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Argomento presente: « Italiani grandi all'estero »
ID: 4751  Discussione: Italiani grandi all'estero

Autore: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Scritto o aggiornato: sabato 21 ottobre 2006 Ore: 10:42

Cara Serena,
il seguente e' un articolo publicato su "wave"= onda , un giornale locale.
L'articolo e' interessantissimo e raro, in quandoche' e differente. Differente da tuttu gli streotipi che sono riservati all' italiani (e quanti) L' aricolo e' stato publicato in ricorrenza del "Columbus' Day" ed e' stato scritto da una "non italiana" Beverly Baxter, in inglese.
Vorrei publicarlo "as it is" in inglese, per non perderne il significato. Sono sicuro che vi sara' molto facile dare un riassunto in italiano da Te che sei maestra di inglese, francese e giapponese. In una separata trasmissione rispondero' all' articolo.
Salute e saluti all' intera redazione di Torreomnia, te uno speciale.
Da Rockaway, vogliamoci bene, Angelo

On The Beach
For My Friend, George, On Columbus Day Commentary By Beverly Baxter

As I was making my reservations to see the mellifluous Andrea Bocelli in concert, I began to think of all the contributions Italian Americans have made by way of their music, their art, architecture, literature, cuisine, wine, theatre and design. I came across this piece, an ode to all Italian Americans, which I'd like to share with you. "I am an Italian-American. My roots are deep in ancient soil, drenched by the Mediterranean sun, and watered by pure streams from snow-capped mountains. I am enriched by thousands of years of culture. My hands are those of the mason, the artist, the man of the soil. My thoughts have been recorded in the annals of Rome, the poetry of Virgil, the creations of Dante, and the philosophy of Benedetto Croce.
I am an Italian-American, and from my ancient world, I first spanned the seas to the New World. I am Cristoforo Columbo. I am Giovanni Caboto known in American history as John Cabot, discoverer of the mainland of North America. I am Amerigo Vespucci, who gave my name to the New World, America.
First to sail on the Great Lakes in 1679, founder of the territory that became the State of Illinois, colonizer of Louisiana and Arkansas, I am Enrico Tonti. I am Filippo Mazzei, friend of Thomas Jefferson, and my thesis on the equality of man was written into the Bill of Rights. I am William Paca, signer of the Declaration of Independence. I am an Italian-American. I financed the Northwest Expedition of George Rogers Clark and accompanied him through the lands that would become Ohio, Indiana, Illinois, Wisconsin and Michigan. I am Colonel Francesco Vigo. I mapped the pacific from Mexico to Alaska and to the Philippines. I am Alessandro Malaspina.
I am Giacomo Beltrami, discoverer of the source of the Mississippi River in 1823. I created the Dome of the United States Capitol. I am Constantino Brumidi. In 1904, I founded in San Francisco, the Bank of Italy now known as the Bank of America, the largest financial institution in the world. I am A.P. Giannini.
I am Enrico Fermi, father of nuclear science in America. First enlisted man to win the Medal of Honor in WWll, I am John Basilone of New Jersey. I am the million strong who served in America's armies and the tens of thousands whose names are enshrined in military cemeteries from Guadalcanal to the Rhine. I am the steel maker in Pittsburgh, the grower in the Imperial Valley of California, the textile designer in Manhattan, the movie-maker in Hollywood, the homemaker and the breadwinner in 10,000 communities.
I am an American without stint or reservation, loving this land as only one who understands history, its agonies and its triumphs can love it and serve it. I will not be told that my contributions are any less nor my role not as worthy as that of any other American.
I will stand in support of this nation's freedom and promise against all foes. My heritage has dedicated me to this nation. I am proud of my heritage and shall remain worthy of it.
I am an Italian-American."
Happy Christopher Columbus Day!

Angelo Guarino


 
 

ID: 4757  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: sabato 21 ottobre 2006 Ore: 10:42

Aspetti della Campania nel terzo millennio: si presenta il libro di Corsi
di Antonietta Miceli

ERMANNO CORSI CITTADINO ILLUSTRE TORRESE

Proclamato cittadino illustre di Torre del Greco, Corsi ha ottenuto le cittadinanze onorarie di Gioi Cilento, Cicerale e Sant’ Arsenio nel Vallo di Diano.

L’amministrazione comunale guidata da Domenico Gambacorta, in collaborazione con l’associazione “Amici del museo”, promuove la presentazione del libro redatto da Ermanno Corsi che si terrà oggi, alle ore 17,30, presso il Museo Civico di Ariano Irpino.
Intervengono Gianni Raviele, direttore di Canale 58, Antonio Corbo, caporedattore di “La Repubblica” di Napoli e Gianni Porcelli, giornalista Rai. Nel lavoro “Aspetti della Campania nel terzo millennio”, l’autore evidenzia il ruolo della Regione Campania nell’attuale panorama nazionale ed europeo.
Laureato in Lettere alla Federico II, giornalista professionista di consolidata esperienza maturata nei quotidiani Il Tempo” e Il Mattino. Corrispondente e articolista del Giorno, della Repubblica, del Roma, dei periodici Il mondo” e L’Europeo, collaboratore di riviste come Nord e Sud, Corsi è stato alungo caporedattore della Rai di Napoli. Autore di una decina di libri di cultura meridionalistica, ha ricevuto numerosi premi di giornalismo e storiografia.
Insignito dalla libera Università Isfoa di Milano della laurea a honorem in Scienza della Comunicazione, ha tenuto lezioni e seminari di giornalismo in molte facoltà universitarie e per conto di Istituti specializzati come il Formez e l’Irmc di Caserta. Per quattro anni presidente dell’Associazione Napoletana della Stampa, dal 1989 presiede l’Ordine dei Giornalisti della Campania. Nel 2004 il Presidente Carlo Azeglio Ciampi lo ha nominato, “motu proprio”, Commendatore al merito della Repubblica. Proclamato cittadino illustre di Torre del Greco, Corsi ha ottenuto le cittadinanze onorarie di Gioi Cilento, Cicerale e Sant’ Arsenio nel Vallo di Diano.

