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Argomento presente: « Attualità: Il Codice Da Vinci »
ID: 3286  Discussione: Attualità: Il Codice Da Vinci

Autore: Giovanni Raiola  - Email: raiolagiovanni@virgilio.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 2 giugno 2006 Ore: 15:15

Il Codice Da Vinci

Letto e riassunto per voi da quella brava persona del Maranza, che non vuole che perdiate ore ed ore del vostro tempo a consumarvi gli occhi su questo poderoso tomo, ma che desidera che possiate fare bella figura nelle serate mondane spacciandovi per un fine letterato e per un intenditore d'arte.

Il film si è rivelato ancora più complesso e astruso nella sua effettistica moderna.

PROLOGO

Jacques Saunière, direttore del Louvre, ha un inaspettato incontro notturno con un proiettile (gentilmente fornito da un killer albino alto due metri appartenente all'Opus Dei) che gli trapassa lo stomaco. Prima di morire dissanguato nel salone principale del suo museo, l'anziano direttore deve riuscire a passare a qualcuno un terribile segreto che potrebbe cambiare la storia dell'umanità intera.

CAPITOLO 1 Robert Langdon, professore americano di simbologia religiosa, viene svegliato da una telefonata nel cuore della notte da una telefonata del portinaio del suo hotel (il Ritz di Parigi, tanto per farvi capire perché i professori italiani tendono a cercare lavoro all'estero).
Portinaio: "Qui è la portineria, Monsieur, c'è una persona che chiede di lei. Insiste che è urgente"
RL: "posso sapere chi è?"
Portinaio: "in teoria si, però non glielo dico perché altrimenti il lettore smetterebbe di fremere di curiosità e si annoierebbe"
RL "capisco" (riappende il telefono)
Dopo pochi secondi appare il tenente Collet della polizia parigina bussa alla porta di RL, lo informa della morte di Saulniere, gli mostra la foto del cadavere in posa plastica e tutto pasticciato col sangue e lo invita ad andare con lui al Louvre per aiutarlo nelle indagini.

CAPITOLO 3 Lo spazio-tempo viene alterato in modo da rendere necessario un intero capitolo di riflessioni e divagazioni per andare dal Ritz al Lovre, che stanno a poche centinaia di metri l'uno dall'altro.

CAPITOLO 4 La piramide del Lovre è costruita con 666 latre di vetro, quindi Mitterand era un satanista.

CAPITOLO 6 L'Ispettore Fache porta finalmente RL sulla scena del delitto. La Grande Galleria è illuminata solo da una tenue luce rossastra, mentre l'illuminazione principale viene lasciata spenta per permettere allo scrittore di tirare in lungo con le descrizioni e i dialoghi e impedire al RL di vedere il corpo dell'anziano JS prima di un adeguato crescendo di tensione. Finalmente il cadevere fa la sua comparsa in scena e scopriamo così che, prima di morire, JS è andato dall'altra parte della Galleria, si è spogliato completamente e si è disegnato un pentacolo intorno all'ombelico.

CAPITOLO 8 Prima di fare questo però JS ha usato un pennarello speciale per tracciare sul pavimento alcune scritte visibili solo ai raggi ultravioletti, e più precisamente:
1) un enorme cerchio dentro al quale si è poi sdraiato a gambe e braccia spalancate per fare l'imitazione dell' Uomo Vitruviano di Da Vinci
2) le scritte "13-3-2-21-1-1-8-5", "O, draconian devil", "Oh, lame saint", "PS, trova Robert Langdon"
Questo ovviamente non può che significare una cosa: ossia che la Chiesa sta cercando di distruggere il femminino sacro e che JS faceva parte della Wicca, teneva un blog, era vegetariano e aveva una sfrenata passione per i gatti.

CAPITOLO 9-16 Arriva sulla scena del delitto anche Sophie Neveu che, come dice il nome stesso, è la nipote di JS e anche, casualmente, agente di polizia nella sezione di crittologia. Scopriamo che:
1) RL è pesantemente sospettato dell'omicidio, viene tenuto sotto stretta sorveglianza, ha una microspia nella tasca della giacca.
2) "13-3-2-21-1-1-8-5" è l'anagramma di "1-1-2-3-5-8-13-21"
3) I messaggi segreti di JS non erano destinati alla Polizia, ma alla propria adorata nipotina Sophie. Infatti la sua posizione da Uomo Vitruviano serviva proprio per attirare la sua attenzione, visto che probabilmente vedere la foto del proprio nonno morto e sdraiato tutto nudo nel Louvre con un pentacolo disegnato sul petto non l'avrebbe incuriosita abbastanza.
SN decide di aiutare RL a fuggire dal Louvre.

CAPITOLO 17-18-19-20-21-22-23-24-25-26 SN e RL passano un bel po' di tempo neascosti nelle toilettes del Louvre, mentre l'Ispettore Fache insegue una saponetta per le vie di Parigi, pensando che si tratti di RL. Cercando di non annegare nel mare di divagazioni più o meno noiose e banali sui tarocchi, i pentacoli, le proporzioni divine, Leonardo, la Gioconda e gli anagrammi, il lettore scopre che JS era a capo di un'importante setta segreta e che la sua nipotina Sophie l'aveva visto fare una cosa così terribile, così terribilissima, ma così talmente terribilissima che non la potrà rivelare fino al capitolo 74.

CAPITOLO 27 Fache arresta la saponetta e la costringe a confessare di essere RL, poi chiama i poliziotti che sono rimasti al Louvre e gli intima di entrare nella Grande Galleria e di arrestare anche SN.

CAPITOLO 28 RL e SN risolvono infine gli anagrammi di cui al Capitolo 8, si recano davanti al quadro della Mona Lisa (il cui nome richiama ancora una volta al simbolismo femminile, come qualunque veneto potrebbe confermare) e vi trovano un nuovo indovinello di JS: "So dark the con of a man".
Il riferimento al femminino sacro è ovvio ed evidente, visto che "con" è il nome francese di quello che in veneto viene chiamato "mona".
I nostri due eroi non riescono però a capire cosa possa significare esattamente la frase "così oscura è la figa di un uomo", e mentre meditano sul da farsi vengono raggiunti da uno dei poliziotti presenti all'interno del Louvre che gli punta la pistola e gli intima di fermarsi.

CAPITOLO 30 SN minaccia il poliziotto brandendo un quadro di Leonardo (più precisamente il celebre "Madonna on the rocks in cui la Vergine prepara un cocktail all'angelo Uriele), si fa consegnare la pistola e scappa insieme a RL e tenendo in pugno una misteriosa chiave che il nonno aveva nascosto dietro al quadro. Ovviamente il nome del quadro era la soluzione del difficilissimo indovinello sulla figa oscura.

CAPITOLO 32 RL e SN scappano a bordo di una Smart. La polizia appostata intorno al Louvre scambia la macchina per una saponetta a quattro ruote e la lascia passare.

CAPITOLO 35 RL e SN fingono di comperare un biglietto del treno ma in realtà prendono un taxi per andare ad aprire la cassetta di sicurezza il cui indirizzo è stato scritto dall'infaticabile JS su restro della chiave misteriosa usando l'ormai celebre pennarellone ad inchiostro invisibile. Ovviamente SN ha in tasca una torcia a luce ultravioletta e può quindi leggere il messaggio lasciatole dal nonno.

CAPITOLO 37 Per arrivare all'indirizzo scritto sulla chiave occorre attraversare il Bois de Boulogne, celebre luogo in cui si celebra la fusione tra il femminino e il mascolino. Durante l'attraversamento del parco un travone mostra l'uccello al Professore che, in preda allo shock, inizia a delirare sul santo Graal, i Templari e il Priorato di Sion.

