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Argomento presente: « TANTE RISPOSTE ARRETRATE »
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ID: 5232  Discussione: TANTE RISPOSTE ARRETRATE

Autore: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Scritto o aggiornato: lunedì 11 dicembre 2006 Ore: 18:46


TANTE RISPOSTE ARRETRATE:

Sub: Un Marxista tutto nostro.
Risposta a Salvatore De Luca, ID: 5205:

Caro Tore,
risolto il problema “invio messaggi”, non mancherò di accontentarti. Grato della tua richiesta, ti saluto caramente. Nonnovito.

Risposta a Serenella e a Gigimari, ID: 5215:

Cara Serenella, dà una ripassata al “Cato Major De Senectude”, di Marco Tullio Cicerone, libro concepito con conoscenza della vita e con la serenità, che si addice ad un’opera classica, pertanto attuale. Il concetto corrente sulla vecchiaia è massimamente di lettura medica – e qui potrebbe soccorrermi il Dott. Franco Penza - basandosi quasi esclusivamente sulla perdita progressiva ed irrecuperabile di cellule cerebrali.

*** *** ***

Sub: Che luce, non si vede nulla.
ID: 5187 + 3509,5170, 5314.

Caro Gigimari,
non credo che l’apprendere del mio possesso di un esemplare del 1593 della Bibbia, stampata per ordine di Sisto V, abbia fatto perdere la voce, l’uso della penna o l’idoneità a battere sulla tastiera allo storico della stampa più bravo e simpatico, che io conosca! Per quanto mi riguarda, ad una notizia simile sarei perlomeno caduto in stato di shock. I versetti latini (Gen. 1-5), trascritti adottando i caratteri del tempo, si sono autoespunti dal testo per ben quattro volte, e non comprendo come abbiano fatto ed il perché.
Sempre affettuosamente, Nonnovito.


A Bruno Mennella.
Grazie per i complimenti. Insisteremo, ma occorre aiuto e disponibilità, specie per contrastare e vincere la diffidenza dei concittadini, poco inclini a adesioni d’impronta umanistica.
Mi auguro che tu sia sempre più presente in questo Forum.
Lieto dell’incontro, ti saluta
Nonnovito.

*** *** ***

SUB: REINSERITO!
Per Salvatore De Luca, ID: 5225.
Senti, Tato’, se c’è un popolo che definisco più festaiolo dei Napoletani, questo è il tedesco. Può sembrare incredibile, ma qui le notti sono già illuminate da oltre un mese da figurazioni di Babbo Natale, a gelo sui tetti o al caldo dietro le finestre; renne con slitte cariche di doni, semoventi o meno, nei giardinetti con Biancaneve e i sette nani, con i Bambi; dalle quattro candele da accendere una per ogni settimana d’Avvento; d’enormi Tannenbaum (alberi di Natale, abeti minuscoli, piccoli, medi, alti ed altissimi, fino ad un secondo piano, illuminati da cascate di lampadine multicolori, che si accendono, che si spengono verdi-gialle-rosso-blu; si regalano piane di Natale dai fiori rossi, gialli, bianchi e colorati artificialmente e chi non ne riceve si sente complessato, finché non va ad acquistarsene di nascosto almeno una; e non è finita qui. Potrei continuare per un bel pezzo. Pensa, che di ritorno in Germania a fine luglio, già trovai nei supermercati e nei negozi gli scaffali pieni d’ogni ben di Dio natalizio e di regali per l’anno Nuovo. Ma questo è un altro discorso da mercato consumistico, che invade il mondo ad ogni occasione di vendita oltre il normale. Pensa, lasciami divagare, che i fuochi artificiali sono immancabilmente cinesi, mai un pacco che provenga dai nostri lidi; come pure sono asiatici giocattoli, giocattolini, lucette, maschere, e tutta la paccottiglia del momento.
Tradizionali il mercatino, il mercato o il grosso mercato di Natale. Quest’ultimo può durare per le numerose manifestazioni, anche più giorni, come accade, per esempio, a Stoccarda, dove si sono esibiti i nostri dell’Associazione “Jubilate Deo”, a Norimberga o in altre importanti Città tedesche. Lungo le strade si allineano bancarelle con mille prodotti, dai più strani e strampalati, alla culinaria locale e straniera. Qui certo senti odor di crauti, patate fritte, salsicciotti vari e birra; di vino cotto e aromatizzato, da bere caldo, caldo, caldo, e vedi esposte, enormi teorie di torte, di dolci fritti, di tortine con Zwiebeln (cipolle), speck e crema fresca; “Striebele” impasto molle, versato nell’olio bollente attraverso un imbuto, e a cottura ultimata, cosparsi di zucchero in polvere, un saporito preparato per stomaci forti. Associazioni di varie categorie, scuole, Croce Rossa, organizzazioni municipali, Centri Italiani, fanno gara d’incasso, da evolvere in opere di beneficenza. Un detto locale recita: “ Metti insieme tre tedeschi e avremo una nuova associazione”. Vi sarà poi nel corso dell’anno una giornata che dette organizzazioni potranno trattenere gli incassi, pagando generalmente al Comune una piccola tassa per l’occupazione di suolo pubblico, e qui le gare culinarie specialmente si fanno serrate. Vincono ancora pizza e spaghetti italiani, seguiti a ruota dalle specialità turche (Kepab), dalle portate di quaglie e di pesce portoghesi, dalla paella spagnola, dal cuscus nordafricano. Piano piano si stanno inserendo i cinesi. I tedeschi, in quelle occasioni pasteggiano esotico e a vino. Non mancano, però, Kartoffeln (patate) fritte e Schnitzel (cotolette alla milanese, più o meno), Eintopf (un piatto unico di varia composizione) e birra, per i buongustai più tradizionali. L’elenco non si esaurisce qui.
Presto seguirà il racconto di un Natale torrese o una Leggenda di Natale tedesca, vedremo.
Ciao, vi voglio bene.
Nonnovito.


