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Argomento presente: « "che luce, non si vede nulla". »
ID: 3509  Discussione: "che luce, non si vede nulla".

Autore: ciro longo  - Email: ippopippo@google.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 9 maggio 2007 Ore: 21:25

stamattina ho notato una sacco di gente che camminava con gli occhi a terra , chi camminava in questo modo per paura e timidezza , chi invece (ancor piu triste) aveva lo sguardo basso per cercare qualcosa
Qualcosa che la luce scopre piu facilmente :"soldi,gratta e vinci non riscossi, ogetti d'oro ,etc.:" insomma una vera caccia al tesoro fatta nella maniera piu sbagliata e cieca.

Stanotte ho scoperto che quando c'e' tanta luce ,credetemi, non si vede nulla , si e' quasi al buio.
Vi spiego, stanotte alzate gli occhi al cielo e cercate , ma non troppo , troverete tante cose che non immagginate neanche , io ho trovato cose che avevo perso quand'ero bambino, cose che tutti avrebbero pensato :" Le avranno buttate , si saranno rotte , si erano perse altrove:"io invece le ho trovate.

ciao a tutti

P.S. (per i piu piccolini , stanotte, provate a cercare nel celo stellato , è quando scende la notte che potete incontrare una navicella spaziale che vi dia dei super poteri).
 
 

ID: 5689  Intervento da: Bruno Mennella  - Email: mennella.bruno@libero.it  - Data: mercoledì 9 maggio 2007 Ore: 21:25

Fa piacere la riapertura del forum.
Ma le riserve sembrano aumentate.
Benrisentito Nonno Vito.

A presto


ID: 5190  Intervento da: Francesca Mari  - Email: stelle_di_stelle@hotmail.com  - Data: domenica 3 dicembre 2006 Ore: 13:30

Caro Bruno Mennella,
io la ringrazio per avermi annoverato tra le persone che contribuiscono a tenere in vita il forum e, soprattutto, accanto a nomi che io considero "esimi" [non prendete, cari amici, i miei continui complimenti come gratuiti, ma come una forma di ringraziamento in nome di una speranza d'amore, che può ancora essere sostenuta da una battaglia culturale (a 360°)].
Ha ragione, bisogna scrivere, combattere (telentuosi o no, su questo sono dell'opinione che tutti in potenza abbiamo del talento, bisogna individuarlo e combattere per metterlo fuori e affinarlo col tempo) però credo pure che (a parte la pigrizia o la presunzione, sentimenti umani che, ovviamente, ostacolano l'espressione di certe forme artistiche in alcune sedi) c'è pure un'altra condizione che, spesso, blocca, diciamo così, la verve verbale (scusi l'assonanza sfuggita in sede non poetica), ed è l'incapacità, umana, di possedere sempre idee buone. Se l'essere umano avesse sempre buone idee o pensieri validi, allora il mondo sarebbe un paradiso terrestre. Ma non è così, lo vediamo!, e quindi se, il più delle volte le persone non scrivono sono molto più valide di quelle che scrivono senza avere nulla da dire. E scrivono e parlano e blaterano e ... non rendendosi conto che la parola può essere un'arma molto più dannosa di una spada o di una lancia, perchè, se inflitta, può arrivare fino all'anima. E, se forse, molte persone 'altruiste' e 'coscienti' nell'educare, per esempio, un bambino conoscessero questo piccolo accorgimento, tanti guai si potrebbero evitare
(mi rendo conto che questa pedagogia con lei forse è superflua, perchè non la conosco ma può avere qualche anno più di me e sarà arrivato sicuro da tempo a queste conclusioni, ma mi rivolgo anche a lettori un po' più giovani).
Dunque, anche se non scriviamo tutti i giorni, ma quando è il caso.
SCRIVIAMO
Quando abbiamo qualcosa da dire e quando dall'anima arriva forte l'impulso di farlo...

Francy


ID: 5188  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: domenica 3 dicembre 2006 Ore: 10:51



Rif. mio intervento ID: 5187.

Cari amici, scusate: è saltata la trascrizione dei versetti latini. Cerco di rimediare subito. Ciao.
Nonnovito.

ID: 3509 -5170 – 3514.

Cari amici,
grazie per la partecipazione a questo FORUM, per gli interventi, ricchi di significato, per l’apprezzamento delle iniziative.
FIAT LUX, sempre. La luce illumina, scaccia le tenebre. Non vogliamo cogliere in queste affermazioni anche un rinvio all’attuale situazione, di cui soffre la nostra gen-te?

P. S. Un ghiotto bocconcino: .
Ho trascritto questi versetti da: „BIBLIA SACRA VVLGATAE EDITIONIS SIXTI QUINTI PONT. MAX IVSSV recognita atque edita. ROMAE Ex Typographia Aposto-lica Vaticana M. D. XCIII”; due volumi, che hanno posto d’onore nella mia ormai spoglia biblioteca.


