ID: 4447  Discussione: A Fernanda di Corso Garibaldi

Autore: Penza Francesco  - Email: francopenza@interfree.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 22 settembre 2006 Ore: 14:36

Caro "proto", conducente, manovratore, ecc. Ho ricevuto una email privata da Torre e rispondo pubblicamente perché l'argomento è generale. Finirà che farò qui la mia brava rubrica medica e nel mio caso gerontologa.

Cara Fernanda, CIBO E FARMACI

non stanno bene insieme. Sospetto una serie di patologie.
Cibo: l’assorbimento del farmaco non è significativamente influenzato dal cibo.
Così si legge nel “bugiardino”.
Ma stando agli studi dei chimici e dei farmacologi, molti cibi contengono sostanze che potenziano o diminuiscono l’azione di alcuni farmaci.

Ecco gli intrecci da conoscere ed evitare.
Pomodori: ricchi di potassio, il consumo è controindicato mentre si prende un ipotensivo.
Formaggi: il calcio e gli altri latticini rallentano l’assorbimento degli antibiotici (tetracicline) diminuendone gli effetti.
Arance: frutta ricca di potassio, è controindicata, insieme a banane, pomodori, spinaci, legumi, cereali, albicocche secche, avocado.
Il pompelmo interagisce con gli ipotensivi, con alcune statine per il colesterolo, con la carbamazepina, antiepilettico, alcune benzodiazepine utilizzate per ansia e insonnia, con le ciclosporine, farmaco antirigetto, usato anche per l’artrite reumatoide.
Il calcio del latte annulla e porta via gli antibatterici.
La caffeina contrasta l’azione di alcuni anti-asma.
L’accoppiata alcool farmaci è imprevedibile.

Con gli anticoagulanti poche verdure a foglia verde, ricche di vitamina K.

Franco Penza
medico, direttore del giornae "Infinito" dal 1960