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Argomento presente: « ITALIANI ALL'ESTERO »
ID: 4799  Discussione: ITALIANI ALL'ESTERO

Autore: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 27 ottobre 2006 Ore: 12:51

Cara nipotina Serena,
sei troppo grande per un mio umile elogio. La traduzione e’ magnifica. Ho letto la lettera di Ms. Baxter tre o quattro volte e ne sono rimasto entusiasmato tanto da portarla a conoscenza di Torreomnia. Ma nel leggerla in italiano e’ stata ‘nata cosa; non fraindendermi, non che io non l’ avessi capita a fondo in inglese, oh no. In italiano ha avuto un altro sapore tanto da darmi un nozzo alla gola, credimi.
Ma perche’ siamo tanto mal visti.? Abbiamo dato tanto alla civilta’ del mondo e pure siamo quasi ignorati, per non ripetere il mal visti e Ms. Baxter, indirettamente, avvalla la mia osservazione.
Di nuovo apprezzo l’ articolo di Ms. Baxter e le sono riconoscente, ma leggo “tra le righe”
Per quanto ammiro il tuo “rapporto” in italiano, mi dispiace dirti che hai lasciato fuori una buona parte della lettera, parte con la quale la Ms. Baxter conferma la mia tesi.
Primo - Ms Baxter dice di essersi traslogata in Rockaway, dove e’ circondata da due magnifici gruppi, the Irish (Irlandesi) e Jewish (Ebrei) con “ rich glories of both cultures” Ma dove sono gli Italani? Mica sono evaporati; fanno anche loro parte di Rockaway, di New York City, ma Ms. Baxter li ignora completamente, come se non esistessero neanche.
Secondo - Ms Baxter ammette che c’ e’ un altro gruppo, “which many feel has been under-served in the local paper” Benche’ l’ ammissione, lo dice, pero’, senza neanche nominare il gruppo.
Terzo - Per gl’ Italiani il Columbus’ s Day significa la scoperta dell’America, per gli altri gruppi, l’evento ha poco significato, significa solo che ci saranno tre giorni di riposo, il Sabato, la Domenica ed il Lunedi’, quando si celebra l’ evento, o uno “ shopping” at Bloomingdale’s.
Quarto - I giornali fanno poco, non solo per riportare l’ evento, ma anche per eloggiarlo, tranne che non ci sara’ “garbage picked-up” quel giorno.

Nei tre casi e’ “business as usual”, lo stereotipico, l’ ignoranza riservato agli Italiani.

Sono sicuro che hai notato la differenza fra le due parti della lettera di Ms. Baxter e non mi maraviglirei che tu hai tagliato la prima parte appunto perche’ e’ in contrasto con la seconda..
Malgrado il suddetto, io apprezzo la sua lettera e in una speciale nota al giornale, la ringraziero’

Se possibile, vorrei includere anche la prima parte della lettera. E’ molto importante mantenere l’ originalita dalle lettera di Ms. Baxter.

Malgrado tutto, vogliamoci bene, Angelo

 
 

ID: 4845  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: venerdì 27 ottobre 2006 Ore: 12:51

E' il caso di ricordare la sezione degli emigrati in America di Angelo Guarino tratta Da Wesuvioweb.

www.torreomnia.it/storia/america_guarino/set_fra_america.htm

E' un'area di grande suggestione dove necessita il sonoro del computer.

La direzione


ID: 4811  Intervento da: ciro Adrian Ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: martedì 24 ottobre 2006 Ore: 21:24

............Gli italiani, all'estero, si sono sempre piazzati. (Totò)

ID: 4803  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: martedì 24 ottobre 2006 Ore: 10:24

Cara Serena,
aspettavo una risposta diretta alla mia seconda lettera, ma l’ ho dovuta scavare in “Nonno D’Adamo e’ un bel uomo” Se io non fossi appassionato a leggere, non l’ avrei mai trovata . Comunque - London’s bridge is falling down, falling down, falling down, London’s bridge is falling down, falling down, my fair lady. In quando a venire in America per prelevare la lettera, la porta e’ sempre aperta, sarebbe un grande onore, solo fammelo sapere un giorno prima, I will bake you a cake.
Le seguenti sono due lettere, una e’ la prima che ti mandai, ma mai ricevut, dovuto ad un virus.
La seconda e’ la copia di una lettera mandata al “The Wave” per ringraziare Ms. Baxter per la sua lettera eloggiando gli Italiani ( la seconda parte) Spero che potrai inserire la prima parte della letttera di Ms Baxter alla tua prima risposta.(come richiestoti nella mia prima lettera)

Se c’ e’ qualche informazione che vuoi, fammi sapere il sito da leggere. London’s bridge is......

Da New York, o meglio da “sunny” Rockaway, vogliamoci bene, Angelo


ID: 4802  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: martedì 24 ottobre 2006 Ore: 10:21

Caro zio Angelo,
Perché mi fai tradurre queste lettere che mi fanno piangere? Che etnia preziosa siamo stati gli italiani, tranne i malsani che stanno in tutte le razze, infondo. Esiste una cattiveria italiana come una francese ed un altra americana, così le mafie, spietate stanno in tutto il mondo, ma sono delle squallide minoranze, un popolo si giudica tutto insieme, nella sua integrità. In effetti la maggioranza dei cittadini del mondo è brava gente, soprattutto gli italiani.
E poi, capita pure che avvengono delle cattiverie e delle incomprensioni tra concittadini. Per questo ho visto mio padre piangere di nascosto a 60 anni negli ultimi mesi.

