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Argomento presente: « Balvano 1944: 30 morti torresi »
ID: 5133  Discussione: Balvano 1944: 30 morti torresi

Autore: gennaro francione  - Email: adramelek@tin.it  - Scritto o aggiornato: lunedì 27 novembre 2006 Ore: 19:54

Sabato 2 dicembre 2006 - Arezzo
Sala del Dopolavoro Ferroviario, ore 10:30

Presentazione del libro:
Balvano 1944. I segreti di un disastro ferroviario ignorato.

Programma

Saluti:
Mauro Barbagli - Presidente Associazione Dopolavoro Ferroviario Arezzo

Modera e introduce:
Ivo Brocchi - Giornalista di Teletruria

Interventi:
Camillo Brezzi - Assessore alla cultura del comune di Arezzo
Gianluca Barneschi - Autore del libro

Proiezione immagini sulla tragedia



Cordialmente,

Alessandro Tuzza
http://www.trenidicarta.it

http://treno8017.trenidicarta.it

www.torreomnia.it/Testi/argenziano/argenziano_treno/set_fra_treno2.htm
 
 

ID: 5146  Intervento da: Gennaro Francione  - Email: azuz@inwind.it  - Data: lunedì 27 novembre 2006 Ore: 19:54

Gentile Francesca
la ringarzio sempre delle pubblicazioni.
Intanto per chi volesse saperne di più consiglio il sito sull'argomento in continuo aggiornamento con le testimonianze, rettifiche, etc. di suprestiti, parenti delle vittime
TRENO DI LUCE 8017: L’INNO ALLA PACE DEI 521 MORTI DELLA
TRAGEDIA DI BALVANO http://www.antiarte.it/trenodiluce
A presto
Gennaro Francione



ID: 5145  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: lunedì 27 novembre 2006 Ore: 19:46

"Quando non riesci a trovare le parole adatte, statti zitto!"
Non ricordo di chi è quest'aforisma, e non so nemmeno se è nato in questa forma, o si tratta solo di un mio arbitrario e poco formale adattamento, ma credo che, ormai, la paternità sia secondaria, come per molti altri concetti che (questo è il potere del pensiero) da personali e temporali diventano universali e atemporali.
Tutto questo preambolo per dire che sento superflua la ricerca di parole per esprimere il mio apprezzamento all'operato del Giudice Francione, ma nello stesso tempo ne ho fatto allusione perchè mi è venuto naturale, essendo io una "formichina pensante in erba..."
Comunque, cerco con la forza di mettere a tacere il cèrebro che incombe su di me, a volte, riconosco, pesante per l'interlocutore più istintivo, e lascio parlare, appunto, l'istinto:
Lodevole questa iniziativa, e non solo dal punto di vista intellettuale (non credo, quindi sia rivolta solo alla 'casta' dei pensatori osservanti) ma anche dal punto di vista psico-sociale. Sarò breve, la malattia, che lo vogliamo ammettere o no, incombe sull'umanità, ed oggi in maniera sempre più opprimente. Non lo dico io, ma, almeno a livello nazionale, l' AISMe ( Associazione Ialiana Salute Mentale) che prevede che entro il 2020 la depressione sarà la terza causa invalidante, dopo l'infarto e l'ictus (mi limito qui a fornire un'informazione superficiale tratta dalla memoria, per le fonti complete vi aggiornerò al più presto).
Alla luce di questo, e del fatto che tanti viaggi, ormai secolari, nel mondo della psicologia e della psichiatria, seppure un tempo hanno sortito pure buoni effetti, oggi sembrano non bastare più, perchè è ovvio che la scienza deve aggiornarsi mantenendosi sulla stessa lunghezza d'onda dell'evoluzione del pensiero dell'uomo, sono dell'opinione che è molto utile ascoltare le proposte di questi nuovi scienziati e, perchè no, anche le idee di coloro che credono nella medicina alternativa. Spazio alle idee ed alle innovazioni, seppure i risultati dovessero essere inefficienti, bisogna rischiare perchè, lo sappiamo già: "Chi non risica...".
Allora, mi piace proprio questa conferenza, e mi rammarico di non poterci essere. E' interessante, a mio avviso, l'aspetto inerente alla "Malattia come messaggio dell'anima". Ha un nonsochè di poetico, e mi piacerebbe scoprire che sia così.
Spero che l'esimio giudice Francione, ovviamente secondariamente all'entità di impegni che si trova a dover affrontare con grande passione e solerzia, possa, anche solo attraverso una sintesi, onorarci di un resoconto della suddetta conferenza.
Con rispetto e infinite grazie, a priori

Francesca Mari


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