CAPITOLO 38 Il tassista, terrorizzato dai deliri di RL decide di chiamare la polizia. SN, essendo della Polizia, si affretta a rispondere puntandogli la pistola alla tempia e intimandogli di scendere dal taxi.

CAPITOLO 40-41-42-43-44-45 I due fuggiaschi arrivano all'indirizzo indicato sulla chiave, che si rivela essere la sede di una filiale della Banca di Zurigo, infilano la chiave, digitano la sequenza di Fibonacci, recuperano il contenuto della cassetta (che, contrariamente alle aspettative, non è il Graal) e, con la complicità del direttore della banca, passano sotto al naso della polizia nascosti dentro ad un furgone portavalori.

CAPITOLO 46-47-48 La scatola misteriosa non è il Graal, ma contiene qualcosa che può dare preziose indicazioni sul suo ritrovamento, a patto che si riesca a indovinare la misteriosa parola di cinque lettere che la farà aprire. Il Graal comunque non è una coppa ma qualcos'altro di molto più importante che è così sconvolgente che la sua vera natura non verrà rivelata fino al capitolo 60

CAPITOLO 49 Il banchiere svizzero cambia idea, minaccia con una pistola SN e RL e si fa consegnare la scatola, poi si fa dare una sportellata in faccia e si accascia al suolo. I due avventurieri scappano con il furgone portavalori alla ricerca di aiuto.

CAPITOLO 51-52-53-54 L'aiuto cercato è quello di Sir Leigh Teabing, storico inglese che abita in un gigantesco castello nella zona di Versailles e maggior esperto mondiale di Graal e dintorni. Il fatto che sia immensamente ricco e che abiti in in castello pieno di ogni sorta di opera d'arte preziosissima implicherebbe ovviamente il fatto che sia circondato da un sistema di sorveglianza di prim'ordine e che ci siano guardiani armati tutt'intorno al parco.
Però questo intralcerebbe il normale svolgimento della storia, quindi Sir LT vive con la sola compagnia del fedele maggiordomo Rémy.

CAPITOLO 55 Il Graal non è un vero calice, ma qualcosa che è adatto a contenere qualcosa di molto prezioso.

CAPITOLO 56 Il Graal è quello che la Chiesa cerca in ogni modo di demonizzare e di mettere sotto una cattiva luce. Il Graal è quello che i cavalieri cercavano in ogni modo di ottenere e che i Trovatori cantavano nelle loro poesie. Il Graal è...

CAPITOLO 57 La polizia circonda la casa di Sir LT, nella quale è appena entrato il killer albino gigante del capitolo 1.

CAPITOLO 60 Il Graal è Maria Maddalena, che ha la funzione di calice per il Santissimo Sperma di Gesù Cristo. I Templari hanno recuperato un tot di documentazione sulla vita matrimoniale di Gesù e sulla sua discendenza e l'hanno usata per ricattare la Chiesa, che però poi si è incazzata e li ha sterminati tutti.
Al Priorato di Sion, custode del Graal, piace la vagina, mentre alla Chiesa non piace .
I Merovingi erano tutti figli di Gesù.

CAPITOLO 61 RL inizia a delirare pesantemente. "Il flauto magico parla del Graal!" "Leonardo parla del Graal!" "Botticelli parla del Graal!". Poi guarda il suo orologio di Topolino ed esclama: "Anche Topolino parla del Graal! Walt Disney era un massone! Biancaneve è Maria Maddalena! La mela avvelenata è una vagina! La sirenetta ha un blog!"

CAPITOLO 62-63-64-65-66-67 Il Killer albino dell'Opus Dei entra in azione per recuperare la scatola misteriosa e si fa prontamente abbattere dall'anziano e poliomelitico professore inglese. La Compagnia del Graal fugge su un fuoristrada, portandosi dietro il gigante albino legato ed imbavagliato.

CAPITOLO 68 RL, SN, Sir LT, il maggiordomo francese Rémy e il gigante albino Silas salgono sull'aereo privato dello storico inglese e partono per Londra, sfuggendo così alla polizia francese.

CAPITOLO 71 Nascosta sotto la scatola c'è una misteriosa iscrizione apparentemente incomprensibile. Sembrerebbe una specie di corsivo scritto all'incontrario, simile alla scrittura usata da Leonardo Da Vinci nei suoi appunti. I due esperti di simbologia iniziano ad accapigliarsi per cercare di decidere di che misteriosa lingua si tratti:
"sembra una lingua semitica, ma non riesco a vedere i nekkudot!"
"probabilmente è una traslitterazione sefardita!"
"Io direi piuttosto che sembra un commentario di rashi, oppure uno STa''M delle corone!".
Dopodiché interviene Sophie, che guarda le scritte ed esclama "hey, ma è inglese scritto al contrario con la grafia di Da Vinci!".

CAPITOLO 72 La scritta misteriosa è l'ennesimo indovinello del mefistofelico JS: "Un'antica parola di saggezza libera questo rotolo e ci aiuta a mantenere unita la famiglia di Lei, dispersa. Una pietra venerata dai templari è la chiave e Atbash ti rivelerà la verità" Inizia la discussione tra esperti:
RL "sono pentametri giambici! Yin e Yang! Il pentacolo di Venere! L'eterno femminino sacro!"
Sir LT "e per di più sono in inglese!"
RL "Dobbiamo trovare una parola di saggezza!"
Sir LT "Atbash!"

CAPITOLO 74 Davanti a tutti questi misteri misteriosi e incomprensibili, Sophie decide di raccontare il terribile segreto che da dieci anni turba il suo cuore.
SN: "un giorno sono andata a casa del nonno e c'erano delle persone mascherate che intonavano inni misteriosi"
RL: "evidentemente una qualche cerimonia del Priorato di Sion, di cui tuo nonno era Gran Maestro."
SN: "e al centro della folla osannante c'era mio nonno che faceva sesso con una donna"
RL: "stava senza dubbio celebrando l'Hieros Gamos, l'antico rituale di unione mistica con i Sacro Femminino. ma che cosa è successo poi? che cosa ti ha turbato?"
SL: "la donna che faceva sesso con mio nonno era un po' sovrappeso"
RL: "Santo cielo, ma è terribile! Una donna sovrappeso! Posso capire che questo ti abbia sconvolto così profondamente"
SL: "..."
RL: "la notizia mi sconvolge talmente tanto da non farmi notare l'assurdità del fatto che il Gran Maestro segreto di una setta segretissima che custodisce un segreto supersegretissimo organizzi le orgette a casa sua."
SL: "e che non lasci nessuno alla porta di casa per controllare che nessuna nipotina curiosa venga a sbirciare"
RL: "già, hai ragione. ma d'altronde questo libro è tutto pieno di misteri insondabili, non sarà certo questo piccolo dettaglio a turbare il lettore"

CAPITOLO 75-76-77-78 Finita la parentesi pettegolosa, i protagonisti del libro ricominciano a cercare la soluzione all'enigma che gli permetterà di trovare il Graal.
RL: "Un'antica parola di saggezza di 5 lettere... Sophie, come si dice 'saggezza' in greco?"
SL: "Non saprei."
Sir LT: "Non si dice 'SOFIA'?"
RL: "Uhm, lasciami pensare...no, nessun Gran Maestro userebbe il nome della propria nipote come password per un segreto così importante e delicato. Dev'essere qualcosa di più difficile"
Sir LT: "La pietra venerata dai Templari... non potrebbe essere Bafometto?"
RL: "Si, mi sembra un'ottima intuizione. Adesso prendiamo la parola "Bafometto", scriviamola in ebraico, invertiamo l'alfabeto ebraico e riscriviamola di nuovo, poi sostituiamo il Vav con la 'o', la 'Sh' con la 'S' e la 'Ph' con la 'F'. Cosa otteniamo?"
SN: "SOFIA"
RL: "evviva! abbiamo trovato la soluzione! ci abbiamo messo 4 capitoli, ma ne valeva la pena!"

