ID: 4535  Discussione: NEWS TORRE 29 09 2006

Autore: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 29 settembre 2006 Ore: 23:49

Comincia tutto in tarda mattinata a Torre del Greco: segnalazione di una rapina al cliente di una banca che aveva appena effettuato un prelievo di diecimila euro. In due armati lo seguono fin sotto casa, in corso Vittorio Emanuele, gli mettono la pistola in bocca, gli prendono i soldi e fuggono verso Napoli.
Negli stessi minuti la polizia del centro corallino ha un numero di targa di uno scooter: in sella due giovani che avrebbero appena comprato una pistola. E che potrebbero essere gli stessi del "filo di banca" da diecimila euro. Quella targa conduce gli investigatori a un giovane pregiudicato dei Quartieri Spagnoli a Napoli.
Così i poliziotti di Torre del Greco, in borghese, arrivano fin sotto casa del sospettato. Lo incrociano mentre è con un´altra persona in sella a uno scooter diverso da quello segnalato durante la rapina di Torre del Greco, lo fermano comunque per un normale controllo. Ma chi assiste alla scena, chi vede i due uomini armati che bloccano il giovane sbattendolo per terra quando reagisce per impedirgli di fuggire, pensano a un agguato della malavita.
Quando, poco dopo, arrivano volanti e poliziotti in motocicletta di rinforzo ai poliziotti di Torre del Greco, esplode la rabbia del quartiere. «Lo avete picchiato, volevate ucciderlo», grida la folla inferocita. Oltre cento persone circondano le divise, tre poliziotti vengono spediti in ospedale, una volante viene colpita a calci e a pugni, letteralmente sradicata la maniglia di una portiera.
Botte e insulti che continuano, poco dopo, sotto la questura, dove ci sono soprattutto donne, quindi esplode una rissa tra i familiari del presunto rapinatore e i parenti di altri due arrestati che escono dagli uffici di polizia. Il presunto rapinatore viene arrestato - insieme alla sorella e a una zia - per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Intanto, però, viene accertato che la targa del motorino con cui era stata messa a segno la rapina non corrisponde a quella del motorino di Giuseppe Saltalamacchia. Non era lui il rapinatore di Torre del Greco e probabilmente non era lui neanche il giovane che aveva comprato la pistola. Dunque, dopo il controllo della polizia di Torre del Greco, il giovane avrebbe potuto continuare per la sua strada.

Fonte: comunicato stampa
espresso.repubblica.it