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Argomento presente: « L'ORO DELLA RETE »
ID: 3480  Discussione: L'ORO DELLA RETE

Autore: francesca mari  - Email: zigymari@libero.it  - Scritto o aggiornato: domenica 18 giugno 2006 Ore: 12:40

WIKIPEDIA:
Cos'è?
Wikipedia è la più grande un'enciclopedia libera del mondo, liberamente consultabile online e gratuitamente redatta dai suoi utenti attraverso un sistema di pubblicazione in stile WIKI e sotto una licenza GNU. Chiunque può inserire, modificare, contribuire ad una voce dell'enciclopedia e alla sua definizione. Il sistema tiene traccia delle modifiche e consente l'intervento di moderazione dei gestori che però avviene solo nei casi più gravi in cui vengano tentati sabotaggi o inseriti testi proibiti (avvenimento accaduto molte raramente). Questo sistema ha consentito a chiunque volesse condividere un sapere di farlo, tanto che Wikipedia.org solo per la versione in lingua inglese contiene ad oggi 739.000 voci a cui vanno sommate le versioni nelle altre 207 lingue. In italiano le voci contemplate sono 111.000.
Perchè se ne parla?
E' indubbiamente il più grande esempio di sapere condiviso esistente al mondo. Grazie al suo successo sono nate molte altre iniziative dello stesso tipo promosse dalla Wikimedia Foundation, tra cui Wikinews, che fornisce news libere, Wikiequote http://www.wikiquote.org/ che raccoglie citazioni e Wikibooks http://en.wikibooks.org/wiki/Wikibooks_portal nato per i libri didattici e i manuali.
La sua immensa utilità
per tutto quello per cui usereste un'enciclopedia, con il vantaggio che questa è immensa e sconfinata, gratuita, sempre aggiornata, multimediale (le voci sono linkate tra di loro e questo è molto utile)
Wikinews è ottimo per avere notizie in tempo reale da tutto il mondo, soprattutto nel caso di grandi avvenimenti (di recente attentati e uragani).

Fonte: http://www.christianfusi.com/

 
 

ID: 3483  Intervento da: Serena Mari  - Email: sery_mari@hotmail.com  - Data: domenica 18 giugno 2006 Ore: 12:40

Giornali cartacei od online?

Il giornale cartaceo in versione pdf non è un giornale elettronico on line. E' un tentativo banale di conversione. E' una semplice copia anastatica di un cartaceo.

Giornalisti e quotidiani italiani alle prese con il web

Le novità del web

Approdando ad internet, i quotidiani italiani hanno inevitabilmente dovuto adattare il proprio modo di fare informazione alle caratteristiche del nuovo mezzo di comunicazione. Per i giornalisti incaricati della gestione dei siti web, i cambiamenti sono stati molti. Al di là delle numerose innovazioni nello stile di scrittura, da un punto di vista più “strutturale” sono quattro gli elementi che hanno maggiormente influenzato la professione giornalistica ed il confezionamento dell'offerta:

Interattività, Multimedialità, Nuovo rapporto con spazio e tempo, Competizione su scala globale

Interattività
Il rapporto tra i giornalisti ed il pubblico è stato rivoluzionato da internet. Dall'invio di e-mail ai sondaggi, dai forum al recente fenomeno dei blog, il web ha moltiplicato le possibilità a disposizione dei fruitori dell'informazione di far sentire la propria voce e ha assegnato loro un nuovo ruolo.
Questa novità, sviluppata sapientemente, può fornire benefici consistenti a tutte le parti in causa: i giornalisti possono conoscere quasi in tempo reale gli umori di una parte considerevole del proprio lettorato ed instaurare un legame diretto con il pubblico; per quest'ultimo, c'è finalmente l'opportunità di ricoprire un ruolo attivo e maggiormente costruttivo; per gli editori, infine, la creazione di un legame forte fra le proprie firme migliori ed i navigatori della rete consente di proporre un prodotto più vicino ai gusti di questi ultimi e di garantirsi una “comunità” di utenti che, di interazione in interazione, si amplierà assicurando una base certa di lettori per il proprio prodotto.
L'interattività, insomma, consente miglioramenti sotto l'aspetto qualitativo, ma può rivelarsi utile anche dal punto di vista economico. Non è un caso, perciò, che tutte le testate on line abbiano sempre più sviluppato, con il passare del tempo, un'area interattiva.

