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Argomento presente: « Chi è il torrese Vito D'Adamo? »
ID: 4391  Discussione: Chi è il torrese Vito D'Adamo?

Autore: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Scritto o aggiornato: lunedì 18 settembre 2006 Ore: 18:22

E' un signore che dice:
“ora, se "italico" è cosa bbona, italico a te, italico a me, italiche le nostre famiglie. Si cosa bbona nun è, italico a loro dicendo e a tutta la schiatta!"
Una persona che compare nei circuiti internazionali della socio-letteratura senza ignorare la sua oigine meridionale italiana?

No. Vito d'Adamo è un torrese illustre destinato negli annali dei torresi di cultura vera!

Vediamo solo qualche testimonianza "estorta", visto la sua umiltà e la sua modestia, cosa rara per i torresi "colti".

Germania: Vito d’Adamo è “Cavaliere all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana” L’alta onorificenza è stata conferita da Ciampi su proposta del Ministero degli Esteri
(GRTV) Vito d’Adamo, del Comites di Friburgo e direttore del periodico “Nuova Linea” edito nel Baden-Wurttemberg, è stato insignito dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, su proposta del Ministero degli Affari Esteri, dell’alta onorificenza di "Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana".
Ad annunciarlo, il Console Generale d’Italia in Friburgo, Sergio Martes. L’alto riconoscimento, spiega il Console, è stato conferito a d’Adamo “per i suoi meriti a favore dell'integrazione della collettività italiana residente nell'area della Foresta Nera di questa Circoscrizione e per la sua instancabile attività culturale e sociale”. La cerimonia per il conferimento dell'onorificenza avrà luogo venerdì, 22 marzo 2002, alle ore 19, nel "Altes Kapizinerkloster, Refektorium”, Klostenstr. 1, 77716 Haslach i. K.

Vedi Link: >www.grtv.it/www/2002/marzo2002/12marzo2002/vito6.htm>

INFORM - N. 28 - 7 febbraio 2001

Vito D’Adamo: L'eutanasia del voto all'estero. Restiamo "emigrati", altro che "italiani nel mondo"!
FRIBURGO/BR.-.Ogni enunciazione può essere posta e sviluppata da una fazione in diversi modi e direzioni e controbattuta da altra corrente con altrettanti argomenti. Sono questi gli artifizi, cui ricorrono i politici - non solo nostrani, ma specialmente -, ricchi di geniali quanto rovesciabili argomentazioni, che si rivelano spesse volte di problematica attuazione sul piano pratico, se non per gli effetti dilatori.
Questo in genere. Qui ci riferiamo al complesso della campagna pluridecennale, con che le forze politiche, ponendo e respingendo volta per volta le proposte d'estensione del diritto di voto in loco agli italiani residenti all'estero, hanno preferito giocarsi ogni affidabilità, piuttosto che pronunciarsi in modo chiaro e definitivo in materia, senza mai riuscire ad accantonare gli interessi "particulari", di casta e di partito.
I connazionali fuori nazione sono reputati cittadini italiani a pieno titolo solo quando si presentano in Italia per votare, altrimenti restano meri numeri della diaspora. Qualcuno considera addirittura inopportuna la loro tenace richiesta d'estensione del diritto di voto nei Paesi di residenza.

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www.mclink.it/com/inform/art/art_01/01n028a6.htm

INFORM - N. 124 - 24 giugno 2002

Vito D'Adamo sui Mondiali oscurati dalla RAI: "Il servizio non è attivo oppure codificato" (con buona pace della lingua italiana!)
Anticipiamo l’articolo, che apparirà sul numero di maggio-giugno de "La Nuova Linea", il bimensile del Comitato Coordinamento delle Associazioni Genitori nel Baden Württemberg, diretto da Vito d’Adamo.
Tutti protestano: lettere, fax, telefonate, e-mail, articoli di giornali, comunicati e notizie d’agenzia hanno messo a fuoco tutto lo sdegno degli Italiani oltrefrontiera circa l’oscuramento dei programmi RAI, e non solo in occasione del Mondiale di Calcio in corso, ormai senza di noi. Da parte nostra continueremo a reagire, come abbiamo fatto da anni e non solo per la presente circostanza, insistendo nel richiedere alla RAI una soluzione soddisfacente per tutti. Potremmo esternare il nostro più profondo rammarico; l’umiliazione che proviamo; le frasi più irriferibili, che abbiamo udito in relazione a quest’ennesimo schiaffo in pieno viso, che non si riesce, non si deve sopportare. A questo punto è del tutto lecito pensare che o quelli della RAI siano stati finora più potenti di tutti i Governi passati e presenti o che questi ne siano stati sempre complici. Anche la compagine governativa, attualmente in carica, si è rivelata impotente a cavare il classico ragno dal buco. (A proposito: sono tuttora schermati anche i programmi sportivi delle emittenti berlusconiane). Viene anche da pensare se il tutto non sia una messa in scena, apprestata per i sempliciotti, che poi saremmo noi, italiani all’estero. Noi sappiamo solo una cosa, che tutti sproloquiano di democrazia e di parità di diritti, mentre per tante cose si naviga in pieno medioevo!

