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Argomento presente: « Fratel Gregorio dossier DUE »
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ID: 4473  Discussione: Fratel Gregorio dossier DUE

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:57

Una vita innamorata di Dio e delle anime

Parte prima

Cenni biografici

Fratel Gregorio Wendelin Biihl, nacque a Villingendorf (Germania) il 13 settembre 1896. La graziosa cittadina che diede i natali al nostro Servo di Dio e situata a 621 mt sul livello del mare e appartiene al Distretto di Rottweil. Viene denominata « il Comune dei gerani ». La famiglia di Fr. Gregorio attendeva alla cura dei campi e alla coltura delle api; era molto numerosa e il Servo di Dio fu il quinto di dieci figli. In famiglia era molto curata la preghiera comunitaria e la recita quotidiana del Santo Rosario. In questo ambiente, saturo di pietà cristiana, sboccio la vocazione di Fr. Gregorio. Desiderava ardentemente diventare un Fratello missionario; per realizzare questo ideale, il 18 febbraio 1914, entro al Noviziato dei Fratelli delle Scuole Cristiane a Favria Canavese (Torino) dove si distinse per la sua grande pietà e laboriosità. Il 10 agosto 1921, dopo un ritiro di un mese, sotto la guida del Venerabile Fr. Teodoreto, emise i voti della Professione Perpetua e si a cui in lui il desiderio ed il proposito di diventare santo: «Gesu amatissimo, Mamma mia! La giornata più bella della mia vita e finita! Agimus tibi gratias! Tutto vostro, o Gesu, per sempre! ».

FOTO
Villingendorf - Casa natale del Servo di Dio Fr. Gregorio

Giunto il momento di partire per le missioni i Superiori lo pregarono di andare per un po’ di tempo al Noviziato come aiuto del Direttore; ma le cose andarono diversamente ed egli vi resto, come Vice Maestro dei Novizi, per 50 anni (1923-1973), prima ad Albano Laziale, poi a Torre del Greco (Napoli). Dopo una vita passata nel nascondimento, nella preghiera, nell’amore intenso di Dio e dei Fratelli, moriva, in concetto di santità, a Torre del Greco 1’11 Dicembre 1973. Nove anni dopo, 1’11 Dicembre 1982, nella sede Arcivescovile di Napoli, il Cardinale Corrado Ursi, apri ufficialmente il processo per la causa di Beatificazione e Canonizzazione di Fr. Gregorio. II 12 novembre 1986 si e conclusa, presso il Tribunale Ecclesiastico di Napoli, la sessione del Processo di Cognizione sulla vita e le virtù del Servo di Dio. I documenti di questo processo sono passati ora alla Sacra Congregazione di Roma per le cause dei Santi.
(continua)
 
 
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ID: 4483  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:57

Parte undicesima (ultima)

– Sono sempre molto gradite le visite alla tomba del Servo di Dio, sia individuali, sia in gruppo - Colle La Salle - Via dell’Imbrecciato, 181 - Roma - Tel. (06) 526.22.92.

– Si ringraziano sentitamente i generosi collaboratori per le offerte che ci sono pervenute per la Causa di Beatificazione del Servo di Dio. Servirsi del C.C.P. N. 29511003 intestato a: Causa di Beatificazione di Fratel Gregorio dei Fratelli delle Scuole Cristiane - Via dell’Imbrecciato, 181 00149 Roma.

– Diverse persone hanno attribuito grazie e favori spirituali al Servo di Dio Fr. Gregorio: sono pregate di specificare meglio, scrivendo almeno qualche riga di testimonianza e indirizzandola a:

– Fr. Saturnino Ricci - Istituto Leonardo da Vinci - Via G.B. de La Salle, 10 95125 Catania - Telefono (095) 33.81.10 (Vice Postulatore).

fine


ID: 4482  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:55

Parte decima

UNA PRONIPOTE di Fr. Gregorio attribuisce all’intercessione dello Zio il fatto che la madre abbia potuto sopportare serenamente e senza eccessivi dolori le sofferenze di una malattia incurabile.

FR. SISTO OLIVIERI di v. m.: Attribuisco la mia incolumità a Fr. Gregorio dopo una rovinosa caduta.

CATHARINA HERMLE: Da molti anni ho scelto Fr. Gregorio come speciale patrono della mia famiglia presso il Signore. Viviamo da 23 anni a Villingendorf e poiché Fr. Gregorio ha passato qui la sua infanzia, non ho trovato migliore intercessore presso Dio. Il suo aiuto e evidente nei casi in cui e in gioco la pace della famiglia. Anche nella malattia si fa sentire il suo aiuto.