Multimedialità
Il processo di convergenza prodotto dalla tecnologia digitale, già in atto da tempo, ha trovato in internet il medium ideale per svilupparsi. Sulla rete è infatti possibile veicolare contenuti di qualsiasi tipo, spesso integrandoli fra loro in forme originali.
Creando dei propri siti web i quotidiani italiani poterono, ed in parte dovettero, avventurarsi in generi giornalistici che non erano mai stati di loro competenza. Gradualmente le loro pagine web hanno subito un'evoluzione che le ha avvicinate a modalità alternative di informare un tempo caratteristiche di altri mezzi di comunicazione di massa, come la radio o la televisione. Dopo essersi limitati per alcuni anni a fornire notizie nel tradizionale formato testuale (talvolta affiancato da immagini), i giornali iniziarono a proporre contenuti diversi. E se i primi esperimenti furono di qualità decisamente amatoriale, con il passare del tempo, con l'affinamento delle tecniche e dei linguaggi e con lo sviluppo delle tecnologie si è giunti anche a risultati di ottima fattura.
Frenata inizialmente dalla lentezza delle connessioni, oggi la multimedialità sta progressivamente prendendo piede grazie alla diffusione della banda larga. A trarne vantaggio sono soprattutto i grandi gruppi multimediali, che possono contare su maggiori competenze interne e sul potenziamento delle sinergie editoriali.
Nuovo rapporto con spazio e tempo
Il web ha completamente eliminato alcuni limiti che storicamente erano tipici del giornalismo cartaceo (e non solo). In rete, innanzitutto, i giornalisti hanno a disposizione uno spazio quasi illimitato ed a costo praticamente pari a zero. Su internet, quindi, la lunghezza degli articoli non deve rispettare i forti vincoli imposti dalla dimensione definita delle pagine di giornale ma può essere decisa esclusivamente in base alle caratteristiche della notizia. Questo si traduce in una maggiore libertà di approfondimento che ha sicuramente risvolti positivi sulla qualità dei contenuti.
Il grande spazio disponibile modifica completamente anche il rapporto con l'archivio e quindi con la dimensione temporale. Grazie ad internet, gli articoli, che sul quotidiano hanno una vita di ventiquattro ore, acquistano una longevità incommensurabilmente più grande. In rete, infatti, i testi pubblicati in passato possono essere consultati nuovamente dai lettori in ogni momento ed inoltre, se linkati sapientemente, possono avere il ruolo di importanti integrazioni ai contenuti di attualità.
Se da un lato il web ha ampliato l'orizzonte del giornalismo recuperandone il passato, dall'altra ha imposto una grande attenzione al presente. I migliori prodotti informativi on line sono ad aggiornamento continuo e questo ha costretto i quotidiani a ridefinire il proprio modello produttivo. Si tratta di una caratteristica che ha permesso di offrire ai lettori un servizio utile e molto apprezzato ma che ha anche generato tensioni interne. I maggiori problemi si verificano soprattutto nel caso di notizie in esclusiva: è meglio presentarle subito sul sito con la certezza di battere sul tempo i concorrenti oppure attendere e pubblicarle sul quotidiano per non “bruciarlo”? Il dilemma, di non facile soluzione, ha avuto nel tempo risposte diverse a seconda della sensibilità dei responsabili delle redazioni e dell'importanza nelle strategie editoriali delle pagine web.

