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Argomento presente: « Angelo da New York, le spiagge »
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ID: 4214  Discussione: Angelo da New York, le spiagge

Autore: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 8 settembre 2006 Ore: 20:25

Di tanto in tanto fa bene sentire una persona che si sfoga ed e’ piu bello ancora quando questa persona coraggiosamente accusa gli “avvoltoi” di “genocidio” del nostro patrimonio locale.
In passato abbiamo sentito lo sfogo contro la distruzione della Fontana, della Castelluccia e di parecchi edifici ottocenteschi; oggi sentiamo lo sfogo contro la “rapina” delle nostre spiaggie.
Io manco da Torre da quasi 60 anni. Di tanto in tanto son venuto per motivi commerciali e per rivedere la tanto cara famiglia italiana, gli amici e naturalmente i luoghi che mi videro crescere.
Durante quei pochi giorni ho osservato molto, ma naturalmente non ho mai manifestato il mio sentimento, in quando che', dopo tanti anni, mi sentivo "forestiero" e quindi senza una ragione per sfogare la mia rabbia, ma alcune recenti fotografie e l’ articolo della redazione “ci rubano le spiaggire?”mi hanno indotto a manifestare il mio sentimento. Si tratta di una fotografia della Torre di Vassano e l’ altra della Litoranea. Ma dov’ e’ ove e’ la magistrale Signora del Golfo di Napoli? Dove e’ finita la Torre di Vassano, il baluardo contro l’ invasore saraceno, il faro dei nostri pescatori, il vanto di tutti noi altri torresi? dove e’la spiaggia De Rosa? la vasta, vergine spiaggia che era accessibile liberamente a tutti i cittadini
Non credo affato che sia azzardato l’ ipotesi che dopo il Vesuvio, la costruzione delle Ferrovia dello Stato abbia distrutto piu’ di ogni altro evento naturale o supernaturale.
Annientati sono stati i due Cavalieri che, ora, con scogli, fanno protezione alla stessa ferrovia e tante altre piccole libere di accesso spiaggie lungo la costa che erano la delizie di noialtri torresi.
E’ rimasto un detto, che l a costruzione della ferrovia tolse il mare alla nostrra citta’ marinara.
Da una buona estensione di costa, da Fiorillo a Torre Annunziata, vuoi per il porto, vuoi per il cimitero, vuoi per la Torre , vuoi per la Ferrovia dello Stato, di spiaggia a Torre ne e’ rimastata solo un piccolo tratto alla Scala (dietro il porto) e alla spiaggia DeRosa, (borgo S. Antonio) attualmente la Litoranea. Una volta datole in concessione a persone o enti privati, Torre rimane asciutta di spiaggie libere, un atto che va definitivamente contro ogni decreto per la sua tutela.
Come se non bastasse, anche il mare ha fatto la sua parte con l’ erosione di terre e spiaggie..
Fino ai primi del ‘40, esistiva un buon tratto di terra coltivabile al borgo S. Giuseppe alle Paludi, passata la ferrovia. adiacente alla villa “inglese” All’ ultima mia visita, rimaneva solo
la villa, la terra di zia Rusinella e i dolci e saporiti fichirini erano evaporati nell’ oblio.
Ai nostrri tempi vi e’ stata la distruzione della Castelluccia, la Fontana e l’ offuscamento della Torre di Vassano. Da una foto della Torre, posso vedere solo la cima di quella che fu’ la Torre di Vassano, la gemma del Golfo di Napoli. Non avevano altri posti per costruire un albergo? che poi non e ' nenche un albergo, ma solo una fronte per una lurida speculazione edilizia .
Per amor del lucro, hanno distrutto palazzi ottocenteschi; hanno costruiti case sopra case senza un minmo di "buon senso urbanistico”; non hanno “aperto” una strade idonea al traffico odierno. Forse avevano ancora in mente la "Topolino o la "Balilla" senza guardare intorno e vedere che oggi a Torre girano Mecedes Benz, Cadillacs ed altre macchine che richiedono non viali, ma stradoni. Guardando intorno, vediamo che le uniche strade che possono chiamarsi strade, sono le strade di ieri e cioe', Via Fontana, Cesare Battista, via Roma, Vittorio Veneto e Gugliemo Marconi e qualch' un altra. Ma di nuove? "vall ' a pisca’".