SPATAFORA SALVATORE: Soffrivo da più di tre mesi di epatite virale B come attesta una diagnosi del mio medico. Venni perciò ricoverato al nosocomio Garibaldi di Catania. Dopo aver invocato il Servo di Dio con la mia famiglia, essendomi sottoposto ad altri accertamenti, risulto che ogni sintomo della malattia era scomparso.

Ricorriamo dunque, con fiducia, all’intercessione del Servo di Dio Fr. Gregorio: ci aiuterà nel cammino di Dio, aumentando in noi il desiderio di muovere i nostri passi verso la santità.

Preghiera per chiedere grazie ed ottenere la glorificazione di Fratel Gregorio

O Dio, fonte di ogni santità, che hai promesso di esaltare gli umili e di far risplendere come stelle nell’eternità coloro che insegnano a molti la giustizia, degnati di glorificare il tuo servo Fratel Gregorio e far risplendere il suo nome fra quelli dei tuoi Santi. Nel ricordo della sua vita umile, laboriosa, pura, impegnata a fare la Tua volontà, e tutta dedita ad amare Te e i fratelli, elargisci le tue grazie in favore delle anime che Ti invocano. Fa’ che un giorno la Santa Chiesa onori la sua memoria e ci pro- ponga in lui un nuovo modello da imitare e un protettore di più che interceda per noi e che ci aiuti a vivere nella tua grazia e nel tuo amore. Amen. Gloria al Padre...

continua


ID: 4481  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:54

Parte nona

Sulla vocazione alla vita religiosa
(DALLA SUA CORRISPONDENZA)

– Se prendi il buon Dio sul serio e se più tardi ti venisse il desiderio di dare volentieri uno dei tuoi figli al Signore, non ho alcun dubbio che il buon Dio ti esaudirà. (Alla sorella Maria. Uno dei suoi figli e ora Benedettino: P. Ilario).

– Purtroppo vi sono molte famiglie, poco cristiane, che fanno del tutto per dissuadere un figlio da una vocazione religiosa, con pericolo della loro temporanea ed eterna rovina.
– Gia fin d’ora devi ringraziare il buon Dio e la Madonna, perché ti senti chiamato a lavorare per la salvezza delle anime. Sicuramente e una grande fortuna per te e non soltanto per te, ma per tutti di casa: una benedizione di Dio, tanto che non poter augurarvene una più grande. Il pensiero fondamentale che devi d’ora in poi coltivare, in modo speciale, sia una grande riconoscenza verso il buon Dio e la Madonna per la immensa grazia della tua vocazione: quia fecit mihi magna, qui potens est! (Da una lettera al nipote P. Ilario, Benedettino).

– Forse molta gente ti invidierà per 1’onore di avere un figlio Benedettino. Una vita spesa per il Paradiso e cosi preziosa che soltanto nell’altro mondo si potrà apprezzare. (Alla sorella Maria).
– Il 19 marzo ricorreva di nuovo 1’anniversario della mia santa Vestizione, sono passati 42 anni. Quante grazie di Dio, durante tanti anni!
– Miei cari, che cosa ci rimane di un temporaneo e passeggero bene e godimento? Un po’ di anni e tutto e passato! Si, pensiamo alla nostra anima. Vale la pena di fare ogni sacrificio e mettere ordine all’interno.
– Affaticarsi soltanto per i beni terreni e la più grande sciocchezza, e ugualmente invece la piu grande saggezza e quella di procurare la gloria di Dio ed accumulare tesori per il Cielo.
– L’unica vera disgrazia su questa terra e di perdere la grazia di Dio e nell’altra il Paradiso. Finché non si perdono questi due beni, non ci possiamo considerare infelici.
– La fede cristiana ci insegna che noi tutti possiamo trasformare le nostre sofferenze in grandi tesori. A Lourdes la Madonna disse una volta alla piccola Bernardetta: «Non ti prometto di farti felice in questa vita, ma nell’altra», e così avvenne. La Santa ebbe molto a soffrire per malattie ed altri avvenimenti.