CAPITOLO 79-80-81 L'aereo di Sir LT atterra in un piccolo areoporto nelle vicinanze di Londra, dove viene accolto dalla polizia Britannica pronta ad arrestare i due ricercati e a prendersi cura del loro prigioniero albino. Ma i nostri eroi sono troppo scaltri per farsi fregare da un bobby qualunque, così riescono a saltare giù dall'aereo e a rifugiarsi nella limousine del ricco storico inglese, senza che nessuno si accorga di nulla. Il tutto, ovviamente, trascinando il corpo del killer albino gigante. Un'altra anomalia spazio-temporale consente loro di "nascondersi" nello spazio tra i sedili posteriori e quelli anteriori della Jaguar di Sir LT senza che la polizia veda nulla.

CAPITOLO 82 Il nuovo enigma da risolvere nella caccia al tesoro che ha come premio il Graal è questo: "A Londra giace un Cavaliere sepolto da un Papa. Il frutto del suo lavoro ha incontrato una collera santa tu cerchi la sfera che dovrebbe essere sulla sua tomba parla di carne rosata e di ventre inseminato"
RL: "abbiamo già fatto la battuta sul fatto che i 'Sir' inglesi siano cavalieri, come i Cavalieri Templari?"
SN: "si, certo, a pagina 258, prima di andare da Sir LT"
RL: "abbiamo già parlato del fatto che Sir Isaac Newton era un Gran Maestro del Priorato di Sion?"
SN: "a pagina 383"
RL: "abbiamo fatto riferimento più e più volte alle dispute tra Chiesa e Scienza, con particolare riferimento all'astronomia?"
SN: "ma si, abbiamo anche ambientato una parte della storia all'Osservatorio Astronomico della Specola Vaticana".
RL: "l'enigma in versi parla di un frutto che ha causato l'ira di Dio, di qualcosa di tondo, di carne rosata e di semi al suo interno."
SN: "e noi stiamo cercando una parola inglese di 5 lettere..."
RL: "una parola inglese che abbia a che fare con un frutto rotondo e dalla polpa rosata che causa l'ira divina, legata in qualche modo a un 'cavaliere' sepolto a Londra"
SN: "io non riesco davvero a capire di cosa possa trattarsi."
RL: "già. Puttana Eva se mi viene in mente qualcosa."
Sir LT: "siete due fessi. La poesia in pentametri giambici (il pentacolo! Venere! La Rosa! Leonardo da Vinci! Maddalena! Il Graal!) parla evidentemente di un cavaliere templare che è stato sepolto nella Chiesa del Tempio, costruita dai templari stessi a Londra. dobbiamo trovare qualcosa che dovrebbe essere sulla sua tomba ma che invece non c'è"

CAPITOLO 83-84-85-86 Mentre i tre Sbirulini del Graal cercano il messaggio nascosto sulle tombe, il Maggiordono Rémy si rivela essere un servitore del malvagio e misterioso "Maestro", cioé di colui che ha ingaggiato l'albino Silas per accoppare il Gran Maestro del Priorato di Sion e i suoi tre assistenti in modo da farsi rivelare il nascondiglio del Graal. Il Maestro è ingabolato con l'Opus Dei, che a sua volta è ingabolato con il Vaticano e tutti cercano di trovare il Graal per farlo sparire definitivamente nel nulla. A quanto traspare nei capitoli precedenti, anche l'ispettore francese Fache è implicato nella faccenda. Rémy e Silas fanno irruzione nel Tempio a pistole spianate e si fanno consegnare il misterioso cilindro contenente le indicazioni per trovare il Graal e rapiscono Sir LT. La situazione appare disperata.

CAPITOLO 92 Ma ecco che a RL viene un'idea geniale per risolvere il mistero del cavaliere sepolto a Londra: cercare su Internet! Ed ecco che, a furia di risultati utili solo a nuove divagazioni da parte dell'autore (Wagner, Parsifal, i Tarocchi, Artù) i nostri eroi riescono a capire che la filastrocca parla di Sir Isaac Newton.

CAPITOLO 97 RL e SN si recano all'abbazia di Westminster per cercare di capire quale sia questo misterioso oggetto tondeggiante che non è stato messo sulla tomba di Newton.
RL: "Che tomba originale!"
SN: "Già. Originale. Peccato che non si riesca a trovare la soluzione dell'enigma."
RL: "Peccato... originale... frutto tondo... Non mi viene in mente niente!"

CAPITOLO 98 Il Malvagio Maestro, dopo aver eliminato Rémy nel capitolo 94, si mostra finalmente ai protagonisti di questa epopea di simboli e di allegorie. Si tratta nientepopodimeno che di.... (rullo di tamburi) Si tratta di Sir LT, che la sa troppo lunga e che è da anni che cerca in tutti i modi di arrivare al Graal e che ha deciso di mettere in mezzo anche quei poveri ingenuotti del Vaticano e dell'Opus Dei per riuscire a raggiungere i suoi loschi fini. Dopo aver ucciso il Gran Maestro e i suoi tre Siniscalchi (unici al mondo a conoscere il segreto del Graal) e senza aver ottenuto nulla da questi efferati omicidi, ha deciso di seguire Sophie e Robert per vedere se riusciva a farli fessi all'ultimo secondo. Questa rivelazione ovviamente ovviamente toglie ogni minimo brandello di logica agli eventi delle 470 pagine precedenti, ma chissenefrega.

CAPITOLO 99 Puntando la pistola contro di loro, Sir LT spiega che Nonno Saunière avrebbe dovuto rivelare al mondo il segreto del Graal per sputtanare il Vaticano, ma che non l'aveva fatto per paura che la Chiesa gli accoppasse la nipotina a cui aveva già ucciso i genitori in un finto incidente stradale. Quindi, in definitiva, meritava di morire.