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www.mclink.it/com/inform/art/art_02/02n124a6.htm

Caro Padre, quello che né d'Adamo né il tuo giornalista anonimo spiegano è perché il veto sul termini italici, perché tanto lavoro per demolirlo.
Comunque torno a ringraziare, sia Te, sia il dotto d'Adamo, sia l'anonimo giornalista, se mai avessi avuto dubbi che siamo sulla buona strada i vostri accaniti interventi hanno avuto un effetto decisamente sciogliente (scusa, d'Adamo, si dice sciogliente? Credo di no, ma che ci vuoi fare, in questo mondo dove chi fa la censura si fa gran cassa di chi accusa quell'altro di fare censura, in questo mondo dove le agenzie non danno la notizia ma solo la reazione alla notizia, in questo modo dove Tu senti di doverti sgravare la coscienza di un italico carico altrui, .... beh in questo mondo a gambe all'aria anche sciogliente credo ci possa stare).
E per tornare alla censura, ora mi divertirò a vedere chi deciderà di pubblicare questa "reazione" alla notizia. Avanti i censori e Arrivederci a Friburgo!

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www.mediaecomunicatoriitalici.net/templateStampa.asp?sez=702&info=111969&include=visinfodata

Mitarbeiter - collaboratori:
Sabrina Bianchetti, Claudio Bonvecchio, Giorgio Brignola, Elke Montanari, Vito Centorbi, Giovanni Corcagnani, Paola Fabbri Lipsch, Giovanni Ferro, Vittorio Gazerro, Vito D'Adamo, Ursula Kurschel, Orio D'Audace, Emanuele Mascolo, Ezio Mosca, Emma Gramatica, Corrado Mosna, Alfeo Quaranta, Angela Saieva, Gherardo Ugolini

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www.corritalia.de/?l=86&cms=13b7d03dc519770659d71f06b41d764b

RIFLESSIONI A MARGINE DELLA CONFERENZA PROGRAMMATICA SU"RAI INTERNATIONAL

STOCCARDA\ aise\ - Alcune considerazioni bisognerà pur farle a margine di questa Conferenza programmatica su "Rai International e l'informazione per gli Italiani nel mondo", svoltasi presso la Farnesina alla fine dello scorso luglio; assemblea fortemente voluta e indetta dal Vice ministro agli Esteri, con la delega degli Italiani all'estero, Franco Danieli, che nuovo non è al mondo dei connazionali, stanziati di là dalle patrie frontiere, ai temi, che direttamente li riguardano. Ricordate le continue proteste delle nostre comunità all'estero per l'insufficiente programmazione del canale internazionale della Rai, il Vice ministro ha rilevato la necessità di rivedere i contenuti delle convenzioni in scadenza tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Rai e i diritti e doveri che ne conseguono.
Ha invitato, pertanto, l'Ente a programmare radicali modifiche, per l'amplificazione del segnale Rai-International e per il potenziamento d'efficaci sinergie con Rai News 24, consentendo l'apertura di canali per l'informazione di ritorno sulle realtà, relative ai connazionali all'estero, da diffondere non solo sul canale di Rai-Inrternational, ma anche su Raiuno, Raidue e Raitre.