A Gigimari, ID: 5218 e 5217.

Caro e disponibilissimo Gigimari,
personalmente ho battuto la media del 25 sul 50%, cui ti riferisci e siamo ai 25,01%, almeno. Sono il più ignorante dei Nonnovito del mondo computeristico; e, benché la dotta spiegazione, da te fornitami sul Bakup, in irreprensibile linguaggio informatico, sia stata esauriente, non ho capito gran che. Per cui, insisto, in senso pratico:
IL Bakup è un programma da inserire nel PC?
È su dischetto?
È possibile comprarlo ovunque?
È trasmissibile da PC a PC?
È di facile applicazione o abbisogna dell’intervento di un tecnico?
Quanto spazio occupa?
Quando succede qualcosa, come si adopera?
Finisco, qui, con le domande. Altre, tuttavia, mi si affacciano alla mente.
Carissimo, sei insostituibile, ma mi proponi cose che io non riesco a comprendere su due piedi.
Non credere con questo che il mio affetto e la mia stima per te scemino, anzi!
Tuo Nonnovito.

X Serenella – ID: 5209.

“Sirene’, qesta sì k’è 'na notizia!”, in dialetto e scrittura juvenil-torrese. Spero solo che i tuoi allievi non ti vedano come noi vedevamo le nostre professoresse di lingua, antipatiche, infagottate, rugose e inaccettabili come donne. Questo mai, sei giovane, bella e simpatica: imponi queste tue doti in classe, tramortisci i tuoi allievi, fanne degli aficionados. Impareranno l’inglese facilmente, perché ti stimeranno e ti vorranno bene.
Ciao, ad maiora. Gioisco per te, per me e per il sollucchero di paparino.
Auguri affettuosissimi da
Nonnovito.