FOTO
II Servo di Dio Fratel Gregorio in visita al Monastero benedettino di Beuron, dove risiede il nipote P. Ilario

continua


ID: 4480  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:52

Parte ottava

– Quante grazie da Dio durante tanti anni! Più si avvicina il Paradiso e più lo si comprende e più si ringrazia il buon Dio e la cara Madonna.
– Come la cara Madonna stava coraggiosamente presso la Croce del suo divino Figlio, cosi anche noi vogliamo stare presso il letto di sofferenza del nostro caro malato, rassegnati alla santa Volontà di Dio.
– Quindi buon coraggio e una fiducia incrollabile e filiale verso il Sacro Cuore e l’Immacolato Cuore di Maria.

Sulla vita di preghiera

– 0 preghiera mille e mille volte benedetta, nelle tue mani sta dunque il Paradiso; come mai posso io abbastanza riverirti, rispettarti; tu se la fonte di ogni grazia e benedizione. Come i Santi, cosi voglio pregare anch’io.
– Si, voglio amare e stimare maggiormente il gran mezzo della preghiera, giacche, in essa sta il Paradiso, in essa la grazia. «E vennero a me, insieme con essa, tutti i beni e infinita ricchezza» (Sap. 7,11).
– Aiutatemi, o buon Gesù, a compiere il capolavoro che voi m’avete affidato; aiutatemi a sradicare i miei difetti, perché io mi trasformi da nano in gigante, con la preghiera fervente e umile, per mezzo della modestia e dignità.
– Guardare sempre più in alto. Dare all’azione presente tutto il valore d’eternità.
– Vi domando perdono, o Signore, e vi prometto di diventare, con la vostra grazia, un fedele servitore del vostro divin Cuore.
– Vog1io essere un si vivente d’amore! e vivere abitualmente alla presenza di Dio.
– 0 Gesù, o Maria, aiutatemi ad aggiungere ogni giorno, allegramente, un bel pezzo di santità alla mia vita. (S.S.r.v.v.!) Santità, santità, il resto e vanità, vanità!

Sulla Carità fraterna

– Legge assoluta, universale con tutti e in ogni tempo: riconoscere sempre Gesù nei propri fratelli, anche se travestito nel modo più strano, o nascosto tra i difetti.
– Mai disprezzare nessuno. Mai gettare il sasso a nessuno. Mai pretendere niente; nutrire sempre pensieri di benevolenza, beneficenza, scusa, perdono, compassione.
– Cortesia signorile in parole e maniere. Silenzio, silenzio, silenzio... Calma, calma, calma!
– Bandire assolutamente dal proprio agire gli avverbi: bruscamente, rudemente, freddamente, duramente. Sempre amabile e non lasciare mai alcuno senza una parola di incoraggiamento.
– Evitare ogni meschineria, piccolezza di mente e avere sempre idee magnanime e larghe.
– Mon fare un «casus belli» per una spilla; mai perdere la bussola, mai bassezze, rabbia in parole, atti, maniere, espressioni.
– Sorridere a tutti, malgrado le pene più acute. Dio solo deve esserne il testimone.
– Oh, il sorriso! e spesso un atto di eroismo, e il colmo della abnegazione, e un meraviglioso atto di fede.
– Con un saluto senza un sorriso. Nessuna ripulsa alla richiesta di un favore. Non un incontro senza soddisfazione per il prossimo.

continua


ID: 4479  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:50

Parte settima

vostri piccoli schiavi... Vi faccio dunque un totale ed irrevocabile dono della mia inutile persona e di tutte le cose in me e fuori di me... ». Il suddetto atto, solennemente rinnovato e confermato, senza poterlo mai più revocare, e stato fatto in questo 13 del mese di maggio, 1930. Fr. Gregorio. Fr. Gregorio passo la sua vita religiosa conversando affettuosamente con la sua buona «Maman», con la sua Mammina celeste! Da ragazzo pregava spesso nella Cappellina di Osvaldo recitando il Santo Rosario. Certamente, fin d’allora, la Madonna lo ha guardato ponendolo sotto la sua speciale protezione e il suo sguardo materno lo ha seguito durante tutta la vita. Nutri una particolare devozione verso la Madonna del Santo Rosario di Pompei; vi si recava a piedi da Torre del Greco insieme ai Novizi e sostava qualche ora in preghiera davanti a quella immagine miracolosa. Cosi imitava il Santo Fondatore, Giovanni Battista de La Salle, che accompagnava i primi Fratelli ai piedi della Madonna di Liesse.

