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Argomento presente: « Torre sotterranea »
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ID: 297  Discussione: Torre sotterranea

Autore: lucio savino  - Email: servizio.sociale@leonardavaccari.it  - Scritto o aggiornato: mercoledì 23 febbraio 2005 Ore: 20:22

Uno degli argomenti che da sempre ha suscitato maggiore interesse in me riguarda l'esistenza di "altre città" al di sotto di quella moderna, che tutti possiamo ossevare e praticare (sepolte in varie occasioni dalle eruzioni del Vesuvio).
Qualcuno ha asserito più volte che ci sono zone del centro storico che nel sottosuolo presentano strade e palazzi intatti, con elementi ancora riconoscibili come i balconi ai palazzi o la pavimentazione in basoli delle strade.
Da bambino abitavo a Via Fontana n.21 (palazzo "Pontillo"): proprio dà li, secondo le conoscenze di molti anziani del posto, parte un corridoio sotterraneo che conduce fino a piazza S. Croce. Bene, questo posto sarebbe stato usato come rifugio anti aereo durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. In realtà l'entrata di questo posto esiste ancora, e nella prima parte l'ambiente è stato usato come deposito. Mia madre e mia nonna si ricordavano che in molte occasioni gli ambienti del "corridoio" sono serviti per curare i feriti dalle bombe durante la guerra.
Ero ancora molto piccolo quando una squadra di tecnici passati per valutare i danni del terremoto dell'80 sulle strutture del palazzo, si adentrò fino ad un certo punto, ma poi dovettero desistere per difficoltà incontrate durante il percorso, difficoltà che adesso non ricordo.
Questi aspetti della mia città mi hanno da sempre affascinato, e ringrazio anticipatamente chiunque riesca a fornirmi informazioni più chiare.
Una domanda: se tutto questo esiste non potrebbe rappresentare una risorsa eccezionale per consentire flussi turistici verso la nostra città?
In certe Paesi riescono ad attrarre enormi masse di turisti per cose che sono molto ma molto meno interessanti... grazie

 
 
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ID: 703  Intervento da: Aniello  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 23:29

Rileggendo la tua ultima, capisco che tu abitavi a Via Fontana n 21. In quel palazzo io ci vivo ancora . Ogni volta che vengo a Torre sono ospitato lì tra i miei cari. Il palazzo Pontillo costruito sopra il 1794.
Aniello


ID: 688  Intervento da: Aniello  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 21:41

Per Lucio
Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po'....sono tornato da poco dal lavoro e vado alla tastiera MAGICA che mi collega al MAGICO MONDO DEL FORUM, dove regna la LIBERTA'. Vedi, caro Lucio il mondo della speleoarcheologia è un mondo inventato. Ma non SI DEVE SVENDERLO. Esso rappresenta forse l'UNICA ARMA DI RILANCIO CULTURALE per la città. Attraverso le porte del sottosuolo si arriva al cuore della storia. Ti ringrazio per le parole ma dobbiamo approfondire gli studi. Presto sarò a Torre per una ricognizione BOMBA.
Per Franco , ...dalla casa del fauno danzante...
esistono diverse aree di Torre dove si trovano le tracce geologiche di epoca preromana . Queste aree bisogna cercarle e tu sai bene che assime le abbiamo cercate ed anche documentate in parte. La prima area certamente antichissima è quella del Colle dei Camaldoli. E' questo un cono parassita del vulcano ed ha l'età del Somma\Vesuvio ossai milioni di anni. Non sappiamo a quando risale questa formazione ma alcuni studi ( vedi Pact ) riportano il calendario indietro fino a 5 milioni di anni. Poi esistono altre aree antichissime in zona Torre Scassata ai confini con Torre Annunziata. Ma la parte più interessante si trova a Contrada Sora. Lì sull'arenile si trovano formazioni vulcaniche certamente di epoca PREROMANA.
Aniello


ID: 684  Intervento da: Francesco Formicola  - Email: francoformicola@virgilio.it  - Data: lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 18:07

lunedì 17 gennaio 2005 ore 17.40
Mi piacerebbe fornire risposta affermativa alla domanda di Nello e di Salvatore su eventuali presenze preistoriche a Torre ma la realtà è diversa, purtroppo: non esistono manufatti o altri elementi di cultura materiale che ci portino indietro di tanti millenni. Di certo, avremmo avuto un bel c... a rinvenire oggi un reperto preistorico nel territorio cittadino in considerazione dell'attività fortemente condizionante del soprastante Somma e poi Vesuvio!.
Per completezza di informazione devo comunque riferire che per il periodo pre-romano le testimonianze umane attestate si rifanno ad una tomba a fossa tipica della civiltà della valle del Sarno (VIII sec.a.C.) rinvenuta in prossimità della torre di Bassano e segnalata dal Nissen nel 1902. (per i bibliografi Nissen H., Italische Landeskunde, Berlin, 1902).
Nella carta archeologica che compilai per il lavoro interdisciplinare riportato alla risposta n°628 tale rinvenimento, indicato col n°14, non ebbe una precisa collocazione topografica proprio per la mancanza di più precisi indizi in merito.