*** *** ***
Sub: Ma dove dobbiamo arrivare.
Rispondo a Checchina, ID: 5211 e a Gigimari, ID: 5222

Cara nipotina, Caro Gigimari,
dobbiamo lottare e superare il degrado cittadino, sul quale non c’è da apprendere e dire più niente, anzi, ne sappiamo anche troppo. Bisogna, a questo punto, entrare nella fase di attuazione, concepire piani d’azione comune, allargando costantemente la base dei benintenzionati e mantenerla compatta, architettare interventi e condotte di contrasto, cercare alleati, trovarli, accordarsi con loro, convincerli che insieme si vince, che divisi si perde.
Di parole, sporte, sacchi, vagoni. Se si perde altro tempo in considerazioni impaganti – lungi da ma il riferirmi ai vostri scritti e magari ai miei: una base teorica non guasta, il pessimismo sì - si rischia la permanenza nei mali, che ci affliggono e il loro peggioramento.
Ora è tempo di agire, non senza aver riflettuto sul come iniziare e proseguire. Organizzazioni civiche e religiose, la parte sana della popolazione, se avvicinata con la scorta di suasivi argomenti e sfruttando il generale malcontento, costituiscono l’inizio di una buona alleanza.
Peccato che io sia vecchio e lontano; ma vecchio e lontano ch’io possa essere, la mia parte cercherò sempre di farla, incoraggiando, consigliando, scrivendo, perché non ci si domandi più: “Ma dove dobbiamo arrivare”. FIAT LUX.
Affettuosamente, Nonnovito

Rispondo a Cecchina, ID 5219.
Cara Cecchina,
credo d’interpretare la prima parte della tua risposta, relativa alla suddivisione in sillabe delle parole, nel modo che segue.
A - Quando scrivo direttamente nel FORUM, tale anomalia non si verifica, in quanto il meccanismo del programma non permette di andare a capo, sillabando la parola;
B – Quando riporto uno scritto nel FORUM, se ho suddiviso a fin di rigo, le parole in sillabe, le parole risulteranno spartite con trattino nel corpo del messaggio (incomple-ti, gen-te, secondo l’esempio che proponi). In questo caso bisognerà correggere i riporti prima di inviare il messaggio. Una volta corretto il tutto, le parole risulteranno perfette nella loro forma;
C – non correggendo le parole suddivise col trattino prima d’inviare il messaggio, esse rimarranno sillabate nel testo, pervenuto al FORUM.
Chiedevi questo, o sono stato arbitrario per quanto asserito?
Dovresti, però, ora meglio chiarirmi la seconda parte della tua proposta da “Mi sta venendo un’idea e Nonno Vito è decisamente...”, in poi.
Noto con piacere il tuo ritorno, anche se tardivo, alla seconda persona singolare, quando scrivi a Nonnovito.
A presto risentirti, ciao!




 
 
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ID: 5274  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: lunedì 11 dicembre 2006 Ore: 18:46

X Kekkina, ID: 5260, sub: Torre nostra immacolata.

Cara nipotina in Torre,

1 - ho esaminato le immagini dell'8 dicembre, sono efficaci, qualche volta ben inquadrate, qualche volta meno. Un buon servizio fotografico; e il testo è di mano sicura. Ho potuto, così, collocare il "Carro" nelle strade, lungo il percorso della processione. Scrutando, però, i volti, dei "portatori", della gente accorsa; delle autorità civili ed ecclesiastiche, non ho riconosciuto nessuno. Non mi parlavano, lontani da me per mia lunga assenza da Torre, mai entrati nei miei sporadici contatti e, quindi, esclusi dai miei ricordi.
Ho imparato, magari tardi, a datare foto e scritti, a collocarli nel tempo con brevi note, cosa che per dimenticanza e forse pigrizia non avevo fatto prima; ed amaramente me ne son pentito, ché non sistemati nel tempo - e nello spazio, persino - mi costa tempo nella ricerca, concentrazione mentale, che non sempre soccorre le persone anziane, e fatica a ricordare i nomi dei personaggi, di cui ho trattato. Tu ora non ci pensi, sei giovane: ma prova a spostare - diciamo di quaranta anni, durata media di una generazione - questo tuo servizio. Guarda con occhi di chi allora sarà sessantenne ed oltre, le immagini, le vie, i caseggiati, le insegne dei negozi, le bancarelle e quanto ancora oggi è retaggio dell'antica festa. La cronaca rimane e la datazione dell'avvenimento è certa; mancano però le didascalie essenziali, i nomi, le annotazioni, anche quelle un tantino intriganti.
Ricordi e testimonianze spiegano la loro efficacia se suscitano sensazioni in chi queste cose non le ha vissute e le conosce solo perché raccontate. Altro senso non avrebbe il continuo proporre di antichi fatti, magari di polverose cronache, all'attenzione dei lettori.

