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Argomento presente: « Donne, povere noi! »
ID: 3113  Discussione: Donne, povere noi!

Autore: virnapaola mari  - Email: virnapaola@hotmail.com  - Scritto o aggiornato: venerdì 28 aprile 2006 Ore: 15:22

Da Ilmattino.it

Niente tempo libero, italiane in crisi
di GATY SEPE
Ultime degli ultimi. Ora che il tempo libero è un capitale le donne italiane sono poverissime: ne hanno di meno dei connazionali maschi che, tra gli europei, sono comunque quelli che ne hanno meno. Certo, si dirà, in un paese privo di reali politiche sociali in sostegno della famiglia, e cioè senza asili nido, part-time e tutto il resto, è il prezzo da pagare all’emancipazione che grava ancora tutta solo sulle spalle femminili. E invece no. Avere poco tempo libero per le donne italiane è una sorta di peccato originale: già tra i 3 e i 13 anni in un giorno medio settimanale le bambine hanno 18 minuti in meno dei bambini. Ancora, gli italiani, questa volta più o meno indistintamente uomini e donne, adorano riempire il vuoto dei momenti liberi davanti alla tv - come del resto fanno tutti gli europei - cui dedicano in media un’ora e mezza al giorno. È la foto dell’«Uso del tempo» nel nostro paese, fatta da un’indagine multiscopo dell’Istat, relativa agli anni 2002-2003, che ha coinvolto circa 21mila famiglie per un totale di 56 mila persone. Quattro ore e otto minuti. È questo il tempo a disposizione che, tra i 20 e i 74 anni, hanno a disposizione le donne italiane e quelle francesi che condividono l’ultimo gradino della classifica seguite solo dalle lituane (3h49’). Va leggermente meglio per gli uomini, ma solo quelli italiani, che dispongono mediamente di un’ora in più delle loro compagne, colleghe, madri, sorelle. In ogni caso, infatti, le donne italiane hanno meno tempo libero rispetto agli uomini «indistintamente in tutti i Paesi» dell’Unione Europea. Il «gap è particolarmente elevato», spiega l’Istat, perchè «nonostante gli uomini dedichino al lavoro retribuito più tempo delle donne, continuano a contribuire in misura marginale, e comunque meno che nel resto d’Europa, al lavoro familiare che, invece, impatta fortemente sulla vita delle donne italiane, determinando per queste ultime una riduzione di tutti gli altri tempi di vita, tempo libero compreso». Quel che è peggio, però, è che questo «gap» non compare soltanto quando, in età adultà, le donne devono conciliare lavoro e famiglia, ma le accompagna per tutta la vita. Come un peccato originale che si manifesta durante l’infanzia, si acuisce con l’ingresso nell’età adulta e l’assunzione di ruoli di responsabilità familiare, e continua anche nelle età più avanzate. Se si escludono i single, le donne dispongono di meno tempo libero degli uomini in qualunque condizione familiare, che vivano in coppia (con figli o senza figli), come monogenitori o ancora come figlie a casa dei genitori. E a dimostrazione che l’anello debole di tutto il sistema sia la presenza di un compagno poco collaborativo, il fatto che il tempo libero delle madri sole è maggiore (3h21) di quello (2h57) che hanno figli in coppia: «La presenza di un partner - scrive l’Istat - comporta un’ulteriore riduzione di tempo libero piuttosto che un suo incremento». Tra le donne, c’è comunque chi è messa malissimo e nell’arco di una giornata non riesce a mettere insieme neanche 10 minuti da dedicarsi: è l’8,7% delle madri lavoratrici tra i 35 e i 44 anni. Tra le passioni, dicevamo la tv è al primo posto: raccoglie il 39,8% della popolazione tra 20 e 64 anni per un’ora e 32 minuti al giorno. Subito dopo le attività di vita sociale: chiacchierare, ricevere ospiti, intrattenersi con parenti o amici, cui il 57,7% della popolazione - gli uomini un po’ più delle donne - dedica meno di un’ora al giorno. Le attività sportive e l’esercizio fisico in generale, passeggiate comprese, si collocano al terzo posto: gli uomini vi dedicano il 13,6% del loro tempo libero, le donne l’11%. La lettura, di quotidiani, riviste, libri, prende in un giorno medio il 7,7% del tempo libero delle donne, il 7,4% di quello degli uomini. Agli hobby e ai giochi gli uomini dedicano mediamente più tempo delle donne (16’ contro 11).
27/04/2006
 
 

ID: 3117  Intervento da: Pasquale Zuccarini  - Email: ziccarini2@virgilio.it  - Data: venerdì 28 aprile 2006 Ore: 15:22

Buongiorno.
io credo che a parte le statistiche la cosa varia da caso a caso. Conosco molte famiglie della zona in cui le donne da sempre hanno fatto "L'ommmo e a femmena" e i mariti stanno nei bar e nelle cantine. Viceversa alcuni uomini si fanno un cuore così tutta la vita e le mogli e i figli non fanno un cacchio, o non fanno più di tanto con la scusa di quello o con la scusa di questo, fino a che dura.
Insomma "munno era e munno è", inoltre "Tutto il mondo è paese".
Pasquale


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