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Argomento presente: « MA DOVE DOBBIAMO ARRIVARE »
ID: 5211  Discussione: MA DOVE DOBBIAMO ARRIVARE

Autore: Francesca Mari  - Email: stelle_di_stelle@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: giovedì 7 dicembre 2006 Ore: 14:23

MA DOVE DOBBIAMO ARRIVARE, PER MUOVERCI A FARE QUALCOSA CONTRO QUESTO DEGRADO?

Degrado, degenerazione umana che, nonostante tutte le motivazioni storiche, psicologiche ed epocali che vi sono a monte, è proprio insostenibile e insopportabile, a pelle, da poter reggere...

Nell'ID. 3943, in risposta a delle osservazioni giuste di mio zio sulla condizione della "vecchiaia" ho proposto un argomento di discussione:

Quale, secondo voi, vecchi o giovani, è la giusta strada pedagogica da seguire per formare generazioni migliori?

Non ho trovato risposta, ok... non sarò avventata, è troppo presto.
Però adesso oltre ad essere avventata sono anche molto incazzata perchè ho appena appreso da libero una notizia dell'ultima ora, niente di nuovo e di eclatante, ma, e questo è il dramma, di ordinaria amministrazione:

Sessantacinquenne Siciliano violenta la figlia adottiva per 10 anni. Solo adesso, a 25 anni (circa) la ragazza decide di denunciarlo.

E' vero! Il gesto della ragazza, le denunce di questi scempi, sono la speranza che qualcosa si muove.
Ma perchè non accada proprio? Quanto tempo ancora deve passare? Per quanto tempo, ancora dobbiamo fare gli spettatori inerti di questo "medievale teatro del macabro"?
Non voglio fare la rivoluzionaria, anche se non farebbe male, ma, dannazione, e mi rivolgo ai miei coetanei, usiamo qualche volta qualche mezzo che abbiamo a disposizione per far sentire la nostra voce. Svegliamoci da questa lunga veglia. Diciamo la nostra, mettiamoci a tavolino, anche informatico, restando ognuno comodomente a casa propria, e uniamo le competenze, le idee, le forze. E, non solo a parole.
 
 

ID: 5231  Intervento da: Luca Merlino  - Email: luigi.merlino@fastwebnet.it  - Data: giovedì 7 dicembre 2006 Ore: 14:23

Voglio dire pure io la mia....!Allora,questo secondo me non e ne degrado civile e ne mentale qua si deve discutere seriamente,si deve vedere bene nella testa di queste persone la "FRACITUMMA" dove arriva,esempio pratico l'indulto!Oggi se un deliquente tiene voglia di fare una rapina la fa con piu piacere dato che se lo beccano l'avvocato si appella a questa specie di legge chiamata indulto che gli fa risparmiare anni di carcere e a volte esce anche dopo 24 ore, anche il nonno "sporcaccione" sa che se ha 70 anni la legge non lo può imputare dato la sua anzianetà,quandi ci vorrebbero leggi più dure che rimangono impresse nella mente cos'ì quando qualcuno prova a fare qualcosa di sbagliatyo ci pensa una trentina di volte.Allora faceva bene i TALEBANI, che giustiziavano i delinquenti negli stadi tipo partita di pallone cosi gli spettatori assistivano alle sevizie delle persone che aveno fatto qualcosa di ambiguo

ID: 5222  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: mercoledì 6 dicembre 2006 Ore: 14:43

Un ragazzino di nome Francesco è stuprato da un gruppo di pedofili a Barrafranca (Enna). Fotografato.
Le immagini diffuse nella sua stessa scuola. Chi sapeva ha taciuto. Il ragazzino si ribella. Viene picchiato. Ucciso con una chiave inglese. 19 colpi.
I presunti pedofili sono in carcere in attesa del processo. C’è un unico testimone. E’ un altro ragazzino che ha visto gli stupri e li ha denunciati. Oggi è isolato.
E’ lui il colpevole. Colpevole di mancata omertà. Gli inquirenti denunciano: “una grave situazione di pressione ambientale in atto nel piccolo comune di Barrafranca”. Dove sono i 13.115 cittadini di Barrafranca? Dov’è il sindaco? Il parroco? La preside?
Il giudice ha trattenuto in carcere i presunti criminali. In Italia i criminali sono sempre presunti, qualche volta prescritti, di rado condannati. Lo ha fatto perchè gli arrestati "potrebbero indurlo a ritrattare". Ma che paese è mai questo? Sono i presunti pedofili che dovrebbero aver paura a uscire dal carcere. Non il ragazzino a testimoniare.
Un articolo del Corriere spiega tutto. Anche troppo. E’ un resoconto dell’orrore. Qualcosa che non ti fa dormire e ti rende triste. Una tristezza rabbiosa verso un’umanità cupa, complice, ignobile. Non lasciamo solo questo ragazzino con il suo coraggio. Non potremo perdonarcelo.