2 - Chi mi ridarà, ora, i "carrettielli" e i "falò"; le bancarelle con i loro prodotti: le collane di "castagne del capitano", i torroni ("Maria, Maria, cento grammi una lira!"), che profumavano ai lumi d'acetilene, i "leccalecca" le "sciuscelle", i semi di zucca, i ceci abbrustoliti, la noccioline americane, le liquirizie, i "pezzi duri", gli spumoni...
Vedi che cosa mi hai combinato con le tue foto, con i tuoi spunti?

3 - Ho letto quanto sopra mi hai chiarito circa una costituenda "rubrica". Per me va bene. Che ne dice zio Gigimari? Quelli della redazione sono propensi ad accollarsi nuovo lavoro? Gli eventuali collaboratori sono stati contattati e con quali risultati? In verità, non ho notato nel Forum alcun riscontro sull'iniziativa, che intendi promuovere.
Attendiamo ancora qualche giorno, allora.

Ti saluto, nipotina, ti dico ciao.
Un abbracio collettivo da Nonnovito.







ID: 5272  Intervento da: Francesca Mari  - Email: stelle_di_stelle@hotmail.com  - Data: lunedì 11 dicembre 2006 Ore: 12:04

Caro NonnoVito (E REDAZIONE),
scusami se ti rispondo con ritardo ma, il motivo lo conosci...
Sono onorata dalle tue parole. Che la mia idea sia definita "di gran momento" proprio da te che "il momento lo rendi sempre grande, intellettualmente" è una lusinga.
Si, diciamo che l'idea mi è venuta così, alle due di notte mentre scrivevo nel post, e, a pensarci a freddo, era un'idea, dall'impalcatura strampalata ma dalla struttura non trascurabile.
Ed ora che ci peso, anche dopo aver letto il tuo intervento, questa impalcatura la possiamo addirizzare un po'.
L'idea della rubrica, all'interno del forum, è piacevole. Tu sei il maestro saggio che ho in mente, io e zio Gigi potremmo fungere da moderatori o provocatori lanciando e cogliendo argomenti di discussione (estratti dalla molteplicità di problematiche della vita quotidiana, inerente il mondo giovanile) e i giovani, del forum ma anche della strada sarebbero i discenti.
Discenti, però, attivi: Dovrebbero proporre, chiedere, domandare in massima "libertà di coscienza" diceva il mio "MAESTRO" senza paura.
Noi della redazione, oltre a raccogliere lettere, domande, dubbi che potrebbero pervenirci in redazione (ad e-mail da concordare) raccolgieremmo testimonianze del variegato mondo giovanile (che appartenga alla strada o alle case lussuose, che sia impeganto nel sociale o meno, che sia artista o scansafatiche) e la formulazione del tema, con relativa lettera dei giovani la sottoporremo a te e tu, in concomitanza coi tupoi impegni, avrai tutto il tempo che ti serve per formulare una risposta adeguata (e questo, certo, non ti manca) avvalorata dalla tua esperienza e dalla conoscenza dei grandi Padri Antichi.

Aspetto l'opinione, in merito, di NonnoVito (colonna portante del progetto) di Zio Gigi (validissimo "avvocato del diavolo", di gran stile aggiungo) e di tutta la ciurma di giovincelli di Torreomnia.
Dopo che ci saremo accordati sulla fattibilità, provvederemo alla creazione della rubrica e... all'erogazione dei vari indirizzi e annessi.
FRANCESCA MARI


ID: 5265  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: domenica 10 dicembre 2006 Ore: 10:19

Rif. ID: 5219, ivi.

Cara Kekkina,
attendo il chiarimento richiesto e non solo per curiosità: mi sembra che la tua proposta sia di grosso momento e che vada approfondita.
- In pratica, cosa vorresti fare?
- Hai un piano d'azione?
- Hai pensato all'eventuale collocamento della "rubrica", se di rubrica si tratta, nel complesso di TORREOMNIA?
Fammene partecipe, per favore.
Ho notato che sei stata notevolmente impegnata in questi giorni per la Festa dell'Immacolata e so di certo che il tuo impegno si tradurrà in un ottimo servizio, non solo giornalistico Brava, sei un vulcanetto! Continua così: ti schiudi a una seria possibilità di carriera in campo pubblicistico.
Tanti auguri e un abbraccio da Nonnovito.