Il ruolo dell'innovazione
In un contesto in continuo cambiamento, dove rimanere troppo a lungo fedeli a un modello (anche se di successo) rischia di rendere il prodotto obsoleto, il coraggio di innovare sembra essere la virtù premiante. Questo vale per qualsiasi impresa che operi sul web ed è tanto più valido per chi, come gli operatori dell'informazione, è un fornitore di contenuti e deve sviluppare la propria offerta in parallelo con l'evoluzione dei gusti e delle esigenze del pubblico.
La rete pone perciò una grande sfida al giornalismo ma, contemporaneamente, mette a disposizione una quantità di strumenti ed una ricchezza di opzioni senza precedenti. Una sfida, questa, che sembra essere stata accettata: nessuno tra i principali quotidiani italiani ha mantenuto identiche le proprie pagine web dalla loro creazione ad oggi. Tutti, anzi, hanno provveduto a frequenti restyling grafici ed a cambiamenti nella struttura dell'offerta per poter tenere il ritmo delle innovazioni tecnologiche, che hanno trasformato le richieste degli utenti e hanno aperto una miriade di nuove possibilità.
In molti casi, inoltre, i responsabili dei siti non si sono limitati a seguire le tendenze in atto ma hanno sperimentato percorsi innovativi. Anche se, come sempre accade, alcuni tentativi non hanno avuto buon esito, molti altri hanno dato eccellenti risultati ed hanno fornito un buon vantaggio competitivo ai loro promotori. Il primo esperimento degno di essere ricordato è proprio il debutto in rete dell'Unione Sarda nel 1994. L'altra svolta decisiva al giornalismo on line in Italia fu impressa da Repubblica, nel 1997, con la creazione del primo sito curato da una redazione ad hoc.
Negli anni successivi, con l'ingresso nel settore della maggior parte delle principali testate italiane, le iniziative originali ed innovative furono molte. Di particolare interesse, ad esempio, è la soluzione adottata dal Gruppo Monti-Riffeser che, con una sola redazione web, fornisce la quasi totalità delle notizie di rilevanza nazionale ai siti dei suoi tre quotidiani. Questa struttura, replica di quella proposta in edicola, permette di abbattere i costi mantenendo un buon livello qualitativo. Un'altra scelta molto creativa è quella fatta dalla Stampa che, per far fronte alla carenza di risorse, ha dato alle proprie pagine on line una struttura a palinsesto javascript:popup_win('http://www.storiaefuturo.com/popup.php?src=nota&id_art=166&num_nota=3');.

Conclusioni
A soli undici anni dagli esordi, il panorama dell'informazione on line è ancora in continua trasformazione e presenta considerevoli margini di crescita. Superati i dubbi espressi a metà degli anni '90, gli esperti sono concordi nell'attribuire ad internet un ruolo centrale nel giornalismo del futuro. Dopo la profonda crisi seguita al crollo della new economy, c'è maggiore prudenza rispetto al passato nel delineare scenari e possibili linee di tendenza. In ogni caso, basandosi sugli avvenimenti che hanno contrassegnato l'ultimo decennio, si possono azzardare alcune previsioni:
1) È probabile che, in pochi anni, la diffusione della banda larga conduca ad ulteriori innovazioni nell'offerta giornalistica on line. Innanzi tutto, il pc sarà affiancato da altre piattaforme in grado di accedere alla rete, come i palmari e forse anche la tv interattiva. Questo processo, già avviatosi con la telefonia mobile di ultima generazione, costringerà le redazioni a produrre contenuti adatti ed adattabili a supporti, se non a media, diversi javascript:popup_win('http://www.storiaefuturo.com/popup.php?src=nota&id_art=166&num_nota=4');.

La velocità delle connessioni consentirà inoltre di puntare con maggiore decisione sulla multimedialità, con una progressiva contaminazione tra le varie forme di giornalismo. Dopo anni di tentativi dai risultati alterni, con il passare del tempo si affermerà definitivamente uno stile autonomo del web, che eserciterà probabilmente un'influenza crescente su tutti gli altri media.
2) L'aumento del numero dei navigatori potrebbe favorire le iniziative pensate per un'utenza locale. Il pubblico della rete globale pare manifestare una crescente necessità di punti di riferimento e mostra molto interesse per le notizie provenienti dal proprio territorio. Parallelamente allo sviluppo di un'informazione rivolta a un mercato nazionale, se non mondiale, sembrano perciò destinati ad affermarsi i contenuti legati ad un ambito locale che raccoglie un numero di utenti sempre più considerevole ed appetibile per gli editori.
3) Per quanto riguarda i giornalisti, il rischio di estinzione paventato in passato da alcuni commentatori sembra ormai scongiurato. Internet ne ha modificato il lavoro, il rapporto con il pubblico ed anche, almeno in parte, il ruolo nella società. La loro presenza, però, non è per questo meno importante. Di fronte al continuo sovraccarico di notizie a cui il pubblico è sottoposto ogni giorno, c'è invece sempre maggiore necessità di un'informazione credibile e di qualità. Una qualità che può essere garantita solamente da professionisti seri e con le competenze necessarie a selezionare le notizie e a presentarle con la giusta dose di sintesi, chiarezza e approfondimento ai loro lettori, virtuali e non.