Ecco la traduzione della seconda parte della lettera dell'id. 4800 di questa discussione:

Grazie ms Baxter a mio nome, della mia famiglia e degli amici degli italiani,
desidero estendere il mio ringraziamento fino a Ms Beverly Baxter per l'articolo raffinato “per il mio amico, George, il giorno di Columbus„ (il 6 ott.) che cintrasta dallo stereotipo usuale riservato agli italiani: "Il vostro nome si conclude con una vocale, voi siete un mafioso; siete venuto dall'Italia, voi siete mafioso; siete discendente degli italiani, voi siete mafioso".
Nessuno SFI (statistiche finanziarie internazionali), o buts. la ms Baxter accenna i nomi conosciuti soltanto agli italiani, nomi sconosciuti ad altri gruppi etnici perché si concludono in una vocale; ma è possibile questo razzismo e questa orrenda discriminazione?
Nomi che trovate raramente in libri di scuola perché non sono discendenti Anglo-Sassoni; nomi conosciuti soltanto ad un erudito profondo, come la ms Baxter.
La ms Baxter cita le azioni di molti italiani nel nuovo mondo. Non riscrivo la sua lista lunga e preziosa. Sì, ms Baxter quando altri gruppi etnici (non tutti, naturalmente) saccheggiavano la nuova terra per l'oro e tutti gli altri materiali preziosi o virtualmente che annnichilivano i nativi della loro terra o che distruggevano l'intera civiltà Azteca nel Messico e quella Incas nel Perù, molti italiani stavano scoprendo la terra principale dell'America del Nord o tracciando il Pacifico dal Messico nell'Alaska ed alle Filippine o fondandarono la banca più grande del mondo, la banca dell'America, firmando la dichiarazione di indipendenza, Thomas Jefferson che ernbodying “riteniamo queste verità manifeste, che tutti gli uomini sono ugualmente generati in fatto di diritti.
Sì, ms Baxter, siamo i figli di Roma, Roma che ha dato “al Codice civile romano„ un codice ancora adottato dall'intero mondo; siamo i figli di Dante Alighieri, i figli di William Paga, i figli di Giuseppe Mazzini, i figli di Giuseppe Garibaldi, i figli di John Basilone, i figli di Cristoforo Colombo, i figli di Americo Vespucci, i figli di Pietro Giannini, La Guardia, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei e molto di Fiorello di cui i contributi hanno dato il lustro non solo in Italia ma al mondo; siamo i figli dei dieci dei migliaia degli italiani di cui i nomi sono incastonati nei cimiteri militari degli U.S.A. intorno al mondo.
Siamo Italo-Americani fieri, aspettiamo per dare il nostro contributo al nostro nuovo paese. Ai miei amici, gli italiani, ricordo loro che cosa il nostro grande antenato Dante Alighieri, ammoniva molto tempo fa: "Il foste non fatti per vivere come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza".
Non siete stati fatti, dunque per vivere come trogloditi, ma per diffondere la virtù e la conoscenza.
Grazie ms Baxter, grazie per la disponibilità di porre un bell'arcobaleno sopra gli italiani.

Serena Mari


ID: 4800  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: martedì 24 ottobre 2006 Ore: 09:44

La seconda parte della lettera:

Thank you Ms. Baxter

On behalf of myself, my family and friends of Italians, I wish to extend my gratitude to
Ms. Beverly Baxter for the fine article “For my friend, George, on Columbus Day” The Wave (Oct. 6, 06) It was really refreshing not to read the usual stereotype reserved for the Italians. Your name ends with a vowel, you are a mafioso; you came from Italy, you are mafioso; you are an Italian’s descendent, you are mafioso, no ifs, or buts. Ms. Baxter mentions names known only to Italians, names unknown to other ethnic groups because they end in a vowel; names you seldom find in school books because they are not of a Anglo-Saxon’s descendent; names known only to a deep scholar, like Ms. Baxter.
Ms. Baxter cites the accomplishments of many Italians in the new world. I am not going to re-write her long list. Yes, Ms Baxter when other groups (not all of them, of course) were sacking and plundering the new land for gold and any other precious materials o virtually anihiling the natives for their land or destroying the entire civilization of the Aztecs in Mexico and Incas in Peru, many Italians were discovering the main land of North America or mapping the pacific from Mexico to Alaska and to the Philippines or founding the biggest bank in the world, The Bank of America, signing the Declaration of Dependence, helping Thomas Jefferson ernbodying “We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal” in Bill of Rights.

Yes, Ms Baxter, we are the sons of Rome, the mighty Rome that gave the “Roman Civil Codice” a code still adopted by the entire world; we are the sons of Dante Alighieri, the sons of William Paga, the sons of Giuseppe Mazzini, the sons of Giuseppe Garibaldi, the sons of John Basilone, the sons of Cristoforo Colombo, the sons of Americo Vespucci, the sons of Pietro Giannini, Fiorello La Guardia, Guglielmo Marconi, Enrico Fermi, Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei and many more whose contributions gave luster not only to Italy but to the world; we are the sons of tens of thousands of Italians whose names are enshrined in U.S.A. military cemeteries round the world. We are proud Italo-Americans, ready to give our contribution to our new country.

To my friends, the Italians, I remind them what our great ancestor, Dante Alighieri, ammonished us a long time ago: Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza. You were not born to live like brutus , but to spread virtue and knowledge.

Thank you Ms Baxter, grazie for placing a rainbow over the Italians.


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