Fonte www.denaro.it


ID: 4755  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: venerdì 20 ottobre 2006 Ore: 21:32

Qualche uomo importante sta pure dentro le mura della sua città e capita in qualche sito nazionale accreditato

Guardate qui:

//www.artinrete.org/menu_b/formazione/cv_aspetti.htm#tecniche

Veronica Mari
Moderatrice


ID: 4752  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: venerdì 20 ottobre 2006 Ore: 16:13

Detto fatto zio Angelo da Rockaway,

l'ho tradotto per farlo capire ai lettori del Forum Torreomnia. Gli Italiani siamo grandi in tutto il mondo, tranne in casa nostra, nel nostro paese, nel nostro orto. La locuzione "avere sempre la puzza sotto il naso è stata inventata a Torre del Greco. I vesuviani, nella fattispecie, hanno la cenere del Vesuvio sotto il naso , che è tossica per i maschi e acida per le donne. Non si vede a occhio nudo, ma c'è. Non ha mai smesso d'esserci.

Ecco la traduzione del testo in inglese di questa proposta di discussione in alto ID. 4571di Angelo Guarino:

Sulla spiaggia
Per il mio amico, George, il giorno di Columbus Commento da Beverly Baxter.

Poichè stavo facendo le mie prenotazioni per vedere il Andrea Bocelli in concerto, ho cominciato a pensare a tutti i contributi che gli Americani italiani hanno fatto via la loro musica, alla loro arte, architettura, letteratura, cucina, vino, teatro e disegno.
Ho trovato in questo senso, una lode a tutti gli Americani italiani, che vorrei ricordare con voi.
“Sono un Italiano-Americano. Le mie radici sono profonde in terreno antico, infradiciato dal sole mediterraneo ed innaffiato tramite i flussi puri dalle montagne neve-ricoperte.
Sono arricchito dalle migliaia degli anni di cultura. Le mie mani sono quelle della casa dell'artista, l'uomo del terreno. I miei pensieri sono stati registrati in annali di Roma, poesia di Virgilio, creazioni di Dante e filosofia di Benedetto Croce.
Sono un Italiano-Americano che dal mio mondo antico, in primo luogo ha misurato i mari al Nnuovo Mondo. Sono Cristoforo Colombo. Sono Giovanni Caboto conosciuto nella storia americana come John Cabot, discoverer del continente de America del Nord. Sono Amerigo Vespucci, che ha dato il mio nome al nuovo mondo, l'America. In primo luogo alla vela sui Great Lakes in 1679, fondatore del territorio che si è trasformato in nel dichiarare dell'Illinois, colonizzatore della Luisiana e dell'Arkansas, sono Enrico Tonti. Sono Filippo Mazzei, amico di Thomas Jefferson e la mia tesi sull'uguaglianza dell'uomo è stata scritta nella fattura dei diritti. Sono William Paca, scrittore della dichiarazione di indipendenza.
Sono un Italiano-Americano. Ho finanziato la spedizione di nord-ovest di George Rogers Clark e lo ho accompagnato attraverso le terre che si trasformerebbero in nell'Ohio, nell'Indiana, nell'Illinois, in Wisconsin e nel Michigan. Sono colonnello Francesco Vigo. Ho tracciato il Pacifico dal Messico nell'Alaska ed alle Filippine.
Sono Alessandro Malaspina. Sono Giacomo Beltrami, discoverer della fonte del fiume del Mississippi in 1823.
Ho generato la cupola del Capitol degli Stati Uniti. Sono Constantino Brumidi. In 1904, ho fondato a San Francisco, la banca dell'Italia ora conosciuta come la banca dell'America, la più grande istituzione finanziaria nel mondo. Sono a.p. Giannini. Sono Enrico Fermi, padre della scienza nucleare in America. Il primo ha arruolato l'uomo per vincere la medaglia di Honor in WWll, io sono John Basilone del New Jersey.
Sono il milione forte chi ha servito negli eserciti e nei dieci dell'America delle migliaia di cui i nomi sono incastonati in cimiteri militari da Guadalcanal al Reno.
Sono il creatore d'acciaio a Pittsburgh, il coltivatore nella valle imperiale della California, il progettista della tessile a Manhattan, il film-creatore in Hollywood, la casalinga ed il breadwinner in 10.000 Comunità.
Sono un americano senza stint o la prenotazione, amorosa questa terra come soltanto una chi capisce la storia, le relative agonie ed i relativi trionfi può amarla e servirla. Non mi dirò a che i miei contributi siano affatto di meno né il mio ruolo degno quanto quello di qualunque altro americano. Mi leverò in piedi a sostegno della libertà e della promessa di questa nazione contro tutti i nemici. La mia eredità lo ha dedicato a questa nazione. Sono fiero della mia eredità e rimarrò degno di esso.
Sono un Italiano-Americano. “ Giorno felice del Christopher Columbus!

Un abbraccio filiare Zio , torrese buono, fratello in Torre

Serena Mari
Divisione Lingue estere Torreomnia




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