Fonte: http://www.storiaefuturo.com/
Andrea Bettini


ID: 3482  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 18 giugno 2006 Ore: 12:20

GOOGLE: il migliore motore di ricerca del mondo in assoluto con migliaia di servizi utilissimi!

Perché Google ha rivoluzionato il modo di fare le ricerche su Internet.

Sono finiti i tempi in cui il Webmaster di turno ingannava i motori di ricerca inserendo liste infinite di parole nascoste ripetute, magari nemmeno attinenti al vero contenuto del proprio sito, ma solo per raggiungere maggiori visitatori possibili, a qualsiasi costo. Sono difatti già molti i motori di ricerca che utilizzano sofisticate tecniche anti-spamming, AltaVista in testa a tutti, che penalizzano e, nei casi più estremi, eliminano le pagine ritenute ingannevoli. In questo campo con il termine "spam" sono appunto indicate quelle pagine create, secondo precisi criteri, per ingannare lo spider, e quindi l'utente che dalla ricerca avrebbe come risultato un elenco falsato.
Google è passato oltre queste tecniche, sviluppando una propria tecnologia che gli autori stessi definiscono di prossima generazione.
Vediamo perché e come funziona.

Prima i più importanti
Google ad ogni ricerca effettuata riesce sempre a mostrare i risultati più importanti, oltre che più attinenti alle parole chiave utilizzate dall'utente.
Google restituisce i risultati più importanti poiché risponde alle interrogazioni utilizzando un metodo automatico di classificazione dei siti Web in ordine di importanza basato sulla struttura dei link presenti nella stessa rete Internet. La tecnologia creata da Google prende il nome di "PageRank".

Come funziona il "PageRank"
Google utilizza l'unica vera caratteristica del Web valorizzandola al massimo: i links, ovvero i collegamenti presenti da una pagina all'altra e da un sito all'altro. Google in pratica interpreta un link che collega una determinata pagina ad un'altra come un voto, quindi misura poi l'importanza di una pagina in base ai "voti" che essa riceve. Ma perché questo. In semplici parole, se il mio sito viene "linkato" da un sito classificato come importante a sua volta acquisterà maggiore valore, questo perché si presume, a giusta ragione, che un sito importante non inserisca un link verso un altro sito se anch'esso non è un buon sito. In definitiva, più link il mio sito riceve da siti importanti, più voti acquisisce e più valore ha. Da ciò ne consegue che i risultati di una ricerca classificati come più importanti e di maggior qualità ricevono un PageRank più alto, ossia vengono inseriti nella parte alta dell'elenco dei risultati. In tal modo, PageRank rappresenta l'indicatore generale dell'importanza che Google attribuisce ad una determinata pagina Web indipendentemente dalla specifica interrogazione che genera l'elenco. L'ordine in cui vengono visualizzati i risultati dipende insomma dalle caratteristiche delle pagine stesse, ossia dai dati del Web che Google analizza utilizzando complessi algoritmi che studiano la struttura dei link.
Naturalmente, una pagina "importante" non è di grande interesse per l'utente se non contiene anche il termine da lui ricercato. Per questa ragione Google usa anche sofisticate tecniche di analisi del testo per trovare pagine che siano nello stesso tempo "importanti" e rilevanti dal punto di vista dell'interrogazione. Per analizzare una pagina, ad esempio, Google considera quello che di questa pagina dicono altre pagine contenenti link che rinviano ad essa.

I risultati delle ricerche
Come accennavamo all'inizio di questo articolo, queste nuove tecniche rendono del tutto impossibile l'interferenza dell'uomo sui risultati delle ricerche. Difatti, diversamente da altri motori di ricerca, Google è progettato in modo tale che nessuno possa "comprare" un PageRank più alto o alterare l'elenco dei risultati per motivi di carattere commerciale.

Oltre alla suddetta tecnica di valutazione dell'importanza delle pagine, Google restituisce solamente pagine che contengono tutti i termini di ricerca inseriti dall'utente, o nel testo della pagina o nelle "ancora" che rimandano a quella pagina. Google analizza anche la vicinanza tra questi termini all'interno di una pagina e dà la priorità a determinate pagine sulla base della vicinanza tra i vari termini di ricerca all'interno della stessa. Vengono privilegiate, in altre parole, quelle pagine in cui i termini risultano molto vicini tra loro, in modo da minimizzare il tempo necessario per scartare risultati irrilevanti.

Nel mostrare le descrizioni dei siti risultanti da una ricerca, Google non visualizza sommari predefiniti, testi inseriti dagli stessi autori o ripresi dai Meta Tag di una pagina Web, ma estrapola la porzione di testo contenente i termini di una ricerca (evidenziandoli) direttamente nei risultati della stessa ricerca.
Cercando così di far risparmiare tempo all'utente, evitandogli di caricare pagine che possono poi rivelarsi irrilevanti, magari perché l'autore del sito nell'inserire la descrizione era stato molto generoso nei confronti del proprio lavoro, nel tentativo forse di farlo credere più ricco di contenuti o, inconsciamente, perché si sa: "ogni guaglione è bello a mamma sua".
Il tutto per rendere sempre più facile e meno dispendiosa la ricerca su Internet.

Concludendo: il migliore in assoluto!
La tecnica di ricerca, interamente ideata e realizzata "in casa", con le caratteristiche innovative appena descritte; l'impossibilità da parte dei webmasters di falzare i risultati delle ricerche; il business che non"pesa" sugli utilizzatori del motore; la straordinaria velocità di esecuzione che salta subito all'occhio anche dell'utente meno esperto; il miliardo di pagine che riesce ad archiviare; la presenza di versioni in più lingue (italiano compreso), sono alcune delle fondamentali caratteristiche che, ad oggi, ci fanno affermare con sicurezza che:
Google è il migliore, il più grande!


ID: 3481  Intervento da: Veronica Mari  - Email: veronicamari@libero.it  - Data: domenica 18 giugno 2006 Ore: 11:53

VOIP - SKYPE

VOIP è l'acronimo di Voice Over IP http://it.wikipedia.org/wiki/Voip, ovvero la tecnologia che permette di far passare la voce su quel protocollo che si usa per trasmettere i dati, ovvero l'IP (Internet Protocoll) alla base della reti di computer e del web. Attraverso un software ed una connessione internet è quindi possibile "telefonare" ad un'altra persona che sul computer ha lo stesso software e di cui tu possiedi il contatto.
Questo, se la rete è locale o se si usa una connessione flat, non ha nessun costo aggiuntivo. Ma è anche possibile che delle società telefoniche offrano il VOIP come servizio agli utenti che, continuando ad usare i normali telefoni, non avrebbero però più bisogno del gestore di telefonia classica a cui pagano ora il canone per l'uso dei cavi telefonici.
Il software più noto è SKYPE che ha il pregio di: essere gratuito, multipiattaforma (Pc, mac, linux), avere ottima qualità audio (sfrutta l'esperienza delle reti P2P), è espandibile tramite i plugin creati da altri (registratori, videochat, ecc.ecc.) e soprattutto offre SKYPEOUT il servizio che permette di chiamare telefoni fissi o cell di tutto il mondo a costi molto bassi, comprando traffico prepagato.

E' una rivoluzione nel mondo della telefonia. Se prima Internet passava sui cavi del telefono, ora è il contrario: il telefono viaggia su internet. Con una connessione "always on" ADSL, il costo effettivo di tale traffico è pari a zero. Ne segue che ciò che paga l'utente non è più il traffico ma i servizi offerti. Molte aziende sono interessate al VOIP, investendo ed acquisendo società e tecnologie (Skype è stata recentemento comprata da Ebay) poichè è un modo per entrare in un NUOVO MERCATO, quello dei servizi su IP. Inoltre, con connessioni WI-FI (senza cavi) diffuse nelle città, anche usare cellulari basati su VOIP è tecnologicamente fattibile.

Dunque si può telefonare gratis a qualsiasi altro compureter sparso per il mondo.


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