ID: 5187  Intervento da: Vito d'Adamo  - Email: vda27@online.de  - Data: domenica 3 dicembre 2006 Ore: 10:41


ID: 3509 -5170 – 3514.

Cari amici,
grazie per la partecipazione a questo FORUM, per gli interventi, ricchi di significato, per l’apprezzamento delle iniziative.
FIAT LUX, sempre. La luce illumina, scaccia le tenebre. Non vogliamo cogliere in queste affermazioni anche un rinvio all’attuale situazione, di cui soffre la nostra gente?

P. S. Un ghiotto bocconcino: .
Ho trascritto questi versetti da: „BIBLIA SACRA VVLGATAE EDITIONIS SIXTI QUINTI PONT. MAX IVSSV recognita atque edita. ROMAE Ex Typographia Aposto-lica Vaticana M. D. XCIII”; due volumi, che hanno posto d’onore nella mia ormai spoglia biblioteca.

Auguro a tutti buona domenica.
Nonnovito.


ID: 5170  Intervento da: Bruno Mennella  - Email: mennella.bruno@libero.it  - Data: giovedì 30 novembre 2006 Ore: 14:08

Buongiorno,
Complimenti a Vito Esposito, Franco Penza e Francesca Mari che stanno ravvivando il forum. Questa metafora di Ciro Luongo mi ha colpito. Spesso sono proprio i concetti retorici a rappresentare i significati più veri.
Ma perché la gente che vale non continua a scrivere? Blog e forum su tutta la rete se non sono tecnici trattano frivolezze o materie strettamente settoriali.
L'impronta umanistica di questo forum è desueta. Sarebbe il caso di insistere per vincere la pigrizia e lo scoramento.
Un saluto affettuoso a tutti
Bruno


ID: 3514  Intervento da: Amministratore .  - Email: info@torreomnia.com  - Data: mercoledì 21 giugno 2006 Ore: 23:37

Altra metafora di Ciro Longo,
il quale dovrebbe, oramai, "venire alla luce", tanto per stare in tema, uscire dal mistero e dall'ambiguità.
L'ambizione e la sete di denaro sotto il giogo esasperato della speranza di chimere è peggiore di chi cammina ad occhi bassi perché schivo, riservato timido, ma che può apparire invece superbo.
Il potere convertito in danaro genera una luce "sbagliata e cieca", dice Ciro. La luce è in sé, la luce è anche quella che si sprigiona nella notte più nera per chiarire un fatto qualunque, un equivoco, incomprensioni tra amici. L'innamorato dice: luce degli occhi miei, rivolto al suo amore, oppure dice come il poeta: "mi illumino d'immenso", se l'umore e le cose non vanno troppo bene.
I ciechi "vedono" con la luce della mente il mondo, che forse è più reale di quello che si vede. La realtà è la luce? La luce è un conforto costante, di ogni giorno, di ogni situazione. Il mondo rinasce ogni giorno dopo la morte della notte. Ma anche nella notte c'è luce ove si vede un brulicare di forme, di creature vere. Luce per assistere ogni giorno al manifestarsi della vita.
Dice Mauro Giancaspro "Se una città ha un'anima, come molti scrittori ci hanno abituato a credere, un'anima che impronta di sé il corpo urbano, il paesaggio che la circonda e il carattere di chi la abita e la vive, quella del Napoletano è fatta di luce.
Non la statica luce solare e meridiana che tutto avvolge e intontisce di certa letteratura canora, ma quella mobile, dinamica e duttile che penetra negli stretti anfratti dei quartieri antichi più strozzati di case, che disegna ombre lunghissime, che cerca passaggi impossibili tra muro e muro, che, malgrado il cemento tra Vulcano e mare, ancora si infila con prepotenza in angusti cortili, che assedia spavalda le mille porte di accesso ad un mondo plutonico defluente in anfratti ipogei.
Non c'è luce sulla quale non incomba l'insidia dell'oscurità, non c'è buio che non vibri dell'attesa di una improvvisa sonorità luminosa. Non c'è luogo gioioso che non abbia la cicatrice di un dolore o l'impronta di una malinconia; non c'è cimitero assolutamente doloroso che non sia in bilico sulla possibilità di un sorriso".
Anche sotto il Vesuvio viviamo di Luce impropria, di insani infermi chiarori che tradiscono il senso della verità e del giusto. E' vero, Caro Ciro Luongo, viviamo "una luce sbagliata e cieca". La luce del sole ci fa vedere i diamanti che nel buio non avrebbero senso e valore; ma solo la luce dell'animo ci fa vedere l'amore, la bontà e la fratellanza tra gli uomini.
Luigi Mari



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