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messaggero.leonardo.it/blog/riflessioni_a_margine_della_conferenza.html

di Vito D'Adamo

In tal senso è da intendere l'Inno allo Schwarzwald di Vito d'Adamo che termina con l'invocazione:
Foresta Nera, ia seconda Terra n quest'unica Patrai europea!
Testi di emigrazione. (Curatrici) Romberg, Alice / Wunderlich, M. Bielefeld 1983, pag. 51


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messaggero.leonardo.it/blog/2006/ago/riflessioni_a_margine_della_conferenza.html


Notiziario NIP - News ITALIA PRESS agenzia stampa - N° 44 - Anno XII, 4 marzo 2005
“ora, se "italico" è cosa bbona, italico a te, italico a me, italiche le nostre famiglie. Si cosa bbona nun è, italico a loro dicendo e a tutta la schiatta!"

Vito d'Adamo sulle pagine di Webgiornale pubblica il suo intervento "sull'uso improprio del termine italico, che si vuole applicare ai connazionali nel mondo e loro discendenti" Stoccarda - Cosa vuol dire "italici"? Con tono polemico se l'é chiesto Vito d'Adamo de La nuova Linea, periodico italiano in Germania del comitato di coordinamento delle associazioni dei genitori del Baden Wuttemberg, sulle pagine web di Webgiornale. Pubblichiamo il suo intervento "sull'uso improprio del termine italico, che si vuole applicare ai connazionali nel mondo e loro discendenti", dal titolo "Italici (e dintorni). Una "confusione" promossa da Globus et Locus e MediaPress".

Cosa vuol dire "italici"?

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www.newsitaliapress.it/interna.asp?sez=267&info=111777
 
 

ID: 4407  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: lunedì 18 settembre 2006 Ore: 18:22

Caro Vito,
i Tuoi consigli non fanno una grinza quando si stà in platea. In quella posizione si vede solo il palco e si sentono le battute degli attori, tuttalpiù quelle in sordina quelle del suggeritore. Già sui loggioni si ascoltano cose nuove o diverse.
Ma dietro le quinte ne accadono di tutti i colori. Un po' come i partiti politici: coalizzano sulla carta, ma basta un nonnulla per diventare franco-tiratori.
Si costituisce, ad esempio un quadrumvirato, ma a causa di beghe interne molte notizie scomode arrivano all'orecchio dell'altra "fazione" che tale non è.
Semplicemente diabolico!
Non è un popolo meraviglioso il nostro?
D'altronde i cattivi comportamenti hanno vita corta come le bugie, ma è doloroso scoprirli sulla propria pelle.

Daltronde questa protesta è scaturita da una recidiva di comportamento scorretto, se non altro non solare ed amichevole. Altrimenti non si sarebbe rivangato il torto.

Nulla cambia intanto se si mette sempre la testa nella sabbia come lo struzzo. Certo la solarità rende antipatici, impopolari, indispettisce. Ma è facile capire quando le doglianze vengono profferite a margine del piedistallo.

Ora mettiamo il punto a questo argomento una volta e per tutte per non diventare stantii e ripetitivi.

Scusami se ho anticipato il Tuo curriculum, ma mi prudevano le mani, desideravo una conferma alla mia intuizione con immediatezza. Dopo tante ferite un po' di medicamento italo-teutonico mi ha fatto bene come quello candido ed iungenuo italo-americano dei mesi scorsi.
La mia è stata una anticipazione, tutta l'utenza di Torreomnia è onorata di conoscere ulteriori notizie di un torrese illustre. Ben venga il curriculum ufficiale.
Luigi Mari



ID: 4396  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: lunedì 18 settembre 2006 Ore: 10:07

Gigima',
io raccomando discrezione, mi riconosci - bontà tua - umiltà e modestia, e poi mi combini tutto 'sto casino?
Mi risponderai che hai solo anticipato i tempi della mia presentazione "ufficiale": prima o poi dovevo pur mandarti il mio curriculum, che mi è stato più volte richiesto.
Non esagerare, però, e cito un tuo passaggio (ID 4394): "Qualcuno mi disse privatamente che ero facile alle apologie, che esaltando qualcuno sminuivo gli altri", parole sante, consiglio da vecchio e fidato amico! E continui: "Ma quali altri? L'utenza silenziosa del Forum? Cosa ce ne facciamo".
L'utenza, in verità, non mi sembra poi tanto silenziosa. Bisogna soltanto incoraggiarla ad esprimersi e non deprimerla, istituendo paragoni. Non credo che una Città di 100.000 abitanti non offra argomenti da porre in discussione, anzi!
Con questa tiratina di orecch... (io - i - ia - ie, o come diavolo va scritto), ti abbraccio e ti lascio alle tue attività ed alle cure affettuose dei Redattori e dei Collaboratori, ai quali dico "Aufwiedersehen". A tutti i concittadini, saluti di cuore.

