Puoi anche Tu inserire qui
un nuovo
argomento

  Torna all'indice
Comunità

Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

Argomento presente: « D'Adamo dalla Germania »
ID: 4302  Discussione: D'Adamo dalla Germania

Autore: D'Adamo Vito  - Email: vda@online.de  - Scritto o aggiornato: venerdì 8 settembre 2006 Ore: 15:08

Caro Gigi,
interpreto il tuo intervento del 6 settembre u.s. sul FORUM come un invito, che mi rivolgi, ad una partecipazione più attiva e diretta all’impostazione ed alla discussione d’idee, di pareri, di punti di vista, di quanto io non abbia finora avviato, essendomi limitato ad indirizzarti la documentazione su Torre ancora in mio possesso, tra i documenti, superstiti della spietata cernita, di cui ti parlai.

Innanzitutto, mi devo fare le ossa, comprendere come gestite un sito, quale TORREOMNIA; cercare di capire i criteri, che presiedono all’elaborazione ed alla messa in opera del materiale, che affluisce in sede, la scelta della loro sistemazione nell’ormai Mare magnum.

Mi sono limitato, pertanto, ad inviare notizie, spunti di ricerca, resoconti di vecchi avveni-menti, articoli e foto d’epoca, che testimoniano di un’età, ormai trascorsa, suggerendo, qual-che volta, ma per mia chiarezza, chiedendo riscontri, che mai mi sono stati negati. Comprendo le perplessità, che naturalmente si manifestano, dovute al fatto che in questi documenti il sot-toscritto è sempre presente, sia negli scritti, che nelle foto. Non si tratta d’esibizionismo o ro-ba del genere: la documentazione in parola fu raccolta ed archiviata, come attualmente si pro-pone, in vista della formazione di un curriculum, da allegare alle domande di collaborazione, che volta per volta avrei esibito a vari organi di stampa, anche se non le ho mai avanzate. Og-gi valuto tale documentazione come mio modesto contributo per la messa a punto delle tesse-re, mancanti al gran mosaico di TORREOMNIA.

Lasciami divagare. A proposito del tempo, che è scorso veloce, mi sono accorto – non è una barzelletta -, che io, ottantenne, colloquiavo con i personaggi delle mie foto come se l’età e il sembiante di ciascuno si fossero arrestati al momento dello scatto. Ho dovuto riportarmi bru-scamente alla realtà: ognuno dei miei amici, compagni di scuola, parenti e via discorrendo ha dai settanta ai novanta anni, perlomeno; sono per la massima parte a me, superstite, coetanei. Mi sono, così, reso conto che molti di loro ci hanno definitivamente lasciato, perciò sono in apprensione ogni volta che devo domandare di qualcuno, di cui non ho notizie da tempo.

Ergo: ho stimato meglio inviarti testimonianze dei tempi andati, anche se minime, poco im-portanti, che, però, messe insieme, fanno quadro di un’epoca; assemblano un mosaico di vi-cende e ricordi minori, tessere che proclamano alto il diritto alla memoria, essenziali notizie, appena ampliate al resoconto di particolari momenti della vita del de cuius!

I documenti mi appassionano. Per me ogni scritto, ogni disegno, ogni appunto, ogni foto, un epistolario, un diario, un atto legale, reperti insignificanti che siano o che possano apparire, sono sacrosanta testimonianza, soprattutto, del passaggio di un individuo, di una famiglia su questa terra in un determinato periodo; memorie che non vanno sprecate, ma divulgate e con-servate amorosamente. Una raccolta di fatti, atti, avvenimenti storici e sociali, i resoconti su calamità e buona sorte, presentazione di personaggi, e così via, quali quelli racchiusi nel vasto proscenio di TORREOMNIA, è motivo, che mi sprona ad ampliare la collezione nel suo insieme, anche con casi di poco conto, ma registrati nel loro tempo, che resistano all’oblio.

Credo, in verità, che peggiore offesa non possa recarsi ad uomo, che abbia dato conto di sé, qualora lo si escluda dal suo tempo, dal proprio ambiente sociale ed affettivo e dai contempo-ranei, cancellandone o alterandone la memoria.

La verità è che non sono ancora pronto ad immettermi in una realtà, dalla quale sono stato lontano più di mezzo secolo; che fino ad oggi – di questo mezzo secolo sono 35 anni, ormai, che risiedo in Germania, ed il rimanente l’ho trascorso a Catania, felicemente sposato e padre di due figli ed una figlia – mi sono attivamente occupato dei problemi, veramente tanti, troppi, dei miei connazionali all’estero e, particolarmente, di quelli, residenti in Germania. Mi sono lasciato totalmente assorbire da una condizione, divenuta durevole e che sempre di più mi ha legato, con l’andare degli anni. Mi devo, dunque, un rientro, una rimpatriata, fosse anco solo telematica, epistolare. Lo devo alla mia città natale, e mi ci vuole tempo, devo decondizio-narmi, assuefarmi ad un nuovo stato, ad un novello considerare la possibilità e le difficoltà di agire in un doppio campo d'azione e d’interessi.