ID: 681  Intervento da: Lucio Savino  - Email: lucio.savino@libero.it  - Data: lunedì 17 gennaio 2005 Ore: 10:25

Partendo dall’immaginazione di un bambino, non credevo di entrare in una realtà così ricca. Quando ho scritto la prima volta chiedendo di Torre sotterranea, pensavo a interlocutori “comuni”, cioè persone in possesso di informazioni tramandate attraverso la narrazione orale. Poi ho scoperto, piacevolmente, che ci sono non solo conoscenze “popolari”, ma un gruppo di esperti, di perone preparate come poche altre, che hanno impegnato tempo, denaro, conoscenze… salute, per dare un contributo alla propria terra.
Questi sono esempi positivi di una realtà che presenta innumerevoli aspetti disastrati. Personalmente credo che sia fondamentale partire da queste cose per favorire un processo di evoluzione socio-culturale del territorio in questione; queste persone, al di la delle qualifiche e del livello culturale, rappresentano un fiore all’occhiello che và preservato.
Nei giorni scorsi mi sono collegato con il sito del Dr. Langella, ed ho spulciato tante cose all’interno di “Speleologia tornese”: questo mi ha consentito di aprire una finestra su una stanza dei desideri, covati sin da piccolo, che non riceveva luce da nessuna parte. Questa finestra ha inondato la stanza riempiendola di luce. Ora possa collegare il mito che ho alimentato per molti anni alla conoscenza scientifica e pragmatica di un gruppo di valorosi. Il mito rappresenta una parte della mia vita, come di tante altre persone, che non posso assolutamente mettere in secondo piano; rappresenta il carburante che alimenta la parte razionale del mio agire.
Non so se il mio contributo possa rappresentare fattivamente una risorsa per questa pagina della nostra città, ma certamente non mi tiro indietro rispetto alla possibilità di offrire un supporto.
Fino all’età di 15 anni ho dimorato al civico 21 (ex 11) di Via Fontana: conosco tutti gli accessi alle cavità di quella parte della città, e le persone che hanno in custodia questi passaggi. È proprio grazie al racconto mitologico che ho appreso queste cose, ma non ho mai avuto gli strumenti, e forse il coraggio, di approfondire questa realtà.
Da bambino pescavo le anguille sul molo comunemente identificato come “a banchin”: i sistemi di pesca erano diversi, ma quello più avventuroso consisteva nel recarmi fisicamente sotto al cantiere navale che si incontra per primo sul lato nord. Li c’e un corso d’acqua che và in direzione delle Cento fontane, e all’epoca (circa 15 anni fa) si poteva camminare (piegati) per circa 30 m sotto al cantiere, costruito “a mo” di palafitta. Semplicemente si alzavano delle zolle dove le anguille si riparavano per depositare le uova (non ho mai banchettato con quel pescato).
Dopo tanti anni scopro che quella piccola foce rappresenta quello che resta di un antico corso d’acqua che solcava la nostra città; è semplicemente stupendo pensare a queste cose e come il mito faccia pienamente parte della realtà (a tal proposito sarebbe interessante anche la partecipazione al forum di un etno – antropologo).
Grazie a tutti.
P.S. Purtroppo per problemi logistici non posso accedere facilmente alla postazione del mio computer, e questo mi porta via tanti momenti di riflessione!


ID: 675  Intervento da: Aniello  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: domenica 16 gennaio 2005 Ore: 22:38

Per tutti e per Franco Formicola
Esistono , mi chiede Salvatore Argenziano presenze preistoriche o comunque pre 79 a Torre del Greco ? Se ci sono dove diavolo le vdiamo ?
Aniello


ID: 638  Intervento da: Aniello  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: domenica 16 gennaio 2005 Ore: 00:16

Vorrei raccontarvi ancora delle mie esperienze sul territorio torrese. Ma non trovo interlocutori questa sera. Io non posseggo il dono dello "bella scrittura". In italiano a scuola acchiappavo sempre 5 o poco più e mi premiavano solo per le idee. Non ho la penna nè tanto meno il pennello. Invidio queste doti. Tuttavia a parte i sogni che qualcuno sogna e le ricerche che qualcuno ricerca a Torre del Greco io ho ancora le idee. Ma sapete miei cari amici del forum le mie idee sono fondate sull'esperienza reale. Quindi non sono platonismi sofferti dell'animo, ma sono il frutto rella realtà. Io le cose non le ho cercate nelle biblioteche, ma le ho costruite con le mie mani. La storia si fa insozzandosi le mani nel fango e scavando realmente, tra le macerie. Quando parlo di progetti per quasta città lo faccio a ragion veduta ossia con le consapevolezza di uno che ha agito e non come di tanti che ascoltano, riportano e deducono. La storia speleo archeologica di Torre si fà agendo.
Voglio ringraziate Antonio Abbagnano e Salvatore Argenziano che mi hanno regalato spunti di riflessione. Voglio salutare il Prof Ciro Adrian Ciavolino perchè penso crede in me. Voglio ringraziare Mari che spero appoggi le mie idee. Speriamo che assieme possiamo far emergere da questo forum una idea unica e comune di studio vero della città sotto il profilo culturale. La strada secondo me è segnata. Bisogna continuare a tracciare il solco.
Aniello


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