Per finire, avevamo una spiaggia, La De Rosa, che era una meraviglia, una "gemma' della Bay di Napoli; infatti l' unica spiaggia nel Golfo di Napoli, da Posillito a Sorrento. Non c' e' spiaggia a San Giovanni, ne' a Resina, ne' a Portici, ne' a Torre Annunziata. Io la ricordo come se fosse ieri. Da giovani, nelle ore piccole del mattino, andavamo dal Cavaliere, mar- a mare alla grande e vergine spiaggia De Rosa, non solo per un bagno, ma anche a guardare quei " poveri maron" col mezzo dorso sotto acqua a tirare u "sciavichiell" Aveva una bella estenzione e sopratutto era pulita Vedila ora, l' hanno dimezzata con costruzioni illegali senza una minima visione.
La strada che chiamano Litoranea non e' altro che un parcheggio per le tante e tante macchine. La spiaggia in se stessa e' stata "'commercializzata" da "avvoltoi" a scopo di lucro. La si puo' ascendere solo con pagamento e quando si e' sulla spiaggia, non ti puoi neanche muovere, e sei a rischio di essere colpito da un incombrante ombrellone, tanto e’ lo spazio riservato ai bagnini .
Peccato. avrebbe potuto essere l' "invidia del Sud" la San Remo della Bay di Napoli, con contesti e perche' no, l’ elezione della Miss Italia e tanti altri eventi riservati solo a paesi del nord.
Luigi, scusa dello sfogo, ma io la penso cosi; mi chiamerai sentimentalista e that’s OK, perche’ io' lo sono
Io non ho viaggiato molto e non so le usanze, regolamenti di altre nazioni in riguardo le spiaggie. So quello che leggo, che le spiaggie, al di fuori del nostro territorio nazionale, sono libere
Qui, nel territorio di mia residenza, Rockaway, una zona balneare alla periferia di New York City abbiamo uno spiaggione che copre parte della costa sud-ovest di Long Island.
The Rockaway’s Beach (la spiaggia di Rockaway) incomincia ad Ovest dell’ isola, da Breezy Point e finisce all’ Atlantic Beach per una interrotta distanza di circa 18 kilometri (dico 18 km.,) di una larghezza che varia sui cento metri) oltre che’ vi sono ancora altre spiaggie (e forse piu’ vaste) fino a Montauk Point, sempre libere d’ accesso e ben mantenute dalle autorita’ locali.
La stagione balneare incomincia legalmente il 15 Maggio e finisce al “Labor’s Day” (giorno
del lavoro), il primo Lunedi di Settembre. Per legalmente s’ intende dire spiaggie tutelate dalle autorita’ locali. Oltre questo periodo, le spiaggie sono aperte, ma senza tutela, assistenza e mantenimento; e’ assolutamente vietato bagnarsi e gli abusivi della spiaggia sono a “ proprio rischio” e soggetti a multe ed espulsioni
Durante il periodo “balneare” l’accessibilita alla spiaggia e’ gratis, non solo, ma le autorita’
(federali, statali e cittadine) forniscono quanto sia necessario per la sua tutela, igiene e mantenimento. In locazioni piu’ popolate vi sono delle toilets, con docce, ben mantenute e la vendita di bevende (non alcolizzate ) e di hot dogs ed altri “fast-food."
La’ dove c’e’ bisogno, vi e’ anche un grande parcheggio municipale (a pagamento)
L’ unica cosa necessaria per usufruire la spiaggia e’ un ombrellone e un tovagliolo (neanche un requisito) e la fortuna di trovare un posto libero e di proprio compiacimento.
Ogni tre isolati, un cinquecento metri, la spiaggia e’ sorvegliata da due addestrati “salvagenti” che siedono su alti sedioloni. I due salvagenti servono il posto per 4 ore dopo di che’ sono rimpiazzati da due colleghi. L’ intera spiaggia e’ cotantemente pattugliata da alicotteri.
La spiaggia e' legamlmente accessibile dalle dieci del mattino alle otto di sera. L’ orario varia da spiaggia a spiaggia. E’ assolutamente proibito bagnarsi dopo le ore stabilite dalla legge.
Di notte, vari camioncini rimpiazzano i vari cestini e ripristinano la spiaggia con rete metalliche
Una cosa si chiede al publico e cioe’di lasciare la spiaggia allo stesso stato di come la si e’ trovata e cioe’ pulita, gli abusivi vengono multati ed in gravi casi, anche espulsi dalla spiaggia.
Statistiche mostrano che oltre un milione di persone frequentano la Rockaway’s Beach all’ anno.
*** Qui negli S.U.A, per decreto “US Code 10 - Harbor & Rivers Act of 1899- Section 123"
e’ assolutamente proibito blidare l’ accesso al mare. Il mare e’ libero per tutti i cittadini.
Nella sua risposta all’ articolo,"Ci rubano le spiaggie"? Arturo cita il decreto della Cassazione del 6/2/2001, che , in altre parole, dice lo stesso del decreto americano. Si vede che il pernsiero e’ internazionale, l’uno vale per l’ altro e tutte e due regnano supremi.

www.timbritarghe.com/forum/bacheca/guarino/guarino.htm

La spiaggia di Rockaway nelle prime ore del mattino, con mio pronipote Saverio Pomposo
Da Rockaway, come sempre, vogliamoci bene, Angelo

***. Informazioni attinte dalla “Guardia Costiera Americana”,

Angelo Guarino da new York




 
 
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ID: 4308  Intervento da: ciccio raimondo  - Email: ciccioraimondo@libero.it  - Data: venerdì 8 settembre 2006 Ore: 20:25

Caro Angelo,
dopo vari giorni ho dato uno sguardo al mio vecchio indirizzo e.mail ed ho trovato, come pensavo, la tua risposta privata. Abbiamo, dunque, risolto l’equivoco “dei rolli di carta igienica” per il resto tutto bene. Giorni fa ho incontrato il mio giovane amico Rosario Pomposo e, curioso della tua identità, ho chiesto di te e lui mi ha confermato che lì in Nuova York ha effettivamente dei parenti Pomposo ai quali poi tu sei imparentato. Questa conferma della tua vera identità mi toglie il dubbio che mi aveva preso dati i precedenti di cui ho scritto. Grazie di nuovo per le parole di stima e di affetto che hai avuto per me. Per quanto riguarda l’argomento “spiagge" io avevo preso a narrare proprio da una spiaggia, che non c’è più, sperando di allargare poi l'argomento ad altri aspetti della nostra realtà con l’aiuto di altri interlocutori. Sembra però che il discorso si sia infelicemente “arenato” perchè c’è sempre il volenteroso pronto a gettare la palla fuori campo.
Di nuovo affettuosità,
tuo Ciccio Raimondo
ciccioraimondo@fastwebnet.it


ID: 4279  Intervento da: ciccio raimondo  - Email: ciccioraimondo@libero.it  - Data: martedì 5 settembre 2006 Ore: 08:52


Caro sig. Angelo,
ho letto e riletto anch’io la sua lettera a me indirizzata e riguardante il suo argomento “le spiagge rubate”. Lei è troppo buono e ha avuto nei miei confronti parole di elogio che non posso non accettare abbassando, commosso, il capo.
Mi rimane oscuro, tuttavia, il senso di quel

“Non mi fermero’ a discutere la tua lettera per intero, ci vorrebbero parecchi rolli di carta da toilet e francamente non troverei parole adatte (tutte positive) per esprimerti il mio sentimento.”

Conosco, dunque, solo in parte gli usi e costumi nordamericani? Ora da voi si scrive anche sulla carta igienica? Cose da non credere! Ma l’America è l’America!
Per il passato ho avuto in questo forum l’avventura di imbattermi, mio malgrado, in interlocutori bizzarri e dalle variegate personalità. La conseguenza fu che il dialogo si inceppò, si arrotolò su se stesso per poi interrompersi nel mistero più fitto. Poi lo stesso forum dall’Amministratore fu chiuso. Poi lo si riaprì. Non era mia intenzione parteciparvi scottato dalla precedente sgradevolissima esperienza. Purtroppo ora mi sembra di ripercorrere gli stessi pericolosi sentieri. E non è certamente perché sono permaloso o sospettoso.
Come si fa, infatti, ad accettare un rotolo di carta igienica come lettera se pure di elogio o quant’altro? Lapsus calami? Non posso credere che il sig. Guarino abbia spirito goliardico alla sua veneranda età e se pure lo avesse lo userebbe disinvoltamente con persona che non si conosce nel senso di avere con questa una dimestichezza consolidata in anni di rapporto diretto.
Comunque sia, e con chiunque io abbia a che fare, dal Laghetto, che non c’è più, vogliamoci sempre bene.
Ciccio Raimondo


ID: 4275  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: lunedì 4 settembre 2006 Ore: 20:19

Caro Ciccio,
ho letto e riletto le tua risposta alla "spiaggie rubate" e la trovo molto interessante.
Serena ha tanta ragione di chiamarti “filosofo” La tua lettera chiaramente esprime tutta la sapienza dell’ uomo “letterato”; per me e’ stato veramente un piacere anzi un istruzione leggerla.
Non mi fermero’ a discutere la tua lettera per intero, ci vorrebbero parecchi rolli di carta da toilet e francamente non troverei parole adatte (tutte positive) per esprimerti il mio sentimento.
Io non sono un letterato o uno scrittore (checche’ ne dica Serena) ma solo uno scrivano.
Io sono un uomo qualunque (no relazioni al politico) con un buon senso di “osservazione”.
Io amo leggere e rapportare cose osservate o lette con una buona ricerca (spendo ore in libreria) Faccio lo stesso anche qui, con un giornale locale, scrivo e mi batto per la mia opinione. Mi e’ piaciuto tanto la battuta di Paul Getty (riportate da te), quanta verita’ nel suo contenuto.
Perche’ scrivo di cose che sono ormai lontane da me e da quasi 60 anni? Perche’ amo Torre’ la citta’ dei miei natali, la citta’ dei miei genitori, della mia famiglia, allo stesso modo che amo la mia nazione di adozione, gli S.U.A. niente di piu’, niente di meno (senza lucro, direbbe Luigi).
Per natura, io sono timido e taciturno. (Al mercato quando un compratore protesto’ il prezzo di $5 per un pappagallo che parlava e cantava e $10 per uno che era ammutolito, il venditore disse, si, e‘ vero, per $5 questo parla e canta, ma quest’ altro, per $10, pensa.)
Ridi che ti passa.
In sintesi hai avvallato la tesi della redazione sulle spiaggie rubate, la tesi di Arturo e del tuo amico Carlo Parlato in riguardo la grandezza degli Stati Uniti e la mia in riguardo le spiaggie e la distruzione dei nostri patrimoni da parte di avvoltoi nel dopo guerra.. Parlando di distruzione, il tuo “Tuttavia esse non sono niente rispetto a quelle perpretate dai suoi figli dopo il secondo conflitto mondiale che pure aveva portato lutto e distrutto edifici. Nell’ immediato dopoguerra suonarono le trombe e si videro innalzare muri di una Gerico all’ incontrario” e’ una catecorica conferma della mia lettera, del mio sfogo. Grazie per aver dedicato un po del tuo pregioso tempo alla risposta


Saluti alla grande famiglia di Torreomnia -

Da Rockaway, vogliamoci bene, Angelo


ID: 4261  Intervento da: ciccio raimondo  - Email: ciccioraimondo@libero.it  - Data: sabato 2 settembre 2006 Ore: 18:03

Cara Serena Mari,
come vedi non appena sono intervenuto ecco che è comparso il famoso “muschillo ncopp ’a chiochiera” rappresentato dall’intervento del sig. Vincenzo Speranza che invece di inserirsi nella discussione proposta da Angelo Guarino, apportando magari le Sue idee circa la parte finale del mio intervento, non trova altro di meglio che proporre un altro tema di discussione dal titolo: “A Torre sono tutti Raimondo?”
Per la verità, senza offesa per nessuno, la scelta di questo titolo ed il suo significato mi risulta alquanto scuro. Che cosa abbia voluto dire l’amico Speranza mi riesce di difficile interpretazione. Qualcuno che ho interpellato per telefono mi riferiva che questo intervento era una specie di panegirico per me e per la mia famiglia. Noi Raimondo saremmo diventati tutti storici a partire dalla buonanima di Raffaele Raimondo a finire agli attuali cani di famiglia cioè a Pinco e a Rex.
Ma non è solo il titolo che mi riesce difficile capire ma anche le varie proposizioni che, per fortuna poche, si susseguono e si contraddicono.
La scelta di non rimanere inserito nella proposta di discussione proponendone un’altra già infatti rappresenta di per sé la famosa “zappa sui piedi.” Si lamenta infatti il sig. Speranza che ciascuno “va per proprio conto e parlerebbe quando dovrebbe tacere e tacerebbe quando dovrebbe parlare.
Ed è proprio il suo caso. Avrebbe dovuto parlare infatti in prosieguo dell’argomento Guarino e fare a meno di parlare in maniera così ambigua nel nuovo argomento di discussione. Mi ha rappresentato a bordo di un Bob Kat a “ruspare” il “monopolizzato” terreno storico torrese?. Per lo meno così ho inteso la frase che si potrebbe intendere anche “zappa sul zappato” e non con la zappetta e lo spolverino dell’archeologo ma con la ruspa del movimento terra. Raffinata sottigliezza o grossolana ingenuità? O non si sa scrivere o vi è una criptica e gratuita malevolenza nei confronti miei, e sarebbe niente, ma di chi mi ha preceduto nello studio della nostra storia locale e lo ha fatto con una serietà ed una perizia fino a questo momento non solo non superata ma nemmeno lontanamente eguagliata né nella forma, né nel contenuto, né, cosa più importante, nella “intenzionalità” del fare.
Non credo poi che vi sia qualcuno che vuole imporre qualcosa a qualcuno. Ciascuno legittimamente propone invece le sue idee con chiarezza assumendosene le responsabilità. Il sig. Speranza in questo caso non critica l’idea ma le persone e la loro supposta supponenza.
Il dott.Franco Penza veramente penza che la nostra sia “la cittadina dei tuttologi?”
E poi dalla lettura dei vari interventi espressi nell’ ”argomento Guarino” in che maniera e perché si finisce con tale asserzione? Perché saremmo dei tuttologi noi quattro e cioè: il sig. Angelo, il sig. Arturo, il sig. Vito ed infine lo scrivente? O non è forse che questa bella qualità la si voleva riferita solo a quest’ultimo e per questo motivo si è scelto di proporre un nuovo argomento, vale a dire: A Torre sono tutti Raimondo?
Finisce il suo infelice intervento l’amico Speranza con un’altra ambiguità. Dopo il termine “tuttologi” scrive: Si sentono tutti dei Raimondo, vale a dire degli storici capillari.
Che cosa è: un elogio o una voluta e raffinata gaffe? Se i tuttologi si sentono tutti Raimondo ne viene per conseguenza logica che i Raimondo sono dei tuttologi. Io non posso a questo punto che “ringraziare” il sig. Speranza per la simpatica attenzione che ha voluto rivolgermi invitandolo, ove mai dovesse capitare ancora, di essere più chiaro per evitare al lettore e, in questo caso a me, di fare cattivi pensieri ed accentuare la “normale paranoia”
Lo insegnavo una trentina d ’anni fa alle mie care allieve della scuola di Metodo a Torre Annunziata : “ Quando scrivete abbiate cura di essere chiare, vale a dire le vostre proposizioni siano brevi e costituite da un soggetto, un predicato ed un complemento; ma soprattutto pensate bene e a lungo su quello che volete dire e poi scrivete.
Ma questo non è certamente il caso dell’amico Speranza che saluto unitamente agli astanti telematici.
Dott. Francesco Raimondo