CAPITOLO 101 RL, mentre guarda fuori dalla finestra in cerca di ispirazione, vede un enorme albero di mele e per un attimo ha la bizzarra sensazione che i suoi rami gli sussurrino la soluzione all'enigma.
Sforzandosi di capire le parole della natura, RL inizia a percepire qualcosa, ma quando si accorge che il melo gli sta urlando "coglione! coglione!" smette di prestargli attenzione.
"un coglione è tondo, pieno di seme e di carne rosata. ma non è un simbolo femminile, e poi non so come si dica 'coglione' in inglese" riflette amaramente RL mentre Sir LT punta la pistola contro SN.
La situazione è tesa.
Lo storico inglese cerca di convincere il professore americano ad aiutarlo nella ricerca.
Sir LT: "Unisciti a me, figliolo: insieme io e te domineremo il mondo"
RL: "Non mi interessa dominare il mondo. E comunque non ho alcuna intenzione di abbracciare il lato oscuro della Forza."
Sir LT: "Ma così facendo fai un favore alla Chiesa! Pensa a quanti danni ha fatto la Chiesa in questi duemila anni: l'inquisizione, la repressione sessuale, l'annullamento del valore della donna, le molestie ai chierichetti, i film di Don Camillo..."
RL: "Stai per convincermi, ma non cederò alle tue lusinghe perché sono quasi 500 pagine che ci provo con SN e continuo a fare riferimenti obliqui alla sessualità e all'accoppiamento senza ottenere alcun risultato se non quello di passare per un professore arrapato che vede vagine in ogni dove. Non posso lasciare perdere proprio ora che mi dai la possibilità di fare l'eroe e di salvarle la vita!".
Così dicendo, RL scaglia in aria il contenitore che protegge la pergamena che contiene il segreto del Graal.
Sir LT, scaltro come una volpe, si lancia per afferrarlo al volo ma, essendo paralitico, si sfracella a terra insieme al contenitore stesso che per l'urto rilascia un liquido magico che distruggerà la pergamena.
RL si impossessa della pistola e, facendosi beffe dei Sir LT gli mostra la pergamena che ha precedentemente estratto dal suo nascondiglio grazie alla sua superiore intelligenza che gli ha consentito di trovare la parola magica che apriva questo importante scrigno.
Sulle note di "cogli la prima mela" il lettore fissa stupito la scritta "APPLE", soluzione del concorso per il migliore aspirante templare del millennio.
Bill Gates, che ha speso un fottiliardo di dollari per comperare il Codice Hammer per imparare a leggere al contrario, si rammarica molto della cosa e denuncia immediatamente Leonardo da Vinci per concorrenza sleale.

CAPITOLO 104-105 Tutto è bene quello che finisce bene. La pergamena conteneva l'ennesimo indovinello in pentametri, la soluzione è nascosta a Rosslyn, vicino ad Edinburgo, in un antico tempio dei templari. Qui Sophie trova il suo fratello segreto e la sua nonna segreta e scopre di essere discendente diretta di Gesù Cristo e Maddalena. Si scopre inoltre che la Stella di David rappresenta in realtà un pene e una vagina e che gli studiosi di simbologia sono un pochettino monotematici.

EPILOGO Il vero mistero inesplicabile è il fatto che questo libro abbia venduto così tante copie, mentre Martin Mystère non lo compera più quasi nessuno. Secondo me è colpa di Java.

Fonte: www.maranza.it

Giovanni Raiola
 
 

ID: 3352  Intervento da: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: venerdì 2 giugno 2006 Ore: 15:15

salve a tutti
come già detto il libro non l'ho letto, ma sono andata a vedere il film...
beh, devo dire che è stato una grossa delusione
a partire dai protagonisti: Tom Hanks assolutamente sotto tono e la Audrey Tautou fuori ruolo (è stata carinissima ne Il favoloso mondo di Amelie ma...secondo me i thriller non sono arte sua...). La regia poi lentissima e incapace di sfruttare gli svariati spunti di una storia che aveva tutti i numeri per tenere incollato lo spettatore allo schermo.. insomma, due palle
mi hanno detto che il libro è molto più bello...beh, voglio dire, non ci vuole molto...
cmq la trama interessante, secondo me proprio perchè improbabile...mi ha colpita molto la frase pronunciata da uno dei protagonisti, che la dice lunga sulla morale del romanzo: "la mente vede ciò che decide di vedere..."


ID: 3334  Intervento da: maria accardo  - Email: bantiu@hotmail.com  - Data: mercoledì 31 maggio 2006 Ore: 16:24

La questione principale da affrontare sul codice da vinci riguarda la mancaza di attendibili prove storiche che avallino le tesi brown. Indubbiamente si tratta di un trhiller affascinante e scritto al fine di destare l'attenzione del lettore ma nn credo che una semplice rielaborazione fantasiosa di avvenimenti religionsi possa fungere da catalizzatore di un tale successo. Di certo non considero la Bibbia una vetrina di verità relative all'umanità ma di certo Dan Brown è lontano dall' essere un profeta illuminato. Solo uno scrittore...
La trattazione del sesso, della figura di Maria Maddalena nn tiene conto del fatto che la chiesa antica considerava il sesso come la via più breve per la trascendenza, come uno squarcio di paradiso.
Converrebbe a Dan Brown approfondire la storia prima di dare libero sfogo alle sue congetture mentali.


ID: 3310  Intervento da: Luigi Mari  - Email: info@torreomnia.com  - Data: sabato 27 maggio 2006 Ore: 17:00

IL CODICE DA VINCI SCONVOLGE IL MONDO?

Tanto rumore intorno ad un romanzo blasfemo. Guarda cosa ti fanno i media, Internet a capo. E' ricorrente che qualcuno si fa in quattro per esporre sotto la logica comune, l'immaginario collettivo e quant'altro i cavilli e le incongruenze nelle religioni, come se le imperfezioni e i paradossi non stessero dappertutto.
Io parlo da cristiano praticante. E si tratta di cavilli e imperfezioni perché pur se le religioni in mano agli uomini spesso degenerano, ciò non toglie nulla al concetto radicale di Dio, ancora prima di parlare di Cristo, di Maometto, di Budda, ecc.

Nell'Irlanda del nord si gridava: "Muori, Cristo lo vuole", Ma Cristo lo voleva davvero? E così nelle Crociate ecc. ecc. ecc.

http://www.torreomnia.it/cristo.htm

Con questo messaggio di cui il link sopra in Torreomnia, già ritengo inutile e superflua la genialità dello pricoterapeuta Luigi De Marchi col Suo "Scimmietta Ti amo", perché nella sua lucida filosofia sul male primario dell'uomo: "la finibilità con eventuale assenza salvifica" ne delucida la dannazione, ma non pone alternative. Diagnosi, ma scarse e deboli terapie.

I siti atei della rete traboccano di anticristianità coi i vessilli di Nietzische e compagni, ma il libro che terremotò le certezze anche nel mio animo di giovinetto fu:

TRATTATO SUGLI DEI
Henry Louis Mencken. Trattato sugli dei (Titolo originale: Treatise On The Gods). Traduzione di Aldo Devizzi. Collana “I Gabbiani”, n. 50, Il Saggiatore, Milano 1967, pp. 310, edizione fuori commercio

«Nella prima metà del Novecento, Henry L. Mencken, sommo letterato e maestro del pensiero occidentale, diede impulso al movimento di contestazione del moralismo puritano. Che tanta parte aveva (ed occupa ancora oggi, alla fine del secolo XX) nella società statunitense. Qui egli sviluppa l’assunto che la religione non sia uno schema di condotta, quanto piuttosto una teoria delle cause, adducendo numerose argomentazioni contro ogni forma di soddisfatta fiducia nella validità dei dogmi».
(M. Franzinelli, Ateismo laicismo anticlericalismo).

La religione fu inventata dall’uomo, così come dall’uomo furono inventate l’agricoltura e la ruota, e in essa non v’è assolutamente nulla che giustifichi la credenza che i suoi inventori avessero l’ausilio di potenze più alte, terrene o d’altra natura. In alcuni suoi aspetti, essa è estremamente geniale, in altri di commovente bellezza, ma in altri ancora è così assurda da rasentare l’imbecillità. […] Non è mia intenzione scuotere i fedeli nelle loro credenze, perché io sono del tutto immune da qualsiasi prurito messianico, né ho simpatia per i convertiti. Coloro che credono, e ne godono, gettino pure questo libro nella spazzatura (Prefazione, p. 11)

Si deve certamente ammettere che la religione è una delle più grandi invenzioni che mai si siano avute sulla terra (22).
Classe sacerdotale. Se l’operatore di meraviglie non era stato, nel passato, nulla più che un mago, ora era un sacerdote in senso genuino, con divinità che lavoravano per lui. Questo è ora il marchio che contrassegna il sacerdote: ha un Dio che lavora per lui. […] E presto si trova ad essere un legislatore infallibile (46).