ID: 5254  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: sabato 9 dicembre 2006 Ore: 19:04

Per Gigimari, ID: 5234.

Caro fratello in Torre,

mi domandi: „Autoespunto dal testo i versetti? Che vuol dire?”.
Ti rispondo, specificando che il testo in questione era composto di tre parti. La prima e l’ultima, una volta spedite, sono arrivate sempre a destinazione (Forum). La seconda parte, quella centrale, non vi è mai giunta, benché il tutto sia stato inviato, e regolarmente, per ben quattro volte.
Ergo:
- o il mio dispettosissimo PC ha la facoltà di censurare le frasi, che per una ragione o l’altra, non gli vanno (per es. i brani in latino, come del caso in esame);
- o interviene qualche censore esterno a provvedere che la parte del testo a lui sgradita sia eliminata (presenze inquietanti?).
- o... vattelappesca!

La verità, caro Gigimari, forse risiede nel fatto che ho sempre cercato di umanizzare questo congegno di plastica, metallo, cavi aggrovigliati, nominato PC, e che ho un giorno sostituito avventatamente alla macchina da scrivere, senza conoscere nulla di quanto al suo interno potesse nascondersi; di corrispondere, di parlargli, di giocare con lui, di capirlo; di trattarlo, insomma, da umano come un prodotto della mente umana.
A questo mio modo di procedere, il PC, che troneggia protervo sul mio tavolo di lavoro, si è rifiutato sempre; ha anzi tentato, impiantando continui problemi, grane e costosi capricci, di rovesciare la situazione. Devo confessarti che ultimamente insiste a che io divenga un buon tecnico, di modo che si possa istaurare tra noi il rapporto di collaborazione, che mi ha sempre richiesto e che io nella mia infinita ignoranza dell’informatica, gli avrei sempre negato.
Il fatto, che ora più mi preoccupa, è che vorrebbe far passare questa sua offerta come il dono di Natale più desiderabile, che un PC possa fare al suo maldestro addetto alle manovre!
Ma tu vid nu poc!

(Lasciami divagare, ogni tanto: non sono poi tanto stravagante, se mi riporto a una riflessione sulla futura supremazia della macchina sull’uomo. Ti lascio volentieri alla ricerca delle attinenti fonti: Welles?).

Grato dei tuoi interventi sull’informatica – e sono riconoscente alla redazione, prodiga di consigli pratici - e sui programmi, di cui dotare il mio PC per ricondurlo alla ragione, ti ringrazio della paziente disponibilità, che mi dimostri, e ti abbraccio.

Fratel in Torre Vito.




ID: 5237  Intervento da: Salvatore De luca  - Email: toredeluca_1981@libero.it  - Data: venerdì 8 dicembre 2006 Ore: 10:17

Caro nonno in torre,
vi aspettavate da me questa frase?
Due anni fa torre del greco non ebbe nemmeno le luminarie natalizie, a pensare una citta ricchissima, a parte l'Immacolata la festa dei 4 altari è moribonda. Questa tua cronaca del natale tedesco merita di essere ripetuta qui proprio mperchè essa è come un riscatto dei crimini tedeschi dell'ultima guerra.