Tu certo ti sarai accorto delle mie difficoltà, del mio procedere a tentoni, se più volte mi hai fatto notare esser chiaro che la mia lunga assenza da Torre del Greco mi aveva fatto scordare come sono i Torresi. Lascia che continui a divagare. È vero: l’ho dimenticato al punto, ti dirò, che ultimamente, durante la mia breve calata annuale su Torre, ho durato parecchia fatica ad intendere ed interpretare lo stretto dialetto dei quartieri della Marina. Non c’entra nulla con il modo di comportarsi dei miei compaesani, ma sono rimasto perplesso e solo per amor di pa-tria o per orgoglio, non saprei, non ho chiesto una traduzione. Sulla nave, però, che da Genova mi traghettava a Palermo, come per una specie di rivalsa sul tempo perduto, rispondevo in dialetto all’italiano del personale imbarcato, suscitando meraviglia:
- Signori, ce cunuscite? Cumme avete fatto a capi’ che simme d’’a Torre ‘o Grieco? Io songo ‘i copp’’a Guardia”
Di qual altra marineria, potevano essere? Al massimo, sorrentina; campana, pertanto. Accenti liguri non ne ho captato.

Mi proponi, dunque, un doppio ordine d’interessi, che accetto, ma condizionato dall’età a-vanzata. Ignoro, ed è logico, quanto io possa ancora durare. Ho, in ogni caso, in animo di ap-profittare di tale periodo, quale che riesca a durare, inviando a TORREOMNIA tutto il materiale, tutti i tasselli, su Torre del Greco ed immediati dintorni, che mi sarà possibile raccogliere. Sa-rà tua cura sceglierli e collocarli ove riterrai opportuno. Lotto contro il tempo, anche per ono-rare i miei impegni nei confronti dei media d’emigrazione.

Bene, in un modo o nell’altro mi hai trascinato per le orecchie nel FORUM ed io mi associo volentieri, limitatamente alle mie facoltà. Tu, infine, hai tirato in ballo la greve faccenda del dare e dell’avere e a questo proposito, posso solo risponderti, per quanto mi riguarda, paragra-fando l’ex libris di D’Annunzio: “Io ho quel che ho donato”, che lascio a ricordo il logo “Io non ho neppure quel che ho donato”!
Ciao, saluto affettuosamente te, tutti “quelli di TORREOMNIA”, gli interessati al FORUM, gli amici superstiti e, naturalmente, i compaesani.
Vito d’Adamo.

P. S. - Sto attuando una vera campagna d’informazione per far conoscere ad amici e parenti il sito TOR-REOMNIA. Una mia vecchia conoscenza extra moenia mi ha dichiarato che considera TORREOMNIA un’incomparabile antologia sulla “torresità”. Unico neo: lo scadere nella polemica di parecchi interventi, accolti nel FORUM.

Vito D'adamo
 
 

ID: 4305  Intervento da: Paolo Di Luca  - Email: paolodiluca1@freemail.it  - Data: venerdì 8 settembre 2006 Ore: 15:08

Complimenti al sig Vito D'Adamo,
é sicuramente una buona penna. Inoltre lo stare fuori Torre sembra aver ampliato i Suoi pregi e smussato se non estinto i difetti caratteriali di noi torresi. Cosa che non accade sempre ai torrese che stanno fuori le mura.
Vituccio stamane ho offerto il caffè ad una parte dei ragazzi della redazione. Sono felici di averti in Torreomnia.
Paolo



ID: 4303  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: venerdì 8 settembre 2006 Ore: 12:00

Caro Vito,
stamane sto in fibrillazione in Tipografia che è pure la redazione di Torreomnia. Una risposta più lunga Te la riservo nel Weekend. Torreomnia ed il suo forum ha due perle attualmente, senza offendere nessuno di tutti gli altri collaboratori e amici.
Due ottantenni torresi l'uno torrese dall'America: Angelo Guarino, e l'altro torrese dalla Germania: Vito D'Adamo.
Il primo semestre di quest'anno è stato infernale per me. Ho visto crollare anni di dedizione per Torre a causa dell'imcomprensione e della conseguente compromessa gratificazione di alcune persone, che mi dava in passato lo sprint per avanzare con l'immane lavoro.
Non dico altro. Il Signore mi ha mandato due angeli custodi, (non faccio retorica o salamelecchi di comodo o di maniera) per contunuare questa causa comune. Ricordiamo che la parola "IO" è troppo piccola per raccogliere tutto l'egoismo che contiene.
Vito, (e pure ad Angelo) fate quel che potete per Torreomnia, senza stress o superlavoro. Quando sono animi puri
a parlare, bastano poche parole, poche azioni, ma buone.
Tutta la redazione dei venti ragazzi (beati loro) Vi abbracciano

Luigi Mari

P.S. E' stato inserito il primo capitolo del lavoro sull'emigrazione di Angelo Guarino, fornitomi dall'Ing. Salvatore Argenziano e la moglie signora De Filippis, tratto da Vesuvioweb.it di Aniello Langella. Mi raccomando di tenere sempre abilitati gli applet java nel Ws Windows.
INOLTRE ABILITARE IL SUONO PER LA VECCHIA EMOZIONANTE CANZONE "LACREME NAPULITANE" DI SOTTOFONDO.
Vedi:

www.torreomnia.com/storia/america_guarino/set_fra_america.htm


Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

 Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE