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Argomento presente: « Da New York, a Francesca »
ID: 3327  Discussione: Da New York, a Francesca

Autore: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Scritto o aggiornato: lunedì 5 giugno 2006 Ore: 15:51

Cara Francesca - ho letto il tuo articolo sul fumo e non posso rimanere indifferente..
Hai tanta ragione quando dici che il tuo articolo non destera’ molto interesse, ma non ti avvilire perche’ sono stati scritti tanti e tanti libri (in svariate lingue) sul soggetto del fumo; sono stati rilasciati migliaia e migliaia di “filmati”e tenuti migliaia e migliaia di seminari per mostrare, inequivolmente, il danno inflitto dal fumare e o dal respirare fumo passivo e, stando alle statistiche, io credo che neanche essi abbiano destato molto interese. La maggioranza delle persone e’ egoista, se ne frega del danno che un suo piacere possa inflinggere ad altri; e’ un mondo cane. (con tante scuse alla mia piccola Sofia)
Negli Stati Uniti, la maledetta sigaretta miete 400.000 persone all’ anno piu’ di ogni altra atroce insidia mortale come l’ alcool, cocaina, crak, heroin, morfine, omicidi e suicidi messi insieme. 4000 bambini nascono e crescono storpi dovuto al “piacere” della madre. durante la gravidanza. Migliaia di persone sono in ospedale con cancro alla gola, ulcero allo stomaco e ai polmoni. 100,000 persone muoiono all’ anno prima ancora di riscuotere la prima pensione.
Qui negli Stati Uniti, Uncle Sam (il governo) in cooperazione con compagnie d’ assicurazioni, ha investito e continua ad investire bilioni di dollari, non solo per la ricerca del fumo, ma sopratutto per la sua prevenzione. I giornali, le riviste, la radio e specialmente la televisione hanno mostrato, senza alcun dubbio, i dannii causati dalla “malattia del secolo.” la sigaretta. Io sono un fervente “antifumo” non solo per i danni che si causano ad altri, ma perche’ sono allergico mortale del fumo. Individuo un fumatore a centinaia di metri lontano. Cinque minuti in presenza di un fumatore e sono a terra pronto per un’ ambulanza. Anche non essendo un esperto in materia di fumo, ho scritto il mio credo su giornali locali. La mia opinione sul fumo non e’ fondata solamente su ricerche scientifiche di accreditate autorita’ in materia (ne sono un fervido lettore) ma su esperienza personale Malgrado cio’ che si dice, malgrado cio’ che si vede alla televisione, o che si puo’ osservare con una semplice visita ad una clinica o ad un ospedale, malgrado, “believe it or not” le raccomandazioni di non fumare (rivolte specialmente ai giovani) da parte delle compagnie di tabacco (che sfarza), ci sono ancora milioni di persone che continuano a fumare. Anzi, le ultime statistiche mostrano che ci sono piu’ fumatori oggi che nel passato, specilmente tra i piccoli vizziati. Fa veramente pena vedere un “teen-age” un ragazzino e piu’ ancora una ragazzina tirare furtivamente una boccata di fumo come se fosse l’ ultimo respiro, pur sapendo (e lo dovrebbero sapere per averlo imparato a scuola, o visto alla televisione) che quella boccata potrebbe causare L’ ULTIMO RESPIRO.
In varie occasioni, con dati e fatti, per mostrare la gravita’ del fumo, ho cercato di persuadere (specialmente i piccoli) a non fumare , ma la risposta e’ stata sempre: “NO ME’ “no a me’ e qualche volta ho dovuto subire anche un insulto, come: non son... cavoli tuoi, vai a fa ‘ naple. In altre occasioni, visitando un familiare o amico steso a letto, per ragion del fumo, ho sentito la patetica e incoerente domanda “WHY ME?” “perche’ a me” dal che io ho coniato “NO ME, WHY ME?”
Quale e’ la soluzione per questi “brain washed” - scervellati? e per questa malattia del secolo? Il divieto di fumare? Non credo. Sappiamo benissimo cosa successe qui a New York, quando negli anni venti si cerco’ di abolire le bevande alcoliche; sappiamo benissimo cosa avviene nel mondo intero col diviedo della droga. Con un parziale divieto (fumare solo in certi luoghi) si e’ perfino fatto ricorso alla Corte Suprema per la ragione che si e’ tolto loro un “civil rights”, un diritto civile mandato e protetto dalla costituzione; ma dov’ e’ il diritto dei non fumatori ? dov’e’il diritto di quel povero essere umano che nascera’ e crescera’ deforme, solo per il piacere di mamma durante la gravidanza? dov’ e’ il diritto dei familiari che sono costretti a soffrire, moralmente e finanziariamente. per il piacere di uno dei loro familiari; dov’e’il diritto dei cittadini che debbono sborsare miliardi per loro riabilitazione?
A questo punto, direi basta; non sprechiamo piu’ tempo e denaro per queste persone scervellate. se vogliono arrecarsi un danno a se stessi, lo facciano pure, Io non spendo piu’ neanche una lira per la loro riabilitazione, pero’ sentiro’ sempre i dolori che essi inflinggono ad altri.
A detta di mia nonna: “a llava’ a capa r ‘u ciuccio, se perde l’ acqua e u sapone.” Angelo
PS - in certi casi ho usato la parola “scervellati”e non a caso, ma con una buona ragione , per una vivida esperienza. “Tony, la vuoi smettere di fumare? Non ti guardi nello specchio?
Non vedi come sei ridotto? Se non hai amore per te stesso, fallo per i tuoi figli, fallo per tua moglie di oltre 30 anni, il dottore ti ha gia’ detto che i tuoi polmoni sono come un colabrodo.”
la risposta? “ non dirmi di non fumare”....brain-washed ............SCERVELLATI./
Due mesi dopo persi un amico dovuto alla maledetta malattia del secolo, la sigaretta,
Questa non e’ una fantasia, ma una realta’ - potrei benissimo nominare la persona.

Angelo Guarino da New York

 
 

ID: 3366  Intervento da: Angelo Guarino  - Email: AngeloJG@aol.com  - Data: lunedì 5 giugno 2006 Ore: 15:51

Cara Francesca
grazie per la tua risposta. Il tuo pensiero sulla malattia del secolo, la sigaretta e’ un tesoro ed io lo annovero al mio fascicolo. Mostri tutta la tua sapienza del soggetto.
Dopo aver letto l’elenco dei riconvertiti, e quanti, di Giovanni Raiola spero che le loro dichiazioni siano di stimolo per altri a dire, “ME TOO” “basta, anche io smetto di fumare”.
Una dopo l’ altra, ho letto tutte loro dichiarazioni e spero tanto che un giorno, presto, possa scrivervi dicendo che l’acqua e il sapone per la loro riabilitazione non furono sprecati.
Di nuovo grazie e tanti ringraziamenti a Giovanni Raiola per il lungo elenco dei riconvertiti; anche esso fara’ parte del mio fascicolo.

Da New York, vogllamoci bene, Angelo


ID: 3344  Intervento da: Giovanni Raiola  - Email: raiolagiovanni@virgilio.it  - Data: giovedì 1 giugno 2006 Ore: 16:00

Cari amici,
vi parla un ex fumatore incallito che ha smesso già da 10 anni. Vi fornisco un link che riporta oltre 300 brevi storie di fumatori, quasi tutti ex.

http://www.bariweb.it/fumo/storie.asp?pg=1

IL FUMO UCCIDE

Giovanni


ID: 3342  Intervento da: francesca mari  - Email: zigymari@libero.it  - Data: giovedì 1 giugno 2006 Ore: 15:30

Caro Angelo,
scusami se Ti ho risposto con ritardo, e capisco la Tua rabbia, visto il fare concitato, con cui esprimi il Tuo disappunto sul vizio del fumo.
Premesso che la dipendenza dal fumo è una cosa soggettiva, influenzata dalle condizioni fisiche e dal carattere del fumatore, in linea di massima sappiamo che esistono due tipi di astinenza nei quali si riscontrano tutti i fumatori: dipendenza fisica e dipendenza psicologia. Se trascuriamo la dipendenza fisica che è risolvibile con qualche buon farmaco ci rimane quella psicologica, modificare e sostituire queste abitudini possono portare a sensi di vuoto ed inadeguatezza. Il fattore psicologico personale, quale ricerca di un piacere, di un calmante, di uno stimolante, di una protezione.
Tutti coloro che non riescono a smettere sono degli irrecuperabili ansiosi. La sigaretta fa da ansiolitico, proprio come la droga e l'alcool. Insomma. caro Angelo, tabagismo, alcolismo e tossicodipendenza appartengono alla stessa famiglia.
Noi altri che non siamo passati attraverso queste brutte esperienze non riusciamo a capire perché la gente danneggia col fumo se stessi e quelli che ci sono intorno fino ai casi mortali.
Ti posso assicurare, però, che ci sono dei fattori che vanno al di là della schiavitù del fumo, il desiderio di mettere al mondo un figlio sano, come è capitato a me, che ho smesso di fumare per questo motivo, ed il rifiuto di un sorta di "suicidio lento" per amore della vita e nello stesso tempo per la paura della morte.
Se queste componenti non sono forti il fumatore ne rimarrà schiavo per tutta la vita.
Non dimentichiamo l'esempio di quella mamma turrese che non prende medicinali per il suo cancro per far nascere sana la sua bambina.
Caro Angelo,
Mi complimento con Te per la sensibilità verso questi problemi e per il Tuo amore per la nostra terra che dimostri di non aver mai smarrito. Se puoi, di tanto in tanto, fatti sentire nel forum, per qualsiasi problema. Certo ci può essere qualche screzio o qualche contrarietà di opinione, ma questo fa parte del gioco per migliorare.
Ascolta il tema "Parole, parole" dedicato al forum (dal film "Scugnizzi" di Nanny Loy) e capirai come sia importante scambiarsi idee ed opinioni, senza remore e senza timore, per il bene comune.

http://www.timbritarghe.com/forum/tema_del_forum.htm

Francesca Mari

http://www.timbritarghe.com/forum/bacheca/francesca1/francesca1.htm


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