specie minerale, vegetale e animale stimolo miti e congetture, avvalorando le origini stesse del mito e l’alone di magia benefica. Portatore di significati legati al benessere, alla buona sorte e alla vita, amuleto contro gli influssi maligni, rimedio medicamentoso di molti mali, il corallo divenne oggetto di commerci gia in tempi remoti.
La diffusione del corallo segui le rotte dei traffici marittimi e delle carovaniere sulle strade euroasiatiche, lasciando tracce di se in tutti i paesi attraversati dalle vie commerciali. Genti d’Arabia, Turchia, Turkmenistan, Uzbekistan, Tibet, Mongolia, India rimasero ugualmente sedotte dal fascino che il corallo sprigionava: dal suo colore sanguigno, dalla sua enigmatica forma, dalla sua indecifrabile origine, dalla sua duratura resistenza.
Se per le popolazioni euroasiatiche il corallo ha esercitato una suggestione antica, per i nativi nord americani la seduzione nasce in tempi recenti. Infatti, l’introduzione del Corallium Rubrum, il corallo mediterraneo, nel Nuovo Mondo si deve attribuire agli spagnoli, come del resto molti altri prodotti sconosciuti alle popolazioni autoctone come gli ovini, i cavalli, la lavorazione dei metalli. Con questo non vogliamo dire che le popolazioni autoctone non indossassero monili o che non utilizzassero per la loro produzione materiali di origine marina, come altre qualità di madrepore o coralli. Ma andiamo per ordine: la storia comincia.

Qualche edizione precedente presente in Torreomnia:

www.torreomnia.it/Pittori_scultori/banca_yemen/copertina.htm

www.torreomnia.it/Pittori_scultori/banca_yemen/copertina.htm


ID: 5390  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: lunedì 25 dicembre 2006 Ore: 20:55

Presentazione
Dieci anni fa il nostro Istituto decise di realizzare un grande progetto nato da una mia idea: ricostruire un’ideale «geografia del corallo», riscoprendo i rapporti storici sia commerciali che umani, i collegamenti e le similitudini culturali tra la nostra tradizione mediterranea e quella di paesi e civiltà che hanno utilizzato il corallo negli ornamenti, nell’arte e negli oggetti legati al rito.
Un cammino significativo e articolato che ci ha portato dalla Mongolia all’India, all’Uzbekistan, allo Yemen, al Marocco e ci ha visto spettatori di storie intrecciate, di scambi e di consuetudini legate al corallo, da sempre e ovunque sospeso tra mito e magia. Abbiamo pensato che questo itinerario, come ultima tappa, dovesse infine seguire il percorso cronologico che la storia ha disegnato, varcare l’Oceano ed arrivare nei territori dei nativi americani di Nuovo Messico e Arizona.
La rotta corallina infatti, dopo i percorsi asiatici, punto verso il nuovo Occidente. Furono proprio i conquistadores spagnoli a portare nel XVII secolo, insieme a manufatti più o meno preziosi collegati al culto cattolico, anche i primi grani di corallo in forma di rosari.
Le popolazioni Pueblo, Zuni, Hopi e Navajo incontrarono cosi il rosso corallo mediterraneo, che ricordava loro altri materiali usati da sempre nell’ornamentazione, come alcune conchiglie di colore cremisi e alcune pietre dure sanguigne. Nei tre secoli di convivenza con la cultura ispanica e mediterranea, i nativi apprezzarono sempre più il Corallium Rubrum che aggiunsero agli ornamenti in turchese, conchiglia e argento della loro tradizione, tanto che nella seconda meta dell’800 il mercato americano richiedeva all’Italia una gran quantità di prodotti in corallo. Ebbe inizio allora un intenso
scambio tra alcuni produttori italiani e i trading posts del lontano West americano. II periodo genovese della lavorazione del corallo, tra il Seicento e l’Ottocento, vide migliaia di persone impegnate in questa attività; varrebbe la pena di fare una ricerca su questo tema, perché non se ne perda la memoria.
Tra i più importanti italiani a commerciare con gli statunitensi fu il genovese Raffaele Costa, di cui rimane interessantissima corrispondenza, conservata oggi nell’archivio storico della ditta Liverino, che la acquisì insieme ai beni che gli eredi della fabbrica genovese misero in vendita negli anni ’60.
Questa fortuita acquisizione può essere considerata come un passaggio di testimone dalla tradizione genovese della lavorazione e commercializzazione del corallo alla intraprendenza degli imprenditori di Torre del Greco.
Negli anni ’70 molte ditte torresi realizzarono importanti affari con Navajo e Zuni, incrementando la valorizzazione e l’utilizzo del corallo nel sud-ovest degli Stati Uniti e favorendo la reciproca conoscenza delle tradizioni culturali. Anche per questa sesta edizione come per le precedenti, esprimo la mia sincera riconoscenza a tutti coloro che ne hanno reso possibile la realizzazione, insieme all’auspicio che l’impegno del Nostro Istituto per la valorizzazione della cultura locale legata al corallo sia stimolo ad una maggiore e più adeguata attenzione da parte delle Pubbliche Amministrazioni per la difesa e la crescita di questo autentico tesoro della cultura mediterranea e potenziale grande fattore di sviluppo per il nostro territorio.

