Puoi anche Tu inserire qui
un nuovo
argomento

  Torna all'indice
Comunità

Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

Argomento presente: « NEWS TORRE 29_08_2006 »
ID: 4222  Discussione: NEWS TORRE 29_08_2006

Autore: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 30 agosto 2006 Ore: 19:47

Serie A
Il punto sul mercato del Cagliari
28.08.2006 21.11 di Christian Seu articolo letto 2278 volte
Fonte: CuoreRossoBlu.com

L'attaccante di Torre del Greco è sempre nei piani della Roma: in questi giorni, dopo il raffreddamento della trattativa e le parole di Cellino ("Qualcuno ha scambiato la mia disponibilità per dabbenaggine: resta a Cagliari"), le due società non hanno avuto contatti. L'imminente cessione di Mido in Inghilterra, confermata in serata dal procuratore del giocatore, potrebbe sbloccare il caso-Esposito. Parte dei 5 milioni che i capitolini riceveranno dal Newcastle o dal Tottenham, squadre interessate all'egiziano, potrebbe essere reinvestita nel tornante rossoblu, con l'aggiunta di alcune contropartite tecniche tuttora da individuare. Il Cagliari punta a ottenere le comproprietà di almeno due tra Scurto, Rosi e Okaka, che la Roma però è disposta a cedere soltanto in prestito.
Il calciomercato entra nelle sue battute finali. Giovedì, alle ore 19 suonerà la sirena, poi tutti a casa e occhi puntati al campionato. E' iniziata oggi presso l'Ata Quark Hotel di Milano la terza e ultima fase delle contrattazioni, con le squadre tutte riunite e pronte agli ultimi colpi di mercato.
Il Cagliari arriva alle battute finali di questa tranche con diverse sicurezze: difesa e centrocampo appaiono sistemate, grazie agli arrivi, ufficializzati proprio nelle ultime ore, di Paolo Bianco e Leonardo Colucci. Nessun colpaccio, ma giocatori utili alla causa e che non vanno a pesare eccessivamente sul bilancio: Bianco arriva in prestito da Catania, mentre Colucci ha firmato un contratto annuale dopo aver rescisso col Bologna (ma il Cagliari riconoscerà ai felsinei un indennizzo).
L'ultimo ritocco potrebbe riguardare l'attacco: sfumato Volpato, che si accasa all'Arezzo, rimane in piedi la pista Sergio Floccari, punta del Messina. Al momento, appare poco probabile lo scambio Fini-Langella con l'Ascoli: per il centrocampista sardo, dipende tutto dalla volontà dei marchigiani.
Gli occhi sono però tutti puntati sul futuro di Mauro Esposito.

Fonte: www.tuttomercatoweb.com
 
 

ID: 4235  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 30 agosto 2006 Ore: 19:47

A stroncare il primario è stato un letale arresto cardiaco

Medico muore dopo una lite all'ospedale di Torre Annunziata


Strana quanto drammatica morte all'ospedale civile di Torre Annunziata. A farne le spese è stato il primario Giovanni Aloi, stroncato da un attacco cardiaco letale.
Dopo una lite dai toni accesi con un parente di una paziente, il medico è stato colpito da un improvviso malore. A nulla sono servite le cure del caso: arresto cardiaco fulminante e niente da fare.

Vincenzo Sbrizzi

Fonte www.ephemerides.it


ID: 4233  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: mercoledì 30 agosto 2006 Ore: 10:28

Nel libro "La pelle" di Curzio Malaparte è descritta "La figliata" in un capitolo interamente dedicato a Torre del Greco. Stralci salienti di questo Capitolo sono stati pubblicati nel 2005 su questo forum.