Fonte: www.beppegrillo.it

Un atrticolo del "Corriere della sera":

www.beppegrillo.it/immagini/articolo.pdf


ID: 5219  Intervento da: Francesca Mari  - Email: stelle_di_stelle@hotmail.com  - Data: martedì 5 dicembre 2006 Ore: 23:54

Caro Nonno Vito,
buonasera o buongiorno (bella questa sensazione di relatività temporale!)
mi incuriosisce, nella sua stesura la suddivisione delle parole (incomple-ti, ric-chi, gen-te), suddivisione che, non vorrei sbagliarmi, mi pare di aver individuato già in alcuni autori della prima metà del '900. Nonostante i miei tentativi interpretativi, non sono riuscita a trovare una spiegazione del fenomeno.
Mi farebbe molto piacere se lei mi erudisse in merito, e non mi vergogno delle mie lacune. Sebbene abbia ricevuto una formazione Umanistica, non ho avuto mai la possibilità di imbattermi in questa cosa. Forse perchè nessuno mi ha mai messo in condizione di farlo. Ora che è accaduto, posso essere solo orgogliosa di poter apprendere questa noozione da una persona che sa come mettere in condizione i ricettori (pronti) di incuriosirsi... ed io sono curiosa!

Cari amici di Torreomnia…

Mi sta venendo un'idea... e Nonno Vito è decisamente la persona che fa a caso nostro, con il rispetto, libero e naturale, nella proposta, dei suoi impegni e delle sue priorità.


Vedo già l’occhiello dell’articolo su carta stampata:

Antichi Padri - Giovani di oggi: un nuovo approccio al "verbo" dei Greci e dei Latini, decisamente educativo e, spesso, simpatico anche ai più ostinati (bisogna affacciarsi dalla finestra per vedere fuori) sperimentato nell’ambito del cenacolo informatico “Torreomnia” grazie alle lezioni, ironiche e brillanti di un esimio, poliedrico, appassionato “professore” torrese residente in Germania, Vito D’Adamo, ai giovani adepti del cenacolo multimediale…


Mi sto spingendo troppo oltre la realtà? Sarà l’ora o l’entusiasmo ma, che ce frega, siamo tra di noi, e possiamo, in libertà, Vivaddio, dire e pensare quel che vogliamo.

In ogni modo non mi tiro indietro… la proposta rimane

Ad maiora
Francesca

p.s Nonno, solo ora mi rendo conto di non aver mantenuto fede al patto di darci del tu... diciamo che, per mio limite, è ancora un po' difficile. Però, nelle vesti,da me prefigurate, del do-cente (?) che sogno di avere, riesco a pensare di poterti dare del tu.
grazie


ID: 5217  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: martedì 5 dicembre 2006 Ore: 23:26

Caro nonno Vito, questo è un meswsaggio UTILISSIMO,

ascolta attentamente e capirai quello che hai richiesto di sapere. Cinquanta persone su 100 che adoperano il PC non conoscono il termine Backup. Nel 50 per cento almeno il 25 per cento non ne fruisce i benefici e continua a rimpilzare il PC di antivirus.

Wickipedia dice:
"Il backup nell'informatica indica un'importante operazione tesa a duplicare su differenti supporti di Memoria_di_massa le informazioni presenti sui dischi di una stazione di lavoro o di un server. Normalmente viene svolta con una periodicità stabilita (per esempio una volta al giorno o alla settimana).
L'attività di backup è un aspetto fondamentale della gestione di un computer; in caso di guasti o manomissioni, il backup consente infatti di recuperare i dati dell'utente o degli utenti che utilizzano la postazione; in caso di server o di database, questo recupero può essere essenziale per il lavoro di molte persone".

Come si nota il linguaggio settoriale informatico è il peggiore linguaggio tecnicistico che esiste. E' estremamente NON divulgativo ed anche, molti addetti ai lavori, spesso non afferrano i concetti perché tutti gli autori presumono, senza nessuna logica o giustificazione, che l'utenza abbia senza dubbio già una conoscenza di base della materia e della terminologia. Le traduzioni automatiche imprecise fanno il resto.

L'80 per cento delle "riparazioni" software al PC si evitano con l'esecuzione di un BACKUP.
Internet è il Killer spietato del PC. Una volta bisognava aprire la posta elettronica per ritroversi zeppo di virus. Oggi basta essere collegati alla rete e restare inermi, senza muoversi, ed ecco uno sciame di virus, anche dannosi, o subdoli, o che maturano lentamente nel corso dei giorni fino a rendere il PC inutilizzabile. Non c'è antivirus o protezione infallibile. Poi ne basta uno che va a segno e... addio!

Cosa è il software? Ogni elemento che appare sullo schermo è magnetizzato negli hard disk sotto forma di elenchi di lettere, numeri e segni grafici. Miliardi di segni in migliaia di listati. Un listato può essere un intero programma; un breve listato, ad esempio, è una foto, una canzone, un brano recitato, un'animazione, ecc; l'hard disk tiene memorizzati in se migliaia di listati, in alcuni casi milioni.
Un virus è un sempre un listato sempre fatto di lettere, numeri e segni che è scritto per interagire e danneggiare i listati buoni che rendono funzionante il PC specie quelli .exe (programmi esecutivi) determinanti del sistema operativo presenti sulla partizione "C".

Il backup, semplicemente, fa una copia perfetta della partizione "C" (quando è incontaminata, naturalmente), e la salva su una seconda partizione, su un secondo hard disk, su un DVD ecc.
Quando il PC è inutilizzabile il Backup in un baleno cancella a zero la partizione infetta "C" e la riscrive perfetta come era prima del contagio.
Raramente capitano virus che danneggiano l'ardware, cioè il PC fisico, che azzerano l'eprom del bios, cioè il programmino pilota sulla piastra madre.
Senza Backup si è costretti a formattare la "C" a mano e riorganizzare l'Hard disk, operazione che richiede giorni o settimane a seconda dei casi. Il Backup lo fa in un attimo. Alcuni gestori e riparatori di PC non vedono di buon occho il Backup perché esso sottrae loro del lavoro.
Luigi Mari



ID: 5216  Intervento da: D'Adamo Vito  - Email: vda@online.de  - Data: martedì 5 dicembre 2006 Ore: 19:28

Rispondo a Tore De Luca, ID: 5205.

Caro Tore,
invierò ancora qualche testimonianza sui miei trascorsi torresi – e dintorni –
e spero che suscitino negli eventuali lettori, il medesimo “indice di gradimento”, che mi
manifesti.
Non sono riuscito ancora a venire a capo dei capricci del mio PC. Dovrò ricorrere, necessariamente, ai servizi di un tecnico. Grazie all’aiuto di Serenella, inserirò nel FORUM i miei interventi, inviandoli a TORREOMNIA Off-list.
Auguri, buon lavoro ed una stretta di mano da Nonnovito, imbranatissimo operatore PC.

P.S. Mi sapresti dire, magari attraverso i “consigli della nonna”, che diavolo è il BACK-UP?

_________________

Il GRANDE NAPOLI domenica ha pareggiato. Va buo’, caro Merlino, può capitare, non è
la morte, ma neanche il caso di ripetere risultati dallo scadente punteggio, giunti a questo punto del campionato.
Alla prossima, ciao.

Nonnovito.

__________________________


ID: 5214  Intervento da: D'Adamo Vito  - Email: vda@online.de  - Data: martedì 5 dicembre 2006 Ore: 19:25

Per la redazione: qui di seguito il testo originale, da integrare nel FORUM di TOR-REOMNIA, sub Discussione: “Che luce, non si vede nulla”, eliminando i testi incomple-ti, ivi presenti.

ID: 3509 -5170 – 3514.

Cari amici,
grazie per la partecipazione a questo FORUM, per gli interventi, ric-chi di significato, per l’apprezzamento delle iniziative.
FIAT LUX, sempre. La luce illumina, scaccia le tenebre. Non vogliamo cogliere in queste affermazioni anche un rinvio all’attuale situazione, di cui soffre la nostra gen-te?

P. S. Un ghiotto bocconcino, che offro a Gigimari: .
Ho trascritto questi versetti da: „BIBLIA SACRA VVLGATAE EDITIONIS SIXTI QUINTI PONT. MAX IVSSV recognita atque edita. ROMAE Ex Typographia Aposto-lica Vaticana M. D. XCIII”; due volumi, che hanno posto d’onore nella mia ormai spoglia biblioteca.

Auguro a tutti buona serataa.
Nonnovito


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