Consigli del Servo di Dio Sulla devozione a Maria

– Aiutaterni, o Vergine Santa, ad aggiungere ogni giorno un bel pezzo di santità alla mia vita.
– Condire tutto con il dolce nome di Maria. Pensare alla Madonna cento, mille volte al giorno.
– Mi ha fatto piacere sentire che preghi assiduamente la Madonna e che hai una grande fiducia in Lei.
– Dal momento che io ho consacrato a Maria i pensieri, le parole, le azioni... devo stare attento a non fare il commediante... Tutto deve essere il meno indegno possibile.
– Recita ogni sera, prima di coricarti, un’Ave Maria, per una buona scelta della tua professione.
– La mia vocazione religiosa 1’ho sempre ritenuta come una risposta della cara Madonna per i Rosari recitati ed altri piccoli servizi nella Cappelletta.
– La notizia che il Santo Rosario venga recitato assiduamente in Famiglia e per me una grande consolazione. A Pompei vi e una delle più grandi basiliche, meta di pellegrinaggio alla Regina del Rosario, la cui origine e dovuta a molti miracoli.

continua


ID: 4478  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: domenica 24 settembre 2006 Ore: 23:11

Parte sesta

Le sue grandi devozioni Gesu Eucarestia

«Voglio essere un si vivente d’amore. Dio solo mi basta!». Il Servo di Dio Fr. Gregorio fu una vera anima eucaristica. L’incontro quotidiano con Gesù nella Santa Comunione lo portava a soffrire, a morire e a risorgere con Cristo, in una mistica unione che lo innalzava a Dio per farlo riposare amorosamente in Lui. Senza dubbio Fr. Gregorio basava tutta la sua vita spirituale sulla divina Eucarestia. Quando era in Cappella il suo sguardo era rivolto al Tabernacolo, rimaneva quasi sempre in ginocchio e pregava a lungo con le mani giunte. Era bello vederlo pregare, e vicino a lui si stava bene, ma ci si sentiva piccoli, piccoli. Quando poi tornava dalla S. Comunione il suo volto era sorridente come se il sorriso di Dio si riflettesse su di lui. Fr. Gregorio era una lampada vivente davanti a Gesù Sacramentato. La Santa Messa e la S. Comunione erano il sole della sua giornata e lo lasciavano avvolto in un’atmosfera di luce e di calore.

Gesu Crocifisso

Sentiva profondamente 1’amore verso il nostro Divin Redentore, morto in Croce per noi; per tutta la sua vita segui da vicino Gesù che porta la Croce. Ogni mattina scendeva in Cappella verso le 4,30 e, prima che la Comunità si riunisse per la preghiera mattutina, egli aveva gia percorso devotamente le stazioni della Via Crucis; alla dodicesima stazione si metteva in ginocchio e con le braccia alzate invocava il Divino Crocifisso. Ogni giorno recitava con fervore la devozione – Adorazione a Gesù Crocifisso – per onorare le Piaghe di Gesù. Fr. Gregorio fu anche discepolo del Venerabile Fr. Teodoreto, apostolo di Gesù Crocifisso e fondatore dell’Istituto Secolare – Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria Santissima Immacolta –; con Lui fece il ritiro dei trenta giorni, il mese ignaziano, a S. Mauro Torinese, prima della sua Professione perpetua. Dopo questo incontro si ra8orzo in lui la devozione al San- tissimo Crocifisso: « Voglio anch’io amare sempre più Gesù Crocifisso». Quando due anime sante si incontrano e sempre uno spettacolo stupendo: allora Dio sorride di compiacenza verso le sue creature. Il nostro Servo di Dio amo davvero Gesù Crocifisso e lo testimonio con la sua vita umile, mortificata, innamorata del Martire del Golgota. Leggiamo nei suoi appunti: «Lo so, Gesù, che per seguirti bisogna essere dei Crocifissi. Sarai il mio modello nella carità: sei morto sulla Croce per noi; nell’umiltà: ti sei messo in ginocchio per lavare i piedi agli Apostoli; nell’obbedienza: hai seguito in tutto la volontà adorabile del Padre».

Maria Santissima Regina e Madre

La sua devozione verso la Madonna era come quella di un figlio affettuoso verso la più tenera delle mamme. La Corona era 1’oggetto a lui più caro. Ogni giorno recitava per intero il Santo Rosario e nei momenti di attesa o di vigilanza lo si vedeva sempre con la Corona in mano. Si poteva chiamare «il Fratello della Corona». Alla Madonna affido completamente la sua anima e si lego a Lei con la dolce e forte pratica della schiavitù mariana, secondo la dottrina di S. Luigi Maria da Montfort. «Vi supplico, molto umilmente, di ricevermi oggi e per sempre, nel numero dei

continua


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