I femminielli di Achille della Ragione

La figliata si svolge segretamente alle pendici del Vesuvio, a Torre del Greco, ed è stata descritta accuratamente con accenti vivaci da Malaparte nel suo libro” La pelle” e dalla regista Cavani nell’omonimo film.
Volgarmente l'omosessuale è chiamato ricchione dal popolino, che ignora di adoperare un termine assai antico e di origine spagnola.
Furono infatti i nostri dominatori per tanti secoli ad introdurre, all’inizio del Cinquecento, nel nostro dialetto la parola orejones, con la quale si indicavano gli omosessuali, eredi della dinastia incaica, che si facevano forare ed allungare i lobi delle orecchie come segno distintivo.
Un esempio paradigmatico di quanto profonde siano le radici di antiche pratiche appartenenti al mondo dei travestiti, esistenti ancora oggi, anche se difficilmente visibili, avendo nel tempo acquisito il carattere della massima riservatezza, è costituito dalla cosiddetta figliata d’’e femminielli. Essa non è altro che un rituale derivante dall’antico rito della fecondità, praticato per secoli nella nostra città.
Nel variegato universo omosessuale, ancora mal classificato sia scientificamente che culturalmente, il pianeta costituito dai femminielli napoletani occupa un’isola privilegiata.
Napoli nella sua lunga storia, più volte millenaria, non ha conosciuto né il ghetto né l’Inquisizione, perché il carattere peculiare che ci contraddistingue da sempre è la tolleranza, che oggi, pur tra tante pressanti emergenze, ci fa progettare a Ponticelli una grande moschea e che in futuro ci permetterà certamente di rappresentare un ideale laboratorio sperimentale di convivenza tra popoli eterogenei e culture diverse.
Il napoletano, come dimostrano recenti statistiche, non vede di buon occhio l’omosessuale più o meno dichiarato, quello politically correct, che oggi, altrove, va tanto di moda ed è apparentemente accettato da una società ipocritamente buonista. Ma da noi il femminiello può vivere quasi sempre, soprattutto nei quartieri popolari, in una atmosfera accogliente, segnata dal consenso e dal buonumore. Nato in uno squallido basso, privo di aria e di luce, in una famiglia in cui la promiscuità è la regola, e dove i figli, tanti, dormono tutti assieme in un unico letto, il femminiello trova il pabulum ideale per sviluppare le sue particolari tendenze; è sempre l’ultimo dei figli maschi, cocco di mamma, al cui modello di dolcezza femminile tende spontaneamente, decidendo, ad un certo momento, senza essere incalzato da cause organiche o costituzionali, di appartenere: di essere donna!Nei quartieri popolari è raro che questa decisione venga giudicata una disgrazia, la famiglia non pensa nemmeno lontanamente di allontanarlo, perchè sa bene che anche la società del vicolo lo accetterà senza problemi, anzi poco alla volta lo utilizzerà bonariamente come un factotum buono per mille piccoli servizi, dall’aiuto nel fare la spesa al rammendo degli abiti, mentre nessuna mamma avrà timore di affidargli i suoi bambini, anche piccoli, se dovrà allontanarsi per qualche ora dal basso per un’improvvisa incombenza.
Il femminiello gode quindi di una bonaria tolleranza in tutti i quartieri poveri della città, dove collabora attivamente all’arcaica economia del vicolo e dove, per la cultura popolare, non è mai un deviato, ma al massimo uno stravagante, che ama travestirsi ed imbellettarsi come una donna, assumere movenze e tonalità vocali caricaturali, amplificate da una gestualità quanto mai espressiva. Il popolino lo accetta volentieri e lo utilizza frequentemente come valvola di sfogo di malumori e aspettative insoddisfatte, scaricandogli addosso, senza malizia, una valanga di improperi in un cordiale quanto irripetibile turpiloquio, condito di frasi onomatopeiche ad effetto, comunque senza mai isterismi o inutili intenzioni moralistiche. (...)

Achille della Ragione

Continua... Vedi qui:

www.napoli.com/viewarticolo.php?articolo=9173


ID: 4227  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 29 agosto 2006 Ore: 13:18

Campioni vesuviani

Mina Morano. È di Torre Annunziata la nuova campionessa italiana di pugilato femminile

A soli 17 anni, Mina Morano è la nuova campionessa italiana di pugilato femminile. Battendo in finale la campionessa in carica Manuela Marcenaro, la giovane di Torre Annunziata si è definitivamente affermata come una delle migliori realtà della boxe nazionale. Studentessa dell’istituto d’arte torrese è stata definita la possibile erede della tre volte campionessa iridata Galassi, suo idolo. Abbiamo provato a farle qualche domanda per conoscere meglio l’ennesima promessa della palestra “Vesuviana” di Biagio Zurlo, a Torre Annunziata.
Perché la boxe? Come l'hai scelta? Quando hai iniziato?
”Ho iniziato quattro anni fa un po' per gioco seguendo mio fratello che già la praticava. Man mano che andavo avanti e arrivavano i risultati mi sono sempre più appassionata. Comunque non è l'unico sport che ho praticato; ho anche giocato a pallavolo e fatto atletica”.
Quante ore a settimana ti alleni e quanto è difficile conciliare uno sport così duro con lo studio?
”Mi alleno tutti i giorni, minimo due ore a giorno. Durante i campionati arrivo ad allenarmi anche tre volte al giorno per raggiungere il peso consentito. Corsa di mattina presto, ginnastica in tarda mattinata e il solito allenamento pomeridiano. Con la scuola me la cavo con poche ore al giorno nei momenti liberi e tutto sommato non va male, anzi”.
Come hai detto ai tuoi cari che volevi fare boxe e loro che ne pensano?
”All'inizio sono stata avvantaggiata dal fatto che mio fratello era già nell'ambiente e il fatto che io lo seguissi era visto più come un gioco di cui mi sarei scocciata presto. Dopo un po' si sono resi conto che la mia era una passione vera. Mio padre è stato subito contento perché è un appassionato, mia madre un po' meno e solo adesso si sta abituando all'idea anche se la preoccupazione è sempre grande”.

Fonte: www.ephemerides.it
giornale torrese on-line


ID: 4223  Intervento da: la redazione  - Email: info@torreomnia.it  - Data: martedì 29 agosto 2006 Ore: 12:22

28/08/2006 ore 14.43
Cultura
"ERUZIONI": FESTIVAL D’ARTE TEATRALE ALLE PENDICI DEL VESUVIO

NAPOLI\aise\ - "Il training dell'attore da Oriente a Occidente" è il tema della prima edizione del festival Eruzioni, ideato e diretto da Agostino Riitano, che si svolgerà dal 6 al 15 settembre alle pendici del Vesuvio, nei luoghi mitici delle diverse catastrofi. Uno squarcio di silenzio e natura che accoglierà arte, finzione, esperimenti. Sono previsti laboratori, recital, escursioni in trekking, concerti, proiezioni e mostre di patafisica.
Il luogo centrale delle attività del festival sarà il bed and breakfast "Fiume di Pietra", adiacente alla sede storica dell’Osservatorio Vesuviano, diretto da Paola Acampa, sede dell’associazione Città del Monte. La seconda, suggestiva location, sarà quella degli Scavi di Ercolano.
Elemento distintivo del festival, quindi, oltre alla peculiarità dei contenuti artistici, diventano le scenografie originali che ospiteranno le tantissime attività creative. Eruzioni è un evento organizzato dalle Associazioni Officinae Efesti e Federazione Territoriale Città del Monte, con il patrocinio del Comune di Ercolano, della Provincia di Napoli, della Regione Campania e del Parco Nazionale del Vesuvio, e nel corso dei giorni vedrà lo svolgimento di più sezioni: workshop, eventi teatrali, dimostrazioni spettacolo, proiezioni e concerti.
Il programma prevede tre workshop condotti da maestri appartenenti alle maggiori tradizioni teatrali del mondo: "Corpo Vocale - Corpo Energetico" di e con Yves Lebreton (Francia), "Attore come autore del ruolo" di e con Jurij Alschitz (Russia, per la prima volta a Napoli), "L'espressione dei tre mondi: pensiero, emozione, corpo" di e con Tapa Sudana (Bali, per la prima volta a Napoli).
Negli Scavi di Ercolano, il 14 settembre andrà in scena lo spettacolo "Niente" di Maurizio Argàn.

Fonte: www.agenziaaise.it/


Puoi anche Tu intervenire a questo argomento o invia un post alle e-mail private

 Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE