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Argomento presente: « I giovani e la cultura... »
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ID: 357  Discussione: I giovani e la cultura...

Autore: Vera & Paola  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: martedì 23 gennaio 2007 Ore: 21:47

Siamo due ragazze, Vera & Paola, di 22 e 26 anni. Abbiamo visitato questo bellissimo sito e ci siamo chieste se e quanti giovani torresi siano stati in grado di apprezzare questo immane sforzo di diffusione di cultura...
Non crediamo molti: avendo a che fare quotidianamente con i nostri coetanei notiamo spesso e volentieri un completo DISINTERESSE alla cultura, torrese e non...!
Come vi spiegate questa tendenza, dei giovani d'oggi, ad interessarsi solo ad argomenti e ad attività ludiche e futili?! Eppure a Torre del Greco possiamo vantare un patrimonio artistico e culturale che andrebbe continuamente valorizzato e sviluppato, prorio come ha fatto l'autore di questo sito, al quale cogliamo l'occasione per rivolgere i nostri più vivi complimenti per la completa e appassionata opera svolta!
Vera e Paola
 
 
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ID: 5572  Intervento da: Vera & Paola  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: martedì 23 gennaio 2007 Ore: 21:47

Perché il forum è stato chiuso?
Non abbiamo mai smesso di leggerlo.

Vera e Paola


ID: 3530  Intervento da: Mari virna  - Email: info@totteomnia.it  - Data: sabato 24 giugno 2006 Ore: 11:04

In questa discussione datata "I giovani e la cultura" l'O T. off-topic è evidente, come altri messaggi del 2005.
Ma diamo un'occhiata più mirata all'argomento senza fare molta differenza tra i giovani vesuviani e quelli del resto d'Italia. Con la speranza che discussioni cadute nel frivolo possano riprendersi.

Confrontando alcune abitudini d’impiego dei media diffuse tra i giovani che vivono nelle grandi città (con oltre centomila abitanti) e nel resto d’Italia, scaturisce un quadro complesso: se il telefonino è diffuso allo stesso modo ovunque (90,4% contro 90,3%), nelle aree meno densamente abitate i media che hanno una diffusione maggiore sono quelli che aumentano la socializzazione di massa come tv (92%) e radio (73,5%); nei grandi centri invece troviamo i media con i quali è possibile individualizzare di più i rapporti, come internet (45,9%), giornali (50,2%) e libri (50,5%). L’impressione è che i giovani che vivono nei grandi centri assumono atteggiamenti tipicamente metropolitani come la personalizzazione nell’uso dei media e grande curiosità per quello che accade in ogni parte del mondo. Mentre coloro che vivono in periferia cercano di sentirsi virtualmente al centro utilizzando un ventaglio più ampio di media e attingendo diversamente ai temi trattati. Quest’ultimi, infatti, preferiscono leggere nei quotidiani le pagine dedicate alla cronaca nazionale (50,3%) e locale (36,1%), quelli dei centri maggiori invece, non solo seguono di più lo sport (36%), ma mostrano un maggiore interesse per le notizie politiche (28,4%) e per i temi legati all’economia e al lavoro (13,2%).

Giovani & libri. Uno dei luoghi comuni che circolano sostiene che i giovani rifiuterebbero ogni rapporto con i libri. In realtà anche se si tratta di una dichiarazione d’intenti e non la registrazione di quanto effettivamente fanno i giovani (14-30 anni), il 66,1% dichiara di leggere almeno un libro l’anno e il 48,4% ne legge almeno tre. Inoltre non è la concorrenza dei mass media a ostacolare la lettura, ma il contenuto dei libri, visto che il 22,9% dichiara di annoiarsi quando li legge, mentre il 13,5% non vi trova nulla di interessante. Sono soprattutto i più giovani ad avere queste reazioni, visto che la noia scende dal 34,9% nella fascia d’età 14-18 al 17,9% (19-24), mentre la mancanza di contenuti interessanti precipita dal 25,9% all’8,9%. Il dato più stimolante è il confronto con la mancanza di tempo, che segue un percorso opposto, dal 17,4% tra i 14 e i 18 anni al 48,8% nella fascia 19-24 anni.

Giovani & telefonino. I giovani sono innamorati del cellulare, anche se le motivazioni d’impiego, cambiano notevolmente a seconda dell’età: tra gli adolescenti lo svago (21,7%), la compagnia (17,8%) e l’abitudine (27,2%) sono preponderanti, tanto da far arretrare la funzione più naturale dell’uso del telefono, cioè la necessità (54,7%). I giovani inoltre lo usano principalmente per le telefonate (76,2%) e i messaggini (60,9%), anche se tra i giovanissimi (14-18 anni) non è trascurabile la quota di quanti lo usano per giocare (5,1%), così come tra i meno giovani (25-30 anni) qualcuno usufruisce anche dei vari servizi che cominciano a essere diffusi via Sms (3%).

Giovani & internet. Internet è lo strumento che più di ogni altro segna la differenza tra uso giovanile e adulto dei mezzi di comunicazione. Dichiara infatti, di collegarsi alla rete il 58,7% dei giovani, un dato che corrisponde all’incirca al triplo (18,4%) di quanto accade tra gli adulti sopra i 30 anni. Tuttavia è importante sottolineare che tra i giovani solo il 38,7% utilizza abitualmente internet con una frequenza settimanale di almeno tre volte, il 20% lo fa occasionalmente (tra una e le due volte la settimana) e addirittura il 41,3% dice di non usarlo mai o quasi mai. Sono le donne a mostrare maggiore estraneità nei confronti di questo nuovo strumento di comunicazione, lo sentono lontano infatti il 36,3% di esse e vicino solo 17,5%. Mentre gli uomini lo sentono vicino per il 28,4% e per il 24%. Le donne, infatti, navigano solo perché costrette per motivi di studio (43%) e per lavoro (17,6%), invece la prima ragione che spinge gli uomini ad usare internet è ricercare informazioni di attualità (36,5%) e scaricare testi, immagini e musiche (12,7%).

I media ideali. Quali sono le caratteristiche considerate decisive dai giovani per apprezzare un qualunque mezzo di comunicazione? Come prima cosa i media dovrebbero offrire temi diversi e lasciare libertà di scelta (91,8%), inoltre dovrebbero consentire l’approfondimento delle notizie scelte (86,3%), e permettere l’aggiornamento sui fatti che accadono, anche senza troppo approfondirli (79,8%), ma soprattutto devono sapersi proporre in maniera seria ed autorevole (72,5%). Contrariamente a quanto ci si aspettava, negli ultimi posti della graduatoria troviamo le caratteristiche dei media che potevano essere considerate le più preferite tra i giovani e cioè la tendenza a proporsi in maniera ironica o leggera (58,9%).

Rapporto annuale Censis


ID: 1382  Intervento da: Vera Paola  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: lunedì 7 marzo 2005 Ore: 22:12

Buonasera a tutti,
questa volta sono Vera che scrive, la più piccola. Ringrazio il Dot. Langella perché ci ha chiarito che sia stato un caso indovinare tutte e due le due cose della mamma di Paola. Comunque continuiamo a non capire nulla del forum. Vediamo il signor Mari incavolato e non capiamo che cosa gli avete fatto pensiamo tutti assieme come lui fa capire. A giudicare quello che scrive crediamo che lui si è arrabbiato perché lui crede nei fantasmi e gli altri no. E questo secondo voi è un buon motivo per incavolarsi?
Ci siamo consultate e abbiamo deciso di dirlo quello che sto per dire. Noi credavamo di essere le più piccole del forum, ma vedo che non è vero perché i grandi sembrano proprio bambini certe volte. Chiediamo perdono, ma siamo sincere. I bambini in un caso del genere si sarebbero messi a giocare all'acchiapafantasmi. Pensiamo che si pensa troppo alla proprie persone e poco alla città. Siete troppop concentrati su quello che sapete dire o non sapete dire, mi sembra un braccio di ferro culturale e non una unione per migliorare le sorte comuni.
Interverremo ancora quando si saranno calmate le acque. Con la speranza che scrivete ancora e con l'anima più umile e più altruista.
Un bacione a tutti tanto si tratta di bambini...
perdonateci, i piccoli lo fanno spesso voi chisà
Vera e Paola
e per favore non chiamateci piu Vera e chiara grazie.


ID: 1367  Intervento da: Salvatore Argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: domenica 6 marzo 2005 Ore: 22:44

Per Vera & Chiara.
Lasciammo da parte u munaciello che, anche per me è na grande stru pideta.
Ripercorro mentalmente i nomi dei miei venticinque colleghi del Liceo. Almeno quindici di loro avevano letto solo I promessi Sposi e altri cinque forse due o tre libri.
La domenica pomeriggio a fare la fila sotto il voltone del Mercadante per la prosa eravamo, a dir molto, sette o otto di Torre. Così per i concerti al San Carlo. Forse qualcuno di più all’opera.
Potrei continuare per tante altre cose ma non voglio annoiarvi. Eppure allora non avevamo altre occasioni per soddisfare il nostro piacere “culturale”.
La mia esperienza, purtroppo diretta, lontano da Torre mi ha fatto conoscere una realtà molto simile a quella del mio paese.
Concludo dicendovi: Lamentatevi pure ma non pensate che questa situazione di disinteresse culturale sia solo un patrimonio genetico torrese oppure caratteristica dei giovani d’oggi. Era già così allora, cinquant’anni fa, a Torre e a Milano, Roma, Cagliari ecc.
Non è professione di scetticismo ma esperienza diretta.
Salvatore che non ama le generalizzazioni.



ID: 1364  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: domenica 6 marzo 2005 Ore: 22:16

Bella questa, ma dove sono finite le Signorine Vera e Paola ?
Anielmedium


ID: 1363  Intervento da: Antonio Abbagnano  - Email: usn123@fastwebnet.it  - Data: domenica 6 marzo 2005 Ore: 22:15

Ricordatevi sempre di dubitare. Il "dubbio" è il sale della vita e costringe sempre al ragionamento. Dubitare su tutto e su tutti, anche su se stessi, porta alla costruzione personale e mantiene vive le cellule celebrali. Su questo che ho scritto non ho alcun "dubbio". Antonio

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