Vito d'Adamo


ID: 4395  Intervento da: Pasquale Zuccarini  - Email: ziccarini2@virgilio.it  - Data: lunedì 18 settembre 2006 Ore: 00:27

Buona sera;
sono Pasquale il pasticciere. Mi sto appena ritirando da un raduno vivino Firenze. Mi sento il redattore sempre vigile sul forum anche se non so creare messaggi culturalmente interessanti, ma capisco bene quando lo so0n o quelli degli altri. Volevo congratularmi con Nonno Vito dalla Germania per le cose importanti che fa e mando un invito a Zio Angelo Guarino dall'America.
Tutta la mia cultura sono i pasticciotti e le motociclette. Se venite qualche volta a Torre, di rimpetto alla Tipografia Mari prima vi abbuffo di dolci, poi vi porto a fare un giro sulla moto, meglio non so fare.
Un abbraccio
Pasqualino, il più pimpante della bacheca.


ID: 4394  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: lunedì 18 settembre 2006 Ore: 00:15

Come si constata difficilmente mi sbaglio in fatto di cultura.
Avevo riconosciuto la valentìa di Vito D'Adamo sin dalla prima frase che ha scritto sul forum.
No solo, avevo capito anche solo da quella breve frase che non v'era sedicenza spocchiosità in questa persona, ma il genio e l'umiltà dell'intellettuale vero, purificato dal provincialismo del campanile vesuviano presente in alcuni sedicenti culturalisti.

Srissi giorni fa, dopo il primo suo incerto messaggio, tecnicamente parlando:

> Come è potuto capitare nel forum Torreomnia una personalità che sa scrivere. Non uno che scribacchia o fa quartini in folio o libelli, o che, come si diceva una volta, sa di latino. No! Uno che conosce l'arte dello scrivere nella sua essenza profonda e non imbratta la rete di temi, temucci o temoni da terza elementare.
Non parlo di didattica esasperata e nemmeno di stile indovinato, queste sono sfumature se pur importanti; mi riferisco, invece, al "percorso mentale creativo" che non affogano nella retorica e nel trito.
Un uomo così per i torresi carenti di letteratura creativa da sempre è platino, ancora più prezioso per l'aria teutonica dell'attuale suo stato anagrafico >.

Qualcuno mi disse privatamente che ero facile alle apologie, che esaltando taluno sminuivo gli altri, Ma quali altri? L'utenza silenziosa del forum? Cosa ce ne facciamo.
Non mi sbagliavo ora che conosciamo solo alcune referenze del Nostro.

Avevo intuito pure il genere di cultura a cui Vito è interessato dalla proposta di collaborazione ad Angelo Guarino, il quale, dopo la mia valutazione di Vito si dichiarava "non letterato".
Caro Angelo, sono le notizie, i ricordi, le testimonianze di prima mano che sono preziose per la letteratura, per gli studi settoriali, per la ricerca, per la storiografia, per il tentativo di migliorare il mondo.
Cosa avrebbe scritto Pasolini sulle borgate romane senza Ninetto Davoli o Franco e Sergio Citti?

Angelo, fatti sotto. Scusa, volevo dire fatti avanti, sei in buone mani. Finalmente faresti letteratura vera.

Luigi Mari

Luigi Mari


ID: 4393  Intervento da: gianni panariello  - Email: giogio13@hotmail.it  - Data: domenica 17 settembre 2006 Ore: 21:41

Ho ritenuto opportuno mandare questo messaggio anche in questa discussione perché ritengo ci sia correlazione.

Con l'ingresso di Vito D'Adamo nel forum vedo una svolta. Io sono colpevole di scrivere poco e di leggere molto nel forum, ma questo personaggio mi solletica dal punto di vista sociale oltre che letterario. In più mi fa salire delle narici l'odore di crauti e di kartoffen che mi riporta al mio periodo di lavoro tedesco degli anni 60.
Ma c'è un gemellaggio tra la cultura tedesca e quella italiana e chissà per quale motivo accosto Curzio Malaparte a Vito D'Adamo.
Con questo presupposto ho ricordato che nel forum avevo letto questo pezzo di Curt de "La pelle" ambientato a Torre del Greco.
Scusatemi ma non sono loquace.
Un saluto a tutti.


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