Dèi potenti. Ogni volta che veniva introdotto un dio realmente potente, questi spazzava via folle di rivali di minor conto […]. Quando l’uomo primitivo cominciò a praticare l’agricoltura, crebbe enormemente il suo bisogni di dèi (74)

Naturalmente è l’inferno, non il paradiso, che rende potenti i sacerdoti, perché - dopo migliaia di anni di cosiddetta civiltà - la paura rimane l’unico comune denominatore dell’umanità. […] L’essenza di tutta la moralità sacerdotale è la ricompensa, e senza un inferno di qualsivoglia specie, o un altro genere di ricompensa, essa diviene retorica, senza alcun significato (111).

I sacerdoti furono psicologi molto prima di Freud. […] Giustamente, infatti, i teologi paragonano la fede alla fiducia ingenua d’un bambino […] L’unico scettico che non corre rischi è colui che nella sua infanzia non è mai stato esposto alla fede (115).
Accattivarsi gli dèi. Quattro idee fondamentali stanno alla base di tutte le religioni organizzate, sia antiche sia moderne, colte o selvagge […] Ma l’idea più essenziale è che gli dèi - chiunque essi siano e qualunque cosa possano fare - sono suscettibili di propiziazione (127).

India culla di fedi. La vera patria delle apocalissi e delle escatologie è l’India. Si sono inventati più paradisi e inferni qui, che in tutto il resto del mondo, e la loro influenza è visibile in tutte le teologie moderne (178).

La religione nella sua forma cristiana. Non v’è motivo di credere che il fondatore abbia mai sentito parlare di parto virgineo, o del dogma mistico e incomprensibile della Trinità, o persino del peccato originale. […] Nulla Gesù sapeva dei santi, né mai gli venne in mente che gli uomini avrebbero adorato sua madre (195).

Martirio. Il valore d’un sacrificio non è provato dalla causa che vi sta dietro. Migliaia di persone hanno rinunciato alla propria vita con altrettanto coraggio di Gesù, per cause infinitamente meno elevate e luminose. Tutti i martiri, in verità, credono di riuscire a scuotere il mondo, anche se nessun altro vi riuscì come lui (237).

I riformatori furono uomini di coraggio, ma non molti furono anche intelligenti. La nuova teologia da essi introdotta era altrettanto sciocca e criminale della precedente. […] Non fu quindi la Riforma che liberò l’anima dell’uomo moderno (266).

Religione oggi. Nessun uomo o donna realmente civile crede oggi nella cosmogonia della Genesi, né nella realtà dell’inferno, e neppure in qualche altra delle antiche imbecillità che ancora godono considerazione presso il grosso popolo., […] In altre parole, l’uomo civile è divenuto il dio di se stesso. Quando incontra delle difficoltà, non ne dà più la colpa all’inimicizia inscrutabile di potenze lontane e ineffabili; le attribuisce alla propria ignoranza ed incompetenza (275).

Aut ratio aut fides. La verità è che la teologia cristiana - come ogni altra teologia - non è soltanto contraria allo spirito scientifico, lo è anche ad ogni altro tentativo di pensiero razionale. […] L’unico vero modo per conciliare scienza e religione è di istituire qualcosa che non sia scienza e qualcosa che non sia religione (282-283).

Utilità dell’inferno. Il fatto però che le minacce dell’inferno abbiano la loro utilità sociale non è un argomento a sostegno della verità della religione; è semplicemente un argomento a sfavore della specie umana (291).

Disgraziatamente la religione è un’invenzione che frena il tempo e tende pertanto a conservare - dal punto di vista etico - le idee di un’epoca lontana e primitiva. […] Essa non è mai un aiuto per lo stabilirsi di sane idee etiche, ma sempre un impedimento (293).

Questi frutti della fede sono tutte illusioni? Non dimentichiamo che anche le illusioni hanno la loro utilità. […] Pochi uomini sono sufficientemente saldi di spirito per affrontare un cosmo ostile, un giorno dopo l’altro […] Ci vuol tempo per strappare alla fede ed educare nello scetticismo; tempo, e non poco sforzo e lavoro. Soltanto lo scettico della terza generazione è veramente sicuro: suo nonno deve aver accettato il denaro del Demonio quand’era ancora celibe (299).

La cosa principale è che il cristianesimo, sola fra le religioni del mondo moderno, ha ereditato un opulento contenuto estetico, ed è pertanto esso stesso un’opera d’arte. La forza di umana attrattiva di tutta questa poesia è così potente che promette di sopravvivere alla decadenza del cristianesimo (306).

Spauracchio. Che l’uomo moderno abbia ancora bisogno di simili consolazioni prova soltanto che l’emancipazione della sua mente è appena cominciata, che egli è ancora molto più vicino alla scimmia che al cherubino. […] La religione è, per la sua stessa natura, una macchina per spaventare; deve necessariamente fallire e crollare di mano in mano che l’uomo progredisce nella conoscenza, perché la conoscenza non è soltanto potere, è anche coraggio (309).

Senso della vita. Mi sembra che l’uomo civile si sia già liberato dell’antica puerile richiesta di un «significato della vita» […] Se non ha provato che la religione non è vera, ha almeno provato che non è necessaria: gli uomini possono vivere decentemente senza di essa, e senza possono morire coraggiosamente. Ma naturalmente non tutti gli uomini. La capacità d’una simile imperturbabilità è ancora rara nella specie, forse rara quanto la capacità d’onore. Per gli altri vi deve essere la fede, come vi deve essere la morale. È il loro destino vivere assurdamente, frustrati dagli imperativi categorici della loro piatta immaginazione, e morire in modo insano, cercando di afferrare mani che non ci sono (310).

L'AUTORE
Henry Louis Mencken (1880-1956 Baltimora, Maryland, USA), storico, pubblicista e critico assai autorevole nella cultura statunitense tra le due guerre, portavoce esemplare di quella che fu chiamata la generazione e l'«età del jazz». Celebri la serie dei suoi Prejudices e i fondamentali studi The American Language. Sul saggio sopra riportato, ormai introvabile in Italia, si veda la recensione riportata a pagina 23 dell’Ateo, n. 4/1998.
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Per dieci anni non credetti più a ciò che sta al di là della morte a causa delle "logiche" di questo libro. E commisi, da diciottenne, un colossale errore di intelligenza. Se il mondo è lottizzato di DEI. chi è il vero Dio?
Un giorno tutte le letture atee scomparvero dalla mia mente sotto una frase: DIO è uno solo. Gli uomini gli cambiano solo il nome. La mia fede perduta ricomparve, non senza incertezze e dubbi, ciò è proprio dell'uomo e del cristiano, altimenti sarebbe solo un partito preso.
Il libro di Menken esposto sopra con le sue teorie logiche, ma terribilmente al di qua dei limiti umani della ragione, mi fa tenerezza, insieme al suo autore che ha creduto che l'intelligenza di un uomo possa dare la soluzione alla storia dell'uomo nel suo INCOMMENSURABILE mistero, a prescindere dalla incapacità dell'uomo di gestire il macrocosmo, se non con dei calcoli approssimativi e insicuri.

Il problema è il libero arbitrio: la verità e la mensogna vanno in mano all'uomo e la sua ragione limitata ne fa una catastrofe.

IL CODICE DA VINCI scuoterà molte coscienze, e farà altro male all'umanità che ha fiducia nell'amore e nella bontà.

Luigi Mari



ID: 3294  Intervento da: russo massimo  - Email: Massimorussom@libero.it  - Data: giovedì 25 maggio 2006 Ore: 20:27

Credo che gli errori degli uomini, della Chiesa e quant'altro non possono toglierci la fede religiosa, specie qualla equilibrata e non fanatica che predica l'amore per il prossimo.

Riporto alcuni pareri sul "Libro maledetto"...

Recensioni 1 - 25 di 2718 recensioni presenti. Media Voto: 3.75 / 5
Cami (24-05-2006) Per adesso ho letto soltanto il libro del Codice da Vinci, ma l'ho trovano molto intrigante ed appasionante. Dan Brown ha saputo trovare chiavi che aprivano tante porte, ma tocca a noi scegliere quale aprire Voto: 5 / 5

gio (24-05-2006) Penso che sia molto convincente in alcuni punti,in altri meno. Al di fuori del contenuto, ci viene trasmessa una grande verità: possiamo pensare con la nostra testa,farci le nostre idee, essere indipendenti dagli altri. E non dare le cose per scontate. Voto: 5 / 5

MARCO (24-05-2006) A ME PERSONALMENTE IL LIBBRO è PIACIUTO TANTISSIMO SIA PER IL CONTENUTO CHE PER IL MODO IN CUI è STATO SCRITTO.PERCHè LA CHIESA SI PREOCCUPA TANTO ? ALL 'INZIO DEL LIBRO C'è SCRITTO : "OGNI RIFERIMETTO A FATTI E LUOGHI è PURAMENTE CASUALE " . MA LA PAURA è TANTA CHE LA VERITà VENGA A GALLA MA LA PIù LUNGA FAVOLA DELL 'UMANIà è GIUNTA QUASI ALLA FINE . . . Voto: 5 / 5

francy (24-05-2006) questo è un gran bel thriller, scritto per tenere incollato il lettore alle pagine fino ala fine...è avvincente...ma è pur sempre una storia di fantasia, e che gran fantasia, ragazzi!!!! io l'ho letto quando già aveva venduto parecchio, quando già ne parlavano tutti (criticandolo) e l'ho letto come un semplicissimo thriller dal finale un pò misero, considerato il resto del libro. mi stupisco del fatto che troppe persone credano alle sciocchezze di brown, che prendano per verità tutte queste teorie!!!!! come si può definire ignorante (leggi commento di debora del 20/05/06) la Chiesa xchè se la prende e s'inalbera x le cavolate scritte nel libro??? semmai ignoranti sono coloro che considerano possibile il matrimonio di Cristo con la Maddalena dato che non ci sono prove e che le tesi di brown sono state tutte smentite da chi è + istruito di lui.Storicamente l'autore ha fatto troppi errori!!!e allora prendiamo il libro come un bel thriller, un libro inventato completamente da capo a piedi. personalmente, da cattolica, mi fa un pò arrabbiare che un tizio qualunque possa inventarsi barzellette su Cristo, perciò comprendo le ragioni della Chiesa e dell'Opus Dei. detto questo spero che la gente usi la testa e ci ragioni sopra prima di parlare dicendo certe sciocchezze!!! Voto: 5 / 5

angela (24-05-2006) Mi è piaciuto moltissimo il libro,e non capisco xkè la Chiesa e gli altri lo critikino tanto:cos'hanno?La coda di paglia?Dan Brown la scritto kiaramente ke è tutto inventato.E il libro non mi aveva dato alcun dubbio,anzi,me ne sono venuti ora ke molti lo stanno condannando.Molto meno soddisfatta del film:Silas sembra1spietato killer,quando invece è1povera vittima di Aringarosa.Dovevano soffermarsi di+sul suo passato.Anke le critike lo fanno apparire1mostro.Ma tutti quelli con cui ho parlato ke l'hanno letto,sanno ke Silas è solo1vittima.Gradirei1seguito del Codice da Vinci,e penso ke siano in molti a volerlo.Grazie x l'attenzione e ricordate:Silas è1povera vittima di Aringarosa!NN è1mostro,ma1vittima. Voto: 5 / 5

ALessia (24-05-2006) Il libro non l'ho letto.ma ho visto il film...Ti prende molto..ed è ricco di suspense..nonchè ha un suo fascino la storia in sè...tanto che ho comprato l'altro libro.Intanto a chi non ha visto il film consiglio vivamente di leggere il libro..e beh...di vedere anke il film! Voto: 4 / 5

martina orsini (24-05-2006) Prima del boom de Il Codice Da Vinci, lessi anche il precedente romanzo Angeli e Demoni. Le informazioni contenute in questi due romanzi sono avvincenti; possono dare una nuova chiave di lettura di tutti i misteri nascosti dalla Chiesa o dalle organizzazioni a lei collegate; possono far riflettere. Tuttavia, nel Codice, trovo che molte di queste informazioni siano un po' forzate per convincere le persone a credere nella teoria del Santo Graal in quanto Maria Maddalena. La curiosità suscitata da Brown sull'argomento non può fermarsi alla lettura di questo libro: deve per forza andare a leggere anche i libri contro il Codice. Bisogna che il lettore, se vuole avere una sua opinione abbastanza fondata, sia il più neutrale possibile all'inizio e bisogna che egli sia disposto ad usare la sua intelligenza per capire quali informazione possono essere ritenute vere o verosimili e quali no. Per quanto riguarda la struttura del romanzo, trovo che sia banale, inverosimile e addirittura classicamente da film d'azione americano. Inoltre è l'esatta copia della struttura di Angeli e Demoni: c'è il proffessor Langdon, il dandy colto e di un'ironia sciatta, con la bella ed interessante ragazza (Vittoria Vetra O Sophie Neveu), imparentata con personaggi importanti e di un certo spessore nel campo scientifico e culturale; c'è l'assassino feroce e il mandante nascosto che inizialmente è un amico e che poi si rivela per quello che è. Quindi la trama è banale e scontata. Per non parlare dello stile di scrittura di Brown: l'ho letto in inglese e se già nella sua lingua originale è per bambini dell'elementari, figuriamoci in italiano. L'unica cosa che si salva di questi romanzi è la tensione nell'attesa di ricevere ulteriori informazioni che noi nonn avremmo mai immaginato a proposito del Vaticano, del Priorato di Sion, del Graal, di Da Vinci. Voto: 3 / 5

floriana (24-05-2006) un libro sensazionale leggetelo!!! Voto: 5 / 5

Romolo romolo.gagliardi@email.it (24-05-2006) A questo libro gli dò 3 perchè un libro che appasiona molto da una parte ma dall'altra no perchè infierisce sulla chiesa e su noi persone credenti. Infatti già molte delle persone non amano andare in chiesa e perdono così la fede in Cristo "che è morto per noi sulla croce". Con questo libro molte delle persone che vanno in chiesa non ci andranno più perchè crederanno che il Vangelo dice il falso.Invece non è così perchè la parola del Signore è una sola ed è quella scritta dagli evangelisti.Perciò io prego il Signore finchè le persone non si fanno ingannare e continuano nel cammino che li porterà sulla via del Signore!Pregando il Signore che molte delle persone atee possono ricredere nella fede del nostro Signore! E allora dico: E'viva il Vangelo e viva a quelle persone che credono nella chiesa! Voto: 3 / 5

Alessandra sophia_ca@hotmail.it (24-05-2006) IO HO LETTO IL LIBRO, DI CUI LA SECONDA METà NEL GIRO DI 4 ORE. VERAMENTE STUPENDO. mA NON DIMENTICHIAMO CHE UN ROMANZO SERVE AD INTRATTENERE. DAN BROWN NON HA MAI DICHIARATO CHE IL LIBRO FOSSE STORICO, QUINDI NON CAPISCO COME MAI L'OPUS DEI SI SIA COSì SENTITA TOCCATA. CODA DI PAGLIA O VERA E PROPRIA STUPIDITà? SE FOSSI IN LORO DOVREI SOLO RINGRAZIARE DAN BROWN PER TUTTA LA PUBBLICITà CHE GLI HA FATTO... Voto: 4 / 5

Franco Sofia franconovara@hotmail.com (23-05-2006) Il libro é sritto bene,ma molte supposizioni su jesù,senza prove affidabili,il finale deludente,ma forse doveva essere cosí. Per quanto riguarda Maddalena e il gral nessuna prova soltanto supposizioni. Voto: 3 / 5

lumière (23-05-2006) il film è altrettanto bello qnt il libro,molto dettagliato e specifico! la grafica è eccezionale...nn credo ke la chiesa si debba lamentare xke mi porta a capire ke ha la coda di paglia e ha veramente da nascondere qualcosa! è un film eccezionale...merita di essere visto! Voto: 5 / 5

PAOLA (23-05-2006) Io non ho letto il libro, ma ho visto il film. devo dire che sono rimasta scioccata dalla trama, avvincente dall'inzio alla fine. Mi sono posta dei dubbi sull'autenticità di quanto è stato scritto e riportato nel film. Potrebbe essere vero che Gesù nelle sue vesti mortali abbia avuto una sposa , la quale ha poi dato alla luce un figlio e, quindi, ci sia ancora in messo a noi la sua discendenza. Forse le persone che hanno operato e operano imiracoli, proprio come Gesù quando era in mezzo a noi, siano suoi discendenti? Padre Pio ad esemp. e moltri altri, non ci siamo mai posti la domanda perchè alcuni di noi possono compiere miracoli!!?? Non lo sapremo mai, ma lo scrittore ci ha aperto una porta oltre la quale stà solo a noi trovare la verità. Voto: 5 / 5

esther.leonardo.it (23-05-2006) Domenica sera sono andata a vedere il tanto atteso (e tanto discusso) "Il Codice Da Vinci". Avevo letto il libro di Dan Brown appena uscito e volevo testare se il geniale Ron Howard era riuscito a rendere quella storia così avvincente e complicata. Il curatore del Louvre, Saunière, viene trovato morto all'interno del museo nella posizione dell'uomo vitruviano di Leonardo. Intorno al corpo i numeri della serie di Fibonacci in ordine apparentemente casuale, delle scritte e un nome: Robert Langdon, un esperto di simbologia con il quale avrebbe dovuto incontrarsi qualche ora prima del delitto. Ma chi è stato a sparargli? E cosa significano quelle parole e il fatto che è stata la stessa vittima a disporsi in quel modo? Cosa deve riuscire capire lo studioso interpretato dal premio Oscar Tom Hanks e la nipote del curatore, Sophie (Audrey Tautou)? In un crescendo di tensione e suspance, la storia dell'umanità cristiana viene completamente sconvolta dalle rivelazioni contenute nelle opere di Leonardo, e in particolare nell'"Ultima cena", dove l'apostolo alla destra di Gesù sarebbe in realtà Maria Maddalena. Unica pecca: il finale. Molto deludente. Il libro accompagna senza via di scampo alla riflessione e al dubbio. Si sfogliano le pagine con la tensione che solo pochi scrittori riescono a trasmettere. E ancora meno registi riescono a trasporre cinematograficamente. Il film risulta lento, a tratti noioso e poco avvincente. Ambientazioni buie. Colonna sonora non azzeccata. 3/4 del film è costituito da conversazioni in francese sottotitolate. Confusa la spiegazione di quello che tante persone definiscono un'eresia. Ma non bisogna prendere tutto alla lettera. E' un film. L'altro è un libro. E come tali vanno giudicati. Ci si può affidare alla fede o ai documenti per potersi facilmente togliere qualsiasi dubbio. Perfino gli attori stessi sembrano poco convinti di quel che recitano. In ogni caso penso valga la pena andarlo a vedere anche solo visti gli incassi record già dal primo giorno! Voto: 4 / 5

flea flea_@hotmail.it (23-05-2006) ho letto questo libro ben 2 volte! è veramente un romanzo avvincente ma rimane pur sempre un romanzo questo nn va dimenticato. bisogna riflettere anche sul fatto che leonardo nn era credente e di conseguenza nei suoi dipinti nn può aver inserito tutti questi riferimenti alla presunta storia tra gesù e la maddalena. da ricordare anche il fatto che questo genio era affascinato dal simbolismo e amava prendere in giro la gente cn astuzie a volte veramente semplici, questo però è stato molto strumentalizzato nel libro. i messaggi da trovare nelle opere di leonardo sn veramente tanti ma nn credo proprio che siano di tale rilevanza religiosa! in ogni caso è un bellissimo romanzo di fantasia da leggere cn la mentalità giusta e riuscendo a distinguere il vero dal falso. attenzione a nn confondere le 2 cose!!! la fine è un pò scontatella... Voto: 3 / 5

PINO (23-05-2006) Ho letto il libro e visto il film. Sinceramente il libro mi ha coinvolto molto più del film. A mio parere il libro è davvero grande, se non altro fa trillare un campanellino nel cervello. Se tutto quello desritto nel libro, alla fine, è vero? Ci sarebbe davvero di che riflettere. Inoltre la letteratura, storica, religiosa, artistica, hanno sempre dato ampio spazio al Santo Gral, e l'immaginazione collettiva ha sempre divagato moltissimo sull'argomento. Credo che, alla fine, qualcosa di misticamente oscuro si celi veramente sulla reliquia in oggetto, o, come si afferma nel libro, su qualcosa di celato e mai rivelato. Voto: 5 / 5

lilli (23-05-2006) basandomi sulla mia conoscienza, posso dire, a mio parere, che cosa del libro ha un fonadmento storico e che cosa no, però secondo me sta a ogniuno capire e intrepretare le affermazioni di Brown. Comunque vi posso assicurare che la Chiesa ha nascosto e falsificato molti documanti, soprattutto nel medioevo, perciò mi chiedo che cosa le impedisca di mantenere un segreto così grande, come quello della relazione tra Cristo e la Maddalena. In fondo ogni istiruzione laica o religiosa cura i propri interessi, implicitamente o non. un esempio di documeno falsificato è la donazione di Costantino (lat. Constitutum Donatio Constantini) con la quale l'imperatore romano nel 324 riconosceva l'autorità del papa Silvestro I su Roma e su tutto l'impero d'Occidente. Questo documento fu "casualmente" trovato da papa Stefano II nel 752, giustificando i possedimenti della Chiesa in Italia. Già Ottone III (983-1002) sapeva del documento falso, ma niente fu rivelato fino al 1440, quando l'umanista italiano Lorenzo Valla dimostrò che il latino e la carta utilizzati nel documento non erano quelli del 324, ma molto più recenti. Voto: 4 / 5

marios (23-05-2006) I dati storici ai quali si riferisce Dan Brown ne "Il codice da Vici" sono falsi ( Dan Brown non sa niente di storia), pertanto quello che Dan Brown dice, è falso: è tutto una falsità; è un'opera pesante e noisa. Voto 1/5 Voto: 1 / 5

manu (23-05-2006) mi chiedo cm 1 uomo possa arrivare a scvrivere tali menzogne e csì precisamente..... io (da buona cristiana) vi posso dire ke è 1 romanzo fatto molto bene e cm racconto può andare ma che poi l'autore mi venga a dire ke è verità.....bè......gli rido in faccia!!!! provate ad immaginare cs sarebbe successo se un uomo avesse scritto tali menzogne sulla religione islamica: c sarebbe stata 1 rivolta!!! xke i cristiani nn psn difendere ciò in cui credono??? xke gli si da contro solo xke dicono la verità??? cm si permette 1 cm dan brown d scrivere tali porcherie su una cs in cui nn crede???.....mi fa schifo 1 persona ke nn rispetta gli altri e ciò in cui credono!!! credo ke l'autore prima d affermare ke ciò ke ha scritto ha fondament veri debba studiare la storia xke è 1 uomo MOLTO ignorante e arrogante ke si spaccia x colui ke dv aprire gli occhi a quei "cretini e babbei" d cristiani ke credono in Cristo!!! Voto: 1 / 5