Per Salvatore De Luca, ID: 5225.
Senti, Tato’, se c’è un popolo che definisco più festaiolo dei Napoletani, questo è il tedesco. Può sembrare incredibile, ma qui le notti sono già illuminate da oltre un mese da figurazioni di Babbo Natale, a gelo sui tetti o al caldo dietro le finestre; renne con slitte cariche di doni, semoventi o meno, nei giardinetti con Biancaneve e i sette nani, con i Bambi; dalle quattro candele da accendere una per ogni settimana d’Avvento; d’enormi Tannenbaum (alberi di Natale, abeti minuscoli, piccoli, medi, alti ed altissimi, fino ad un secondo piano, illuminati da cascate di lampadine multicolori, che si accendono, che si spengono verdi-gialle-rosso-blu; si regalano piane di Natale dai fiori rossi, gialli, bianchi e colorati artificialmente e chi non ne riceve si sente complessato, finché non va ad acquistarsene di nascosto almeno una; e non è finita qui. Potrei continuare per un bel pezzo. Pensa, che di ritorno in Germania a fine luglio, già trovai nei supermercati e nei negozi gli scaffali pieni d’ogni ben di Dio natalizio e di regali per l’anno Nuovo. Ma questo è un altro discorso da mercato consumistico, che invade il mondo ad ogni occasione di vendita oltre il normale. Pensa, lasciami divagare, che i fuochi artificiali sono immancabilmente cinesi, mai un pacco che provenga dai nostri lidi; come pure sono asiatici giocattoli, giocattolini, lucette, maschere, e tutta la paccottiglia del momento.
Tradizionali il mercatino, il mercato o il grosso mercato di Natale. Quest’ultimo può durare per le numerose manifestazioni, anche più giorni, come accade, per esempio, a Stoccarda, dove si sono esibiti i nostri dell’Associazione “Jubilate Deo”, a Norimberga o in altre importanti Città tedesche. Lungo le strade si allineano bancarelle con mille prodotti, dai più strani e strampalati, alla culinaria locale e straniera. Qui certo senti odor di crauti, patate fritte, salsicciotti vari e birra; di vino cotto e aromatizzato, da bere caldo, caldo, caldo, e vedi esposte, enormi teorie di torte, di dolci fritti, di tortine con Zwiebeln (cipolle), speck e crema fresca; “Striebele” impasto molle, versato nell’olio bollente attraverso un imbuto, e a cottura ultimata, cosparsi di zucchero in polvere, un saporito preparato per stomaci forti. Associazioni di varie categorie, scuole, Croce Rossa, organizzazioni municipali, Centri Italiani, fanno gara d’incasso, da evolvere in opere di beneficenza. Un detto locale recita: “ Metti insieme tre tedeschi e avremo una nuova associazione”. Vi sarà poi nel corso dell’anno una giornata che dette organizzazioni potranno trattenere gli incassi, pagando generalmente al Comune una piccola tassa per l’occupazione di suolo pubblico, e qui le gare culinarie specialmente si fanno serrate. Vincono ancora pizza e spaghetti italiani, seguiti a ruota dalle specialità turche (Kepab), dalle portate di quaglie e di pesce portoghesi, dalla paella spagnola, dal cuscus nordafricano. Piano piano si stanno inserendo i cinesi. I tedeschi, in quelle occasioni pasteggiano esotico e a vino. Non mancano, però, Kartoffeln (patate) fritte e Schnitzel (cotolette alla milanese, più o meno), Eintopf (un piatto unico di varia composizione) e birra, per i buongustai più tradizionali. L’elenco non si esaurisce qui.
Presto seguirà il racconto di un Natale torrese o una Leggenda di Natale tedesca, vedremo.
Ciao, vi voglio bene.
Nonnovito.

Ti vogliamo bene vito: babbo nNatale teutonico


ID: 5236  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: venerdì 8 dicembre 2006 Ore: 10:08

Caro Nonno Vito,
paparino è stato abbastanza esplicito per le spiegazioni tecniche.
Per Torreomnia Tu sei il Babbo Natale tedesco e Angelo Guarino è il Babbo Natale americano. Che bello questo sentimento familiare internazionale.
Voglio aggiungere che se hai esigenze di copiare testi puoi usare un programmino che si chiama OCR. In pratica il testo viene scannerizzato come se fosse un'immagine e questa immagine viene trasformata in testo puro (ASCI). fatto dei ritocchi di correzione lo immetti nel box del forum. Risparmierai giornate di tempo per la battitura e potrai inviarci più cose.
Per quanto riguarda il mio nuovo lavoro ti assicuro che è una esperienza eccezionale. Altro che bullismo, i ragazzino mi stanno tutti intorno come la chioccia con i pulcini.
Da queste pagine incominciamo a lanciare il proponimento di un grande Natale d'Amore.
Complimenti e grazie alla cugina Francesca Mari per il suo impegno preso con il forum.
Serena Mari


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