Antonino De Simone
Presidente della Banca di Credito Popolare

Qualche edizione precedente presente in Torreomnia

www.torreomnia.it/Pittori_scultori/banca_yemen/copertina.htm

www.torreomnia.com/corallarte/banca_corallo2004/set_fra_banca2004.htm


ID: 5389  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: lunedì 25 dicembre 2006 Ore: 20:51

In costruzione la sezione permanente con inedite immagini del sesto itinerario: Il corallo dei nativi d'America.

Con il patrocinio di Regione Campania
Provincia di Napoli
Comune di Torre del Greco
Camera di Commercio di Napoli
Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli
Consolato Generale d’Italia a Los Angeles
In collaborazione con Museum of Indian Arts & Culture, Santa Fe – New Mexico

Con il contributo di
ARCA
CONFITARMA
FRATELLI D’AMATO
GIGLIO Hotels
KEICLIENT
ORIGINAL MARINES
POMPEI Thech World
EURONIX
VILLA VITTORIA

Con la collaborazione di:
Suneta L. Halliburton, Console Generale degli Stati Uniti a Napoli
Diego Brasioli Console Generale d’Italia a Los Angeles
Shelby J. Tisdale, Director of the Museum of Indian Arts & Culture
Anita K. McNeece, Curator of Collections- Museum of Indian Arts & Culture

E l'intervento di:
Viviana Padovano, Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli
Elisa Furlan-Young, Agente Consolare d’Italia in New Mexico
David McNeece, Rights & Reproductions Manager-Museum of Indian Arts & Culture
La Bazzarra Associazione culturale
e i collezionisti Antonino De Simone, Torre del Greco
Cavalier Basilio Liverino, Torre del Greco
Paula Dransfield, Santa Fe, New Mexico
Jeffrey Lewis, Santa Fe, New Mexico
Verma Nequatewa, Hopi, New Mexico

Mostra A cura di Cristina Del Mare
Organizzazione Banca di Credito Popolare Relazioni Esterne ed Attività Istituzionali
Allestimento Alfonso Scuotto Group
Comunicazione e pubblicita Zelig s.r.l.
Ufficio stampa Aries - Comunicazione e stampa
Assicurazione Cattolica – Società Cattolica di Assicurazioni

Sommario
7 - Presentazione Antonino De Simone Presidente della Banca di Credito Popolare
8 - Introduzione
9 - I monili dei nativi americani prima dell’arrivo degli spagnoli
14 - L’influsso spagnolo
17 - L’inizio della tradizione indiana
23 - Gli scambi con l’Italia
27 - La gioielleria contemporanea
29 - Gioielli: ornamenti o simboli
32 - Conclusione



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