Massimo (23-05-2006) Il solo fatto che la Chiesa si scagli con violenza su questo libro, ti fa' capire come in fondo, Lei stessa lo teme. Il problema e' capire il perche' lo tema . Analizzandolo attentamente ci si accorge che alcune sue teorie sono facilmente confutabili e altre sono pura fantasia. E allora ? Forse ci sono comunque descritti dei fatti che potrebbero corrispondere a delle verita' nascoste, che chiaramente alla Chiesa danno fastidio. Non dimentichiamoci che la storia del Cristianesimo e' stata scritta da degli uomini di Chiesa e percio'chi lo dice che non potrebbe essere stata manipolata? E poi in fondo che ci sarebbe di male se Gesu' si fosse sposato e avesse avuto un figlio ? Sarebbe invece una cosa bellissima !! Ma tant'e', la Chiesa non lo ammetterebbe mai, ne minerebbe troppo la credibilita'. Voto: 4 / 5

Andrea (23-05-2006) Credo che nessuno possa dire con certezza se ciò che viene detto con parole semplici e scorrevoli nel Codice Davinci sia vero oppure no ma il dato di fatto,l'incinfutabile dato di fatto è che è un libro che fa riflettere su questioni che la maggior parte delle persone neanche prendeva in considerazione prima di leggerlo.Offre numerosi spunti rimanendo tutt'altro che pesante ed è stata questa forse la chiave della sua fortuna.Sinceramente trovo assurda tutta questa preoccupazione legata al libro ed ora anche all'uscita del film da parte di esponenti della chiesa e di persone religiose che logicamente non hanno fatto altro che aumentare la curiosità e l'importanza per un libro o un film che a mio modesto avviso non hanno mai avuto la pretesa di rivelarci la verita assoluta e poi non bisogna dimenticare che la fede non ha bisogno di prove quindi dovrebbero stare tutti piu tranquilli e godersi un bel libro che si legge tutto d'un fiato e regala forti emozioni. Voto: 5 / 5

Riky (22-05-2006) é un bellismo libro come tt quelli ke ha scritto Dan brown e il film lo stesso....secondo me nn bisogna pensare ke sn tt cavolate quello ke c'è scritto nel romanzo anzi bisognerebbe iniziare a pensarci se gesù e maria madallena siano stati veramente sposati o no e questo quesito dovvrebero mettersello sia cristaini e no...Cmq secondo me la kiesa ci nasconde qualcs e ha paura di certi affronti cm quello di Dan Bown e di certi storici....e c nasconde un fondo di verità...nn dico ke adesso c siano discendenti di gesù cristo ma ke maria madallena e Gesù potevano essere sposati e aver avuto dei figli ke poi potrebbero essere stati eliminati (famiglia dei meroviggi). Cmq bisogna informarsi su tt e 2 le ipotesi ke gesu fosse o nn fosse sposato e nn basarsi sul romanzo.....io cmq dopo averlo letto sn diventato scetico sul fatto ke gesù nn fosse sposato..ki nn diventa scetico secondo me ha paura di scoprire la realtà ( se quella raccontata dal romanzo fosse storia vera) cm x esempio certi credenti come mio fratello ke è in semminario nn ha avuto nemmeno il coraggio di leggere il romanzo ne di vedere il film...Io nn sono ne contro ne daccordo cn il romanzo xò ho inziato a pensare all'ipotesi del matrimonio di gesù e maria maddalena e continuo a pensarci su..un ultima cs dobbiamo ricordarci ke la kiesa ha preso in considerazione sl i vangelli ke li facevano comoddo mentre gli altri tra cui quello di Tommaso Giuda ( è un nome sl e nn è il Giuda ke conosciamo)sn stati scartati e addiritura brucciati e salvati una una minima parte Voto: 5 / 5

Elisabetta Caligaris (22-05-2006) Un libro come "Il codice da vinci" merita di essere letto perchè nella nostra società,purtroppo, capita di rado che un libro per certi aspetti profondo e sicuramente controverso conquisti le folle... è chiaro che un romanzo,per quanto possa essere frutto di studi approfonditi, non può essere la risposta al mistero della fede!! Chi non crede fermamente non ha bisogno di questo libro per alimentare i propri dubbi e a maggior ragione un credente!!!!! Ma questo libro fa riflettere,unisce sapientemente reliogione,arte e cultura... E forse ringrazierei l autore solo per aver fatto nascere in alcuni di noi la voglia di sapere... Voto: 4 / 5

clara (22-05-2006) Non c'è motivo per i cattolici di scaldarsi così tanto se sono convinti che ne "Il codice da Vinci" ci siano solo bugie. è un romanzo che ho letto volentieri, che poi contenga la verità è un altro discorso. Ammetto che è una pura americanata ma comunque scritta bene e con contenuti riguardanti le opere d'arte di da Vinci molto interessanti. Non si può per esempio negare il fatto che nel Cenacolo di fianco a Gesù ci sia una donna. Complimenti a Dan Brown! Voto: 5 / 5

francesco mezatesta (22-05-2006) Senza dubbio un gran bel romanzo mi ha colpito molto .il thriller è avvincente le rivelazioni su molti dei simboli che ci circondano sono la parte migliore del libro.sul piano religioso è senza dubbio un bel pugno allo stomaco della chiesa ,vi posso dire che molti dei punti che riguardano la vera storia del cristo sono veri !non si è inventato nulla ,la chiesa ha mistificato la figura del cristo facendolo diventare una divinità mischiando la religione cristiana con altre religioni pagane.il tutto in cooperazione con constantino l imperatore . il nuovo testamento stao scritto da uomini che l hanno modificato a loro piacimento infomatevi sui papairi di qumarn e chiedetevi come mai la chiesa non diffonda questi documenti o per lo meno faccia finta che non essitano il vaticano è uno stato e per di piu dice di portare la voce di dio sulla terra . ogni stato per mantenere il potere mente pensateci su grazie a dam brown è stato riaperta una ferita che brucia all interno della chiesa .Bisogna che noi tutti apriamo gli occhi e cerchiamo la verità da soli altrimenti costoro potranno comandarci a loro piacimento Voto: 5 / 5

Massimo

Forse è il caso di leggere pure questo messaggio che ho trovato in Torreomnia

http://www.torreomnia.it/cristo.htm




ID: 3287  Intervento da: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Data: giovedì 25 maggio 2006 Ore: 12:27

il libro non l'ho letto
ma in questi giorni vado a vedere il film
poi vi riporto la mia recensione
buona giornata a tutti


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