ID: 4249  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: giovedì 31 agosto 2006 Ore: 21:05

Zio Angelo Guarino ha scritto:

> A tutto ora mi domando ancora il perche' dell'esposizione della grana, a ciel sereno da parte di Luigi, quando io me ne ero gia' dimenticato da parecchio tempo. E' forse perche’ Luigi vuole riaprire la vecchia grana? Di questo non ci credo affatto. Luigi troppo intelligente e allora quale fu la vera ragione? un lapsus lingue? una distrazione momentanea? >

Caro zio Angelo,
Un forum telematico non è una piattaforma facile su cui discutere perchè i dialoghi sono in differita e non in simultanea: cioè a domanda risposta.
Mio padre di tanto in tanto "espone a ciel sereno la grana", come Tu dici, riguardo "il tradimento" in un certo senso, che fu fatto nel 2005, staccandosi da Torreomnia alcune persone coalizzate.
Questo fatto lo fece molto soffrire, perché si può essere preparati a tutto tranne all'ingratitudine degli amici.
Infatti si dice: "prima di amare delle persone accertati che queste siano in grado di capire il significato ed il valore della parola amore".
Si dice pure "La lingua batte dove il dente duole". E mio padre si duole di essere incompreso o di essere volutamente male interpretato per carenze personali come invidia, ecc; non solo, i "tiri mancini" non hanno avuto termine, continuano, e vengono alle sue orecchie, non certo alle Tue che stai in America. Ma non si capisce che negli schieramenti vi sono i "franchi tiratori" che per gusto, divertimento o sfregio rivelano all'avversario le "pastette".
Non so essere più esplicita di così.
Una cosa è certa. A tutt'oggi Torreomnia non contempla nessun lavoro di Angelo Guarino, a parte gli altrettanto preziosi messaggi del forum. Come è possibile? Cosa o chi impedisce ciò?

Ciao zio.


ID: 4248  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: giovedì 31 agosto 2006 Ore: 20:47

Cara Serena,
grazie per aver risposto alla mia lettera. Francamente non avevo nessuna intenzione di tirarti in ballo (in discussione), ma ora che ci sei, devi ballare da sola, in quanto ché il ballo non e' il mio cavallo di trotta, quindi non ti rispondero' riga per riga, non ne vedo la ragione, anche se in piu' di un paragrafo mi hai dipinto come un pupazzo manipolizzabile con la sua penna come l'ago della bilancia di una bussola si sposta verso il richiamo delle sirene (my, my, voi giornalisti sapete come sfruttare la immaginazione dell'essere umano).
Forse nella mia precedente lettera non sono stato molto chiaro. Il mio oggetto era solo di chiarire tre punti, le ragioni oscure, mi proibiscono di pubblicare in Torreomnia il che io ho fatto e sopratutto di manifestare la mia incredibilita', frustrazione per l'esposizione di una vecchia grana da parte di Luigi.
Dissi che era fuori posto, fuori tempo, fuori senso, tutto qui, niente di piu' e niente di meno, senza una minima intenzione di offendere o creare problemi in famiglia.
A tutto ora mi domando ancora il perche' dell'esposizione della grana, a ciel sereno da parte di Luigi, quando io me ne ero gia' dimenticato da parecchio tempo. E' forse perche’ Luigi vuole riaprire la vecchia grana? Di questo non ci credo affatto. Luigi troppo intelligente e allora quale fu la vera ragione? un lapsus lingue? una distrazione momentanea?
Tutto quanto e' stato detto nelle tua elaboratissima lettera e' irrivelante all'oggetto della mia lettera; non indica una sola risposta alla mia domanda e cioe' la ragione per aver riportato a galla una vecchia grana (scusa se mi ripeto, e' solo per correttezza).

Da New York, malgrado tutto, vogliamoci bene, Angelo



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